Caro moratti, cari tutti...
E' così: "il 60% delle persone(forse il 98%?) se ne fregano alla grande".
E' così, purtroppo è così.
Spesso però il problema non è fregarsene o non fregarsene, spesso il problema è avere o meno le forze per reagire, spesso il problema è avere il coraggio o meno di aprire gli occhi. Spesso il problema è nella forza o nel coraggio del linguaggio adoperato per fare aprire gli occhi...
La situazione di questo tempo è strana, particolare.
A differenza del passato ci troviamo di fronte ad un'università in cui la laurea si prende dopo soli tre anni, e pare che per tre anni non valga la pena d'impegnarsi. La specialistica, figurarsi: chi è dentro è dentro, e per soli due anni... è tutto così breve...precario...
E' tutto nuovo.
Ed è proprio questo il punto: di fronte ad una situazione nuova bisogna (re)agire in un modo nuovo. Resistere non basta. Non basta arrivare alla laurea con la bile in corpo e cominciare, se ti va bene, la specialistica con l'anima in pace finchè poi ci si laurea e ci si ritrova privi di qualsiasi cosa. Bisogna trovare un modo nuovo di esistere. Esistere proprio in quanto soggetti....
Uno ci prova: abbiamo organizzato le assemblee lo scorso semestre ed è vero: non è stata una passeggiata. E' stato difficile organizzare, scomodo invitare, per certi versi dura scrivere, copiare e distribuire volantini....e tutto questo ci ha necessariamente scoraggiati.
Per quello che mi riguarda sono arrivata alla fine del semestre scorso priva di qualsiasi aspettativa nei confronti di questi studenti.
Però questi studenti domani saranno psicologi...o altro.
Voglio dire: questo siamo, come studenti oggi e come soggetti sociali di qualunque altro tipo domani.
Vogliamo cambiarla questa situazione, o no??
Allora proviamo, il collettivo vecchio stampo non funziona con una riforma nuovo stampo, il volantino, la manifestazione...
Per ora abbiamo un forum, poi può nascere un gruppo, da quel gruppo delle idee e dalle idee il cambiamento.
Tutto questo potrebbe fallire, anzi, molto probabilmente fallirà.
Non credete, tuttavia, che anche dagli errori si possa imparare?
La fatica e l'intossicamento delle assemblee a me ha insegnato molto: il volantino viene gettato e far parlare tanti singoli non serve a nulla.
Quando parla un gruppo, però....
ieri sono stata in dipartimento, ho parlato con un po' di noi, mi sono accorta ch il disagio c'è, è enorme e sentito. Studenti in corso, fuori corso, dottorandi....siamo tutti nella stessa barca.
Penso che questo sia l'ingrediente fondmentale, quando c'è disagio c'è scintilla. Tuttavia non sempre la scintilla può trasformarsi in fiamma....
Bisogna provarci, però.
E darsi da fare....