Riferimento: Iniziare a studiare a 38 anni?
Ti ringrazio Duccio, hai centrato il problema.
Lo psicologo come libera professione e non come impiegato. A me hanno sconsigliato di intraprendere gli studi dicendomi che a volte non basta neanche la specializzazione, ma sinceramente non sono in accordo con tale interpretazione ed andrò avanti per la mia strada iscrivendomi a discipline psico sociali.
Grazie ancora :-)
Riferimento: Iniziare a studiare a 38 anni?
Volevo anche aggiungere che una skill ulteriore importantissima che ci dà davvero un jolly molto importante è la progettazione o come viene chiamato il "projetc management"... Oggi giorno lo psicologo soprattutto libero professionista deve cercare di imparare a progettare molto bene e soprattutto acquisire quelle competenze tecniche nella progettazione che gli mancano e che può imparare da tante altre figure maggiormente tecniche che spesso vincono bandi proprio per avere un linguaggio concreto, specificatamente tecnico e centrato sulle richieste dei bandi finanziati..... Spesso sento lo psicologo che prende le distanze dal medico, dall'ingegnere e da tutta una serie di professioni maggiormente tecniche... Uno dei problemi dello psicologo oggi è proprio nel suo linguaggio... Si tende all'essere logorroici, parlare in maniera astratta e poco concreta... concetti che a noi sembrano chiarissimi e forse pensiamo che come psicologi siamo per forza abili nella comunicazione.. Non facciamo questo errore e non pecchiamo di autoreferenzialità... Spesso e volentieri nei progetti ad esempio è richiesta estrema chiarezza e semplicità... ma questo anche nel linguaggio con pazienti, con interlocutori, colleghi ecc... Pensiamo sempre al significato che quello che diciamo può avere per chi ci ascolta...
Parlare di counseling, di mentoring, di coaching e tutta una serie di definizioni e concetti derivanti da un linguaggio psicologico vanno tradotti in maniera concreta e "terrena".
Vi faccio un esempio.. tempo fa andai ad un incontro fra esponenti di diverse scuole di psicoterapia dove ognuno presentava il proprio approccio e modello, il fine del convegno era proprio quello di fare chiarezza e distinguere i vari approcci, identificare gli strumenti e le tecniche fra loro .. Ad ognno fu dato un quarto d'ora, 20 minuti per esporre il proprio e poi ci fu la parte di domande dal pubblico e chiarimenti... L'unico che fece un bel discorso, estremamente chiaro, semplice, tecnico , formale ma accattivante e sopratutto molto preciso di quelle che sono i propri strumenti, tecniche e strumenti fu quello della scuola familiare, un medico .. che si espresse molto bene e tutt'oggi ricordo che fu la descrizione che compresi meglio, l'unica ad aver chiarito efficacemente differenze del proprio con gli altri e ad aver identificato le proprie peculiarità.
Gli altri invece fecero discorsi estremamente logorroici, ridondanti, autocelebrativi e autoreferenziali.. e alla fine anche molto belli ma stringendo non dettero nessun contributo chiarificatore negli obbiettivi sopra...
Il fatto che fosse la scuola familiare che ha un impianto che si presta ad una divulgazione digressiva ampia era identificativo di come una persona con una formazione tecnica invece fosse riuscito a fare uno dei discorsi migliori per efficacia mai sentiti prima.
Pensiamoci sempre quando parliamo ad altri professionisti, pazienti, interlocutori... per forma mentis siamo abituati alla digressione e alla ridondanza... siamo concreti, prendiamo esempio in questo da altre figure professionali perchè in questo modo possiamo davvero dare un plus valore al nostro lavoro.
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Ciao Duccio e grazie ancora per la tua riflessione, mi trovi completamente in accordo: trovare l'equilibrio tra il ragionamento e la pratica è una strada senz'altro più tortuosa, ma a mio avviso imprescindibile.
Non sono (ancora! :asd: ) psicologa, ma in 7 anni di lavoro come educatrice con i disabili, e di lavoro invece teatrale, ho sempre avuto la conferma del fatto che quando ci si mette al servizio della comunicazione, della relazione pura con gli altri, beh, difficilmente si sbaglierà.
Il problema è che ormai nessuno sa o ha più voglia di ascoltare, e quindi ci si ripara dietro le solite banali parole, così si fa meno fatica e si torna a casa belli contenti e autocelebrati. Sai quante volte incontro gente che mi parla solo per sbandierare le proprie mille bellissime imprese? :wall:
Parlo da ignorante...almeno in ambito psicologico, ma ci tenevo comunque a portare anche la mia esperienza.
Grazie per lo spunto.
Riferimento: Iniziare a studiare a 38 anni?
ciao Laura!! anche io come te 39enne tra poco 40 enne intenzionata a provare a seguire un'idea che nella mia mente è già nata tantissimi anni fa ma che non ho mai avuto il coraggio e la voglia di percorrere... Ora mi trovo fresca di separazione e un pò acciaccata e penso che sia giusto ripartire da me, provare a fare quello che sogno di fare da tanti anni...
ho già un lavoro ma vorrei provare a mettermi in gioco e iscrivermi all'università Marconi on line... sono un pò terrorizzata dal test d'ingresso, ho paura di non avere le conoscenze necessarie dopo 20 anni di digiuno dalla scuola...
Tu ti sei già iscritta? hai sostenuto il test?
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Ciao, come ti capisco! Io non sono divorziata (anzi, sposata da poco! anche se siamo insieme da una vita...) ma comunque mi trovo in un momento di bilanci, con conseguente desiderio di svolta.
Ho fatto il test ma era esattamente un giorno dopo il mio matrimonio, e dunque non ero in formissima, né ho studiato quanto avrei dovuto, quindi non sono passata. Riproverò l'anno prossimo, non mollo.
Non credo comunque che sia un fatto di conoscenze, anzi...secondo me le generazioni di oggi sono schiavizzate dalla velocità e dalla superficialità nello studio, a discapito di una solida base culturale. Naturalmente non generalizzo, ma credo che la nostra età, se da una parte rappresenti un deficit in termini di "freschezza mentale" :bye: dall'altra è invece un bagaglio di esperienze e dunque anche di conoscenze.
Ecco, io la penso così. :approved:
Allora buon inizio!
Laura
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ciao Laura!! ma tu ti sei iscritta all'università statale? perchè ho letto che le università on line, tipoo la MArconi, chiedono si il test di ingresso ma non è indispensabile passarlo..
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Citazione:
Originalmente inviato da
esprit74
ho letto che le università on line, tipoo la MArconi, chiedono si il test di ingresso ma non è indispensabile passarlo..
Il test è a pagamento?
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Non lo so, non mi sono ancora informata ma penso di no..
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Bisognerebbe capire se è un test d'ingresso o semplicemente una verifica delle conoscenze: se non c'è sbarramento forse è più probabile che sia la seconda.
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Ciao Esprit,
no, purtroppo non sono iscritta ancora..ma la mia scelta è su un'Università "fisica", e non so dirti della Marconi, mi spiace!
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di nulla Laura!! grazie lo stesso!! :)
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Ciao Laura, mi sono iscritta all'università a 43 anni e adesso che ne ho 46 mi sono appena laureata. Non mi sento vecchia, ma "esperta di vita":-) Credo di avere ancora molto da dare, e quindi non mi fermo, avanti con grande entusiasmo!
Riferimento: Iniziare a studiare a 38 anni?
Ciao Franca,
grazie del tuo messaggio! :ciao:
Condivido il tuo pensiero, e sì, l'entusiasmo deve essere il motore di tutto..
grazie e buon tutto,
Laura
Riferimento: Iniziare a studiare a 38 anni?
L'iscrizione alla Marconi è libera e posso assicurarvi che si tratta di una buona università :approved:
Se volete potete continuare il discorso telematiche nella stanza apposita :ciao:
Re: Iniziare a studiare a 38 anni?
Lauraaaaa ti avevo scritto un messaggio bellissimo e si è cancellatoo!!!!! noooooooo!!!!! beh ti sintetizzo in soldoni tutto il papiro che a rileggerlo mi avrebbe sicuramente commosso..... insomma segui i tuoi desideri, non c'è momento giusto per fare ciò che si desidera se non il momento in cui lo si si rieasce a realizzare.. prima avrai avuto altri desideri e giustamente hai realizzato quegli obiettivi che in quel momento erano prioritari per te.. ma nella vita i bisogni non sono statici, ma si trasformano cambiano, ciò che prima era fondamentale può finire sullo sfondo e viceversa nuovi stimoli possono emergere in momenti diversi dell'esistenza.. Io vedo tutto questo in chiave positiva :) ! Certo la strada non è priva di difficoltà (5 anni di studio, tirocinio, difficoltà occupazionali.. cose che tutti sanno non devo essere io a dirtelo!) ma se fai una cosa che ti piace la fatica che fai si affaccerà sempre sulla soddisfazione sull'appagamento!!
In ultimo ti dico che avevo colleghi adulti di università che oggi lavorano in questo campo da fare invidia... :)) e 38 anni sei giovanissima!!!