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Linea di confine

La mia musica infinita

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Tu pensa a un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono.
Tu lo sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti.
Non sono infiniti, loro.
Tu sei infinito, e dentro quegli 88 tasti la musica che puoi fare è infinita.
Questo a me piace. In questo posso vivere.
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera
di milioni di tasti, milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai...quella tastiera è infinita.
Ma se quella tastiera è infinita allora su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare.
Ti sei seduto sul seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio.
Cristo, ma le vedevi le strade?
Anche soltanto le strade, ce n'erano a migliaia!
Ma dimmelo come fate voi laggiù a sceglierne una.
A scegliere una donna.
Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare,
un modo di morire.
Tutto quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce,
e quanto ce n'è.
Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla? A viverla...
Io ci sono nato su questa nave.
E vedi, anche qui il mondo passava, ma non più di duemila persone per volta.
E di desideri ce n'erano,
ma non più di quelli che ci potevano stare su una nave, tra una prua e una poppa.
Suonavi la tua felicità su una tastiera che non era infinita.
Io ho imparato a vivere in questo modo.
La terra... è una nave troppo grande per me.
E' una donna troppo bella.
E' un viaggio troppo lungo.
E' un profumo troppo forte.
E' una musica che non so suonare.
Non scenderò dalla nave.
Al massimo, posso scendere dalla mia vita.
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  1. L'avatar di paradelta

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