Lavoro nel sociale da diversi anni oramai, e la tentazione continua e di uscirna al più presto. Trovo l'organizzazione di base, confusionaria e poco utile per l'utenza. Alle volte percepisco il Sociale come tanti interventi distaccati e senza un filo conduttore più utile per far lavorare chi di sociale si occupa, che in grado di sostenere e risolvere situazione di difficoltà.
In particolare lavoro con donne/madri in difficoltà: nella maggior parte dei casi parliamo di donne immigrate; faccio la coordinatrice/educatrice professionale in una Casa di Prima Accoglienza. Quello che mi chiedo continuamente è: PERCHE' SI PARLA DI CENTRO DI PRIMA ACCOGLIENZA, SE POI NON NE ESISTE UNO PER LA SECONDA? I Progetti Educativi individualizzati hanno bisogno di tempo e risorse per realizzarsi e sinceramente trovo banale, accogliere per pochi mesi donne in difficoltà senza poi riuscire a portare a termine il lavoro di sostegno ed integrazione.