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  1. #46
    Partecipante Affezionato L'avatar di egocentrica
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    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    guarda io non riesco a superarla la fase superficiale.......è un incubo!
    everything's gonna be all right

  2. #47
    Partecipante
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    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    Scusate, una domanda!C'è qualche sito con casi clinici svolti?chiedo troppo?

  3. #48
    Partecipante Figo
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    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    monica non ne ho proprio idea, però perchè non ci facciamo un piccolo gruppo d studio?tu sei di roma?magari per chiè di roma potremmo confrontarci sul forum, io per la prima prova ho fatto così e mi è stato molto utile, se volete metti i vecchi casi del eds sapienza e proviamo a svolgerli insieme, chedite?

  4. #49
    Partecipante
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    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    si ,si potrebbe mettere qualche caso e svolgerlo insieme!

  5. #50
    Partecipante Figo
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    20-10-2008
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    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    ok. tu a che punto sei dello studio monica?io in realtà dovrei ancora finire, nel senos ho letto il celi e sto guardando il dsm IV...
    o procediamo facendoci una breve scaletta dei disturbi, specialmente riguardo diagnosi differenziale e trattamenti, oppure mettiamo dei casi cercando di soddisfare i punti che richiedono all'esame, oppure faccioamo entrambe le cose, fammi sapere, nel caso io ho i case dell'eds degli anni precedenti che poi si trovano sul sito della sapienza.

  6. #51
    Partecipante
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    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    anch io devo ancora finire!al contrario di te sto finendo di studiare il dsm e poi voglio leggere il celi.io direi nei prossimi giorni di fare insieme i casi clinici degli anni precedenti..e quindi di confrontarci cn diagnosi, trattamenti ecc.ok melita?

  7. #52
    Partecipante Figo
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    20-10-2008
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    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    perfetto!ci aggiorniamo

  8. #53
    Partecipante
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    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    Traccia 4
    A. è un bambino di 5 anni portato in consultazione presso il Consultorio Familiare di zona su
    suggerimento delle insegnanti della scuola materna perché si mostra poco attivo e rifiuta le attività
    che gli vengono proposte. A scuola mostra un comportamento ritirato, le interazioni con i compagni
    sono scarse e il bambino sembra sperimentare solo una gamma ristretta di affetti, generalmente di
    qualità negativa. Appare spesso stanco, senza voglia di fare le cose o poco concentrato.
    Durante il colloquio iniziale, la madre riferisce che il bambino non sembra mai contento durante
    l'interazione con lei, non sorride, né manifesta entusiasmo o emozioni positive. In molti casi sembra
    guardarla senza neanche vederla, con uno sguardo vago e privo di espressione. 11 padre tende a
    minimizzare il problema, descrivendo A. come un bambino tranquillo che non richiede molte
    attenzioni.
    Il bambino ha iniziato a presentare disturbi del sonno da circa un anno, alternando periodi di
    insonnia e difficoltà di addormentamento a periodi in cui dormiva anche 12 ore di seguito.
    Durante la seduta di osservazione delle interazioni familiari, A. sembra molto passivo. Rimane a
    giocare con una famiglia di animali per tutto il tempo, ma il suo gioco sembra molto ripetitivo,
    spesso sposta da una parte all'altra gli animali o li fa camminare all'interno di un recinto, ma senza
    produrre una sequenza organizzata o con un fine. Risponde a monosillabi allo psicologo che cerca
    di chiedergli cosa succede nella storia, ma lo guarda negli occhi ed è attento a ciò che lo psicologo
    dice.
    Per tutto il tempo dell'osservazione la madre interagisce con lui in modo minimale: gli parla
    appena, spesso rimane in silenzio, come ritirata e assente. Il padre interagisce cercando di stimolare
    A. in maniera più adeguata, ma dopo poco si scoraggia del poco entusiasmo mostrato e abbandona
    .il compito.
    La madre ha perso entrambi i genitori durante l'adolescenza e da allora ha sofferto di forti stati
    depressivi. La coppia non mostra conflittualità aperte, ma sembra un nucleo molto isolato dal
    contesto sociale e con pochi legami affettivi.
    Il candidato illustri sinteticamente:
    1) l'ipotesi o le ipotesi che si possono avanzare per spiegare le difficoltà del bambino;
    2) quali ipotesi di diagnosi differenziale si possono avanzare e quali altri dati sarebbero
    necessari per avvalorare l'ipotesi diagnostica;
    3) di quali strumenti diagnostici ci si potrebbe avvalere per raccogliere ulteriori dati utili alla
    valutazione diagnostica;
    4) il tipo di intervento ritenuto più idoneo, specificando il tipo di indirizzo, gli obiettivi e il
    setting.
    Il candidato è invitato a rispondere a tutti i punti, a mantenere l'ordine dei punti e a fornire per ogni
    punto le motivazioni delle scelte fatte.

  9. #54
    Postatore Epico L'avatar di MEMOLEMEMOLE
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    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    io una mezza idea ce l'ho..ma vi lascio fare! ))))
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
    .................

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  10. #55
    Partecipante
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    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    Sembrerebbe un caso di autismo:comportamenti ritirati, scarse interazioni, scarsi affetti di qualità negativa;sguardo assente, comunicazione minimale, gioco ripetitivo.
    L'affettività appiattita e le anomalie del sonno possono essere associate all'autismo.
    Farei la diagnosi differenziale con il diturbo dell'umore o con altri DGS.
    Si potrebbero utilizzare scale specifichhe x valutare l'autismo e per il funzionamento adattivo.Andrei a valutare il funzionamento intellettivo per rilevare un'eventuale presenza di RM.
    Che ne dici/dite?é realmente autismo?trattamenti?

  11. #56
    Partecipante Figo
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    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    Citazione Originalmente inviato da Monica84 Visualizza messaggio
    Traccia 4
    A. è un bambino di 5 anni portato in consultazione presso il Consultorio Familiare di zona su
    suggerimento delle insegnanti della scuola materna perché si mostra poco attivo e rifiuta le attività
    che gli vengono proposte. A scuola mostra un comportamento ritirato, le interazioni con i compagni
    sono scarse e il bambino sembra sperimentare solo una gamma ristretta di affetti, generalmente di
    qualità negativa. Appare spesso stanco, senza voglia di fare le cose o poco concentrato.
    Durante il colloquio iniziale, la madre riferisce che il bambino non sembra mai contento durante
    l'interazione con lei, non sorride, né manifesta entusiasmo o emozioni positive. In molti casi sembra
    guardarla senza neanche vederla, con uno sguardo vago e privo di espressione. 11 padre tende a
    minimizzare il problema, descrivendo A. come un bambino tranquillo che non richiede molte
    attenzioni.
    Il bambino ha iniziato a presentare disturbi del sonno da circa un anno, alternando periodi di
    insonnia e difficoltà di addormentamento a periodi in cui dormiva anche 12 ore di seguito.
    Durante la seduta di osservazione delle interazioni familiari, A. sembra molto passivo. Rimane a
    giocare con una famiglia di animali per tutto il tempo, ma il suo gioco sembra molto ripetitivo,
    spesso sposta da una parte all'altra gli animali o li fa camminare all'interno di un recinto, ma senza
    produrre una sequenza organizzata o con un fine. Risponde a monosillabi allo psicologo che cerca
    di chiedergli cosa succede nella storia, ma lo guarda negli occhi ed è attento a ciò che lo psicologo
    dice.
    Per tutto il tempo dell'osservazione la madre interagisce con lui in modo minimale: gli parla
    appena, spesso rimane in silenzio, come ritirata e assente. Il padre interagisce cercando di stimolare
    A. in maniera più adeguata, ma dopo poco si scoraggia del poco entusiasmo mostrato e abbandona
    .il compito.
    La madre ha perso entrambi i genitori durante l'adolescenza e da allora ha sofferto di forti stati
    depressivi. La coppia non mostra conflittualità aperte, ma sembra un nucleo molto isolato dal
    contesto sociale e con pochi legami affettivi.
    Il candidato illustri sinteticamente:
    1) l'ipotesi o le ipotesi che si possono avanzare per spiegare le difficoltà del bambino;
    2) quali ipotesi di diagnosi differenziale si possono avanzare e quali altri dati sarebbero
    necessari per avvalorare l'ipotesi diagnostica;
    3) di quali strumenti diagnostici ci si potrebbe avvalere per raccogliere ulteriori dati utili alla
    valutazione diagnostica;
    4) il tipo di intervento ritenuto più idoneo, specificando il tipo di indirizzo, gli obiettivi e il
    setting.
    Il candidato è invitato a rispondere a tutti i punti, a mantenere l'ordine dei punti e a fornire per ogni
    punto le motivazioni delle scelte fatte.
    ci provo
    allora bambino di 5 anni con comportamenti ritirato, scarse interazioni con i compagni, poco attivo, rifiuto delle attività, problemi di sonno, o dorme poco o troppo, sguardo vago privo di espressione, gioco ripetitivo ecc ecc...guarda negli occhi lo psicologo...
    io ipotizzerei due diagnosi, un disturbo dell'umore e un disturbo generalizzato dello sviluppo (è meglio dire a tal proposito disturbi pervasivi dello sviluppo come sul celi ?io ho dsm IV e parla di dgs).
    a tal fine effettuerei una raccolta anamnestica, chiederei della gravidanza, parto, siatuazine prenatale e perinatale, tappe evolutive, quindi sviluppo motorio e del linguaggio, se ci sono stati eventi particolarmente stressanti per il bambino prima della manifestazione dei sintomi, effettuerei quindi altri colloqui con i genitori e con il bambino da solo. su consenso dei genitori con le insegnanti.
    come test farei wisc-r, cpm, disegno della famiglia di corman, test dell'albero di koch, leiter-r, scale vineland, adi-r, abc, cars e chat per valutare eventuali dgs e poi tad e cdi e bdi-II per valutare ansia e depressione.
    infìdagherei meglio le relazioni familiari, il vissuto della madre che manifesta stati depressivi, così come loscarso isolamento sociale del nucleo familiare. infatti c'è familiarità, i distrubi depressivi nella madre potrebbero essere fattore predisponente per un distrubo depressivo nel bambino. se itest confermano propenderei per disturbo depressivo.
    non so dire altro, purtroppo mi rendo conto che è pochissimo
    oltre i test colloquio e osservazione sistematica, orienterei per terapia cognitivo comportamentale, con tecniche come analisi funzionale, modellamento e qundi rinforzo dapprima estrinseco per poi trasformalo in intrinseco, la stessamotivazone , il piacere di fare le cose....prescrizioni comportamentali, risutrutturazione cognitiva avvelndosi anche della terapia razionale emotiva che indaga i pensieri e le emozioni conseguenti disfunzionali e irrazionali per sostituirli con pensieri adeguati e razionali, da tutto ciò potrebbe conseguire miglioramento del'autostima e cambiamento dello stile di attribuzione.
    fondamentale parent training sia per sotenere i genitori che per favorire la generalizzazione nel contesto familiare della abilità acquisite e stesso dicasi per la scuola quindi teacher training. importante accogliere il vissuto emotivo dei genitorie del bambino stesso con un ascolto empatico, qundi avvalersi della relazione d'aiuto.

    le ho sparate troppo grosse?senza pietà accetto tutte le cirtiche

  12. #57
    Partecipante Figo
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    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    se fosse autismo un programma di trattamento fondamentale è il TEACCH e l'AAC comunicazione alternativa aumentativa...io però propendo per disturbo depressivo anche se ho appunto differenziato con dgs...booooooh

    cmq il dist autistico lo escluderei perchè l'esordio è prima dei tre anni...restano gli altri dgs, escludendo rett perchè solo nelle femmine, potrebbe essere asperger anche se lo escluderei non ci sono nemmeno atteggaimenti motori tipo goffagine, al limite un dist disintegrat della fanciullezza, scusate se scrivo male, ma ho la bimba con la febbre e non vuole che io studi ne stai al pc
    Ultima modifica di melita74 : 21-01-2011 alle ore 12.35.01

  13. #58
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    Re: Casi clinici - Evolutivo

    ciao ragazze, eccomi!!!
    a me sembrerebbe possibile ipotizzare un dgs, propenderei per autismo, ma non saprei con cosa fare diagnosi diff. Cioè spesso si accompagna a d. umore e ansia pare. Dovrei forse rivedere bene i criteri per la depressione maggiore. Ma voi cosa fareste per escludere l'una o l'altra? anche magari con rm si, perchè se grave non è il adatta la diagnosi di Autismo. giusto? valuterei qui l'adattamento, con scale apposite, e QI. Poi per ipotesi di interevnto, cognitive comportamentali, ma specificare le tecniche significa essere certi della diagnosi. Il problema è, come si procede in sede di esame? ne scriviamo più di una? tipo teacch x autismo e magari se fosse depressione altre strategie? ditemi voi!!
    vale

  14. #59
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    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    Anch io ero indecisa tra autismo o un disturbo dell'umore. Penso che dei sintomi autistici evidenti ci siano, xciò ho fatto questa diagnosi...anche se avevo pensato all'età di esordio, che deve essere entro i 3 anni.Magari sarebbe utile a tal proposito indagare il comportamento precedente del bambino:nn è specificato se prima avesse un comportamento normale e i sintomi siano emersi all'improvviso, magari in seguito a qualche preciso evento, o se fossero presenti anche prima e nn vi fosse stato dato troppo peso!
    Un altro aspetto da approfondire è lo sviluppo del linguaggio ,insieme alla capacità intellettiva:nel caso questi siano normali, potrebbe trattarsi anche di asperger.
    Esso infatti è definito anche come autismo ad alto funzionamento, e potrebbe fare a questo caso.Nn sempre è presente impaccio motorio o le tappe di sviluppo motorio sono ritardate(sono stata io stessa a contatto con un soggetto asperger, ed era normale dal punto di vista motorio.per quanto riguarda il linguaggio presentava invece farfugliamento)
    Relativamente ai sintomi dell'umore, l'uso di test e un approfondimeto su di essi aiuterbbe a capire se vi sono i criteri per diagnosticare anche un disturbo dell'umore.
    Che ne dici?

  15. #60
    Partecipante Assiduo
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    Re: Casi clinici - Evolutivo

    Per l'esordio, credo potrebbe anche essere prima dei tre anni, bisognerebbe indagare il motivo della consultazione tardiva se ci fossero in anamnesi segni di tali sintomi anche prima, no?
    infondo anche il disintegrativo mi pare inizi il declino dopo i due anni, ma è molto più grave come sintomatologia e perdita di abilità..non vi pare?
    rett no; e infine asperger.. potrebbe perchè mipare sia dopo i 3 anni ma non ha problemi cognitivi rilevanti (da valutare), ma non presenta disturbi della comunicazione-linguaggio, che dite? come si valuta, a parte la definizione dell'età di esordio, e dei diturbi di comunicazione?con i test per l'autismo sempre o no??

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