Cari amici/colleghi, vedo che ognuno vede le cose in maniera un po' differente..Diciamo subito che la motivazione che mi ha dato spunto per iniziare questa discussione forse è venuta poco a galla, rimanendo forse troppo sottointesa..Rimedio subito: immaginate una persona laureata in psicologia, che abbia fatto il tirocinio, che abbia sostenuto l'esame di stato e che si ritrovi ad avere la necessità di guadagnare qualcosa...Cosa fa?
1 Lavorare come educatore: sottopagato, trattato male, e facendo lavori che non gli competono e soprattutto senza possibilità di evolvere...Moooolto deprimente...
2 Avviare un'attività come libero professionista: ma come cerca i pazienti? Cosa offre?
3 Frequenta un master, un corso, insomma qualcosa di specifico da spendere sul mercato.
4 Si rivolge ad altri ambiti: risorse umane, formazione, o anche campi più distanti se non completamente differenti..
La domanda iniziale del mio discorso, ossia se sia davvero necessario frequentare una scuola nasce proprio se vagliamo attentamente queste 4 possibilità: ci vuole sempre e comunque un aggancio, delle conoscenze, la possibilità di frequentare delle strutture, degli enti, soprattutto se prendiamo in considerazione la 2 e la 3 ipotesi...E' a questo punto solo la scuola di specializzazione che ci consentirebbe di avere questi "giusti contatti"?? Tramite il tirocinio, i docenti e altro ancora?? Siamo più credibili con una scuola alle spalle?? Questo fermo restando che la pratica psicoterapeutica necessita certo di una formazione e nessuno qui penso possa negarlo...Nessuno vuole improvvisarsi terapeuta solo con la laurea in psicologia, questo sia chiaro...Anche se molte volte il confine ad esempio tra colloqui di sostegno e terapia vera e propria è molto labile...E nessuno può controllare al 100% se stai facendo l'uno o l'altro...
Spero di aver inquadrato meglio il discorso e fatto capire che non tutti purtroppo possono permettersi di investire soldi in altri 4 anni di scuola...