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  1. #46
    Partecipante Assiduo L'avatar di marco.78
    Data registrazione
    06-02-2005
    Messaggi
    243
    per HT SIRRI:
    secondo me è improponibile eguagliare scientificamente le due discipline...
    in ogni caso il focalizzarsi sui problemi piuttosto che sulle soluzioni è una concezione tipica dello psicologo (anche se maggiormente dello psicoanalista)...

    per SILVIAZERO: infatti (e ci aggiungo un grossissimo PURTROPPO) sto cercando di dedicarmi ad altro...
    riguardo le scuole di 4 anni io dico semplicemente che è inutile buttare tempo e soldi quando la famigerata "psicoterapia" puoi farla anche con la laurea di psicologia unita a un pizzico di buonsenso e di serietà! il dibattito sulla differenza tra consulenza e psicoter è, come ben sai, lungo e tortuoso...

    per ALTERLILITH: non ci crederai ma ho un paio di otturazioni che durano da 15 ANNI!
    allora provo a rispiegarmi: la psicoter può essere eficace, ma la sua efficacia non è proporzionata ai soldi e al tempo spesi dal pz...
    la terapia breve che dici tu sicuramente avrà avuto effetti, ma quanto sarà costata una singola seduta??? secondo me tantissimo (circa l'efficacia di questa terapia breve mi fido sulla tua parola, anche se di solito io preferisco guardare e toccare direttamente le cose in cui credere senza persone interposte)...
    cmq se vuoi ti do l'indirizzo del mio dentista!

  2. #47
    HT Sirri
    Ospite non registrato
    Originariamente postato da marco.78
    per HT SIRRI:
    secondo me è improponibile eguagliare scientificamente le due discipline...
    in ogni caso il focalizzarsi sui problemi piuttosto che sulle soluzioni è una concezione tipica dello psicologo (anche se maggiormente dello psicoanalista)...
    Torno a ribadire un concetto che mi pare molto semplice: se vogliamo lamentarci delle cose e basta, possiamo farlo, ma poi quello che non possiamo fare è pretendere che le cose vadano diversamente.
    Se invece vogliamo avere delle prospettive reali di lavoro, possiamo cercare di capire il come poter fare per averle, ed in questo caso ti posso garantire che le cose cambiano.


    Ho più volte riportato in questi forum dei casi veri di presidenti di cooperative, associazioni, e altro che vorrebbero avere degli psicologi in organico, ma che rifiutano categoricamente tutte le proposte che gli vengono fatte, per il semplice motivo che queste candidature sono "sbagliate" sia nella forma sia nella sostanza.

    Giusto per farti un'ulteriore esempio, oltre alla precedente collega di Roma, un'altra dice:
    "Anche a Padova non è facile riuscire a trovare colleghi, collaboratori e tirocinanti con cui poter costruire non solo attività realmente efficaci per i bisogni territoriali, ma soprattutto riuscire a costruire un rapporto professionale di fiducia e motivato dagli stessi principi."
    (Non a caso ho preso 2 tra le città a maggior saturazione di psicologi....)



    A parte il mio caso e quello degli altri presenti qui che stanno facendo gli psicologi, dimmi, come mai c'é chi si lamenta di non riuscire a trovarne?

    Credo che questo sia un punto che faccia riflettere.

    Un abbraccio,

    Stefano

  3. #48
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di Dampyr
    Data registrazione
    08-05-2004
    Residenza
    Sardegna
    Messaggi
    1,320
    caro Stefano...io sono d'accordissimo con te...ma anche con marco...perchè a guardare bene le vostre posizioni non si distaccano più di tanto...la differenza è forse che marco non ha avuto esperienze positive (sbaglio marco?) dal suo approccio alla psicologia, mentre tu probabilmente sì...ma quanti falliscono per uno che ci riesce ?

    Comunque anch'io voglio riportare il discorso al titolo del thread e allora chiedo :
    come ci si può davvero formare per cominciare concretamente a lavorare...senza perdere altri anni...???

    Stefano ???

  4. #49
    HT Sirri
    Ospite non registrato
    Originariamente postato da Dampyr
    caro Stefano...io sono d'accordissimo con te...ma anche con marco...perchè a guardare bene le vostre posizioni non si distaccano più di tanto...la differenza è forse che marco non ha avuto esperienze positive (sbaglio marco?) dal suo approccio alla psicologia, mentre tu probabilmente sì...ma quanti falliscono per uno che ci riesce ?
    Ti parrà strano, ma uno dei noccioli del problema è, a mio modo di vedere, proprio in quello che scrivi.

    Dirò una cosa sciocca ma importante: quante volte sei caduto per terra prima di imparare ad andare in bicicletta?
    Io mi ricordo che nella mia infanzia non faceva in tempo ad andarsene una sbucciatura alle ginocchia che ne arrivava una seconda, poi una terza, e così via.

    Dirai: ma questo che centra....

    Centra, ed ora lo rendo più chiaro: se dopo essere caduto 10, o 20 volte, avessi pensato che era veramente molto difficile imparare ad andare in bicicletta, cosa sarebbe successo?



    Ora torniamo a noi.
    Le cose sembrano quasi impossibili.
    Facilmente ci si scoraggia, si inizia a pensare al sistema che non funziona, al mercato del lavoro precario, al difficile momento economico ed alla situazione paradossale della psicologia in italia..... e probabilmente tutto questo è vero...

    Mentre si riflette su tutto questo si smette di prestare la dovuta attenzione alle cose che tutti noi conosciamo e che abbiamo davanti (il rapporto umano, l'attenzione per i particolari delle relazioni, l'empatia verso l'altro, l'analisi dei suoi bisogni e motivazioni, ecc.).
    Cosa succede?

    Che io cerco lavoro in modo forse troppo meccanico, ansioso del "verdetto" finale (dirà di si oppure di no?), e facendo questo non presto la dovuta attenzione al rapporto con l'altro, alla comprensione della situazione e tutto il resto.
    Morale? non imparo dagli errori che faccio, e, continuando a ripeterli, continuo anche a collezzionare rifiuti.

    Mentre un altro collega, che non è più bravo o più capace o più formato, ma è concentrato sulla situazione presente. Egli, dopo alcuni "no", inizia a variare le proprie strategie, e continua a farlo fino a che riesce a lavorare facendo esattamente quello che vuole.


    Tornando all'esempio: i bambini quando risalgono sulla bicicletta, non hanno paura di cadere, ma sono in fermento perché stavolta vogliono riuscire a stare in equilibrio per almeno 2 metri.
    Secondo me hanno ragione loro!

    Un abbraccio,

    Stefano

  5. #50
    Partecipante Super Esperto
    Data registrazione
    25-07-2003
    Messaggi
    743
    Ma che idea della psicoterapia avete?!?
    Non è affatto vero che basti la laurea in psicologia e un pizzico di buonsenso e serietà: se vi imbattete in gente del genere allora sì che posso capire il discorso di non sprecare tempo e soldi in qualcosa che non mi servirà a nulla (fatta con queste premesse...).
    Non tutte le psicoterapie sono infinite o si prolungano sine die: dipende dalla patologia, dalla voglia di intervenire più o meno in profondità e da tanti altri fattori.
    Io non sono ancora psicoterapeuta e per questo non posso dire grandi cose, nè in positivo nè in negativo, ma qui c'è gente che non ha mai fatto nemmeno lo psicologo e già pensa di sapere cosa sia la psicoterapia...

    Forse varrebbe la pena di crescere professionalmente prima di dare giudizi e inventarsi psicoterapeuti senza aver magari nemmeno mai fatto lo psicologo!
    Scusate il tono un pò acceso ma il rischio è che presi dalla voglia di demolire e criticare si perda la capacità di vedere le cose con lucidità e ci si arrocchi in posizioni difensive ma ben poco costruttive: se fai una scuola di specializzazione solo perchè pensi che si debba fare o perchè speri che ti trovi un lavoro probabilmente chi si rivolgerà a te, psicoterapeuta, rischierà di buttare molti soldi con ben pochi risultati, se invece la fai con la voglia ( e l'umilità) di crescere e imparare forse potrai almeno aiutare chi si rivolge a te ad iniziare un percorso di crescita e cambiamento.
    Formarsi serve quando c'è uno spazio per mettere i contenuti, ma se si è troppo pieni di sè e di ciò che si suppone sapere in quanto laureato in psicologia... forse non rimane abbastanza spazio e la formazione viene vissuta come inutile ed eccessivamente dispendiosa...
    Vimae

  6. #51
    Postatore Compulsivo L'avatar di sulinari
    Data registrazione
    11-01-2005
    Residenza
    provincia di Bologna
    Messaggi
    2,954
    Sono d'accordo sul dover crescere professionalmente prima di dare giudizi...
    Ma come si fa a crescere a livello professionale?
    Io sono laureata, alle prese con l'esame di stato, e con qualche esperienza (tirocinio, lavori come educatrice e cose così) che però non può certo definirsi esaustiva. E ora vorrei crescere in qualche modo, come psicologa.
    Non mi sento di iniziare una scuola di specializzazione ora, vorrei prima formarmi di più...solo che non so neanch'io bene come fare...per diventare una psicologa sul serio e non solo perchè sono abilitata
    qui ci sono anch'io --> http://internos7.wordpress.com/

    Perfer et obdura. Dolor hic tibi proderit olim.

  7. #52
    Partecipante Assiduo L'avatar di marco.78
    Data registrazione
    06-02-2005
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    243
    cari colleghi io assolutamente non mi sono abbattuto (vi ricordo cmq la sottile ma indispensabile distinzione tra pessimismo e realismo)...

    ho sempre studiato credendo in ciò che facevo...
    mi sono laureato con 110e lode,
    ho fatto un tirocinio super, in cui sono stato a contatto con tutti i disturbi mentali conosciuti (cioè quasi tutti è ovvio)...
    adesso per la seconda prova dell'eds ho deciso di impararmi a menadito il DSM IV...
    inoltre sono esperto di TA di I e II livello...

    ho anche contattato una miriade di cooperative, in cui o non cercavano psicologici oppure si trattava di pulire il culo agli anziani...
    adesso lavoro in una cooperativa collegata alla scuola...cioè ci ho lavorato tre mesi da aprile a giugno...
    e a settembre??? mi richiamerà la cooperativa??? boooooooo
    mi danno due soldi e tra le altre cose è un impiego per il quale bastava almeno la terza media...
    e sapete la cosa + buffa (anzi la più triste)? è che alcuni amici che abitano a roma mi hanno addirittura detto che SONO FORTUNATO visto che loro o non hanno trovato nulla o lavorano come AEC due o tre volte al mese!!!!!!!!!

    insomma i fatti parlano :-/


  8. #53
    Postatore Compulsivo L'avatar di ghiretto
    Data registrazione
    15-11-2004
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    nell'orbita di Anarres
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    3,359
    scusa Marco, vorrrei sbagliarmi, ma dal tuo post sembra che tu ti senta bravo, il che è assolutamente possibile, però mi sovviene un pensiero, magari ha sfiorato pure te, cosa credi che tutti gli altri che arrancano siano tutti scarsi, mediocri? E' ovvio che non parlo di chi ha corsie preferenziali, ma di persone come te, me Stefano e altri. Poi pensi davvero che nelle altre professioni emergere sia così semplice, io trovo pressochè impossibile pensare di fare una cosa in cui non credo, come tu hai evidenziato, figuriamoci poi farla bene.

    Originariamente postato da marco.78
    insomma i fatti parlano :-/

    I fatti non parlano, siamo noi che li leggiamo, secondo i nostri parametri interpretativi. Visto che mi pare tu ti sia laureato da poco, perchè al posto di essere sgomento di cosa ti accade lavorativamente parlando, non lo interpreti come occasione di verifica/crescita/confronto?

    Ciao
    Pat
    " E se scruti a lungo un abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te" Nietzsche


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  9. #54
    Nos*
    Ospite non registrato
    Originariamente postato da ghiretto
    E' ovvio che non parlo di chi ha corsie preferenziali,


    Scusa PAT ma per corsie preferenziali ti riferisci alle raccomandazioni?Esistono ancora queste vie?C'è gente che ancora permette queste cose?

    Si è verisismo Marco 78 i fatti parlano chiarissimo,mai avvilirsi però altrimenti è peggio

  10. #55
    HT Sirri
    Ospite non registrato
    Originariamente postato da marco.78
    insomma i fatti parlano :-/

    C'é un fabbricante di scarpe che vuole provare a vendere in un paese dell'africa.

    Quindi manda un suo uomo di fiducia in avanscoperta.
    Questo ritorna dicendogli: "E' un vero disastro, laggiù le scarpe non servono, nessuno le usa!".

    Passa qualche anno e il fabbricante di scarpe ci riprova.
    Manda un secondo uomo di fiducia e, quando questi torna si mette ad urlare esaltato: "E' una manna! laggiù non ci sono scarpe, nessuno ci farà concorrenza".

    I fatti sono fatti (scusate il doppio senso, ma era troppo divertente scriverlo)
    ;-)


    Torniamo seri.
    Sono uno psicologo, quindi parlo di approccio verso le persone e la situazione che ho davanti, anche nel momento in cui cerco lavoro.


    Provo a spiegarmi meglio: le strutture verso cui ti sei proposto, avevano al proprio interno almeno una persona nel ruolo di psicologo?

    Questa sembra una cosa poco importante, ma è un'informazione fondamentale: se tu dirigessi la struttura assumeresti uno psicologo senza aver un progetto concreto per lui? Detto banalmente "che cosa gli fai fare?"

    Questo è uno dei punti basilari: le strutture che hanno degli psicologi al proprio interno, hanno anche strutturato dei percorsi, delle mansioni, e tutto il resto.

    Se invece non ci sono psicologi, bisogna capirne il perché.


    La cosa più probabile è che una cooperativa sociale non abbia psicologi, nè intuisca l'importanza, ma non sappia esattamente cosa fargli fare.
    In una situazione del genere, se fossi il "capoccia", probabilmente non me la sentirei di assumere qualcuno senza sapere cosa fargli fare, come integrare il suo lavoro con quello di tutti gli altri, che risultati mi potrà portare, ecc.
    Risulta molto più facile proporgli del volontariato ("almeno non spendo soldi, poi, se mi rendo conto che è realmente utile lo assumerò"), oppure offrirgli una qualsiasi altra occupazione già prevista in organico, tipo l'educatore (almeno so bene cosa fargli fare, come integrare il suo lavoro con quello degli altri, ecc.).


    In questi casi, come faccio a lavorare con loro da psicologo?

    La strada maestra è una sola: proporgli un progetto concreto.
    Ovvero, capire di che cosa hanno bisogno (strategie di gestione dei pazienti? tecniche per limitare il burn-out degli operatori? terapia occupazionale? strumenti per valutare e prevedere le crisi degli ospiti? tecniche per rendere più produttive le riunioni di équipe? limitare la conflittualità tra operatori diversi? altro?), e proporgli un progetto concreto, finalizzato ad uno scopo preciso.

    Fai questo e scoprirai che il bisogno dello psicologo è molto ma molto più sentito e diffuso di quello che credi.

    Quando dall'altra parte hanno ben chiaro il "che cosa posso concretamente ottenere", tendono a scomparire molte reticenze, comprese quelle economiche.

    Un abbraccio,

    Stefano.

  11. #56
    HT Sirri
    Ospite non registrato
    Originariamente postato da Dampyr
    Comunque anch'io voglio riportare il discorso al titolo del thread e allora chiedo :
    come ci si può davvero formare per cominciare concretamente a lavorare...senza perdere altri anni...???

    Stefano ???
    Purtroppo la risposta è: dipende.

    Prova a rispondere a queste 3 domande:
    Cosa vuoi fare esattamente?
    Che competenze servono per farlo?
    Di queste competenze, che cosa mi manca?

    Arrivato alla terza risposta, hai trovato la soluzione.


    Personalmente, come ho consigliato più volte, ritengo che uno dei modi più semplici per iniziare sia gestendo un corso su un tema preciso e definito (comunicazione, rapporti di coppia, autostima, creatività, rapporti con i figli, capire se stessi e gli altri, ecc.).

    Ovvero, detto banalmente, prendi la cosa che ti piace di più, ed inizia a costruirci sopra un progetto formativo.
    Se non credi di saperne abbastanza sulla materia, hai appena trovato il tema del tuo prossimo corso.
    ;-)

    Se vuoi, chiedi pure.

    Un abbraccio,

    Stefano

  12. #57
    Partecipante Assiduo L'avatar di marco.78
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    243
    per GHIRETTO: io non mi sento più bravo degli altri, anche se i fatti parlano (e non mi riferisco solo al mio voto di laurea)...
    se arranco io figurati uno scapestrato o uno mediocre! insomma, arranchiamo tutti! :-D
    verifica, crescita e confronto cosa??? io le mie verifiche, la mia crescita e i miei confornti li ho in parte fatti, e queste scoperte mi stanno portando verso altri "sentieri"...
    e poi non si tratta di non credere in una cosa... ma semmai di analizzarla da un punto di vista reale e razionale...capito?

    per STEFANO: grazie dei consigli... cmq la maggior parte delle strutturre aveva psicologi, o meglio aveva già UNO psicologo! dicono che ne basta uno, guai ad averne almeno due! :-/
    come dici? forse si potrebbe chiedere all'unico psicologo presente una collaborazione in volontariato?
    ci ho pensato, ma conosco persone che sono anni che fanno il volontariato! :-(

    per NOS: aridaje co sto avvilimento!!! non è nè avvilimento nè pessimismo!!!

  13. #58
    Postatore Compulsivo L'avatar di ghiretto
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    Marco: no comment
    auguri
    " E se scruti a lungo un abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te" Nietzsche


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  14. #59
    HT Sirri
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    Originariamente postato da marco.78
    per GHIRETTO: io non mi sento più bravo degli altri, anche se i fatti parlano (e non mi riferisco solo al mio voto di laurea)...
    se arranco io figurati uno scapestrato o uno mediocre! insomma, arranchiamo tutti! :-D
    verifica, crescita e confronto cosa??? io le mie verifiche, la mia crescita e i miei confornti li ho in parte fatti, e queste scoperte mi stanno portando verso altri "sentieri"...
    e poi non si tratta di non credere in una cosa... ma semmai di analizzarla da un punto di vista reale e razionale...capito?

    per STEFANO: grazie dei consigli... cmq la maggior parte delle strutturre aveva psicologi, o meglio aveva già UNO psicologo! dicono che ne basta uno, guai ad averne almeno due! :-/
    come dici? forse si potrebbe chiedere all'unico psicologo presente una collaborazione in volontariato?
    ci ho pensato, ma conosco persone che sono anni che fanno il volontariato! :-(
    Senza offesa Marco, ma mi sembra molto limitato il modo che hai....

    Un abbraccio e buona fortuna,

    Stefano

  15. #60
    Partecipante Assiduo L'avatar di marco.78
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    GHIRETTO: no comment

    HT SIRRI: cioè? che significa che il mio modo è limitato?

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