Printable View
anche io sono a quel punto sara !!!
e sul moderato rovetto non mi sembra chiara una cosa (che magari per voi sarà una cavolata !!! -_-):
Ricerca di base e ricerca applicata corrispondono rispettivamente a ricerca in laboratorio e ricerca sul campo?!
vi giuro che non riesco a capire !!!!
Allora...da quel che ho capito io la ricerca di base è uan racolta di info su un argomento, ad esempio la ricerca su casi singoli o la meta-analisi, cioè non attua un cambiamento; mentre la ricerca applicata è la ricerca-azione, ovvero una raccolta di informazione, con lo scopo di modificare qlc...non so se ho capito bene, spero che se ho detto male qualcuno mi corregga!!buona domenica a tutti... :Ops:
grazie sara ...praticamente avevo capito una cosa per un'altra !!! qualcuno conferma questa teoria ?!
Ciao ragazze, ho una domanda un po' banale...che voi sappiate anche la parte sugli organi di senso (vista, udito...) è da fare? Non l'ho mai vista nei temi a cui si fa riferimento di solito...grazie!
ciao a tutti,
per risp alla domanda su ricerca di base e applicata, la distinzione che ha fatto sara in base all'obiettivo credo sia esatta, ma io nella ricerca applicata non metterei solo la ricerca intervento, ma anche la ricerca sperimentale di valutazione di efficacia di un trattamento (ad es farmacologico, neuropsicologica..psicoterapico) in cui nel caso di maggior controllo possibile c'è un gruppo sperimentale ed uno di controllo, randomizzati per quanto possibile...ma mentre la ricerca di base ha finalità puramente conoscitive, quella applicata intende introdurre un miglioramento nell'ambito della cura e trattamento di disturbi psicologici o cognitivi. (questa accezione è un pò meno psicologica e un pò più neuropsicologica ma credo che il taglio da dare alle risposte lo decidiamo noi in base alla nostra formazione)
per quanto riguarda gli organi di senso...anch'io ho fatto la stessa considerazione quindi sarei tentata di non studiarli...al max vedo alla fine se mi rimane un pò di tempo!!!
voi vi basate sui temi usciti a bologna o anche quelli usciti in altre facoltà?
:mano:Citazione:
Originalmente inviato da fragiuly
Direi che tu sei stata molto più dettagliata e corretta... grazie!!!
Io non so neanche di cosa state parlando riguardo gli organi di senso... dove sarebbero?bah...io non li ho neanche calcolati!come al solito sono molto attenta... uf!!
Io i temi li ho sleggiucchiati, ma mi sono fermata subito, perchè mi stavano provocando una grossa ansia, alcuni sono impossibili e improponibili... Ma non possono fare domande semplici e lineari?Tipo: parlami della memoria o intelligenza, o pensiero o la ricerca sperimentale...
Avrei proprio bisogno di una lezione di Yoga!!Buono studio ragazzi :ciao:
Fra io ho guardato i temi usciti a Bologna, in passato avevo dato un'occhiata anche a quelli di Trieste perché ero indecisa se darlo lì, ma poi ho visto cose ancora più assurde che da noi per cui...:| Ma in ogni caso non mi sto basando molto su quelli, penso che cambino a seconda delle commissioni...
Sara io ho trovato un capitolo sul Canestrari Godino che parla dei cinque sensi...ti ricordi come li avevamo studiati con Farné? Ecco, più o meno così...sarei tentata di saltarli (facendo la considerazione "ma ad un esame per psicologi vanno a chiedere la fisiologia dell'apparato uditivo??") ma non so...
no, non possono chiedere la fisiologia dell'apparato uditivo !!!!
mi rifiuto di farla !!!
condivido in pieno...ho già troppe robe da preparare!!!una domanda... voi vi imparate bene i metodi d'indagine?Per esempio, se capita la memoria (magari) spiegate bene la Wais o il test di Ray, ecc.. ?io non riesco a imparare a memoria tutti i test per ogni tema (memoria, intelligenza, percezione..... )Citazione:
Originalmente inviato da yoyia
:ciao:
Ciao a tutte,
ho letto la vostra discussione e visto che ho dato l'esame di stato nel 2008 a Bologna pensavo di darvi qualche dritta sulle ultime questioni che avete posto.
Per quanto riguarda la fisiologia degli organi di senso:
Tecnicamente possono chiedere tutto, ma ritengo che sia altamente improbabile una domanda del genere. Al massimo possono chiedervi la sensazione e la percezione o entrambe a confronto. Infatti per uno psicologo è importante conoscere i meccanismi generali del processo di acquisizione degli stimoli piuttosto che le vie sensoriali. Quindi potreste prepararvi un tema che scomponga il processo di recepimento degli input in 2 fasi consecutive da mettere a confronto: sensazione e percezione.
Nel caso della percezione potete mettere le diverse teorie della gestalt e del cognitivismo. Invece relativamente alla sensazione potete parlare delle caratteristiche degli organi sensoriali in generale. Mi riferisco ai concetti di finestra sensoriale, soglia assoluta e differenziale, stimolo distale e prossimale, ecc.
Per quanto riguarda i metodi di valutazione:
Ogni traccia relativa a un processo cognitivo richiede in genere di descrivere gli strumenti di misura, come i test o le prove psicologiche. Però non dilungatevi esageratemente sugli strumenti (a meno che gli strumenti non siano il punto centrale della domanda). è sufficiente descrivere quale aspetto particolare del processo viene misurato ed eventualmente se sono presenti sottoscale. Ad esempio nel caso dell'intelligenza potete citare le scale Wescheler (spiegando che valutano l'intelligenza considerata come capacità globale, che si differenziano in base all'età e che permettono di ottenere un QI verbale e uno di performance) e le Matrici di Raven (spiegando che valutano l'intelligenza in base alla concezione di Spearman, che sono differenziate in base all'età e alle capacità e che rappresentano un test culture free).
Spero di esserci stata utile.
In bocca al lupo!
wow... lasperanza...grazie mille!!Sentirle da te, sembrano così facili...ma per me sono abbastanza ostiche!!Nella sensazione e percezione pensavo già di metterci i sensi, ma solo citarli...come si fa a fare un tema solo su quelli?uf... ogni giorno ce n'è una diversa... non finirò mai!!Continua ad aiutarci se ti va!!:mano:
buongiorno a tutti!!!!
ho letto gli ultimi post e mi sembra di aver capito che voi in linea generale quando studiate vi preparate già dei temi probabili...intendo dire che cercate di sintetizzare l'argomento in poche pagine....io per ora stavo semplicemente ripetendo a voce alta (se no non mi ricordo niente) come x un esame qualunque....help...lasperanza tu che mi consigli di fare? dando un'occhiata ai temi passati, ho visto che generalmente per ogni argomento chiesto si chiedono appunto i metodi di indagine...ma un discorso è x le funzioni cognitive ma ad es x il cap dell'apprendimento x metodi s'intende exp di Pavlov, Skinner...quindi in questo caso metodo sperimentale?
grazie mille e buono studio a tutti!!!:approved:
eccomi qua di nuovo...spulciando tra i vari forum ho visto che in quello eds esame di roma stanno facendo un ripasso molto utile ma sono già parecchio avanti e praticamente hanno già fatto argomenti che ancora io non ho studiato...che ne dite di fare anche noi la stessa cosa?io ripeto sono molto indietro e non so quanto utile posso essere però si può provare...potremmo schematizzare ogni tema in: definizione-teorie-metodi-applicazioni....
attendo vostri riscontri in merito!!!!
ciaoooooooooooooo
Io ci sto FraGiuly... potremmo farlo, anzi è molto utile!!Io ti dico.... ho già fatto tutti i temi (ovviamente quelli principali), ora mi tocca imparare tutto!!Uf...manca meno di un mese...però in un certo senso non vedo l'ora di darlo!!Non ne posso più!!!
Rispondo a fragiuly rispetto al metodo di ripasso:
Il metodo di ripasso dipende molto dalle caratteristiche personali e dal tipo di memoria che si tende a sfruttare di più. Tuttavia, in linea generale, penso che scriversi un tema per ognuno degli argomenti più probabili (funzioni cognitive, sviluppo, sociale) possa essere molto utile. Infatti in questo modo si ha un'idea più precisa di quanto si conosce e di come organizzare la risposta. Ad esempio è abbastanza facile imparare qualche nozione sparsa dei vari argomenti, mentre è molto più difficile essere in grado di organizzare la risposta in modo strutturato e chiaro, in modo da far capire alla commissione che si conosce davevro l'argomento. Il rischio di questa modalità è fondamentalmente uno: rischiare di scrivere pagine su pagine, precludendosi la possibilità di imparare e ricordare quanto scritto e quindi vanificando il lavoro fatto.
Infatti credo che sia fondamentale che ogni tema sia articolato in maniera semplice e lineare, toccando sostanzialmente i 4 punti che qualcuna di voi ha già citato: definizione, teorie, metodi di indagine e applicazioni. Ognuna di queste sezioni deve essere breve e chiara. Solo la parte delle teorie deve essere più articolata, ma ricordate che non ha senso scrivere dettagliatamente mille teorie. Selezionate le più importanti, cioè quelle che compaiono praticamente in tutti i manuali, e descrivetele in ordine cronologico. Quello che vi è richiesto è di dimostrare di conoscere l'evoluzione delle conoscenze e di avere un quadro generale. Quindi evitate di descrivere con mille dettagli una teoria se questo vi preclude la possibilità di ricordare e citare le altre, perchè in questo modo darete l'idea di conoscere molto bene solo una parte dell'argomento e non il quadro generale. Fra l'altro articolare il tema in questo modo agevola moltissimo la memorizzazione.
Ah, altre 2 cose:
- come metodi si intendono sia quelli di misura sia quelli di indagine/ricerca. questo significa che potete citare i test psicologici, i test neuropsicologici, le procedure sperimentali o esperimenti tramite cui le varie correnti teoriche hanno aumentato la conoscenza sull'argomento.
- come applicazioni citate tutto ciò che deriva dalle conoscenze su un argomento. Pensate ai risvolti di tali conoscenze nella vita quotidiana, nel lavoro e nella clinica. Ad esempio dalle teorie sull'apprendimento derivano tecniche di apprendimento specifiche, metodi di cura (terapia comportamentale), ecc. Oppure conoscere i processi percettivi è utile sia nella clinica sia in ambito giuridico sia in ambito commerciale.
Spero di esservi stata utile.