• Opsonline.it
  • Facebook
  • twitter
  • youtube
  • linkedin
Pagina 12 di 21 PrimoPrimo ... 21011121314 ... UltimoUltimo
Visualizzazione risultati 166 fino 180 di 312
  1. #166
    Postatore Epico L'avatar di MEMOLEMEMOLE
    Data registrazione
    18-02-2005
    Residenza
    provincia di Latina
    Messaggi
    8,320

    Riferimento: Esami di stato messina novembre 2012

    Citazione Originalmente inviato da Manuela5612 Visualizza messaggio
    Boh, forse voleva semplicemente attenersi al regolamento e specificare che non si parla di "caso clinico", ma di "caso d'intervento"...
    Cmq io sto studiando psicopatologia e poi mi eserciterò sui casi clinici...

    aldilà di cosa intendeva il rpofessore..il caso clinico o di intervento si svolge allo stesso modo...studiatevi i disturbi, le diagnosi, le tarpie...nei testi consigliati...e vedrete che non avrete problemi!
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
    .................

    nuovo regolamento: http://www.opsonline.it/help/
    ---------------------

    VENDITRICE ACCREDITATA DI OPSonline

  2. #167
    Partecipante
    Data registrazione
    03-05-2007
    Messaggi
    57

    Riferimento: Esami di stato messina novembre 2012

    Buongiorno a tutti...avete iniziato a studiare?

  3. #168
    Partecipante Affezionato
    Data registrazione
    06-03-2012
    Messaggi
    80

    Riferimento: Esami di stato messina novembre 2012

    Io sto studiando abc della psicopatologia e leggendo qualche caso clinico..voi?confrontiamoci

  4. #169
    Partecipante
    Data registrazione
    26-04-2009
    Messaggi
    50

    Riferimento: Esami di stato messina novembre 2012

    dopo le vacanze è impossibile riprendere...mi dite un pò cosa state studiando e da quali libri dei nostri ( mente e comportamento ecc)... garzie e tanti auguri a tutti...

  5. #170
    Postatore Epico L'avatar di MEMOLEMEMOLE
    Data registrazione
    18-02-2005
    Residenza
    provincia di Latina
    Messaggi
    8,320

    Riferimento: Esami di stato messina novembre 2012

    e postate qualche caso..sarebbe utile per voi..provare a confrontarvi...
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
    .................

    nuovo regolamento: http://www.opsonline.it/help/
    ---------------------

    VENDITRICE ACCREDITATA DI OPSonline

  6. #171
    Partecipante
    Data registrazione
    03-05-2007
    Messaggi
    57

    Riferimento: Esami di stato messina novembre 2012

    Anche io sto leggendo il falabella...ma secondo te va bene? Oppure è riduttivo?

  7. #172
    Partecipante
    Data registrazione
    26-04-2009
    Messaggi
    50

    Riferimento: Esami di stato messina novembre 2012

    io ho preso anche l'ABC ma l'ho trovato mooooooolto riduttivo, anche xchè credo sia fondamentale "leggere" i criteri diagnostici del DSM... ho optato x cui su delle dispense del DSM che ho trovato qui molto tempo fa (non so se siano ancora disponibili) + mente e comportamento per assessment e intervento e falabella x una lettura generale...

  8. #173
    Partecipante
    Data registrazione
    26-04-2009
    Messaggi
    50

    Riferimento: Esami di stato messina novembre 2012

    Citazione Originalmente inviato da MEMOLEMEMOLE Visualizza messaggio
    e postate qualche caso..sarebbe utile per voi..provare a confrontarvi...
    potreste postare voi moderatrici qualche caso e noi provare ad esercitarci? grazie

  9. #174

    Riferimento: Esami di stato messina novembre 2012

    Allora, vediamo un pò che ne pensate di questo ragazzo:
    "Federico ha 30 anni. Da poco tempo si è trasferito a vivere da solo, dopo avere conseguito brillantemente la laurea in Economia. La sua famiglia di origine è composta da padre (commercialista) e madre (insegnante di lettere classiche ad un liceo). Suo fratello Franco piu piccolo di 3 anni vive a Zurigo dove studia alla scuola di interpreti. Federico ha sempre praticato sport (gioca a calcio e per questo si allena 3 volte alla settimana). Non ha una storia affettiva che potrebbe definirsi 'seria' ma non si lamenta della sue conquiste. Non si sente ancora pronto a fare questo passo. Si presenta al primo colloquio molto curato nell'aspetto e sfoggia un linguaggio forbito. Parlare con lui risulta decisamente piacevole. Dichiara di presentarsi a questo incontro spontaneamente: la sua famiglia non sa che si è rivolto ad uno psicologo e per il momento la cosa deve rimanere così. Da un po' di tempo, più precisamente da quando si e trasferito nella nuova casa da solo, le cose sono cambiate. Si sente inquieto,gli manca la sua famiglia. Ha difficoltà a fare le cose di tutti i giorni, non riesce a stare senza tv o radio accesa. Se in casa c'è silenzio gli prende la smania e deve uscire: fa un giro con la macchina o con la moto, si stanca così da tornare a casa e mettersi a dormire. Anche sul lavoro le cose sono cambiate:si rende conto di non essere più sicuro delle decisioni che prende, attribuisce questo alla stanchezza che sente spesso fin dalla mattina. Teme di non farcela, ma non vuole assolutamente tornare a vivere con i suoi: sarebbe una sconfitta che non potrebbe sopportare. Tuttavia sente di star perdendo il controllo su quello che prima riusciva a fare e che adesso gli costa molta fatica.IL CANDIDATO ILLUSTRI COME INTENDE APPROFONDIRE LA CONOSCENZA DEL CASO AVENDO CURA DI INDICARE IL MODELLO TEORICO CHE INTENDE UTILIZZARE E GLI STRUMENTI PSICODIAGNOSTICI DI CUI SI AVVARREBBE AL FINE DI ARRIVARE AD UNA DIAGNOSI. SULLA BASE DI TALE DIAGNOSI INDICHI INFINE LE LINEE DI INTERVENTO CHE RITIENE Più UTILI E OPPORTUNE PER UN TRATTAMENTO."

  10. #175
    Partecipante
    Data registrazione
    26-04-2009
    Messaggi
    50

    Riferimento: Esami di stato messina novembre 2012

    Citazione Originalmente inviato da Manuela5612 Visualizza messaggio
    Allora, vediamo un pò che ne pensate di questo ragazzo:
    "Federico ha 30 anni. Da poco tempo si è trasferito a vivere da solo, dopo avere conseguito brillantemente la laurea in Economia. La sua famiglia di origine è composta da padre (commercialista) e madre (insegnante di lettere classiche ad un liceo). Suo fratello Franco piu piccolo di 3 anni vive a Zurigo dove studia alla scuola di interpreti. Federico ha sempre praticato sport (gioca a calcio e per questo si allena 3 volte alla settimana). Non ha una storia affettiva che potrebbe definirsi 'seria' ma non si lamenta della sue conquiste. Non si sente ancora pronto a fare questo passo. Si presenta al primo colloquio molto curato nell'aspetto e sfoggia un linguaggio forbito. Parlare con lui risulta decisamente piacevole. Dichiara di presentarsi a questo incontro spontaneamente: la sua famiglia non sa che si è rivolto ad uno psicologo e per il momento la cosa deve rimanere così. Da un po' di tempo, più precisamente da quando si e trasferito nella nuova casa da solo, le cose sono cambiate. Si sente inquieto,gli manca la sua famiglia. Ha difficoltà a fare le cose di tutti i giorni, non riesce a stare senza tv o radio accesa. Se in casa c'è silenzio gli prende la smania e deve uscire: fa un giro con la macchina o con la moto, si stanca così da tornare a casa e mettersi a dormire. Anche sul lavoro le cose sono cambiate:si rende conto di non essere più sicuro delle decisioni che prende, attribuisce questo alla stanchezza che sente spesso fin dalla mattina. Teme di non farcela, ma non vuole assolutamente tornare a vivere con i suoi: sarebbe una sconfitta che non potrebbe sopportare. Tuttavia sente di star perdendo il controllo su quello che prima riusciva a fare e che adesso gli costa molta fatica.IL CANDIDATO ILLUSTRI COME INTENDE APPROFONDIRE LA CONOSCENZA DEL CASO AVENDO CURA DI INDICARE IL MODELLO TEORICO CHE INTENDE UTILIZZARE E GLI STRUMENTI PSICODIAGNOSTICI DI CUI SI AVVARREBBE AL FINE DI ARRIVARE AD UNA DIAGNOSI. SULLA BASE DI TALE DIAGNOSI INDICHI INFINE LE LINEE DI INTERVENTO CHE RITIENE Più UTILI E OPPORTUNE PER UN TRATTAMENTO."
    alcuni sintomi (irrequietezza, stanchezza, insicurezza sulle proprie decisioni) mi farebbero pensare a un disturbo depressivo maggiore. bisognerebbe approfondire altri aspetti ad esempio relativi alla perdita di interesse per le attività che precedentemente svolgeva (abbiamo però la perdita di controllo su quello che prima riusciva a fare), alla presenza di insonnia o perdita di peso o appetito ecc. bisogna sapere da quanto tempo dura tutto ciò.
    somministrerei l'MMPI-2 per valutare i punteggi alla scala D ed altri aspetti che potrebbero essere utili ai fini della disgnosi.

    cosa ne pensate???

  11. #176

    Riferimento: Esami di stato messina novembre 2012

    Cara Flaviamoumou, potrei darti un parere da persona poco esperta quindi preferisco astenermi e mi auguro che chi ne sa più di me risponda presto alla tua domanda :-) Nel frattempo provo anch'io a buttare giù una bozza... sto avendo difficoltà perchè non sono molto abituata a discutere casi clinici :-(



    Dalla lettura dei dati forniti, emerge che Federico, 30 anni, si rivolge spontaneamente allo psicologo per delle problematiche di tipo comportamentale che incidono sulla sfera personale e professionale. Tali difficoltà si manifestano da quando poco tempo fa, dopo la laurea, F. prende la decisione di andare a vivere da solo.
    Alcuni elementi rilevati potrebbero suggerire un disturbo della sfera dell'umore. I sintomi di irrequietezza, stanchezza e insicurezza sulle proprie decisioni farebbero pensare ad una sintomatologia depressiva. Tuttavia i sintomi non sono tali da soddisfare i criteri per una diagnosi di disturbo depressivo maggiore: devono essere presenti almeno cinque sintomi tra i nove elencati nel manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-IV). Escluderei anche la presenza di un disturbo borderline di personalità che, pure avendo come caratteristica frequenti alterazioni dell'umore, si accompagna ad un quadro sintomatologico che qui non è riscontrabile.
    Lo sviluppo di sintomi emozionali e comportamentali, conseguentemente all’allontanamento dalla famiglia e la compromissione del funzionamento lavorativo, farebbero pensare ad un disturbo dell’adattamento. La paura di non farcela, la facile affaticabilità, la difficoltà a concentrarsi potrebbero essere indicativi anche di un disturbo d’ansia generalizzato. Bisognerebbe escludere, in primo luogo, che i sintomi non siano la manifestazione di una condizione medica generale o dovuti all’uso di sostanze psicoattive o all’assunzione di farmaci. I dati clinici e anamnestici sono comunque insufficienti per potere formulare un’ipotesi diagnostica corretta. Sono necessari alcuni colloqui clinici e approfondimenti diagnostici mediante la somministrazione di specifici test. A tale proposito potrei ipotizzare un percorso di quattro incontri con l’obiettivo di lavorare insieme al paziente per la costruzione di una narrativa a quattro mani e la restituzione per metterlo in grado di attribuire un contesto dotato di senso comprensibile alla sua storia. Partirei dall’analisi della domanda. Nello specifico dovrebbero essere approfondite le ragioni che hanno spinto il ragazzo a rivolgersi ad uno psicologo: attese, bisogni ed aspettative. Sarebbe opportuno conoscere il suo rapporto con i genitori e con il fratello quindi l’aspetto affettivo-relazionale: conosciamo solo la posizione lavorativa dei familiari e la volontà di tenerli all’oscuro di questa consultazione. Indagherei l’investimento nelle relazioni: capacità di scambio, risonanza, empatia, situazioni di dipendenza e passività, ambivalenze e tensioni. Ancora, i vissuti relativi a cambiamenti importanti del ciclo di vita (ad esempio relativamente alla scelta del percorso universitario o alla scelta di andare a vivere da solo, ecc,).
    Oltre a ciò sarebbe interessante sapere come mai il ragazzo non ha una storia sentimentale stabile, come si rapporta nei confronti dell'altro sesso, come vive la sfera sessuale e il rapporto con il proprio corpo. Inoltre, l’attenzione costante ai legami associativi prodotti dal paziente incrementerebbe il mio interesse esplorativo per un aspetto piuttosto che per un altro. L’osservazione del paziente rispetto al suo comportamento non verbale e alle sue modalità di relazionarsi potrebbero fornirmi ulteriori ed importanti elementi di informazione da integrare alla mia valutazione. A questo proposito troverei utile la somministrazione di un strumento diagnostico come l'MMPI-2 per valutare le maggiori caratteristiche strutturali di personalità e i disordini di tipo emotivo ed indagare più a fondo le eventuali componenti depressive e del Rorschach per avere un quadro della sua personalità in tutta la sua complessità. Nel caso in cui una delle due ipotesi suddette fosse supportata dalle evidenze fornite dai colloqui e dalla seduta testologica, la motivazione intrinseca del paziente alla consultazione e il conservato funzionamento dell’io e della realtà mi condurrebbero a suggerire inizialmente un intervento di tipo supportivo, volto al rafforzamento dell'Io e dei suoi confini. In un secondo momento la terapia potrebbe divenire più espressiva e affrontare il disagio e le conflittualità sottostanti rielaborandole. Se la famiglia fosse disponibile potrebbe rivelarsi di particolare utilità un intervento ad approccio sistemico, volto alla ridefinizione delle regole e dei ruoli che del sistema familiare, allo scopo di favorire lo svincolo e l'individuazione dei membri.

  12. #177
    Partecipante
    Data registrazione
    26-04-2009
    Messaggi
    50

    Riferimento: Esami di stato messina novembre 2012

    [QUOTE=iopiro1984;2705556]Cara Flaviamoumou, potrei darti un parere da persona poco esperta quindi preferisco astenermi e mi auguro che chi ne sa più di me risponda presto alla tua domanda :-) Nel frattempo provo anch'io a buttare giù una bozza... sto avendo difficoltà perchè non sono molto abituata a discutere casi clinici :-(



    Dalla lettura dei dati forniti, emerge che Federico, 30 anni, si rivolge spontaneamente allo psicologo per delle problematiche di tipo comportamentale che incidono sulla sfera personale e professionale. Tali difficoltà si manifestano da quando poco tempo fa, dopo la laurea, F. prende la decisione di andare a vivere da solo.
    Alcuni elementi rilevati potrebbero suggerire un disturbo della sfera dell'umore. I sintomi di irrequietezza, stanchezza e insicurezza sulle proprie decisioni farebbero pensare ad una sintomatologia depressiva. Tuttavia i sintomi non sono tali da soddisfare i criteri per una diagnosi di disturbo depressivo maggiore: devono essere presenti almeno cinque sintomi tra i nove elencati nel manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-IV). Escluderei anche la presenza di un disturbo borderline di personalità che, pure avendo come caratteristica frequenti alterazioni dell'umore, si accompagna ad un quadro sintomatologico che qui non è riscontrabile.
    Lo sviluppo di sintomi emozionali e comportamentali, conseguentemente all’allontanamento dalla famiglia e la compromissione del funzionamento lavorativo, farebbero pensare ad un disturbo dell’adattamento. La paura di non farcela, la facile affaticabilità, la difficoltà a concentrarsi potrebbero essere indicativi anche di un disturbo d’ansia generalizzato. Bisognerebbe escludere, in primo luogo, che i sintomi non siano la manifestazione di una condizione medica generale o dovuti all’uso di sostanze psicoattive o all’assunzione di farmaci. I dati clinici e anamnestici sono comunque insufficienti per potere formulare un’ipotesi diagnostica corretta. Sono necessari alcuni colloqui clinici e approfondimenti diagnostici mediante la somministrazione di specifici test. A tale proposito potrei ipotizzare un percorso di quattro incontri con l’obiettivo di lavorare insieme al paziente per la costruzione di una narrativa a quattro mani e la restituzione per metterlo in grado di attribuire un contesto dotato di senso comprensibile alla sua storia. Partirei dall’analisi della domanda. Nello specifico dovrebbero essere approfondite le ragioni che hanno spinto il ragazzo a rivolgersi ad uno psicologo: attese, bisogni ed aspettative. Sarebbe opportuno conoscere il suo rapporto con i genitori e con il fratello quindi l’aspetto affettivo-relazionale: conosciamo solo la posizione lavorativa dei familiari e la volontà di tenerli all’oscuro di questa consultazione. Indagherei l’investimento nelle relazioni: capacità di scambio, risonanza, empatia, situazioni di dipendenza e passività, ambivalenze e tensioni. Ancora, i vissuti relativi a cambiamenti importanti del ciclo di vita (ad esempio relativamente alla scelta del percorso universitario o alla scelta di andare a vivere da solo, ecc,).
    Oltre a ciò sarebbe interessante sapere come mai il ragazzo non ha una storia sentimentale stabile, come si rapporta nei confronti dell'altro sesso, come vive la sfera sessuale e il rapporto con il proprio corpo. Inoltre, l’attenzione costante ai legami associativi prodotti dal paziente incrementerebbe il mio interesse esplorativo per un aspetto piuttosto che per un altro. L’osservazione del paziente rispetto al suo comportamento non verbale e alle sue modalità di relazionarsi potrebbero fornirmi ulteriori ed importanti elementi di informazione da integrare alla mia valutazione. A questo proposito troverei utile la somministrazione di un strumento diagnostico come l'MMPI-2 per valutare le maggiori caratteristiche strutturali di personalità e i disordini di tipo emotivo ed indagare più a fondo le eventuali componenti depressive e del Rorschach per avere un quadro della sua personalità in tutta la sua complessità. Nel caso in cui una delle due ipotesi suddette fosse supportata dalle evidenze fornite dai colloqui e dalla seduta testologica, la motivazione intrinseca del paziente alla consultazione e il conservato funzionamento dell’io e della realtà mi condurrebbero a suggerire inizialmente un intervento di tipo supportivo, volto al rafforzamento dell'Io e dei suoi confini. In un secondo momento la terapia potrebbe divenire più espressiva e affrontare il disagio e le conflittualità sottostanti rielaborandole. Se la famiglia fosse disponibile potrebbe rivelarsi di particolare utilità un intervento ad approccio sistemico, volto alla ridefinizione delle regole e dei ruoli che del sistema familiare, allo scopo di favorire lo svincolo e l'individuazione dei membri.[/QU

    iopiro mi sembra ottima la tua descrizione... io ho ridotto (moltissimissimo) tutto ciò su cui mi ero esercitata quando ho letto il caso... io credo che la commissione valuti la capacità di riflettere su di un caso, indipendentemente dall' "indovinare" la diagnosi ecc...

  13. #178
    Partecipante
    Data registrazione
    03-05-2007
    Messaggi
    57

    Riferimento: Esami di stato messina novembre 2012

    Si ma la diagnosi devi comunque formularla...anche secondo il mio ragionamento il disturbo dell'adattamento è il più "azzeccato" e specificherei con ansia e umore depresso xke cmq nn ci sono tutti i criteri per porre diagnosi nè di un disturbo d'ansia nè di un disturbo dell'umore,ma soltanto alcuni sintomi di entrambi..che dite?

  14. #179

    Riferimento: Esami di stato messina novembre 2012

    Buongiorno :-) in parte sono d'accordo con entrambe: secondo me, come sostiene flaviamoumou, è importante la capacità di discutere il caso spiegando come si arriva ad una conclusione... è anche vero, come dice stricnina, che sarebbe opportuno comunque formulare una "possibile" diagnosi (se richiesto espressamente dalla traccia e se ci sono i dati a sufficienza per farlo). Comunque mi è parso di capire che non necessariamente la terza prova riguardi la discussione di un caso clinico! Intanto aspettiamo i risultati della seconda prova :-)

  15. #180
    Partecipante
    Data registrazione
    03-05-2007
    Messaggi
    57

    Riferimento: Esami di stato messina novembre 2012

    Ci faranno morire fino a domani!-.- che ansia, non ce la faccio piu!

Pagina 12 di 21 PrimoPrimo ... 21011121314 ... UltimoUltimo

Privacy Policy