Riferimento: Accorpamento psico1, psico2, medicina
secondo il prof. caprara non ci saranno cambiamenti per la nostra formazione , potranno esserci ulteriori disagi amministrativi e organizzativi ma concordo con danyp siamo gia abituati alla scarsa organizzazione della nostra facoltà e peggio di cosi si muore!!!
dobbiamo ringraziare la Germini che da quando gli è stato dato un po di potere sta sconvolgendo tutto , nel pieno della sua ignoranza. qst è l'italia siamo governati da veline , pedofili , criminali, escort......questa è la nostra amata italia, dobbiamo ringraziare i nostri politici che ci rappresentano con tanto amore civico!!!
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Anche Il Fatto Quotidiano riporta la notizia...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010...cologia/77562/
Bah...speriamo davvero che sia stato un accorpamento solo amministrativo-organizzativo...se psicologia manterrà la sua autonomia culturale, economica e nella ricerca va bene...E soprattutto speriamo che le risorse per la ricerca (già penose) non subiscano un pericoloso cambio di rotta verso medicina... :swear:
Mi auguro che una facoltà storica per la psicologia non perda parte del suo prestigio per questo accorpamento... :corteo:
Me lo auguro soprattutto per le future matricole...non è giusto che tante possibilità che abbiamo avuto noi siano a loro precluse (mi riferisco al numero dei futuri cdl e della scelta limitata di corsi che avranno...solo voci per adesso...ma abbastanza fondate).
Poi certo...è difficile valutare pro e contro in questa situazione di incertezza...sarebbero gradite maggiori informazioni...la trasparenza dell'operazione è stata davvero pessima! E questo mi fa mal presagire...perchè portare avanti tutta l'operazione così in sordina? Se è tutto così bello e positivo perchè nascondersi?!
Mah...spero per i futuri colleghi che queste siano solo simpatiche paranoie...
In bocca al lupo! :approved:
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Ho parlato con persone un po' più in alto, che mi hanno spiegato un po' la situazione "accorpamento". La prima notiza che voglio condividere è la motivazione di questo accorpamento. Pare che Frati volesse un secondo polo di medicina presente alla sapienza, per poter fare pesare di più la posizione dell'ordine dei medici (sorpresa sorpresa!). Quindi, con buona pace dell'antiberlusconismo di turno, la motivazione è riuscita ad essere ancora più squallida dei tagli prospettati. Il nostro precedente preside, di cui ora non mi sovviene il nome, stava spingendo per un accorpamento graduale, tuttavia la sua prematura scomparsa ha accelerato il processo. L'accorpamento è stato un motivo per i dipartimenti per approfittarne e ristrutturare in maniera più utile i corsi di laurea, ristrutturazione da quanto ho capito che per ora sta fallendo nel trovare una soluzione migliore. Tra i possibili guadagni del nostro dipartimento, figura la possibilità di utilizzare apparecchiature e laboratori medici per condurre la ricerca, possibilità questa che prima era legata solo alle conoscenze personali del ricercatore.
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Ciao!
Confermo anche io la voce che medicina 2 non avesse i "numeri" per sopravvivere alla riforma, per cui ha cercato un'altra area a cui appoggiarsi...
Sono d'accordo con te...il problema dell'identità e del ruolo della psicolgia non è mai stato affrontato veramente, per tanti motivi (la potente lobby dei medici da una parte e una forte debolezza interna alla disciplina dall'altra, con le conseguenti suddivisioni e barricate tra aree della psicologia)...e si è sempre tentato di scappare dal problema: in ambito clinico, come tu giustamente hai scritto, si finisce inesorabilmente per approdare alla psicoterapia (secondo me sbagliando alla grande...motivo per cui io stessa ho lasciato l'ambito clinico!), mentre in ambito generale-sperimentale si finisce per fare ricerca, ma le applicazioni spendibili subito nel quotidiano sono veramente poche (psicologia cognitiva applicata, ergonomia cognitiva, disturbi dell'apprendimento e valutazione/riabilitazione cognitiva...ma in quest'ultimo caso siamo nell'ambito della neuropsicologia, che è diversa dalla psicologia ed è sempre una specializzazione...poi?)...forse l'unica area della psicologia non vuole approdare ad altre "professioni" è la psicologia del lavoro...una magra consolazione insomma! :argh:
Effettivamente è vero che la maggior parte dei colleghi non si è mai posta il problema...una cosa che mi ha sempre lasciato abbastanza basita è il fatto che tutti considerino naturale finire psicologia e iscriversi ad una scuola di specializzazione!...come se ne fosse un proseguimento naturale!!
Certo, ognuno è libero di fare le scelte che vuole nella propria vita, ma già adesso gli psicoterapeuti di ogni tipo, ordine e grado sono in sovrannumero...che si fa se tutti gli psicologi clinici (e anche dello sviluppo!) continuano ad iscriversi? se ne rendono contro che dovranno combattere tra loro per dividersi un mercato non così ampio?!
In realtà ci sono più possibilità lavorative per gli psicologi...che però devono anche darsi una mossa e cercare di reinventarsi!...insomma...a buon intenditor...:approved:
Spero di non essere andata OT! :P
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Citazione:
Originalmente inviato da
freegio86
Certo, ognuno è libero di fare le scelte che vuole nella propria vita, ma già adesso gli psicoterapeuti di ogni tipo, ordine e grado sono in sovrannumero...che si fa se tutti gli psicologi clinici (e anche dello sviluppo!) continuano ad iscriversi? se ne rendono contro che dovranno combattere tra loro per dividersi un mercato non così ampio?!
In realtà ci sono più possibilità lavorative per gli psicologi...che però devono anche darsi una mossa e cercare di reinventarsi!
Non credo che fare la scuola di specializzazione implichi il rinunciare all'attività lavorativa dello psicologo - implica semplicemente il darti un più ampio margine di movimento - di lavoro. Insomma, non è che se fai lo psicoterapeuta, non puoi fare lo psicologo - puoi fare entrambe le cose.
:ciao:
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Ciao!
Beh, certo, su questo siamo d'accordo!
La mia critica era riferita al fatto che ormai il passo della scuola di specializzazione sia diventato quasi obbligato (e non solo qualcosa di opzionale, che si fa in più, per darti maggiore margine di movimento, come giustamente scrivi tu).
Ciao:approved:
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io non concordo con te witness, per altro esprimi anche una posizione inutilmente giudicante mi pare. non vedo studenti addormentati come tu dici, che poi di colpo si risvegliano per lagnarsi su questa proiezione della distruzione della propria identità professionale da parte di un'esercito di medici invasori:) non penso nemmeno che l'80% del docenti di facoltà siano anche medici, vorrei sapere dove prendi questo dato. mi pare che tutti siano preoccupati piuttosto per eventuali disagi amministrativi dovuti a questo accorpamento. poi devo dirti che mi colpisce anche un pò questa vecchia storia della conflittualità tra medico e psicologo. e non credo che uno psicologo che prenda la specializzazione in psicoterapia tradisca le proprie origini. semplicemente acquisisce altre abilità che gli serviranno per muoversi verso l'identità professionale che sente di desiderare. cmq si va out topic così, ma mi pareva importante riportarlo. per quanto riguarda i disagi io dico che cmq non era proprio il momento per quest'altro cambiamento.. stiamo a vedere e possibilmente partecipiamo tutti un pò di più quando si scende in piazza m?:) magari servirà a qualcosa.
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http://www.repubblica.it/scuola/2011...2/?ref=HREC1-9
Direi che il problema qui non è se la facoltà di piscologia andrà "sotto" medicina, ma quanti corsi di psicologia rimarranno.
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Tra le mie tante ipotesi per il prossimo anno c'è anche quello della specialistica a Roma... Ma con tutti questi cambiamenti?
C'è modo di sapere che corsi di laurea saranno attivati l'anno prossimo?