Ho alcune domande:
1) Da quali indici ricavi ad occhio il nome di una persona così su due piedi? Capisci che la probabilità di azzeccarci é alta quanto quella di sbagliare a meno che non ci siano precisi profili....
2)Cosa signifa che viene dato un atto a qualcuno? (Il rischio non é nella superficialità ma nell'andare ad agire in caso troppo in profondità senza rendersene conto).
3) Per caso fai riferimento anche all'omeopatia? A quali teorie della stessa?
4)Qual'é una condizioni in cui "una persona sembra avere un piede nella fossa, secondo te?" Mi faresti un esempio? E di relativo atto?
5) Quanto si vede ciò che si vuole vedere per e pur di risolverlo? E quindi quanto le persone vengono imbrigliate in una certa visione suggestiva, anche involontariamente?
Gaia
Tessera n° 15 Club del Giallo
Guardiana Radar del Gruppo insieme a Chiocciolina4
Ultima modifica di chiaravarri : 21-08-2009 alle ore 00.54.28
"Ma io non sono un folle e non sono mai stato ragionevole come ora, semplicemente mi sono sentito all'improvviso un bisogno di impossibile. Le cose cosi' come sono non mi sembrano soddisfacenti...siate realisti domandate l'impossibile."
Camus
Non è che lo ricavi, se hai un appuntamento la persona di solito ti dice come si chiama e fissi un appuntamento. Mica fai l'indovino:-)
RosadiMaggio dice:2)Cosa signifa che viene dato un atto a qualcuno? (Il rischio non é nella superficialità ma nell'andare ad agire in caso troppo in profondità senza rendersene conto).
Shahruz risponde:quelli che prescrivono un atto di solito lo fanno perchè c'è un problema che la persona vuole affrontare. Praticamente è un compito 'materiale' cioè da eseguire tramite un'azione pratica, questo intendevo col 'dare' o 'assegnare' un atto. Il referente di questa tecnica è Alejandro Jodorowsky della psicomagia.
Lo scopo è proprio fare qualcosa di molto profondo ma appunto chi lo prescrive deve avere un quadro per farlo.
Tra parentesi, io qui sto esponendo in cosa consistano alcune tecniche, non entro nel merito di come si comportino i singoli terapeuti.
RosadiMaggio dice:3) Per caso fai riferimento anche all'omeopatia? A quali teorie della stessa?
Shahruz risponde:personalmente non mi intendo di omeopatia, so che ci sono delle persone molto esperte mentre ci sono altre che la utilizzano come fossero medicine allopatiche, producendo danni.
Contrariamente a quanto si dica, un farmaco omeopatico sbagliato ti fa ammalare dei sintomi che dovrebbe curare, non è 'ininfluente', quindi occhio.
Ho visto che le basi dell'omeopatia sono compatibili con le altre tecniche di cui stiamo discutendo, diciamo complementari e in accordo. La mia visione è 'unicista'. Anche qui l'omeopata deve prima valutare l'interezza della persona e poi trovare un rimedio, non può darti la pastiglia omeopatica per il mal di pancia e basta, se questo contrasta con altri sintomi esistenti.
RosadiMaggio dice:4)Qual'é una condizioni in cui "una persona sembra avere un piede nella fossa, secondo te?" Mi faresti un esempio? E di relativo atto?
Shahruz risponde:per chi se ne occupa, probabilmente casi in cui ci sono malattie incurabili e la persona non ha molto da vivere.
Tenendo presente che il sintomo è solo la causa di un problema che è bello evidente a tutti quelli che stanno in sala, per esempio nei corsi di gruppo.
Io non mi dedico a questo, mi sembra una tecnica per pochi, anche perchè coloro che si sottopongono ad un trattamento simile hanno tutto il mondo contro che vuole riportarli sui binari 'della malattia'.
Un atto potrebbe anche essere qualcosa di molto semplice, come andare a consegnare una rosa ad una persona...non è la complessità che ne determina l'efficacia, è il simbolo corrispondente.
Quello che posso notare è che per la persona che lo deve fare è sempre qualcosa che per quanto stupido per gli altri, non vorrebbe fare, per quello si ammala.
RosadiMaggio dice:5) Quanto si vede ciò che si vuole vedere per e pur di risolverlo? E quindi quanto le persone vengono imbrigliate in una certa visione suggestiva, anche involontariamente?
Shahruz risponde:è una domanda senza risposta, chi lo stabilisce? E chi lo può confermare?
Io mi rimetto al lato pratico. Se qualcosa funziona può essere vera, se non funziona qualcosa non va. Se ci rimettiamo alla teoria ma che non funziona, per me la teoria è falsa e la prova del 9 devono essere dei cambiamenti pratici.
Per questo alcuni nelle terapie brevi fissano sempre degli obiettivi 'misurabili' in modo che anche il cliente possa verificare se sta combinando qualcosa o meno e aggiustare il tiro.
Se fossi io la persona che chiede aiuto, pretenderei di vedere (lavorando)un cambiamento in quello che mi sento e in ciò che faccio, da subito, prima ora.
Che già sai come si chiami, lo hai scritto tu forse in modo volutamente ambiguo.Originalmente inviato da Shahruz78;21212
Quando hai una persona davanti devi essere perfettamente in grado di capire un bel po' di conflitti che ha solo a guardarla, prima ancora che apra bocca.
[B
Comunque, mi spiegheresti come fai a capire da come si chiama, come si siede (nella tua visione, perché ad altri livelli, lo so già, espressa in modo concettualmente chiaro e non genericamente disseminato e connesso, per cortesia) il suo funzionamento ormonale e da prima che apra bocca, tutti i suoi conflitti? Non é un pò pretenzioso? Anche perché qui si sta andando in tutto un altro campo. Oppure se non si capisce tutto, di fatto, nel tuo ambito, non si può fare niente?
Quando é accaduto il non voluto passaggio da depressione a manie suicide, cosa é stato fatto?
Ultima modifica di RosadiMaggio : 22-08-2009 alle ore 11.34.22
Gaia
Tessera n° 15 Club del Giallo
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Ultima modifica di chiaravarri : 22-08-2009 alle ore 22.40.32
"Ma io non sono un folle e non sono mai stato ragionevole come ora, semplicemente mi sono sentito all'improvviso un bisogno di impossibile. Le cose cosi' come sono non mi sembrano soddisfacenti...siate realisti domandate l'impossibile."
Camus
io non sono una psicologa (e neanche studio psicologia)...e sono completamente ignorante...ma vorrei fare una domanda per saperne di piu se posso...se uno ha un sacco di problemi psicologici..allora che si fa gli si cancella tutta (o la gran parte della memoria?)..questo non potrebbe causare effetti psicologici peggiori di quelli gia esistenti?
Ultima modifica di psi_psi_psi : 23-08-2009 alle ore 01.33.08
Ciao psi_psi_psi; scusa ma questa della cancellazione di tutta la memoria dove l'hai letta? Su qualche articolo di giornale, qualche post di qualche thread del forum?
Non é che per caso fai involontariamente confusione con il metodo dell'EMDR per i traumi recenti?
O ti riferisci allo studio della "pillola per cancellare i ricordi"? O ad altro?
Comunque la risposta é no, non viene cancellata tutta la memoria o parte di essa per risolvere i problemi.
Ultima modifica di RosadiMaggio : 23-08-2009 alle ore 20.49.24
Gaia
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"Ma io non sono un folle e non sono mai stato ragionevole come ora, semplicemente mi sono sentito all'improvviso un bisogno di impossibile. Le cose cosi' come sono non mi sembrano soddisfacenti...siate realisti domandate l'impossibile."
Camus
Sarebbe anche interessante discuterne, salvo che ogni volta apre polemiche, poi arriva qualcuno a dire cose poco gentili, infine c'è chi rimanda al fatto che sia off-topic. Poi chi dà pareri poco gentili (again) e ciliegina sulla torta, te che sottoscrivi pure.
Allora per correttezza e cortesia io vorrei sapere una cosa.
Fai domande perchè ti interessa l'argomento o per altri oscuri motivi perchè non è che sia dovuto.
RosadiMaggio dice:Non é un pò pretenzioso? Anche perché qui si sta andando in tutto un altro campo. Oppure se non si capisce tutto, di fatto, nel tuo ambito, non si può fare niente?
Shahruz risponde:Le tecniche ci sono, per onestà ti dico che è possibile.
RosadiMaggio dice:Quando é accaduto il non voluto passaggio da depressione a manie suicide, cosa é stato fatto?
Shahruz risponde:
Non capisco il senso delle tue domande.
Mescoli teoria con pratica di continuo.
Ti ho detto anche in precedenza che ogni situazione è un caso a sè. Personalmente come potrei risponderti? Dovrei metterti contatto con altre persone.
E' un po' come chiedere cosa è stato fatto quando lo psichiatra è stato ucciso da un suo paziente...
ciaooo mi sono espressa male io mi riferivo a questo (C'era una frase precisa,che ora non trovo,in cui lui parlava di cancellare l'immagine negativa sostituendola attraverso una rapresentazione positiva) volevo chiederti dal basso della mia ignoranza per immagini se non sbaglio intendi ricordi negativi giusto? facciamo un esempio se un ragazzo ha subito abusi sessuale ripetuti e a sua volta è diventato lui stesso il carnefice (un pedofilo) come pensi di guarirlo? non è che puoi cancellagli tutte le immagini e i ricordi negativi degli abusi la trovo impossibile come cosa ..anche perchè i ricordi tornano alla luce prima o poi secondo me.
.Diciamo che tu hai una immagine nella tua mente di come sia la tua famiglia: es. papà e mamma che si vogliono bene, fratello e sorella e così via. Però in casa sei molto stressato e allora ti sembra che qualcosa non funzioni.
La problematica risiede nel conflitto che c'è tra la 'realtà' della tua situazione e la percezione distorta che ne hai. Altrimenti non ci sarebbe problema per la persona
QUINDI IPROBLEMI FAMILIARI CHE UNA PERSONA VIVE QUOTIDIANAMENTE SONO FRUTTO DI UNA PERCEZIONE NEGATIVA ILLUSORIA? IHIH MAGARI FOSSE COSì!!
QUINDI BASTEREBBE VEDERE QUESTA NUOVA SCENA(DA SOTTOLINEARE NON REALE E MOMENTANEA) PER DIMENTICARSI DI TUTTE LE IMMAGGINI TRAUMATICHE DEL NOSTRO PASSATO? E LE EMOZIONI COME LE CANCELLI? PENSI CHE BASTI UN'ORA DI FINZIONE PER FAR SPARIRE OGNI SOFFERENZA?Lo scopo del costellatore è aiutare a guidare questa scena per trovare una terza configurazione in cui 'tutti' i personaggi si sentono a loro agio, compreso soprattutto chi è lì per fare una terapia.
Tempo medio per farlo, un'ora.
Vedendo questa nuova scena, la persona registra gli elementi conflittuali che non riusciva a notare e li sostituisce con la nuova configurazione.
E QUESTA POI..è PROPRIO BELLA..SEMMAI QUELLA PUò ESSERE SOLO SUGGESTIONE..O AUTOCONDIZIONAMENTO..COME PUò UNA PERSONA SENTIRE DEI SINTOMI FISICI DI UN ALTRO INDIVIDUO CHE NON HA MAI CONOSCIUTO?QUESTE PERSONE SONO ATTORI O COS'ALTRO? CERTO CHE SE IO DICESSI CHE MIA MADRE SOFFRE DI RENI MAGARI QUALCUNO IMPROVVISERà UN CALCOLO RENALE..Le sensazioni sono anche fisiche, i personaggi che rappresentano i familiari parlano come gli originali e hanno sensazioni anche di malessere o dolore fisico nelle zone in cui gli originali sono davvero ammalati, finchè recitano. Tutto ciò senza sapere nulla di coloro che stanno impersonando.
WAHOOO!! VOGLIO VENIRE ANCHIO COSì FORSE MIO PADRE FINALMENTE POTREBBE RICORDARSI DI AVERE UNA FIGLIA..COSì IMPROVVISAMENTE DAL NULLA..TUTTO CAMBIERà..BASTA UN'Pò D'IMMAGINAZIONE..GIUSTO?Una volta tornato a casa, il tuo inconscio comincia a realizzare la scena vista nel gruppo e i rapporti con le persone in oggetto si conforma a quello visto nella costellazione, perchè si è messo in moto l'inconscio collettivo. Esempio, ricordo un signore che aveva un bambino di 4 anni che lo disprezzava, fatta la costellazione va a pranzo e il bimbo gli veniva sempre in braccio e lo imboccava pure, baci e abbracci...cose mai viste.
BASTA CAMBIARE POSIZIONE E TUTTO SI MODIFICA..Sui libri di Hellinger ci sono diversi casi con tanto di schemi con le posizioni dei personaggi in gioco.
MA VERAMENTE? AVREI QUALCHE MESSAGGIO DA COMUNICARE..MA IN QUEI CASI IL DEFUNTO APPARE DAVVERO? NO PERCHè LA COSA MI SEMBRA AL QUANTO INQUIETANTE..Casi molto frequenti possono essere quelli in cui c'è un sospeso con un defunto, per cui non essendo possibile parlare direttamente lo si fa con una rappresentazione.
ORA PARLANDO SERIAMENTE SPIEGAMI PRATICAMENTE COME GUARIRESTI PRESEMPIO UNO SCHIZZOFRENICO? FORSE CON LUI QUESTA TERAPIA AVREBBE UN GRAN SUCCESSO VISTO CHE GIà LUI è ESTRANIATO DAL MONDO E POTREBBE IDENTIFICARSI IN OGNI COSA..COME PENSI CHE POTRESTI AIUTARLO AD RIAQUISTARE CONSAPEVOLEZZA DELLA REALTà? CREDI CHE BASTINO QUESTE RAPPRESENTAZIONI? [/QUOTE]Di solito i gruppi durano dai 2 ai 4 giorni, ma è impressionante vedere i cambiamenti di chi magari ha lavorato la prima mattina, già nel pomeriggio o il giorno successivo.
SONO PIENAMENTE D'ACCORDO CON TE PS: SPERO DI ESSERE RIUSCITA A SPIEGARMI,LE MIE ERANO DOMANDE IRONICHE NON AFFERMAZIONI.Per lavorare con l'inconscio collettivo ( oltre che individuale ed i reciproci rapporti) proprio e dei pazienti, i terapeuti analitici junghiani, fanno minimo sei anni di formazione personale ( sia teorica che di analisi didattica e tirocini, oltre a supervisioni) come base se non di più data la sua complessità nel manifestarsi e relazioni con la patologia psichica che richiede grande preparazione e delicatezza per essere "maneggiato" a fini terapeutici in processi mentali ed emotivi. E' qualcosa che non si può assolutamente "toccare" come nulla fosse, né l'inconscio personale, né tantomeno quello collettivo, senza avere preparazione e strumenti adeguati, per non correre e far correre alle persone seri rischi; non é che basta crederci. Uno può anche crederci ma preferire formarsi e lavorare in altri campi della psicoterapia (perché é comunque al suo interno che si situa)utilizzando strumenti diversi.
Qui anch'io come Chiara non capisco nè il tipo di formazione personale ed accademica che fa da presupposto agli interventi di cui parli e che consenta di lavorare con l'inconscio collettivo né da dove parte la domanda e dove si situa la terapeuticità di questi interventi e ti chiedo se ci fai 3, 4 esempi concreti, in modo da esplicitarla chiaramente, per cortesia. In modo che possiamo capirne realmente le dinamiche psicologiche.
Grazie
ARRIVEDERCI ALLA PROSSIMA! SPERO DI NON ESSERE STATA TROPPO SARCASTICA ... MA PER ME è UNA COSA ASSURDA CHE CI SIA GENTE CHE SI CREDE DI POTER RISOLVERE I PROBLEMI DEGLI ALTRI COSI FACILMENTE SU QUESTIONI COSI DELICATE COME LA DEPRESSIONE E COSI VIA CHE TRA L'ALTRO MI RIGUARDANO DA VICINO ..E ANCHE SE NON SONO UNA PSICOLOGA O ALTRO CONOSCO ABBASTANZA BENE COSA Cè DIETRO. NON BISOGNA SCHERSARCI SULLA VITA DELLE PERSONE.
1) L'Off Topic era relativo al thread sulla sincronicità junghiana, qui siamo in quello sulle costellazioni familiari; stai facendo confusione come se i 2 thread fossero intercambiali.
2) Teoria e prassi sono necessariamente interconnesse, sai? E bisogna saper fare previsioni ad un livello accettabile di generalizzazione tale da renderla comunicabile con certi criteri, che poi viene ri - soggettivizzata a livello del singolo caso nella prassi che ugualmente deve essere però, comunicabile genericamente, secondo certi criteri attendibili. Se non si conoscono le loro relazioni interne e le loro differenze, non si può fare né l'una né l'altra, con un livello di credibilità scientifica - e filosofica e di filosofia della scienza - né rispondere a domande che si situano ad uno dei due livelli della loro relazione (che non sono gli unici esistenti tra l'altro ).
Ultima modifica di RosadiMaggio : 26-08-2009 alle ore 08.44.33
Gaia
Tessera n° 15 Club del Giallo
Guardiana Radar del Gruppo insieme a Chiocciolina4
Rosa, è inutile, non puoi cavare un ragno dal buco!Vedi come si astiene bene dal rispondere quando gli si chiedono le basi teoriche SPECIFICHE E VERE dalle quali scaturiscono le sue gravi e infondate dichiarazioni psicopatogenetiche, tutt'al più rimanda ad un biologo e poi svia velocemente passando di palo in frasca ed accusando gli altri di "indelicatezza" quando gli si fanno richieste di riferimenti. Non li dà perchè non li ha, ecco perchè si offende. Può pure continuare a farlo all'infinito però si astenesse gentilmente dal formulare dichiarazioni di psicopatologia, non avendone alcuna facoltà.
Il rischio, e per fortuna psi_psi non ci è caduta, è che i non addetti ai lavori che leggono il forum (e sono tanti) possano essere fuorviati da dichiarazioni mendaci ed esclusivamente fantasiose come le sue e restarne feriti per l'assoluta superficialità, leggerezza e menefreghismo scientifico con cui vengono fatte.
Sono una psicologa psicoterapeuta e mi sento chiamata in causa quando vedo tentativi di divulgare cattiva informazione. In quanto operatori di salute, abbiamo una grande precisa responsabilità nei confronti degli utenti e non possiamo deluderli.
"Ma io non sono un folle e non sono mai stato ragionevole come ora, semplicemente mi sono sentito all'improvviso un bisogno di impossibile. Le cose cosi' come sono non mi sembrano soddisfacenti...siate realisti domandate l'impossibile."
Camus