ciao ragazzi!volevo chiedervi due informazioni:
qualcuno mi potrebbe fare un esempio di cartella clinica, per casi adulti singoli, e farmi vedere come si compila?
grazie a tutti
ciao ragazzi!volevo chiedervi due informazioni:
qualcuno mi potrebbe fare un esempio di cartella clinica, per casi adulti singoli, e farmi vedere come si compila?
grazie a tutti
Ciao, Katina85. La cartella clinica serve allo psi per raccogliere informazioni rilevanti per delineare la storia di vita del paziente/utente/cliente, sia nei termini di anamnesi che di monitoraggio. A seconda dello specifico contesto di applicazione, verranno maggiormente sondate alcune aree, inserite di nuove , ecc..
E' importante in generale delineare gli eventi normativi e paranormativi vissuti dall'utente (ovvero le tappe evolutive standard, gli eventi invece non prevedibili), i compiti di sviluppo, ecc..
Ti riporto un esempio di carterlla clinica dello psicologo di un Ospedale Millitare e che ho usato io nel mio tirocinio:
DATI RELATIVI ALLA POSIZIONE MILITARE
data di arruolamento, destinazione, incarico, eventuale cambio di incarico e motivi
DATI RELATIVI AL NUCLEO FAMILIARE (attuale e d'origine)
ovvero composizione ed eventuali decessi, qualità dei rapporti della coppia di genitori, del soggetto con i genitori, del soggetto con fratelli, con l'attuale partner e con i propri figli; malattie del soggetto; malattie dei genitori; incidenti /ospedalizzazioni; adozioni/affido; separazione dei genitori; cambio di residenza, problematiche economiche; comportamenti antisociali/precedenti penali, domande (hai mai contattato uno specialista?, hai mai fatto psicoterapia? Mai usati psicofarmaci?).
CARRIERA SCOLASTICA
Rendimento scolastico , eventuali bocciature , motivo dell'eventuale interruzione
RAPPORTI INTERPERSONALI
Con il proprio sesso, con il sesso opposto, eventuali problematiche
ATTIVITA' LAVORATIVA
Attuale e passata
PERCEZIONE DEL Sè
Immagine di sè
Progettualità, interessi e tempo libero
VITA MILITARE
Adattamento generale. adattamento all'incarico, rapposti con i superiori, con i colleghi, abuso di sostanze, ricoveri, convalescenze, eventuale declassamento
PROBLEMATICHE RIFERITE
Sintomatologia, aspettative del soggetto
Mutando ciò che c'è da mutare, puoi trarre spunto da questa per crearne una sulla base della specificità dell'utenza e del contesto in cui andresti ad operare.
Spero di esserti stata utile. Ciao
Edit: considera io ho sempre particolarmente approfondito infanzia, adolescenza, scelte amicali, lavoro, progettualità...
Grazie mille!
scusa posso chiederti ancora una cosa:
io per ora lavoro facendo dei progetti negli asili, sono psicologa dello sviluppo e dell'educazione; siccome vorrei iniziare a svolgere colloqui singoli con i genitori, volevo chiederti se in questo caso devo sempre mettere giù una cartella clinica oppure non è necessario; e nel lavoro con gli adolescenti?
scusa le domande che possono sembrare banali , ma all'inizio c'è sempre un po' di confusione in merito!
grazieeeeee
Ciao! La cartella clinica può essere utile in generale per delineare quegli elementi biopsicosociali cruciali nel ciclo di vita dell'utente (come li ha vissuti, come li ha affrontati, disagi, soluzioni, punti forti, punti deboli, ecc..) in modo da definire un intervento individualizzato proprio sulla specificità del suo percorso di vita. E' utile inoltre per te sia per avere una "memoria" della persona,sia per monitorare i passi del vostro percorso insieme. Nel nostro lavoro scrivere e relazionare fan parte del processo elaborativo. La cartella però può mettere soggezione nell'utente, quindi, avendo in mente le aree da affrontare, puoi raccogliere info e compilarla dopo. E' uno strumento di lavoro, puoi scegliere tu se e come utilizzarla.
Puoi usarla con ogni titpo di utenza, mutando ciò che c'è da mutare...Si tratta di una sorta di diario. COn i genitori e gli adolescenti che tipo di progetto avresti in mente?
Ciao Giunone,
intanto grazie mille!davvero!
io per ora sto rekiizzando dei progetti che comprendono degli incontri rivolti alle famiglie e ai genitori; ma nel nido dove lavoro, mi è stato proposto anche di iniziare con lo sportello d'ascolto, con i genitori e con gli educatori..quindi singolarmente; e poi sto cominciando anche a vedere come iniziare a svolgere la professione per conto mio, sempre su quest'ambito, e quindi adolescenti, rapporto genitore-figli, oreintamento scolastico e professionale ecc...
Ciao, nel caso di progetti come lo sportello d'ascolto mi viene in mente che il lavoro da fare potrebbe essere di sostegno/supporto alla genitorialità (nel caso appunto di genitori) e di formazione di gruppo (nel caso del lavoro con le educatrici). Diciamo che in questa tipologia d'intervento io opterei per un ascolto attivo in modo da individuare i bisogni per poi formulare interventi ad hoc ( di consulenza, formazione o promozione/sviluppo di competenze). In tal caso terrei un diario degli incontri. La "cartella clinica" la terrei per percorsi terapeutici veri e propri.
Ciao Giunone grazie mille mi hai dato delle informazioni utilissime!
si infatti quello che mi preoccupa di più sono i colloqui singoli, di cui non ho nessuna esperienza...non ho ancora seguito singlarmente una persona nel suo percorso e questo mi preoccupa un po'; secondo te com'è che uno può acquisire più sicurezza??
grazie Giunone mi hai dato tanti aiuti!!!