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Codename47

Massacro di CAMORRA, uccisi sei africani

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c'è ancora chi dice che non andrebbe usata la violenza contro i clan?

19/09/2008

http://www.ilmattino.it/mattino/view...&type=STANDARD

Massacro di camorra, uccisi sei africani

DALL’INVIATO ROSARIA CAPACCHIONE Castelvolturno. Un urlo. Straziante, disumano, quello di una donna che ha sentito il nome del figlio pronunciato dall’amico mandato a riconoscere i morti della strage. E poi quello delle altre donne, degli amici, delle ragazze che con lui erano cresciuti in questo angolo di Africa trapiantato a mezza strada tra Napoli e Caserta. Sono ghanesi, del Togo e della Liberia ciò che resta di popolazioni che negli anni hanno lasciato Castelvolturno facendo spazio ai più numerosi e potenti nigeriani della droga e delle prostitute. Ora sono ancora di meno, sei di meno, tanti quanti sono i morti della strage di ieri sera. Un agguato di camorra che porta la firma e le armi degli scissionisti casalesi: kalashnikov, almeno due, e pistole calibro 9x21. Sono state impiegate, quando mancavano pochi minuti alle 22, in una sartoria etnica, la «Ob Ob exotic fashions», al chilometro 43 della Domiziana. C’erano almeno sette persone, sei sono morte, una è ricoverata all’ospedale «La Schiana» di Pozzuoli in gravissime condizioni. La dinamica dell’agguato, che ricorda per ferocia e determinazione quello del 24 aprile 1990, è stata ricostruita solo grazie alla traiettoria dei proiettili e alla posizione dei corpi. Nessun testimone ha visto gli assassini, nessuno ha visto la direzione di fuga. I primi colpi sono stati esplosi all’interno del negozietto dove sono state freddate due persone: Samuel Kwaku, 26 anni, del Togo; e un ghanese ancora senza nome. Un’altra è morta appena all’esterno, Adam Cristhofer, 28 anni, liberiano. In due hanno cercato un’impossibile fuga con l’auto. Il più veloce, al momento sconosciuto, ha fatto appena in tempo a sedere alla guida; l’altro, Yulius Francis Antwi, 31 anni, ghanese, è caduto a un metro e mezzo dallo sportello. La 145 amaranto non è riuscita a fare da scudo alla raffica del kalashnikov che ha mandato in frantumi tutti i vetri. A terra, i sandali infradito di una delle vittime sfuggitigli dai piedi mentre scappava. Troppo presto per ipotizzare un movente plausibile. In apparenza nessuna delle vittime aveva a che fare con traffici di droga o di donne anche se, tra la folla, tutta africana, c’è stato chi ha ipotizzato che anche la piccola sartoria fosse diventata una delle piazze di spaccio della Domiziana. Ma gli uomini della Squadra mobile di Caserta, del commissariato di Castelvolturno e i carabinieri del reparto investigativo - che hanno raccolto via radio l’allarme per la strage mentre intervenivano sul luogo dell’omicidio di Antonio Celiento a Baia Verde, gestore di una sala giochi ed altra vittima della serata di sangue, crivellata di proiettili - stanno verificando il possibile collegamento con l’agguato, pure quello a colpi di kalashnikov e di pistola, al presidente dell’associazione dei nigeriani, Teddy Egonwman. Intimidazione di matrice oscura, certamente ricollegabile agli uomini armati del clan dei casalesi. In quell’occasione avevano agito quattro persone, bianche, due delle quali con la testa coperta da casco integrale. Anche ieri sera a sparare sono stati almeno in quattro. E a tarda notte, intanto, prendeva quota un’altra inquietante ipotesi investigativa: che in entrambi gli agguati siano state usate le stesse armi. Una vicenda che potrebbe spalancare altri scenari sulla notte di sangue nel Casertano.
ah,
visto che sto per emigrare a Milano (dove vorrei iscrivermi a Giurisprudenza, per cercare di diventare Giudice), oggi ho deciso di passare dal Duomo in occasione del miracolo di San Gennaro. IL sangue si è sciolto ancora prima di essere preso dalla teca (sarà la gioia del Santo che io me ne vado?)
Comunque, chi c'era fuori a manifestare?
Gente con dei cartelli con su scritto "Giù le mani dai soldi per gli indultati"
Non ho idea di quali soldi stessero parlando, ma mi sembra giusto.
Qualcosa di soldi pure vicino all'indulto ci vuole...
Che li vogliamo lasciare asciutti asciutti, solo con l'indulto?

Updated 20-09-2008 at 00.13.35 by Codename47

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Uncategorized

Commenti

  1. L'avatar di Codename47
    dopo la strage, i ghanesi hanno dato via ad una rivolta, danneggaidno e rovesciando auto e cointenitori della spazzatura.

    Un utente attento su un altro forum, ha visto in una foto dell'episodio, la targa di una delle macchine rovesciate... ed ha fatto una ricerca nel sito del ministero dell'Interno...ovviamente, risulta arrubbata
    hahahahahahahahaha
    Cioè, da noi se prendi una macchina a caso, hai una buona possibilità che sia arrubbata


  2. L'avatar di luna__pi
    no comment
  3. L'avatar di Codename47
    oggi sono uscito 5 minuti per fare il versamento al proprietario di casa di Milano, per impegnare la casa.
    Quando un ragazzino di una decina d'anni, passa vicinoa me guardando un signore indiano che se ne sta per i fatti suoi, e gli fa: "che è, 'o scemo? Te spacco 'a capa!"

    Ho provato sollievo sapendo che sto per andare via...
  4. L'avatar di Codename47


    Blitz contro il clan del casertano: in prigione l'ala stragista dell'organizzazione
    Arrestata la moglie del boss "Sandokan". Eseguiti in tutto 127 ordini di custodia


    Manette al gruppo di fuoco dei Casalesi
    Presi due killer della strage di Castel Volturno


    Trovati due kalashnikov e due pistole 9x21, del tipo usato per gli omicidi
    Napolitano: "Riaffermato il primato dello Stato". Sequestrati beni per 100 milioni di euro



    CASERTA - Il gruppo di fuoco dei Casalesi è finito in manette. Alessandro Cirillo, Oreste Spagnuolo e Giovanni Letizia sono stati catturati. I primi due sono tra i presunti killer della strage di Castel Volturno. Insieme a Letizia detto 'o zuoppo, erano tra i cento latitanti più pericolosi d'Italia, responsabili di aver attuato negli ultimi mesi tra Villa Literno, Casal di Principe e il litorale Domiziano una vera strategia del terrore. I tre sono stati arrestati in una maxioperazione durante la quale sono state eseguite 127 misure cautelari (un'ottantina contro persone già detenute). In manette sono finiti capizona della cosca e responsabili a vario titolo di reati camorristici.

    Maroni: "La risposta alla guerra". "E' una giornata da incorniciare - ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni - Avevamo promesso di intervenire e di dare un colpo durissimo alla camorra e al clan dei Casalesi. L'abbiamo fatto. E' la prima risposta alla guerra dichiarata allo Stato". Come ha scritto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è stato "riaffermato il primato delle istituzioni e della legalità".

    La banda del terrore. Con l'arresto dei tre killer e il fermo, qualche giorno fa, di Alfonso Cesarano l'ala stragista del clan è stata colpita al cuore. Resta latitante Giuseppe Setola, fuggito dagli arresti domiciliari ad aprile, capo della banda del terrore, colpito ieri da un provvedimento dell'antimafia che ha messo i sigilli al suo impero economico, dieci milioni di euro tra appartamenti, cooperative edilizia ed esercizi commerciali. Restano ancora liberi i due superboss, capi storici del clan: Antonio Iovine e Michele Zagaria.

    Erano nel Casertano. 'O sergente Alessandro Cirillo, Oreste Spagnuolo e Giovanni Letizia sono stati sorpresi in una villetta di Licola, poco lontano dal chilometro 43 della Domiziana e da Baia Verde, dove il 18 settembre il gestore di una sala giochi e sei extracomunitari sono morti sotto una pioggia di proiettili. Non hanno opposto resistenza. Ai carabinieri hanno fatto i complimenti: "Bravi! - ha detto Cirillo - Ci siete riusciti".

    Manganelli: "Erano scissionisti". "Cirillo e Spagnuolo - ha detto il colonnello Carmelo Burgio, comandante provinciale dei Carabinieri di Caserta - erano stati riconosciuti fra gli autori dell'eccidio degli extracomunitari. Insieme a loro c'era un terzo latitante, Giovanni Letizia. Tutte e tre fanno parte del gruppo di fuoco che terrorizzava la zona". "I cosiddetti scissionisti", come li ha definiti il capo della Polizia Antonio Manganelli. "Ex dipendenti dei Bidognetti che si erano messi in proprio. Cinque di loro sono ancora latitanti, non hanno intenzione di farsi catturare, e girano con esplosivi per difendersi a ogni costo".

    Kalashnikov e pistole. Gli arrestati nascondevano due kalashnikov e due pistole 9x21, la stessa tipologia di armi utilizzate in tutti gli omicidi e gli atti intimidatori commessi sul litorale Domiziano, compresa la strage di Castel Volturno. Sequestrate le auto e le moto utilizzate per i raid e le pettorine con la scritta "carabinieri" e i lampeggianti usati nella strage degli immigrati.

    Arrestata la moglie del boss. E' finita in manette anche la moglie del boss Francesco Schiavone detto Sandokan, da dieci anni in carcere. Giuseppina Nappa è accusata di ricettazione per avere percepito lo stipendio che l'organizzazione assicura mensilmente ai familiari dei detenuti. Arrestato nella propria abitazione un avvocato di Casal di Principe, Mario Natale, accusato tra l'altro di estorsione.

    Sequestrati 100 milioni di euro. Nell'ambito dell'operazione sono stati sequestrati beni per un valore di oltre 100 milioni di euro nel Casertano, nella zona di Napoli, nel basso Lazio e in Toscana: 43 società, 134 immobili, 13 cavalli, vari veicoli e altre attività. Erano nelle disponibilità dei destinatari dei provvedimenti giudiziari.

    (30 settembre 2008)
    Manette al gruppo di fuoco dei Casalesi Presi due killer della strage di Castel Volturno - cronaca - Repubblica.it
  5. L'avatar di Codename47
    30/09/2008

    sono uscito un attimo per fare una cosa importante. Solo una cosa importante ormai può farmi uscire di casa. Sulla via del ritorno a casa, vedo 4 gemlins sui 10-12 anni in sella a 2 scooters che si lanciano in un supermercato... con tutto lo scooter... così, tanto per pariare un pò.

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    4/10/2008
    posto ancora quì, perchè c'entra col razzismo...

    L'ultima volta che sono uscito è stato 4 giorni fa, quando i ragazzini si sono buttati nel supermercato con le moto.
    Oggi sono uscito di nuovo. Dovevo fare una commissione prima di partire per Milano, e sono stato costretto a mettere il naso fuori casa.
    AL ritorno, sotto casa mia, mentre passavo accanto ad un signore indiano che ha una bancarella giù da me, un altro muccusiello di circa otto anni gli grida "'a prossima vota te spacco 'a capa! e capì, chino 'e mmerd?"
    E il signore indiano, costretto a tenersi un ennesimo insulto.

    Lo so, che questa gentaglia quì, che è l'ultima razza sulla faccia (o feccia) della terra, si permetta di essere razzista contro qualcun altro, fa quasi ridere.
    Updated 04-10-2008 at 13.44.33 by Codename47

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