Salve a tutti,
vorrei raccontare in questo spazio il lungo sogno che ho fatto questa notte, che per comodità divido in due fasi, e spero che qualcuno voglia cimentarsi in una possibile/in più possibili interpretazioni.
Fase 1) Sono fuori città e perdo la strada. Mi ritrovo in una specie di traghetto che conduce noi numerosi (e a me sconosciuti) passeggeri ad affrontare un pezzo di oceano, muniti solo di due file di corde, di cui una al livello dell'oceano e l'altra circa un metro più in alto.
In fila a uno a uno, ci mettiamo a nuotare, servendoci dell'appoggio della fila di corde al livello dell'oceano.
Ad un certo punto, mi accorgo che i miei piedi toccano terra: c'è la sabbia e non serve nuotare. Non appena mi appuro di questa comodità, intravedo da lontano uno squalo con la sua pinna minacciosa.
Lancio l'allarme e vedo tutti quelli dietro di me arrampicarsi sulla corda superiore, provo a fare altrettanto e riesco a nascondere le mie gambe dai temibili squali (infatti ce ne sono tanti e ci attaccano).
Non so come, riesco a sopravvivere e ad uscire da questo inferno e mi trovo in macchina con una famigliola a me sconosciuta, costituita da padre e madre, il figlio e il cuginetto (coetanei, sui 12 anni).
Seduta dietro insieme ai due ragazzini, cerco di catturare la loro simpatia, in modo da non far pesare la mia presenza.
Quando arriviamo a casa loro, scendo dalla macchina e mi presento (solo in quel momento) al padre, il quale mi dice di salutare anche la moglie. Allora io, imbarazzatissima per non averla considerata, dico al padre: "sono ignorante, non maleducata". L'incidente sembra risolversi senza problemi, i genitori mi fanno entrare e scopro che possiedono una casa enorme, meravigliosa, con finestre ed affacci illuminati e a volte mi scopro a dubitare che la casa non sia ancora la loro macchina su cui ero salita poc'anzi, anch'essa incredibilmente spaziosa. Vivido è ancora il ricordo di un grosso spazio nel salone dedicato solo allo stereo.
Da qui ho un vuoto di memoria, non so infatti se quanto descritto nella fase 2 si inserisca adesso per poi ritornare di nuovo sulla famiglia, parte del sogno che descriverò adesso.
Io sono tornata nella grande casa della famiglia sconosciuta e mi accorgo che, nonostante non ci sia nessuno, la porta di ingresso, come anche le finestre, sono aperte. Entro, perchè vedo che hanno lasciato le luci accese e desidero spegnerle. Una volta entrata mi metto a perder tempo con lo stereo, esco e poi rientro ricordandomi di averlo lasciato acceso. Solo in quel momento mi rendo conto che se qulcuno fosse tornato e mi avesse sorpresa in casa non ci avrei fatto una bella figura. Riesco in tutta fretta e proprio in quel momento si pargheggia davanti casa la mamma. Mi guarda sospettosamente, anche quando le dico di volerla ringraziare tanto per l'ospitalità. Basta che la madre entri in casa, tuttavia, per accorgersi che sono in buona fede e mi porta così a fare un giro in campagna, per dirigersi all'università. Solo allora mi ricordo che dovrei tornare a casa di un'amica da cui evidentemente ero ospite! Non posso tuttavia negarle la compagnia, dopo tutto. La seguo e chiacchieriamo affabilmente di cucina siciliana e calabrese, essendo lei calabrese e io di origine sicula. Una volta all'università, saliamo una serie di scalette laterali che danno su vertiginosi affacci, tali che qualcuno aveva ben pensato di proteggerli con ampie ringhiere. Una volta a destinazione, trovo con sorpresa che il collega o l'amico che la madre doveva incontrare all'università presenta uno stano marchio sul braccio, in cui si vedono in movimento delle delle pennette al sugo. La vista di questa carne viva a base di primo piatto mi disgusta, ma lo nascondo bene. Quindi intraprendiamo una conversazione sugli squali e trovo d'accordo con me il figlio della signora sul fatto che "se distruggi lo squalo distruggi tutto un ecosistema"
Fase 2) Sono in una specie di pizzeria/pub con Valerio (che è un ragazzo della palestra che nella realtà mi ha corteggiata, prima di scoprire che avessi un fidanzato, dopodichè abbiamo stretto un buon rapporto di amicizia) e altre amiche (che non vedo quasi mai). Sembra che Valerio e le amiche abbiamo organizzato insieme questa cena e io sono emozionata. La cena avviene senza intoppi, mangiandoci tutti una margherita e poi, al momento di andare in bagno urto per sbaglio nel passare una signora bionda. Esco in un baleno per la troppa fila e la signora, ferma all'uscita, mi prende a "male parole" e io rispondo "di buon grado". Finita la cena, mi dirigo insieme a Valerio in una stanza d'albergo e lì mi metto a provarci con lui, finchè non lo bacio e mi accorgo che lui bacia "con i denti", "senza lingua". Per la grande eccitazione, mi ricordo di avere in borsa dei preservativi e così gli chiedo "ma per caso li hai i preservativi?" e alla sua risposta negativa gli propongo: "e se io li avessi?". A questa domanda lui si tira indietro e, non senza un sorrisetto, mi dice che l'indomani si dovrà alzare alle sei, nonostante sia sabato e che non può fare tardi. Ecco che accende la luce della camera e chi ci vediamo? Niente meno che la signora bionda del locale con accanto una signora più anziana, che scopro essere rispettivamente la madre e la nonna di valerio!!!
Imbarazzata, capisco che la nostra intimità è decisamente finita, così mi appresto a telefonare al mio fidanzato per raccontargli tutto. Nel sogno, il mio fidanzato è una ragazza, a me ignota, che sembra tanto arrabiata per il fatto che era un bel pò che non ci sentivamo, ma quando gli/le racconto di Valerio si calma subito (nella realtà infatti il mio ragazzo non è contrario).