Cosa è uno psicofarmaco e cosa non lo è

Buongiorno a tutti, sono una studentessa al primo anno di magistrale in psicologia clinica e vorrei porre un piccolo quesito a chi sicuramente ne sa più di me e mi possa fare chiarezza al riguardo.
Con delle mie colleghe abbiamo parlato di rimedi in generale per gli stati ansiogeni e depressivi ed è venuto fuori che non concordiamo su alcune definizioni.
Io ho sempre saputo/pensato che qualsiasi farmaco agisca come antiansiolitico, antidepressivo o stabilizzatore dell'umore, dotato di foglio illustrativo che lo descrive in ogni sua componente, compresi gli effetti collateriali, che richiede una ricetta medica e la possibilità di detrazione totale o parziale dalle tasse sia registrato presso il Ministero come psicofarmaco, mentre tutti quegli altri rimedi che possono essere sì suggeriti dal medico curante, ma non c'è ricetta medica si tratta invece di parafarmaci e rimedi omeopatici, ovvero prodotti non registrati presso il ministero e non detraibili. Per cui il mio ragionamento è "se una consa del genere è considerato farmaco, allora è uno psicofarmaco. Se invece non è considerato un farmaco, è per forza o parafarmaco o rimedio omeopatico".
Invece secondo le mie colleghe esistono farmaci antiansiolitici, antidepressivi ecc che però non sono psicofarmaci, ma solo farmaci (di qualche altra categoria a loro ignota e a me pure) che lì può prescrivere anche il medico curante, medico generico quindi, senza passare da uno psichiatra, medico specializzato che dovrebbe avere una miglior conoscenza in materia.
Volevo chiedere come stanno effettivamente le cose. E' vero che non tutti gli antiansiolitici, antidepressivi, stabilizzatori dell'umore ecc sono psicofarmaci ma farmaci di altro tipo e che sono preiscrivibili anche solo dal medico curante?
Non ci sto più capendo nulla :help::mumble: