Citazione:
Originariamente postato da louis
Il punto qui è che l'opera in questo caso si è imposta allo spettatore e lo stesso spettatore è stato deciso a sua insaputa essere parte dell'opera ...
le tue osservazioni sono legittime , anche condivisibili , ma vanno
bene se l'opera è esposta in un museo ...
Guarda, per quanto l'interpetazione di Mia sia condivisibile e, almeno da parte mia, condivisa, questo non dà alle sue parole lo status epistemologico di verità (e questo vale come risposta a tutte le volte che solleverai questo argomento)
In quanto al museo: ci sono opere essere per essere esposto in un museo, e opere fatte per essere esposte in piazza. Non vedo perchè scambiarle di posto, che senso avrebbe?
Citazione:
dato che l'esposizione è venuta in un spazio pubblico , queste considerazioni secondo me non valgono più ... il punto è invece
è l'esposizione dell'opera in pubblico ... ma se l'opera per essere
significativa ha bisogno dello spettatore inconsapevole , allora
noi dobbiamo chiederci che diritto ha l'arte di profanare il sentimento dei singoli ...
Oh, ho il terribile sospetto che se avessero trucidato tre persone in piazza Duomo la avreste tirata meno per le lunghe, e ora già si parlerebbe d'altro. Profanare il sentimento dei singoli! Diceva Sartre: "le mots sont comme des pistolettes chargées", e mi pare un aforisma da tenere in debita considerazione.
Nessuno vi obbliga a farvi piacere quell'opera, quello che si dice è di non privarla del suo status critico di "opera d'arte", a meno che non abbiate i mezzi (critici) per farlo. Il che non implica essere parte della comunità culturale "ufficiale", ma implica una certa conoscenza.
Citazione:
Se io in piazza mi spoglio e attraverso sofisticate elucubrazioni mentali giustifico me stesso come 'opera d'arte' credo che stimolerò il disgusto da più parti .. probabilmente mi arrestano e fanno pure bene.
http://<a href="http://www.artsversu...certunick/</a> http://www.snobord.it/swanzone/images/pecore.jpg
Ti direbbero che sei arrivato in ritardo, il che in arte è una pessima cosa :P
Inoltre ripeto il concetto, ormai accettato da svariati decenni, che la dimensione morale e quella artistica sono due cose diverse, e che l'arte non è tenuta a sottostare ai giudizi morali.
Citazione:
Qui invece c'è il patrocinio ... c'è il diritto di disgustare chiccessia
il quale se non fa le tue acute osservazioni è pure un imbecille ...
dunque da una parte oggetto .. perchè l'opera lo richiede ...
dall'altro se ha una reazione naturale e normale di disgusto e quindi si pone come Soggetto giudicante ... non capisce un'acca di arte .
Non ripeto ancora il concetto esposto piu' e piu' volte, ritengo solo che una reazione "normale" di disgusto non consiste nel distruggere le proprietà altrui.
Citazione:
Mi sembra troppo comodo messa così ... e mi sembra che l'individuo venga messa di fronte a nessuna scelta tranne quella
di accettare conformisticamnete quello che il potere ha deciso ...
la libertà qui LiIa si manifesta non nel tuo tentativo di educare ...
ma proprio nella reazione aggressiva ... per una volta che si
agita un gesto neturale ... per una volta che non si solo spettatori di fronte ad uno 'scempio' ... in questo si che c'è la speranza e forse la possibilità di una scelta personale per quanto distruttiva sia ...
Ripeto: vuoi rifiutare la cultura ufficiale? Imparala, poi rifiutala.
Citazione:
quest'uomo si è espresso in modo puro ... se lo avessero avvisato che fosse una opera d'arte , si sarebbe appecoronato come tutti e avrebbe appreso magari da una LiIa che gli stava a fianco il significato dell'opera ..
La soluzione ideale sarebbe stata che, partendo dal turbamento causato dall'opera d'arte, avesse aumentato le sue conoscenze e poi avesse espresso, in maniera civile, un giudizio critico consapevole.
Quando Laing ha esposto i principi dell'antipsichiatria, aveva ben chiari quelli della psichiatria, o il tutto non avrebbe avuto molto senso.
Citazione:
avrebbe sublimato il suo gesto aggressivo , che forse era la cosa più 'vera' che aveva , e se ne sarebbe tornato a casa vestito di 'nuova cultura'.
Poraccio. !!!
nella sua capacità di scelta viene di nuovo imbrigliato ...
Non ti sembra dunque la metafora di una dittatura liberale ?
Lo sai che vado per paradossi ...
Ecco, il paradosso della dittatura liberale è simile a quello della giustizia che per reprimere chi fa del male, fa del male.
Probabilmente essere *davvero* liberali presuppone il lasciare dei punti di riferimento per chi li voglia, e al momento è ancora così. Ce ne sono. Sono piuttosto palesi. E tu li segui fedelmente, vedo, dunque non capisco perchè tu ti lamenti della loro assenza