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darcylia

Riportando tutto a casa #3

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E poi via a Medicina.
3 giorni. Sempre lì, da mattina a sera, al Magazzino Verde, nel parco delle Mondine.

Primo pensiero: "Quest'anno mi sa che sono la più vecchia"
Poi mi guardo intorno e ritrovo la Vitto, l'Alice, la Marghe (mitica!!!), Donato (da Montefalcone con furoreeeeee!!!! Che bello ritrovarsi!!)...e poi Arro, Fabio, Gabriele, Buz....e allora tutto si ridimensiona.

Quest'anno però incomincio ad essere un po' la "zia" del Cantamaggio: non tanto come donna vissuta ed esperta in materia, quanto come la vecchia che non c'ha più il fisico per fare certe cose.
Che poi, alla fine, non è del tutto vero dato che non mi son ammalata nonostante tutto (so' 'na pellaccia, altro che!)...ma vedere tutti quei ragazzini giovanissimi da Bergamo e Verona mi ha fatto impressione. O meglio, mi ha fatto prendere coscienza del passare degli anni e del mio non essere più una "squinzia", con tutti i pro e i contro del caso.

Al di là di tutto, però, ci sono cose che non hanno età per essere vissute: le risate a crepapelle nate da una battuta, da una frase uscita male o da una scena improvvisata....le chiacchiere con le "ragazze" (la Fra in primis, che non vedevo più o meno da mesi e mesi!!) che vanno oltre gli sbalzi generazionali (e l'Alicina lo sa!!!)....le chiacchiere con Maurice, che ci prova sempre e comunque.....le prove di canto ....e il mettersi alla prova tutti assieme, ognuno col suo bagaglio di esperienze e di vita, bello o brutto piccolo o grande che sia....su un tema per niente facile.

"Giunto alla sua quattordicesima edizione, Cantamaggio è una delle attività di Medicinateatro, organizzata da La Baracca-Testoni Ragazzi di Bologna in collaborazione con il Comune di Medicina e la Provincia di Bologna.
Un grande laboratorio residenziale che fa parte del progetto "Errare Humanum Est", realizzato da La Baracca - Testoni Ragazzi per creare situazioni di incontro e confronto tra giovani, attraverso il linguaggio teatrale.

Per tre giorni cento ragazzi, provenienti da diverse parti d’Italia e d’Europa, condividono un'esperienza laboratoriale intensa. Una proposta che non vuole porre l’accento sul prodotto artistico, ma sul processo di lavoro che porta il gruppo a condividere e intrecciare emozioni e sensazioni.
I partecipanti si trovano a riflettere su temi di rilevanza sociale per conoscere frammenti di passato e di presente. Ogni anno viene scelto un tema da conoscere, indagare e analizzare.
Un’analisi che consente una rielaborazione interiore da “custodire” nel proprio bagaglio esperienziale, e che darà poi vita a una performance teatrale collettiva, sotto la guida di registi e attori professionisti.

Cantamaggio 2012 sarà "Canto disarmato".

Un canto che cercherà di parlare dell'uomo davanti alla guerra, dell'utopia del disarmo e di un sogno che parli di pace. Un canto che porrà domande, solleverà dubbi e racconterà di scelte e prese di posizione a volte anche estreme e coraggiose.

“La parte più difficile è... sapere o no se fai del bene, è questa la parte difficile.
Ma non mi importa, non mi interessa, sono contento di andar via.”
(Il Capitano James Staros, dal film “La sottile linea rossa”)

Da quale parte sta la ragione: credere, obbedire e combattere?
Oppure seguire il proprio istinto pacifico?

Qual è la strada giusta? Come ci si pone di fronte a un conflitto? Perché disertare?
Perché combattere?

Come ci racconta il capitano Staros, è difficile sapere cosa è bene e cosa è male, ma una scelta la si deve fare, sempre.
"


Ecco, questa è solo un'introduzione a quello che è stato CANTO DISARMATO. Per me ha significato confrontarmi con un tema di cui si parla sempre ma non lo si approfondisce mai, un tema che ci hanno raccontato sotto ogni aspetto da ogni libro di storia...ma non abbbastanza da chi l'ha vissuto in prima persona. A cominciare dai miei nonni.
E ritrovarsi nei loro panni, in quelle divise...beh, anche se per una piccolissima parte, ha reso l'idea. Quanto meno me l'ha fatta vivere.
E sotto quella pioggia torrenziale di lunedì 1 maggio, di pomeriggio....con l'umidità a bestia, i vestiti zuppi....mi sono sentita ancora di più in trincea, ancora più dentro la parte. Perfino quando assieme agli altri marciavo sulle note di Death to my hometown.
O quando, sempre assieme agli altri, cercavo di scappare e di lottare per difendermi, sulle note di Lion

"L'aeroplano vola, Marcondirondero
l'aeroplano vola, Marcondirondà"


Difficile descrivere meglio, meglio viverle 'ste cose....o quanto meno venirle a vedere per assaporarle, per provare a rendersi conto.

Anche quest'anno ne esco sconvolta e felice. Con tante facce, tanti volti nuovi negli occhi che magari non ricorderò fra 1 mese ma che mi hanno tenuto compagnia....tanti ricordi belli da conservare, soprattutto emozioni....e poi il solito gruppo di Perché La Notte con cui vivere tutto questo. Basterebbe già questo.
Senza contare poi la seratona finale alla "balera" un must che si ripete ogni anno e che non può mai mancare.

Updated 13-07-2012 at 21.44.48 by darcylia

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