non sto cercando un appoggio, semplicemente un parere esterno dato che la situazione non è affatto semplice. ciò non toglie che io possa già avere un'idea di come comportarmi .
grazie
Marzia
non sto cercando un appoggio, semplicemente un parere esterno dato che la situazione non è affatto semplice. ciò non toglie che io possa già avere un'idea di come comportarmi .
grazie
Marzia
Non posso rispondere alle tue domande. Ti porto solamente la mia esperienza.
Sono stato in terapia analitica (psicoanalisi? Chissà...) per quattro anni, a tre sedute la settimana. Lettino e tutto il resto.
Ho terminato la terapia per decisione mia, perché sentivo di aver raggiunto un obiettivo importante, ma anche perché dovevo comunque iniziare il percorso terapeutico "di scuola" (alcuni storceranno il naso di fronte alla richiesta di una scuola di seguire un percorso terapeutico di un tipo preciso, ma mi sto formando per diventare un terapeuta corporeo, e le terapie corporee non si possono imparare sui libri, né stando dietro a uno specchio. Occorre mettere in gioco il corpo, il proprio).
Ovviamente, ne ho parlato con la mia analista, per diversi mesi. Ma mi ricordo quei mesi come uno dei periodi più "produttivi" di tutti gli anni di analisi. Non ha mai cercato di dissuadermi, né si è mai arrabbiata per la mia scelta di optare per un percorso formativo così diverso dal suo. Anzi, abbiamo passato ore a chiacchierare delle differenze dei due approcci e mi ha consentito di esplorare piuttosto a fondo le motivazioni della mia scelta, e di comprenderle (per quanto possibile).
La decisione se chiudere, quando chiudere e come chiudere l'ha lasciata a me. Tra tutti i modi possibili di terminare un'analisi, l'ho sentito come un modo molto rispettoso e stimolante. Ho la coscienza che non tutto quel che si poteva fare è stato fatto, ma ho anche la speranza che qualcosa di ciò che resta si sta facendo con il mio nuovo terapeuta, in analisi bioenergetica individuale. E la sicurezza che l'inconscio non è conoscibile, e che pretendere di esaurirne le potenzialità (nel bene come nel male) sia più un riflesso del nostro narcisismo che non una possibilità concreta.
tutto qui
Buona vita
Guglielmo
Dott. Guglielmo Rottigni
Ordine Psicologi Lombardia n° 10126
Eh certo, avrà pensato come dire che tutto quello che avete fatto, tutto quel tempo, non ti è piaciuto, non l'hai sentito così utile, è stata come una critica implicita profonda.
Ciao e benvenuto/a nel forum di Ops
Da regolamento, le discussioni così vecchie e ferme da così tanto tempo non vanno riesumate, anche perchè riprendere e rispondere a messaggi e relative questioni successe quasi 5 anni fa non ha molto senso.
pertanto qui chiudo, buona continuazione
Sei un professionista? Servizio Supervisioni e E-book per professionisti
Per la tua formazione post laurea, dai un'occhiata alle proposte di Opsonline:
Corsi d'aula
Corsi on line
Webinar
Regolamento Forum
Innanzitutto, l'uomo normale è solo un'astrazione