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  1. #46
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    Riferimento: quando funziona una psicoterapia?

    Anche i terapeuti sono spesso delle pesti, sono faticosissimi da gestire, e fanno soffrire i loro "clienti".
    Umpf!

  2. #47
    Megiston Matema
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    Riferimento: quando funziona una psicoterapia?

    Citazione Originalmente inviato da lalangue Visualizza messaggio
    Mi ricorda una canzone (sì, lo so ikaro, ma sono così in questo periodo).

    Dedicata a Char_Lie: My Dying Bride - From darkest skies.

    Una delle canzoni più tristi che io abbia mai sentito. Qui il testo, per chi ama questo mood: TESTO CON TRADUZIONE
    Caro Lalangue,
    molto bella questa "sintonizzazione" , affidata alle note tristi e struggenti di una canzone. Con buona pace di Ikaro, che vorrebbe farsi bello con le cose altrui (Ricucci si era espresso in maniera più esplicita ), perché io Youtubbavo già quando ancora lui faceva fatica ad abbottonarsi i calzoni, ti rispondo nota a nota, tristezza a tristezza: YouTube - Smiths I know its over
    Testo a testo: Wor(l)d of Morrissey :: I Know It's Over
    Ciao.

  3. #48
    Megiston Matema
    Ospite non registrato

    Riferimento: quando funziona una psicoterapia?

    Citazione Originalmente inviato da complicata Visualizza messaggio
    Anche i terapeuti sono spesso delle pesti, sono faticosissimi da gestire, e fanno soffrire i loro "clienti".
    Umpf!
    Carissima,
    io al tuo posto controllerei se non facesse parte della Gestapo il tuo terapeuta, lo descrivi come un sadico seviziatore di fanciulle indifese. E' possibile che invece dovremmo iniziare a raccogliere le firme per proporre la sua beatificazione?
    Ciao.

  4. #49
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    Riferimento: quando funziona una psicoterapia?

    Caspita ma la canzone proposta da lalangue è un po' troppo dark vampiresca, guardate che ho detto che sono infelice (e magari frustrato), non ho detto che vado in giro per cimiteri con un mantello da pipistrello a cercar teschi e cadaveri .
    Per me un film molto triste che rappresenta bene quel che sento ed avverto io è questo qui (l'inizio), risintonizzatevi che forse seguamo trasmissioni di canali distinti . Anche questo montaggio di scene tratte dallo stesso film rende bene l'idea.

    Saluti
    Ultima modifica di Char_Lie : 27-02-2010 alle ore 20.53.34

  5. #50
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    14-09-2009
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    Riferimento: quando funziona una psicoterapia?

    Citazione Originalmente inviato da Megiston Matema Visualizza messaggio
    Carissima,
    io al tuo posto controllerei se non facesse parte della Gestapo il tuo terapeuta, lo descrivi come un sadico seviziatore di fanciulle indifese. E' possibile che invece dovremmo iniziare a raccogliere le firme per proporre la sua beatificazione?
    Ciao.
    Probabile.

    Comunque ancora non è stato crocefisso, però ha ricevuto la nomination.(namineisci'n, chiedo venia)

    Una revisione di Angeli e Dèmoni?
    Mah.
    Ultima modifica di complicata : 27-02-2010 alle ore 20.37.52

  6. #51
    Megiston Matema
    Ospite non registrato

    Riferimento: quando funziona una psicoterapia?

    Citazione Originalmente inviato da Char_Lie Visualizza messaggio
    Caspita ma la canzone proposta da lalangue è un po' troppo dark vampiresca, guardate che ho detto che sono infelice (e magari frustrato), non ho detto che vado in giro per cimiteri con un mantello da pipistrello a cercar teschi e cadaveri .
    Per me un film molto triste che rappresenta bene quel che sento ed avverto io è questo qui (l'inizio), risintonizzatevi che forse seguamo trasmissioni di canali distinti . Anche questo montaggio di scene tratte dallo stesso film rende bene l'idea.

    Saluti
    Caro Char_lie,
    è molto triste sentirsi una “merda”, tutto diventa enormemente difficile e faticoso; tutti i tuoi desideri devono confrontarsi con la sensazione che non sarai all’altezza di realizzarli o che gli altri non ti prenderanno sul serio. La tentazione di far sentire gli altri come ti senti tu, incolparli di farti sentire così o incolparli di non capirti, di non riuscire ad aiutarti, è forte; così ottieni un po’ di sollievo osservando com’è facile far sentire gli altri come ti senti tu, basta davvero poco.
    E’ come un gioco da cui non se ne esce, inseguire l’impossibile e sfuggire il possibile, perché il possibile ti avvicina alla “dimostrazione” che potresti essere davvero la “merda” che temevi di essere, e ciò sarebbe una catastrofe inaccettabile.
    Immagino che inseguirai le relazioni finché ti daranno garanzie di impossibilità e di irrealizzabilità, mentre farai di tutto per sfuggirle quando, malauguratamente qualcuno ti si avvicina.
    Questo è ciò che è successo qui fra me, te e Lalangue, quando ci siamo “sintonizzati” sulla tua tristezza (ciascuno a modo nostro, è ovvio) tu ti sei allontanato dicendo che non abbiamo capito. Cogliendo la diversità e non la similarità, il sentimento, il gesto di vicinanza.
    Accade spesso che tu qui ponga domande che non hanno soluzione, che chieda un aiuto impossibile, che rigetti qualunque spiegazione, qualunque gesto di vicinanza, facendo sentire l’altro una “merda”, impotente, infastidito, senza speranza di un ulteriore dialogo.
    E’ frustrante per chiunque entrare in un rapporto del genere, sostenerlo, e non credo che nemmeno tu ti ci trovi bene, però ti paralizza dalla paura l’idea di accettare la mano che ti viene tesa, di prendere sul serio chi ti prende sul serio, di rischiare un rapporto vero uscendo da questo guscio di auto ed eco commiserazione (“poveretto”) o di auto eco denigrazione.
    Per finire ti consiglio di riascoltare il testo che ti avevo dedicato e di rileggerlo più attentamente, al di la che quel ragazzo parla sulla tomba della madre morta da poco e usi il linguaggio dei sordomuti per farsi capire (probabilmente sua madre lo era), credo che anche lui stia parlando della tristezza di un rapporto finito, di un rapporto che era reale solo nella sua testa, sente come se la terra gli crollasse sulla testa e il fatto di essere rimasto da solo sembra mettere in forte dubbio la sua autostima e la possibilità stessa di essere amato.
    Ciao, buona domenica.

    P.S. Rieccola, qui musicalmente la puoi apprezzare di più (io ci sono cresciuto con questa musica ): YouTube - "I Know It's Over" - The Smiths
    Ultima modifica di Megiston Matema : 28-02-2010 alle ore 12.14.52

  7. #52
    Megiston Matema
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    Riferimento: quando funziona una psicoterapia?

    Citazione Originalmente inviato da complicata Visualizza messaggio
    Probabile.

    Comunque ancora non è stato crocefisso, però ha ricevuto la nomination.(namineisci'n, chiedo venia)

    Una revisione di Angeli e Dèmoni?
    Mah.
    Carissima,
    perché crocifiggerlo, quando potresti limitarti a scuoiarlo e farti un bel tappetino per l'ingresso di casa con la scritta "welcome" (‘ wɛlkəm), e con il resto farci stringhe da scarpe che possono sempre servire, è incredibile la facilità con cui si rompono le stringhe delle scarpe che fanno adesso .
    Scrivi gli anglicismi in simboli fonetici ... ganzo!!!
    Angeli e demoni? Non possiamo farne una rivisitazione, per mancanza di angeli ... e pure di demoni
    Ciao, buona domenica.
    Ultima modifica di Megiston Matema : 28-02-2010 alle ore 12.10.39

  8. #53
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    Riferimento: quando funziona una psicoterapia?

    Beh, come per tutte le cose,ci sono psicoterapie che si configurano a mo' di disasters ( non ho l'alfabeto fonetico sulla tastiera, però trattasi dei miei studi, non è tanto ganzo, è normale) dall'inizio alla fine.

    Dovrei leggervi con il testo a fronte, ma non c'è un Modern Dictionary of Psychological Language?

    La paziente si trascina, un po' come quelle donne che si fanno malmenare e continuano a stare con il tizio che le malmena non si sa perchè, fino a farsi distruggere completamente. ( Char-Lie le ha rammentate, mi sembra)

    Prima o poi se ne esce, si vede la luce, io sto cercando di togliermi le bende dagli occhi.

    Quando la terapia diventa IL problema, è allora che si comincia a lavorare.

    Dando un bel calcio, assestato bene, nelle palle,("I'm sorry, I've got a headache), al "terapeuta".

    Write me soon, byyyee!
    Ultima modifica di complicata : 28-02-2010 alle ore 13.26.43

  9. #54
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    Riferimento: quando funziona una psicoterapia?

    proprio ieri sera mi sono sentita ferita dalla mia psicoterapeuta.C'e' stato un disguido sul mio appuntamento e non volendo mi sono sentita abbandonata.Ed ero arrabbiata,perchè sapeva che ero stata male in settimana,che ero stanca e che speravo di avere un occhio di riguardo in piu nonostante sapesse che non potevo rimandare di nuovo l'appuntamento.Alla fine non abbiamo totalmente risolto,lei ha cercato di scusarsi,ma mi ha fatto comunque male.

  10. #55
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    Riferimento: quando funziona una psicoterapia?

    Posso parlare anche su un altro piano:

    se il professionista non ha più tempo, energie e voglia di farsi carico delle situazioni, dovrebbe DIRLO chiaramente, il più presto possibile, e non esasperare e ingarbugliare ancora di più il paziente con discorsi senza capo nè coda.

    Non abbiamo bisogno di garbugli psicologici, quelli ce li abbiamo per conto nostro, ma di chiarezza dentro di noi.

    Se il terapeuta ha troppo lavoro, troppi pazienti, troppo di tutto, e se ne STRA-FREGA di alcuni pazienti, fa più danni della grandine.

    Meglio NIENTE, di una terapia fatta poco e male.

    (Per poi dire da un giorno all'altro, al culmine del malessere: "Sa, non posso più seguirla, si trovi un altro terapeuta."
    Sa proprio di presa per i fondelli.
    Non ti dice: "la terapia non va", ti dice che ha altri impegni, chiaro? il tuo caso non interessa, e che sarà mai..")
    In parole semplici, arrangiati.)

    E questo vale per gli psicoterapeuti, per i medici, e le altre professioni.
    Altrimenti si chiama avidità, e malasanità.

    Ah, ed è inutile scusarsi, le "scuse" le ho ricevute anch'io, tante volte, e ORA non me ne faccio proprio di NULLA.

    Non ci sono scusanti, per gli psicoterapeuti.
    Visto che si formano per dare un alto valore etico al loro lavoro, e lo monetizzano, questo valore.
    Monetizzino anche le SCUSE.

    Con questo non ce l'ho con voi come categoria, ce l'ho solo con me stessa e con quanto sono stata cieca e qualcos'altro, fin'ora.
    La colpa se le cose vanno male, se è di qualcuno, è sempre di chi le subisce.
    Ultima modifica di complicata : 28-02-2010 alle ore 16.29.34

  11. #56
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    Riferimento: quando funziona una psicoterapia?

    no complicata non è il mio caso.Io sono in cura con lei perchè LEI ha scelto di seguirmi.Io ho iniziato con lei allo sportello di ascolto,e poi mi ha chiesto cosa volessi fare,perchè intendeva seguirmi in tutti i modi.Io ho scelto di rimanere con lei e mi ha fatto anche tariffa minima,quindi non se ne è nemmeno approfittata.Mi ha proposto dopo poche settimane dalla nostra terapia se volevo fare terapia di gruppo,ma le ho detto di no,che volevo rimanere con lei e lei ha scelto di tenermi.Su questo non ho dubbi.E' vero ha tanto lavoro e si ammazza dalla mattina alla sera.In genere io e lei ci vediamo il lunedi pomeriggio,ma io mi sono diplomata questa settimana in conservatorio e domani tornerò a scuola per prendere la maturità,quindi le ho chiesto se potevamo spostare le nostre terapie a martedi (giorno in cui ha piu pazienti che mai!).Siccome questa settimana sto anche lavorando,(lavoro occasionalmente e questa settimana mi tocca) tra diploma e lavori occasionali abbiamo perso un po di sedute e dopo un po comincio a diventare nervosa,soprattutto se non ho avuto modo di scaricare le tensioni di questo periodo che sono state tante.Mi disse pochi giorni fa che potevo farle sapere anche martedi mattina se potevamo vederci all'orario che lei mi aveva dato,che dovevo chiedere un permesso al lavoro e lei mi ha detto di si.Prima del dovuto le ho confermato l'appuntamento,e lei mi dice che l'orario era cambiato e questa cosa mi ha spiazzato nuovamente perchè dopo tanti giri non potevo nuovamente confermarle l'appuntamento ed ero arrabbiata perchè mi aveva dato un margine di tempo fino a martedi mattina,e invece il mio posto lo aveva dato via prima del solito.Si è scusata per questa mancanza,ora spero che martedi riesco ad avere un permesso un po fuori orario e fare finalmente la mia seduta dopo tanti appuntamenti saltati.In genere lei mi accontenta sempre,per questo ero stranita.

  12. #57
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    Riferimento: quando funziona una psicoterapia?

    Figurati, io sono due mesi che non faccio sedute, e le precedenti alle ultime due mesi prima ancora, e così via.

    Ma ora mi fermo, perchè conosco benissimo il refrain, che mi è venuto a noia.

    Sono tutte cose da portare in terapia, e bla bla bla.

    Ninina, direi che la mia terapia me la sono inventata, tutta nella mia testa, quasi mai esistita.


    Ah, e siccome è venuto fuori anche questo, e non sono stata da lui smentita, ed è il colmo, ho chiamato un altro psicologo, così si guarda se me ne invento un'altra, solo per uscire da questo incubo.
    I matti si divertono, il Carnevale non è finito.
    Ultima modifica di complicata : 28-02-2010 alle ore 19.44.52

  13. #58
    Partecipante Assiduo
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    Riferimento: quando funziona una psicoterapia?

    mi dispiace,si vede che non ha molto interesse per il lavoro che fa.Il paziente non puo sentirsi abbandonato,altrimenti è la fine.Trova il terapeuta piu adatto e vedrai che avrai un trattamento migliore,di cani in giro ce ne stanno tanti.

  14. #59
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    Riferimento: quando funziona una psicoterapia?

    Citazione Originalmente inviato da ninina_ninina Visualizza messaggio
    mi dispiace,si vede che non ha molto interesse per il lavoro che fa.Il paziente non puo sentirsi abbandonato,altrimenti è la fine.Trova il terapeuta piu adatto e vedrai che avrai un trattamento migliore,di cani in giro ce ne stanno tanti.
    Grazie, cara.

    Cercherò tra i danesi

    Bacio

  15. #60
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    Riferimento: quando funziona una psicoterapia?

    Citazione Originalmente inviato da Megiston Matema Visualizza messaggio
    Caro Char_lie,
    è molto triste sentirsi una “merda”, tutto diventa enormemente difficile e faticoso; tutti i tuoi desideri devono confrontarsi con la sensazione che non sarai all’altezza di realizzarli o che gli altri non ti prenderanno sul serio. La tentazione di far sentire gli altri come ti senti tu, incolparli di farti sentire così o incolparli di non capirti, di non riuscire ad aiutarti, è forte; così ottieni un po’ di sollievo osservando com’è facile far sentire gli altri come ti senti tu, basta davvero poco.
    E’ come un gioco da cui non se ne esce, inseguire l’impossibile e sfuggire il possibile, perché il possibile ti avvicina alla “dimostrazione” che potresti essere davvero la “merda” che temevi di essere, e ciò sarebbe una catastrofe inaccettabile.
    Immagino che inseguirai le relazioni finché ti daranno garanzie di impossibilità e di irrealizzabilità, mentre farai di tutto per sfuggirle quando, malauguratamente qualcuno ti si avvicina.
    Questo è ciò che è successo qui fra me, te e Lalangue, quando ci siamo “sintonizzati” sulla tua tristezza (ciascuno a modo nostro, è ovvio) tu ti sei allontanato dicendo che non abbiamo capito. Cogliendo la diversità e non la similarità, il sentimento, il gesto di vicinanza.
    Accade spesso che tu qui ponga domande che non hanno soluzione, che chieda un aiuto impossibile, che rigetti qualunque spiegazione, qualunque gesto di vicinanza, facendo sentire l’altro una “merda”, impotente, infastidito, senza speranza di un ulteriore dialogo.
    E’ frustrante per chiunque entrare in un rapporto del genere, sostenerlo, e non credo che nemmeno tu ti ci trovi bene, però ti paralizza dalla paura l’idea di accettare la mano che ti viene tesa, di prendere sul serio chi ti prende sul serio, di rischiare un rapporto vero uscendo da questo guscio di auto ed eco commiserazione (“poveretto”) o di auto eco denigrazione.
    Per finire ti consiglio di riascoltare il testo che ti avevo dedicato e di rileggerlo più attentamente, al di la che quel ragazzo parla sulla tomba della madre morta da poco e usi il linguaggio dei sordomuti per farsi capire (probabilmente sua madre lo era), credo che anche lui stia parlando della tristezza di un rapporto finito, di un rapporto che era reale solo nella sua testa, sente come se la terra gli crollasse sulla testa e il fatto di essere rimasto da solo sembra mettere in forte dubbio la sua autostima e la possibilità stessa di essere amato.
    Ciao, buona domenica.

    P.S. Rieccola, qui musicalmente la puoi apprezzare di più (io ci sono cresciuto con questa musica ): YouTube - "I Know It's Over" - The Smiths
    Ad essere sincero quando ho parlato di tombe, non mi riferivo al testo della canzone che avevi proposto tu e nemmeno al video, ma a quella di lalangue, è stato davvero un caso che ho parlato di tombe e che anche il testo della canzone che avevi citato parlava della morte di un genitore, non conosco l'inglese. Il testo e la musica della prima canzone davvero mi aveva dato l'idea di un qualcosa di gotico romantico e melanconico (in questo genere c'è un continuo riferimento al sangue, funerali e cose di questo tipo), e per un attimo, siccome la canzone mi era stata dedicata, mi ero immaginato che ci si era fatti l'idea che fossi uno di quei tipi che vanno in giro vestiti a lutto tutti di di nero con questi cappotti lunghi, col pallore del viso messo bene in evidenza dal colore dell'abbigliamento e con qualche gadget a forma di teschio, e la cosa per la verità mi aveva anche fatto sorridere .
    Riguardo al film, non mi identifico solo col tipo che viene scaricato nel ristorante (che si scaglia contro la poveretta che lo scarica , poveretta anche lei perché in seguito le cose non è che le gireranno bene), mi sento in una certa misura un po' come tutti i personaggi del film (consiglio di vederlo tutto per chi non lo conoscesse, c'è anche uno psicoanalista tra i personaggi che ne combinerà delle belle ) intrappolati e costretti a vivere all'interno di una certa gabbia esistenziale frustrante ed anche un po' squallida. C'è anche un altro film interessante (secondo me) dello stesso regista "Welcome to the Dollhouse".
    Se ti ho offeso Megiston, beh ti chiedo scusa. Però se si parla del mio modo di sentire dovrei essere io poi a stabilire cosa sento più vicino a questo. Se mi accorgo che dite una cosa ed io ne sento un’altra secondo me non ci troviamo in sintonia, e così torno anche al tema principale di questa discussione. Se non si riesce a capirsi in una certa misura riguardo a questi vissuti personali non si riescono ad afferrare quali sono le variabili dei problemi e ci si trova inevitabilmente in conflitto ed anche inutilmente, perché si parla di cose distinte.
    Uno psicoterapeuta secondo me non può e non deve forzare i significati della persona con i propri, dovrà inevitabilmente muoversi proprio all'interno di questi ultimi, i problemi che l'altra persona porta ed espone sono strutturati proprio tramite questi significati e se li si vuol risolvere questi problemi e non dissolverli bisognerà giocare pulito rispettando le regole del gioco.
    Quello che osservo qui è che ognuno di voi cerca di riformulare i problemi secondo la sua griglia teorica e fornire così soluzioni, ma prima di far questo dovreste preoccuparvi che la vostra riformulazione, per così dire, "acchiappa" realmente quelli che il paziente ritiene problemi. Discutete tra di voi riguardo ad autopoiesi, soggettività ed altro ma la persona che si rivolge a voi per essere aiutata, spesso non si sa ancora bene a far cosa, passa subito in secondo piano. La cosa più paradossale per me è che in particolare è proprio il "cosa cerca e sta tentando di risolvere quella persona" che passa subito in secondo piano, le formulazioni del paziente divengono per voi "falsi problemi", perché per voi i "veri problemi" di quella persona sono in realtà altri, sono quelli che definite voi tramite certe riformulazioni che forzano le cose. Ma io penso che è proprio il "cosa vuol risolvere" quella persona che definisce i problemi che poi voi dovreste aiutare a risolvere.
    Comunque se non ci sono soluzioni per certi problemi nessuno avrà colpa (soltanto quelli che diranno di averne soluzioni avranno certe responsabilità e dovranno assumersele), semplicemente bisognerà ammettere che per quel tipo di problemi non si può disporre di alcuna soluzione.

    Saluti
    Ultima modifica di Char_Lie : 28-02-2010 alle ore 20.55.29

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