Originalmente inviato da
Artemisio
Cari amici, rieccomi, più stravolto e straziato che mai.
Io e lei abbiamo trascorso alcuni giorni belli nella nostra città, vedendoci spesso, trascorrendo del tempo insieme. Con lei a fare i soliti discorsi: "ci stiamo facendo del male, tu devi proteggerti da me, ci riesci a vedermi come amica? la pausa estiva ci farà bene", ma poi in fondo sempre lì a chiamarmi, a toccarmi, a mostrarmi di essere attratta.
I primi di luglio partiamo "insieme" per una vacanza di 5 giorni. Insieme tra virgolette nel senso che lei andava a trovare un'amica e io, sapendo che l'amica in fondo aveva parecchio da fare, ho avuto la brillante idea di imbarcarmi sullo stesso volo. Insomma, alla fine abbiamo fatto insieme i turisti per 5 giorni, con l'unica differenza che lei alloggiava dall'amica, io in un albergo. Abbiamo passato 5 giorni praticamente da fidanzati, camminando mano nella mano, facendoci fotografare in tutti posti romantici ecc...Io avvertivo in lei che era un po' combattuta tra lasciarsi andare e riserve. Ma lasciarsi andare si è lasciata andare. Anche a letto, si è data e ha dato.
In un paio di occasioni mi ha detto: godiamoci questi giorni, senza pensare al domani. Il terzo giorno mi ha molto ferito dicendomi: "non attenderti che quello che è successo abbia un seguito, fatti la tua vita, non sono la donna per te" o cose del genere. Io me la sono presa, molto. Le ho detto che non potevo continuare a incassare. Poi, dopo un'oretta di sofferta discussione, abbiamo deciso di non rovinare tutto e vivere nel presente. E' arrivato il momento del distacco. Scambio di teneri baci, lei mi bacia sul collo, mi sorride a lungo mentre si allontana. Gli accordi erano che non ci saremmo visti nè sentiti fino ai primi di settembre, perchè? Perchè me lo ha chiesto lei, che è confusa e ha bisogno di ritrovare se stessa, di capire eccetera. Mi pesa molto una cosa così, tanto più che siamo conterranei e saremo per tutto luglio a solo due ore di macchina. Spero che lei si farà sentire prima. Magari per il mio compleanno, che cade proprio in questi giorni. Vivo giorni d'inferno, attaccato al cellulare che non suona. Dopo una settimana decido di giocarmi il tutto per tutto e chiamo. Dopo i convenevoli di rito vado al sodo, le dico, un po' scherzando, ti passo a prendere. Lei attacca un discorso del tipo: non sono pronta ad avviare una relazione. Non ti ho chiamato perchè non mi sei mancato. Ho provato a lasciarmi andare, ci ho creduto che tra noi potesse nascere qualcosa di bello. L'ho voluto per te, per noi. Ma la volontà non basta, se il cuore non risponde. Non ti amo. Provo per te affetto. Sono successe delle cose negli ultimi giorni che mi hanno fatto capire (cosa non si sa, immagino avrà sentito e/o visto l'ex maledetto che continua a proporle di riallacciare i rapporti, si intende, in clandestinità, essendo lui fidanzatissimo).
Insomma, cosa cavolo è successo? E poi, vi sembra normale volersi allontanare per un paio di mesi come lei mi ha chiesto? Non sarà che all'estero io faccio da balia, sostegno, psicologo ecc....mentre qui in patria non ha bisogno delle mie "prestazioni"? Mi sento usato. Ha usato me nel tentativo di tenere a bada il dolore non risolto della situazione precedente? Tentativo di chiodo schiaccia chiodo? E poi, se è vero che è stata a letto solo con quei due o tre che ha amato, perchè cominciare a fare eccezioni proprio adesso, con me che di lei ero e sono innamoratissimo? Ha confuso amore e affetto? Aveva un po' di fame arretrata?
A che punto stiamo adesso? Lei dice: se lo vorrai, ti starò vicino, decidi tu.
Io non so, ho vissuto per lei in tutti questi mesi, estirparla del tutto dalla mia vita mi lascia un vuoto come di lutto. Oltretutto siamo colleghi, lavoriamo a stretto contatto. Provo rabbia e dolore. Vorrei avere il guizzo d'orgoglio. Ma non ci riesco. Non ancora. Anzi, mi manca e vorrei rivederla. Mi metterei in macchina e andrei da lei. Ma non mi aspetta, non mi vuole e non posso continuare a scodinzolarle dietro.
L' ho appena sentita. Mi ha chiamato per farmi gli auguri di buon compleanno. Mi ha chiesto come stavo. Ha detto che non vuole sentirmi giù. Che devo guardare avanti e sperare. Bla bla bla.