Voglio chiedere un consiglio a qualcuno che potrebbe aver avuto esperienze di questo tipo...
Spiego la situazione...
Ho avuto un incarico di tutor d'aula (la mia prima vera esperienza professionale) in una scuola (tramite un'agenzia formativa con la quale ho iniziato a collaborare) per un progetto formativo finanziato per fare una "messa a livello" ovvero sono ragazzi dai 16 ai 18 anni ai quali manca l'obbligo professionalizzante (hanno adempiuto a quello formativo) e sono stati in questo progetto selezionati un tot di ragazzi in caso di abbandono scolastico, che hanno perso anni per svariati motivi...e sono state predisposte diverse classi in due scuole.con didattica alternativa (ovvero non frontale tradizionale) tutti i pomeriggi dalle 4 alle 6 ore al giorno Io faccio il tutor d'aula due giorni a settimana in queste lezioni...
Ora il compito per un tutor d'aula nei corsi non e' niente di particolarmente difficile.. in questo caso la difficolta' sta nell'utenza .....
Ho iniziato da poco e mi trovo un po' in difficolta' su quale sia il modo giusto di pormi...
Non sono un insegnante, non sono uno di loro... e dovrei stare attento diciamo al clima dell'aula e a che l'apprendimento e la lezione vada nel migliore dei modi.
Non avendo mai avuto esperienze di questo tipo per me e' molto difficile fare il "cane a guardia", riprenderli.. dire di stare buoni ecc.... Provo una sorta di " imbarazzo" data da una sensazione di poca credibilita'... essendo ancora studente (laureato alla triennale di psicologia del lavoro e delle organizzazioni e iscritto alla magistrale di psicologia sociale e delle organizzazioni).
Ora i ragazzi personalmente sono abbastanza tranquilli in quanto a parte un po' di cartacce per terra e di casino per i corridoi e in classe non fanno niente di male o di particolarmente grave.... Credo sia anche normale dato che sono ragazzi che comunque hanno una forte demotivazione di partenza, e' diverso tempo che hanno abbandonato la scuola e quindi sono "scazzati" fin dall'inizio....
Io sto cercando di pormi partendo dal basso senza fare l'amico ma senza neanche fare il professore... dato che credo che non gli serva sentirsi riprendere e fare partacce dato che le hanno sempre ricevute (ed evidentemente non hanno funzionato).... Evito di essere troppo direttivo... non mi trovo a fare sgridate ecc e cerco di buttarla sempre in modo meno tragico... Ad esempio l'altro giorno arrivo' da me la preside incentivata dal bidello dicendomi che il giorno prima avevano sporcato i bagni ecc e che dovevo dirgli che non si fa ecc.. al che io gliel'ho fatto presente ma in modo tranquillo... E un giorno ad esempio che erano nei corridoi gli ho detto di fare meno casino che poi i bidelli ci rompevano anche a noi...
Ora la situazione sto cercando ancora di capire come gestirla... Vedo che soprattutto nella classe piu' turbolenta alcuni ragazzi stanno cercando di prendere confidenza con me... il che un minimo mi va anche bene ma ho paura che concedendogli una mano a lungo andare si prendano il braccio...
Diciamo che come prima esperienza e' una situazione non proprio semplice e mi trovo ad essere una via di mezzo fra un tutor d'aula e un educatore senza avere a mio parere le necessarie competenze in quanto non ho fatto che un esame di psicologia dello sviluppo e non ho mai avuto esperienze di lavoro con i ragazzi se non una di tutor con un ragazzo con problemi relazionali che pero' era una cosa molto diversa ....
Non so bene ancora come gestire il mio modo di pormi.... Inizialmente pensavo che cercare di mettermi piu' sul loro livello fosse la cosa migliore....preservando sempre una certa distanza... poi una chiacchierata con alcuni amici mi ha fatto pensare che loro probabilmente non mi vedranno mai sul loro livello ma che cercheranno in tutti i modi di percepire se potranno fare icche' vogliono e una cosa che ne avranno avuta la percezione come dicevo prima si prenderanno il braccio...
Qualcuno di voi ha avuto esperienze del genere? come porsi di fronte a cose cosi'?