Riferimento: EdS Giugno 2015
ok io ci sono.
Ho iniziato oggi con la percezione... e già sto in super paranoia. Allora, vi dico come sto strutturando il discorso, ho iniziato con la PERCEZIONE.
Siccome sono un pò ossessiva e questo non aiuta ai fini dell'esame di stato, ma non ci posso fare niente, ho pensato di svolgere diversi temi su ogni argomento. Uno più generale, uno dove metto due teorie più approfondite e uno dove confronto due teorie. :omg2::omg2::omg2: Forse è una follia, lo ammetto.
Sto facendo il primo. Allora, ho messo:
TEORIA (ho specificato che mi cincentrerò sulla visione.In alcune, non in tutte, ho messo gli esperimenti)
Th Helmholtz (empirista) vs Gestalt (innatista)
Th ecologica di Gibson
Th computazionale Marr
Th computazionale Humphreys e Riddoch
Th delle caratteristiche Treisman
Th New Look
Th percezione e personalità Witkin
AMBITI APPLICATIVI
Psicologia clinica-->psicopatologia fenomenologica-->percezioni abnormi (distorsioni sensoriali vs false percezioni) e in quali disturbi si rintracciano (patologie organiche, abuso sost stupef, psicosi ma anche ipocondria, ansia, depressione e lutto)
Neuropsicologia--> agnosia visive e prosopagnosia
STRUMENTI
Proiettivi: TAT e Rorshach
Bender Gestalt Test
Test della figura nascosta di Witkin
Il problema principale secondo me, sarà quando passerò al confronto tra due TH, in un post, un pò di tempo fa, lessi di qualcuno che aveva fatto il conronto tra cognitivismo e new look, se non erro. Spero che quando sarò a questo punto, riesca anche io a farlo, arrivandoci con deduzioni logiche :wall::wall::wall:
Cosa ne pensate? vogliamo partire tutti da sta benedetta Percezione, che è tra le più complicate e che quindi prima ce la togliamo e meglio è?
Riferimento: EdS Giugno 2015
per non parlare dei temi incrociati sulla percezione... intanto però iniziamo dalla percezione e basta...
Riferimento: EdS Giugno 2015
ciao.. anche io darò l'esame a giugno (spero!!). sto iniziando in questi giorni a raccogliere il materiale.... e a cercare di capire come è strutturato l'esame e la prima prova, ad esempio ancora non mi è chiaro cosa si intende x costrutti e variabili.:wall: Gran confusione!!!
Riferimento: EdS Giugno 2015
per costrutto s'intende un concetto astratto non direttamente osservabile, reso tale dalle variabili , che sono caratteristiche fisiche o psicologiche direttamente osservabili e misurabili. es. il costrutto dell'intelligenza non è direttamente osservabile, ma è misurabile attraverso le sue variabili, come ritenzione mnestica, ragionamento logico ecc.
;)
Riferimento: EdS Giugno 2015
bettaecru, quante teorie :omg2: io per adesso ho fatto una scaletta più semplice:
- definizione;
- cito Helmholtz
- teoria della Gestalt (principi di unificazione, relazione figura-sfondo, percezione del movimento)
- new look (Bruner, esperimento della moneta; Mc Clelland e Atkinson, studi su bisogni e percezione; Witkin, percezione e dipendenza/indipendenza dal campo)
- metodi di indagine: Rorschach, TAT, CAT, Bender Gestalt Test, Test della figura nascosta di Witkin.
- ambiti applicativi: clinico (false percezioni: illusioni e allucinazioni in diverse condizioni cliniche di origine psicologica e/o organica) e valutazione della personalità e dello stile cognitivo (connesso alla teoria di Witkin).
I miei dubbi riguardano l'effettiva coerenza di metodi e applicazioni con le teorie trattate. Per quanto riguarda la teoria della Gestalt, inoltre, non ho ancora individuato esperimenti che confermano la teoria e mi chiedevo se fosse invece necessario citarne almeno uno quando vengono richieste la variabili. Mi sono limitata a scrivere che "l'indagine dei costrutti della teoria della Gestalt sulla percezione si basano principalmente sui risultati ottenuti tramite un metodo di indagine di tipo fenomenologico, consistente nel porre il soggetto di fronte allo stimolo per poi chiedergli di descrivere la sua esperienza immediata dello stesso. Si tratta di un metodo fenomenologico sperimentale dal momento che esso richiede il controllo rigoroso di due variabili: il variare dei cambiamenti percettivi del soggetto (ciò che il soggetto percepisce) al variare delle caratteristiche fisiche dell’oggetto indicato (realtà fisica)".
Cosa ne pensate?
Riferimento: EdS Giugno 2015
Nicky, per la teoria della Gestalt, mi pare di aver capito una cosa, poi magari sbaglio...:sveng2: non è che per ogni variabile prese in esame per indagare il costrutto della percezione c'è un esperimento che confermi in toto le ipotesi indagate, magari le conferma solo in parte. Ad esempio, per Wertheimer la percezione è un processo in cui le caratteristiche dell'intero eserictano un ruolo determinante. Questa concezione è stata però IN PARTE sconfermata quando è stato accertato che ad esempio, le dimensioni dell'oggettom, le condizioni visive e la natura del compito, posso influenzare il riconoscimento globale delle configurazioni (Introduzione alla psicologia generale; Magro, Peron e Roncato). Non so se lalla tua domanda può andar bene questa risposta. Ma fondamentalmente, io agirò così: se non ne sono certa del fatto che un esperimento confermi o meno una teoria, evito di addentrarmi in questa cosa:asd: . Io credo che la tua risposta vada benissimo, hai agirato l'annoso problema di decidere questa cosa, seguirò il tuo esempio. Poi, ho messo un pò di teorie per ripassare un pò la percezione in generale, poi in base ai punti del tema, mi muoverò di conseguenza. Ti invio la mia mail in privato, così volendo proseguiamo anche li.
Riferimento: EdS Giugno 2015
Citazione:
Originalmente inviato da
:::Nicky:::
bettaecru, quante teorie :omg2: io per adesso ho fatto una scaletta più semplice:
- definizione;
- cito Helmholtz
- teoria della Gestalt (principi di unificazione, relazione figura-sfondo, percezione del movimento)
- new look (Bruner, esperimento della moneta; Mc Clelland e Atkinson, studi su bisogni e percezione; Witkin, percezione e dipendenza/indipendenza dal campo)
- metodi di indagine: Rorschach, TAT, CAT, Bender Gestalt Test, Test della figura nascosta di Witkin.
- ambiti applicativi: clinico (false percezioni: illusioni e allucinazioni in diverse condizioni cliniche di origine psicologica e/o organica) e valutazione della personalità e dello stile cognitivo (connesso alla teoria di Witkin).
I miei dubbi riguardano l'effettiva coerenza di metodi e applicazioni con le teorie trattate. Per quanto riguarda la teoria della Gestalt, inoltre, non ho ancora individuato esperimenti che confermano la teoria e mi chiedevo se fosse invece necessario citarne almeno uno quando vengono richieste la variabili. Mi sono limitata a scrivere che "l'indagine dei costrutti della teoria della Gestalt sulla percezione si basano principalmente sui risultati ottenuti tramite un metodo di indagine di tipo fenomenologico, consistente nel porre il soggetto di fronte allo stimolo per poi chiedergli di descrivere la sua esperienza immediata dello stesso. Si tratta di un metodo fenomenologico sperimentale dal momento che esso richiede il controllo rigoroso di due variabili: il variare dei cambiamenti percettivi del soggetto (ciò che il soggetto percepisce) al variare delle caratteristiche fisiche dell’oggetto indicato (realtà fisica)".
Cosa ne pensate?
gli strumenti citati sono tutti di derivazione gestaltica, tranne il Rorschach e il TAT/CAT :)
E comunque come hai sviluppato la cosa va bene! ;)..per gli esperiementi basta prenderne qualcuno che riguarda le leggi della forma ...ce ne sono milioni su internet... ;)
Riferimento: EdS Giugno 2015
Salve colleghi anch'io sosterrò l'esame a Giugno ma sto a zero non so da dove iniziareee!!!! :(((
Riferimento: EdS Giugno 2015
Io ho già fatto un po' di temi, ma è vero che gli argomenti e le teorie sono talmente tanti che sembra impossibile iniziare. Quindi ho fatto un elenco dei possibili temi:
- adolescenza;
- aggressività;
- apprendimento;
- attenzione;
- ciclo di vita;
- colloquio;
- comportamento prosociale
- comunicazione;
- conflitto;
- coscienza;
- emozione;
- frustrazione;
- giudizio sociale;
- immaginazione;
- intelligenza;
- interazione nei gruppi;
- invecchiamento;
- linguaggio;
- memoria;
- metodologia della ricerca;
- motivazione;
- pensiero;
- percezione;
- personalità;
- problem solving;
- processi decisionali;
- ragionamento;
- sé e identità;
- sensazione;
- stili cognitivi;
- stress e coping;
- sviluppo affettivo;
- sviluppo cognitivo;
- sviluppo morale;
- sviluppo del linguaggio;
- adattamento;
- storia della psicologia;
- altri argomenti di psicologia sociale (cognizione sociale, rappresentazioni sociali, influenza sociale...)
Che ne pensate? Manca qualcosa?
Riferimento: EdS Giugno 2015
Anche io darò esame a Giugno
potete mandarmi vostre email in modo da confrontarci
grazie
Riferimento: EdS Giugno 2015
ci si può confrontare anche qui;)
Riferimento: EdS Giugno 2015
Buongiorno a tutti/e! Sono alle prese con il tema sulla coscienza e mi chiedevo se qualcuno di voi lo ha già affrontato (penso sia uno dei più complessi) :wall:
Ho pensato di trattare inconscio dinamico e inconscio cognitivo. Mentre per il primo le variabili penso siano rintracciabili nelle osservazioni cliniche di Freud, sull'inconscio cognitivo non ho le idee molto chiare! Su un manuale di generale ho trovato un esperimento ma non so quanto sia pertinente: lo studio è di Viggiano e Kutas (piuttosto recente) e si chiede ai partecipanti di identificare e nominare delle figure note (già presentate in precedenza) o nuove in una sequenza che va da una versione frammentata della figura alla versione completa. L'obiettivo è quello di mettere in luce l'esistenza di processi cognitivi covert, quindi l'attivazione di una consapevolezza inconscia in merito alle figure note. I risultati, infatti, indicano un'onda positiva nella misurazione di potenziali evento-correlati che precede la risposta cosciente del soggetto e si manifesta solo con le figure più conosciute.
La mia idea era quindi quella di trattare principalmente questi processi paralleli di coscienza "implicita" facendo un eventuale confronto con la teoria freudiana dell'inconscio "rimosso". Tra i metodi di indagine oltre a quelli che studiano l'attività cognitiva in stati differenti di coscienza (interpretazione dei sogni, ipnosi, EEG, ecc...) cito il metodo introspettivo, gli studi sulla percezione subliminale e il fenomeno del priming. I risvolti applicativi in ambito clinico con le alterazioni (quantitative) possibili dello stato di vigilanza/coscienza sia in difetto che in eccesso e i disturbi qualitativi della coscienza. In riferimento alla teoria freudiana dell'inconscio farei poi un breve accenno ai disturbi attuali in cui si è "frammentata" la vecchia diagnosi di isteria, quindi disturbi dissociativi e di conversione (somatoformi) che implicano una temporanea non integrazione della coscienza e uno spostamento degli aspetti non consapevoli (rimossi) nel sintomo (ad es. sul corpo nei disturbi somatoformi).
Lo trovo particolarmente confuso, ho paura di essere poco coerente. Voi come lo trattate questo tema?
Riferimento: EdS Giugno 2015
CIAO a tutti,
anche io punto a giugno 2015 e dovrei iniziare...vedo già che vi confrontate sui temi e varie, mi sento però ad un pasos indietro perchè mi sto chiedendo che materiale usare: ovviamente ho capito che è utile internet e i libri che abbiamo ma x ora ho il canestrari, una guida all'eds e un manuale di sociale vabhe. può bastare? e poi ho riassunti vari da conoscenti, e online..dite che devo riscrivere cmq i temi? atkinson serve? grazie scusate la confusione
Riferimento: EdS Giugno 2015
Citazione:
Originalmente inviato da
Agnesina
CIAO a tutti,
anche io punto a giugno 2015 e dovrei iniziare...vedo già che vi confrontate sui temi e varie, mi sento però ad un pasos indietro perchè mi sto chiedendo che materiale usare: ovviamente ho capito che è utile internet e i libri che abbiamo ma x ora ho il canestrari, una guida all'eds e un manuale di sociale vabhe. può bastare? e poi ho riassunti vari da conoscenti, e online..dite che devo riscrivere cmq i temi? atkinson serve? grazie scusate la confusione
Ciao! E saluto tutti!
Anche io vorrei cominciare nei prossimi giorni.
Agnesina, secondo me è più che sufficiente :approved: