Prendo spunto dall'esempio di Willy per chiarire il mio punto di vista.
Da noi si "interpreta" un tale comprtamento come timidezza o insicurezza, ma possono essere altri i motivi per cui una persona che ti parla non ti guarda negli occhi, ad es. è distratto da altri pensieri, oppure si accorge che quando ti guarda negli occhi tu ti imbarazzi ed evita di farti imbarazzare, oppure non ti guarda di proposito per comunicarti qualcosa, etc.
Questo e ciò cui mi riferisco quando dico di non fare semplici relazioni per cui "questo significa quello", ma di contestualizzare il comportamento, di riferirlo alla situazione in corso, cercando eventualmente altri segnali (sia verbali che non verbali).
Grazie, ricambio.Buona vita
Guglielmo