Buonasera a tutti! Sono nuova del forum, e non sono una studentessa di psicologia ma una comune utente. Perciò non so nemmeno se questa sia la sezione giusta. Vi espongo comunque la mia perplessità riguardo ad un episodio che si è recentemente verificato con la mia psicoterapeuta. Premetto che ho iniziato questo percorso da ormai sette mesi per problemi di ansia ed attacchi di panico. Ne sto traendo molti benefici tanto che ho iniziato a saper meglio gestire l'ansia nelle sue manifestazioni. Ho anche instaurato quasi subito un buon rapporto con la mia psicoterapeuta e ho sentito nascere quell'intesa necessaria tra le parti durante il setting terapeutico..almeno così ho percepito. E visto ciò che si è verificato non più quanto riporre fiducia ulteriore in questo percorso. Sia io che la mia psicoterapeuta non abbiamo mai oltrepassato i limiti propri di ogni rapporto che sia prettamente terapeutico, nonostante durante il percorso io abbia nutrito un forte attaccamento a lei pur non avendogliene mai volutamente parlato apertamente e che si è ridimensionato da solo, se pur rimane un connotato presente. Purtroppo oggi è successa una cosa abbastanza singolare, che ha fatto si che questo rapporto sia stato dal mio punto di vista in qualche modo compromesso. Durante il colloquio la mia psicoterapeuta si è addormentata per qualche secondo. Avevo notato che stesse ripetutamente socchiudendo le palpelpre e mai mi sarei immaginata una situazione del genere, pensando piuttosto che stesse fissando lo sguardo. E invece no. Capisco che anche lo psicoterapeuta sia un essere umano, che può avere dei momenti di stanchezza (soprattutto in una fase del primo pomeriggio), non legati necessariamente al fatto di essere poco interessata al proprio paziente. Del resto però anche io sono un essere umano, e questa situazione mi ha fatto stranire (a torto o ragione). Tanto da spingermi a scrivere su questo forum per cercare delle risposte da parte di chi sia più competente di me in campo o di chi condivida questo stesso tipo di percorso. Non credo sia stata una mancanza di attenzione nei miei confronti ,ma non ne ho ovviamente nemmeno la certezza e non ci metterei la mano sul fuoco. Il mio imbarazzo è stato tanto e non gliel'ho fatto notare, facendo finta di niente. Come dicevo questo episodio ha un po' compromesso quella fiducia che avevo riposto in lei e mi sono sentita sciocca ad aver pensato che si fosse certamente creata una forte intesa. Da parte sua la psicoterapeuta non ha detto nulla altrettanto. Penso che la dottoressa si sia naturalmente resa conto del fatto che abbia avuto un momento di forte rilassatezza e che sia addormentata per qualche istante, ma probabilmente non si è resa conto del fatto che lo abbia notato anche io. Ha cercato di riprendersi subito. Vorrei sapere che cosa ne pensate e se a qualcuno è mai successo un simile episodio, e come si è comportato. Pensate che dovrei parlargliene in ogni caso o aspettare (spero di no) che ricapiti?? Aggiungo anche che la mia titubanza è stata alimentata dal fatto che negli ultimi colloqui mi sentivo a disagio per non sapere rispondere ad alcuni imput per cogliere mie dinamiche interne, quasi come se stessimo perdendo tempo entrambe. E di questo mio disagio ancora non sono riuscita a parlarne con la mia terapeuta.. Capirete bene quindi che il fatto che si sia addormentata un attimo, vuoi per stanchezza personale vuoi per altri motivi estranei a me, mi abbia bloccato ulteriormente perché l'ho percepita come una mancanza di attenzione che alimenta questa mia sensazione. Scusate per la lunghezza e Grazie a chi vorrà rispondermi