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issia.ti

Come diventare Operatore di Fattorie Didattiche.

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Come abbiamo già visto:
Le fattorie didattiche sono un importante strumento di valorizzazione dell'agricoltura e dei prodotti agroalimentari del territorio. Promuovono la crescita della consapevolezza del ruolo sociale e multifunzionale del mondo rurale e, in una logica di sviluppo integrato, la valorizzazione delle risorse storiche, archeologiche e culturali del territorio. Rappresentano, di fatto, un mezzo efficace di educazione alimentare ed ambientale e uno spazio naturale da utilizzare a scopo didattico. In tale ottica le aziende agricole sono sedi ideali dove organizzare centri di promozione al consumo consapevole dei prodotti agroalimentari, in particolare di quelli tradizionali e tipici della nostra regione che trovano in questi luoghi le loro origini. (da www.sardegnaagricoltura.it)”

Gli enti Regionali, ormai in tutta Italia, si fanno carico di formare operatori per il settore, e di valutare l’adeguatezza dell’azienda che vuole operare anche come fattoria didattica, così come previsto dalla Carta della Qualità che stabilisce i requisiti per l’accreditamento all’Albo delle fattorie didattiche. Vi risparmio ovviamente tutta la normativa, reperibile in rete. Ma percorso fondamentale, per queste aziende è la formazione di un operatore certificato che possa occuparsi dell’attività.

E’ parte del patrimonio umano e professionale di ogni insegnante quello di entrare in sintonia con i ragazzi per accompagnarli lungo un percorso che stimoli il loro interesse e la loro curiosità. Ed è ancora sulle capacità proprie di ogni docente che si deve far affidamento per introdurre, nel novero delle attività didattiche più tradizionali, argomenti, come quelli sull’agricoltura, che appartengono a mondi, per la scuola ancora in larga parte nuovi.
E’ con questo convincimento che affidiamo a queste undici unità didattiche il compito di fornire, insieme alle pubblicazioni “La vita in fattoria”, “Gli animali della fattoria” e “Le piante della fattoria”, all’ipertesto multimediale che le collega e ad “Agrigioco”, una prima traccia per lavorare in classe, oltre che sui temi dell’azienda agricola anche su quelli dell’alimentazione, dell’ambiente e dell’agriturismo.
Ogni percorso didattico proposto muove lungo una precisa successione di momenti educativi. Lo scopo è quello di fornire una griglia di riferimenti operativi alla quale ogni insegnante potrà liberamente attingere, facendosi guidare esclusivamente dalla propria sensibilità e dalla propria esperienza.(…)


Questa sopracitata è la prefazione delle dispense “Strategie di comunicazione e accoglienza” per il Corso “Didattica in Fattoria” fornite dall’ERSAT per l’anno 2005-2006.

In generale gli ambiti disciplinari presi in considerazione sono:
-Area scientifica
-Area artistica
-Educazione motoria
Mentre gli obiettivi didattici sono:
-conoscere gli animali della fattoria;
-discriminare gli elementi naturali attraverso l’uso dei sensi: il tatto;
-eseguire giochi di movimento ad imitazione degli animali della fattoria;
-fare esperienze sensoriali attraverso il tatto.

Per un operatore, già impegnato nel lavoro giornaliero in un’azienda agricola, può apparire semplice parlare del suo lavoro, delle sue attività, dei suoi animali o delle sue piante. In realtà, bisogna tenere presente che questa spiegazione è rivolta a dei bimbi che hanno dai 3\5 anni ai 10\12 anni, bisogna saper utilizzare un linguaggio adatto alle diverse età – tenendo presente che tra i due estremi ci sono ancora livelli differenti di attenzione, di coinvolgimento, di apprendimento -. In tutti i casi è necessario unire le spiegazioni tecniche con immagini, disegni semplici e soprattutto con il gioco.

Eh si, da un lato bisogna seguire questi corsi regionali con attenzione, documentandosi e facendo affidamento alla pratica, dall’altro lato bisogna davvero esserne portati!
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