Ipotizzando un disturbo di somatizzazione si potrebbe intraprendere una terapia di tipo espressiva ad orientamento psicodinamico che ha l'obiettivo di svelare il conflitto inconscio convertito sul piano somatico,di indagare quale e se ci sia un vantaggio secondario analizzando a fondo la vita relazionale e affettiva del soggetto.
comunque avete ragione nel caso di M bisognerebbe ipotizzare un disturbo di somatizzazione da differenziare con un disturbo d'ansia generalizzato o non altrimenti specificato e forse forse anche un disturbo fittizio?
guarda io più che somatizzazione starei su un disturbo somatoforme indifferenziato. quello di somatizzazione ha troppi criteri da soddisfare, qui ne vedo pochi. il disturbo fittizio non mi sembra, non avrebbe motivo apparente di assumere il ruolo di malato... vedo + probabile un disturbo d'ansia NAS, anche perché per il generalizzato non mi sembra che ci sia ansia generalizzata, credo che sarebbe un sintomo che uno riporta subito quando va dallo psicologo... non so, io farei somatoforme indifferenziato VS disturbo d'ansia NAS VS disturbo sessuale, da indagare.
E' meglio avere rimorsi che rimpianti...
come si diceva, fai le ipotesi:
1) se viene confermata l'ipotesi di somatoforme indifferenziato ->
psicodinamica espressiva, obiettivi:
- rielaborare e aumentare la consapevolezza del conflitto sottostante il disturbo
- indagare perché è stata investita quella determinata parte del corpo
- arrivare a mentalizzare il conflitto espresso tramite il corpo
2) se viene confermato il disturbo d'ansia NAS:
psicoterapia cognitivo-comportamentale, obiettivi:
- sostituire il comportamento disadattivo con un comportamento adattivo mediante desensibilizzazione sistematica unita a training di rilassamento
- valutare e sostituire le attribuzioni disfunzionali
oppure
psicoterapia psicodinamica espressiva, obiettivi:
- rielaborare e aumentare consapevolezza conflitto
- trovare quali parti del sé sono vissute come minacciose e proiettate all'esterno
3) se disturbo sessuale: non ne ho idea. penso dipenda dal tipo... o no? non lo so, boh.
Questo lo metto adesso per poi farlo domani se vi va:
Il Sig. F. 44 anni, viene inviato a una Asl di Roma per una valutazione ai fini dell'opportunità diı
affidargli il figlio sedicenne. All'interno della documentazione del tribunale risulta saliente un suo
precedente ricovero, circa tre anni prima, presso un reparto psichiatrico, per abitudini di curaı
personali cosi frequenti da inficiare -sia le relazioni personali che ii suo adattamento al contesto di lavoro.
Al primo colloquio appare molto teso, si muove nervosamente, a volte mostra sensibiliı
abbassamenti di voce. TI suo atteggiamento nei confronti dell'esaminatore è inizialmenteı
estremamente compiacente, ma in un secondo momento appare piuttosto aggressivo. F. lamenta ilı
fatto di essere stato sottoposto.a numerosi colloqui negli ultimi tempi. In particolare mostra grande
aggressività nei confronti di un precedente perito il quale, a suo dire, "aveva dei pregiudizi nei suoi
confronti". E' estremamente sospettoso e riluttante a parlare del suo privato.ı
Durante i test cognitivi mostra una considerevole quota d'ansia, rileggendo più volte gli stessi item
e le istruzioni del test. Spesso tende a giustificarsi quando ha difficoltà a rispondere a un item
attribuendo la sua esitazione a cause esterne (stress, mancanza di sonno, condizione fisica nonı
ottimale).
Nei test grafici si evidenziano continue correzioni e richiesta di utilizzo della gomma. Nel test diı
Rorscbach produce una preponderanza di risposte di dettaglio piccolo e di non buona forma Nelı
corso del colloquio emergono idee e pensieri ricorrenti e monotematici.
Sulla base dì quanto sopra esposto il candidato indichi in modo sintetico:
l) l'ipotesi diagnostica più rispondente ai comportamenti e alla sintomatologia espressa,
motivandola anche sulla base delle sue modalità di rapporto con lo psicologo;
2) i passi successivi da effettuare nella valutazione del paziente, comprese le aree da indagare e gli
eventuali strumenti psicodiagnostici da utilizzare (motivando)
3) una valutazione sulle possibilità di trattamento, specificandone l'orientamento, gli obiettivi, il setting e il modo di proporlo al paziente.
Il candidatola è invitato a rispondere a tutti i punti indicandone il numero, e fornendo per ognuno le
motivazioni delle scelte fatte.
l) l'ipotesi diagnostica più rispondente ai comportamenti e alla sintomatologia espressa, motivandola anche sulla base delle sue modalità di rapporto con lo psicologo;
il ricovero precedente con abitudini di cura personali disadattive potrebbe fare pensare a compulsioni, presenti in un disturbo ossessivo-compulsivo di asse I. Non ci sono altri dati a riguardo, tuttavia.
La tensione che mostra nel colloquio potrebbe essere normale, oppure essere sintomo di un disturbo d’ansia o di personalità come la sospettosità del disturbo paranoide, del disturbo narcisistico, dello schizotipico. Idee paranoidee sono suggerite anche dal fatto che ritiene che il precedente perito "aveva dei pregiudizi nei suoi confronti", e che sembra riluttante a parlare di sè.
L’ansia, la tendenza a giustificare i propri errori, le continue correzioni, possono essere sintomatici di un’ansia per il giudizio altrui, come in una fobia sociale, in un disturbo evitante, paranoide o schizotipico. Le continue correzioni possono anche essere sintomo di perfezionismo, come nel DOC di personalità; questo sarebbe rinforzato dalle risposte di dettaglio piccolo e dalle idee ricorrenti e monotematiche. Queste ultime possono anche essere idee di riferimento schizotipiche. Non ha però eloquio strano, né altri sintomi schizotipici.
Ricapitolando: DDP DOC oppure DDP paranoide oppure DOC d’ansia…?
2) i passi successivi da effettuare nella valutazione del paziente, comprese le aree da indagare e gli eventuali strumenti psicodiagnostici da utilizzare (motivando)
Strumenti: MMPI-2, WAIS, SCID-II per i DDP.
Aree da indagare:
- analisi della domanda: consapevolezza del disturbo, aspettative, motivazioni, vantaggi secondari, precedenti tentativi di affrontare i sintomi, sempre che li riconosca: se sono egosintonici, siamo sul DDP, in caso contrario siamo sul DOC di ansia, almeno per quell’episodio di 3 anni fa;
Secondo voi ha senso dire perché proprio ora? In fondo è inviato per la valutazione sull’affidamento…
- funzionamento globale: affettivo, sociale, lavorativo, familiare, pregresso e attuale;
- sintomatologia: da quanto tempo, in quali circostanze è emersa, se è evoluta nel tempo, quale disfunzione provoca;
- CMG o sostanze;
3) una valutazione sulle possibilità di trattamento, specificandone l'orientamento, gli obiettivi, il setting e il modo di proporlo al paziente.
a) Se DDP DOC o DDP d’ansia:
psicodinamico, supportivo-espressivo, obiettivi:
- indagare la fase anale e la tematica del controllo
- rielaborare il conflitto sottostante il sintomo
- lavorare con lui per fargli capire che le proibizioni sessuali sono interne, per fargli vedere gli altri come meno controllanti e giudicanti e quindi ridurre il perfezionismo
- ridurre l’angoscia
- contenimento per evitare lo scivolamento psicotico
b) se paranoide:
psicodinamico supportivo singolo perché nel gruppo avrebbe eccessive idee paranoidi, obiettivi:
- visione + integrata di sé e del mondo, attraverso l’interiorizzazione di un oggetto buono che riduca la scissione
- sviluppo della fiducia
- contenimento per evitare lo scivolamento psicotico
- indagare quali aree del sé sono minacciose e proiettate all’esterno
Io probabilmente come diagnosi principale a pelle leggendolo ora la prima volta mi verrebbe paranoide di personalità...
Ma quindi se la traccia dà i punti da seguire voi seguite solo quelli senza metterci altro o fate un discorso macro generale approfondendo di più i punti richiesti in traccia?
Ele!
Io mi orienterei sull'Ossessivo-Compulsivo di Asse II in (probabile) comorbilità con Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Asse I (per il ricovero avvenuto qualche anno prima), tuttavia sembra esserci un disturbo del pensiero, per cui si dovrebbe prendere anche in considerazione un eventuale disturbo psicotico (non ci sono abbastanza informazioni per poter specificare di che tipo, ma al Rorschach, probabilmente emergerà un problema a tale livello date le molteplici risposte di cattiva forma, anche se questo potrebbe essere giustificato dal fatto che andando a ricercare il dettaglio è più probabile perdere di vista i contorni formali dello stimolo). Prenderei poi in considerazione una probabile diagnosi di Disturbo Paranoide (anche qui le informazioni sono scarse per poter porre una diagnosi, per cui sono necessari degli approfondimenti), in tal caso è possibile che gli aspetti di ipervigilanza, emersi anche ai test, non siano dovuti ad una tendenza al perfezionismo (come nel D. Ossessivo-Compulsivo di Personalità), ma dal bisogno di tenere sotto controllo la situazione, per prevenire eventuali attacchi esterni (per escludere la diagnosi di paranoide sarebbe opportuno capire se il paziente si presenti così normalmente, anche in altre situazioni di vita, o se tale atteggiamento sia esacerbato dal fatto di essere valutato per una questione che si presume essere, per lui, importante; a favore del disturbo paranoide, ci sono invece i comportamenti aggressivi, che non sono tipici delle persone che vengono valutate per un affidamento, in quanto in genere in tali circostanze i genitori cercano di presentarsi meglio di quanto siano in realtà).
Mi scuso per la forma, ma ho davvero sonno...Ho buttato giù qualche idea, senza badare troppo alla forma!
Ultima modifica di Picciosa : 17-07-2012 alle ore 00.54.09
E' meglio avere rimorsi che rimpianti...
Eh lo so ma tipo qui non chiede le differenziali... Meglio metterle cmq o si rischia di tirarsi una zappa da sole sui piedi???
Ele!
In questo caso, secondo me, è inevitabile, perché ci sono informazioni che potrebbero condurre a disturbi vari e il ragionamento diagnostico porta a più ipotesi...Ho letto un caso ch, invece, portava solo ad un Disturbo Post-Traumatico da Stress e che non richiedeva diagnosi differenziali, per cui non le ho messe (lì mi sarei sparata se avesse chiesto le differenziali!),
E' meglio avere rimorsi che rimpianti...