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  1. #16
    Partecipante Super Esperto
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    28-05-2006
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    Re: Analisi personale: quanto mi costi?

    ti perdoniamo. comunque io credo che come ogni lavoro in mercato libero ci siano offerte diverse a livello di prezzo..sennò cosa serve il tariffario? allora mettiamo il minimo a 70 euro visto che una prestazione al di sotto di questa cifra è considerata poco seria, un lavoro fatto male da parte di chi eroga il servizio, e superficialità nella persona che lo richiede. non credo che sia necessariamente significativo di "minor costo e minore qualità". e qua credo che le testimonianze sarebbero numerose. e allo stesso tempo io credo che una persona che si informa e decida anche in base al prezzo non voglia dire che sia superficiale in merito a tale scelta e a quello che significa. per me i miei denti e la mia salute sono molto importante, ma nella mia città c'è chi prende 300 euro per una pulizia e chi 150 (e a me quello da 300 mi ha pure "sassinato" le gengive.ma da qui a generalizzare che chi costa di più non offra niente di speciale ce ne passa).
    a me sembra più superficiale questa lettura, onestamente, anche se opinabile, e anche poco calata nella pratica. quello che urta di più è che si leggono tra le righe giudizi relativi alla persona che si informava sui prezzi, che non credo che tu possa e non debba sciorinare con tanta velocità

  2. #17
    Partecipante Super Esperto
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    28-05-2006
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    574

    Re: Analisi personale: quanto mi costi?

    ti perdoniamo. comunque io credo che come ogni lavoro in mercato libero ci siano offerte diverse a livello di prezzo..sennò cosa serve il tariffario? allora mettiamo il minimo a 70 euro visto che una prestazione al di sotto di questa cifra è considerata poco seria, un lavoro fatto male da parte di chi eroga il servizio, e superficialità nella persona che lo richiede. non credo che sia necessariamente significativo di "minor costo e minore qualità". e qua credo che le testimonianze sarebbero numerose. e allo stesso tempo io credo che una persona che si informa e decida anche in base al prezzo non voglia dire che sia superficiale in merito a tale scelta e a quello che significa. per me i miei denti e la mia salute sono molto importante, ma nella mia città c'è chi prende 300 euro per una pulizia e chi 150 (e a me quello da 300 mi ha pure "sassinato" le gengive.ma da qui a generalizzare che chi costa di più non offra niente di speciale ce ne passa).
    che diagnosi veloce che hai fatto di Lux..ti dobbiamo 70 euro?
    a me sembra più superficiale questa lettura, onestamente, anche se opinabile, e anche poco calata nella pratica. quello che urta di più è che si leggono tra le righe giudizi relativi alla persona che si informava sui prezzi, che non credo che tu possa e non debba sciorinare con tanta velocità

  3. #18
    Partecipante Leggendario L'avatar di gieko
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    Riferimento: Analisi personale: quanto mi costi?

    Ripeto, si sta parlando di psicoanalisi, quindi ci si riferisce a qualcosa di diverso dalla realtà, si tratta di iniziare a riconoscere il mondo interno. Ad ogni modo, visto che tale ottica sembra sfuggire, e tanto per essere concreti, la formazione in questo ambito richiede un'analisi didattica, che quindi non può essere svolta con un terapeuta qualsiasi. Andranno seguite le direttive dell'istituzione formatrice, con tutto ciò che comportano.

    Saluti
    gieko

  4. #19
    Partecipante Figo L'avatar di klaudia82
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    Riferimento: Analisi personale: quanto mi costi?

    amvedi che simpatia e solidarietà...

  5. #20
    Partecipante Assiduo L'avatar di Lux_lucis
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    Riferimento: Analisi personale: quanto mi costi?

    Citazione Originalmente inviato da gieko Visualizza messaggio
    Ripeto, si sta parlando di psicoanalisi, quindi ci si riferisce a qualcosa di diverso dalla realtà, si tratta di iniziare a riconoscere il mondo interno. Ad ogni modo, visto che tale ottica sembra sfuggire, e tanto per essere concreti, la formazione in questo ambito richiede un'analisi didattica, che quindi non può essere svolta con un terapeuta qualsiasi. Andranno seguite le direttive dell'istituzione formatrice, con tutto ciò che comportano.

    Saluti

    si, Gieko, lo sappiamo tutti che lo psicoterapeuta non può essere uno qualsiasi e che deve essere con un Socio della scuola o con altri analisti riconosciuti dal Comitato esecutivo della stessa ma magari chiedendo informazioni in giro anche grazie ad Ops, che è un ottimo strumento per farlo, è possibile venire a conoscenza di esperienze e, perchè no, anche costi, riservandosi ovviamente la facoltà di approfondire il discorso individualmente con il terapeuta..

  6. #21
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    Riferimento: Analisi personale: quanto mi costi?

    Citazione Originalmente inviato da gieko Visualizza messaggio
    Ripeto, si sta parlando di psicoanalisi, quindi ci si riferisce a qualcosa di diverso dalla realtà, si tratta di iniziare a riconoscere il mondo interno.
    Saluti


    Cio' non toglie che per "iniziare a riconoscere il mondo interno" si spendano risorse duramente guadagnate nel 'mondo esterno'.

    Quindi se la psicoanalisi "si riferisce a qualcosa di diverso dalla realta' " si puo' anche non pagare?!?! O almeno con moneta non reale...accettano i soldi del monopoli?
    Ultima modifica di Psielisa : 10-04-2011 alle ore 10.46.07

  7. #22
    Partecipante
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    Riferimento: Analisi personale: quanto mi costi?

    Citazione Originalmente inviato da Psielisa Visualizza messaggio


    Cio' non toglie che per "iniziare a riconoscere il mondo interno" si spendano risorse duramente guadagnate nel 'mondo esterno'.

    Quindi se la psicoanalisi "si riferisce a qualcosa di diverso dalla realta' " si puo' anche non pagare?!?! O almeno con moneta non reale...accettano i soldi del monopoli?
    Citazione Originalmente inviato da Lux_lucis Visualizza messaggio
    Gieko, mi chiedo se ti riferisci al mio post.. Sinceramente non credo di aver dato l'idea di una contrattazione e tantomeno di uno scambio al supermercato.. Sinceramente penso che la formazione in psicoterapia, accompagnata da analisi personale, sia fondamentale per il percorso che abbiamo scelto..

    Ovvio che si cerca di "risparmiare", se così si può dire, grazie anche al fatto che esistono terapeuti che fortunatamente hanno tariffari diversi..
    E allora per evitare che la scelta di una scuola di specializzazione ad orientamento psicoanalitico diventi una scuola d'elite, perchè non scambiarsi info al riguardo?
    Non so perchè chi non considera le "risorse duramente guadagnate nel mondo esterno" come diretta conseguenza della capacità di riconoscere il proprio mondo interno debba scegliere di fare un percorso formativo in psicoterapia psicodinamica.

    Ci sono molti altri orientamenti di pari dignità e rispetto che hanno il loro fondamento in un'ottica che ben distingue l'oggettività della realtà e coerentemente possono comprendere anche le logiche di mercato nella scelta della terapia stessa (e dell'offerta formativa).
    Ma quello che non si può spiegare è come la questione economica che si evince da taluni interventi sia una condizione precipua e discriminante per la scelta di quello che dovrebbe essere (uso il condizionale a questo punto) una formazione non solo teorico-tecnica, ma soprattutto funzionale. Perchè in psicoterapia psicodinamica o psicoanalisi lo strumento coadiuvante d'indagine è la persona del terapeuta nella sua unicità e non il solo sapere astratto formalizzato magari in protocolli, metodi e tecniche varie la cui acquisizione può essere scelta con un criterio di valutazione del rapporto qualità/prezzo.
    Quando però viene chiesto il nominativo di un terapeuta che applica tariffe convenienti perchè il desiderio di frequentare una scuola che si ritiene prestigiosa per la formazione che può offrire incontra la difficoltà della limitatezza delle risorse finanziarie e si cerca la soluzione nella convenienza economica, mi chiedo come quel futuro psicoterapeuta psicodinamico potrà condurre un'analisi con un futuro paziente che cercherà la soluzione più conveniente per aggirare gli ostacoli che la sua sofferenza gli porrà.
    Se si crede per davvero in una buona formazione (ed analisi conseguente) ed il suo costo è elevato, credo che sia molto più intellettualmente onesto cercare di trovare la soluzione per arrivare a coprire tale costo, piuttosto che cercare di abbassarlo rendendo tale operazione principale rispetto alla valutazione della qualità. Invece l'attenzione si è concentrata sui numeri, sulle cifre. Per carità, non ho niente in contrario a trattare in termini di numeri, cartelle cliniche, casi clinici, c'è una ragione anche in questo, ma non quando si parla di psicodinamica. Ed io credo che, se anche non si è iniziata o conclusa la specializzazione, il corso di studi universitari e le motivazioni che hanno maturato questa scelta siano sufficienti a sensibilizzare in tal senso.
    Quindi non penso che sia molto ovvio cercare di risparmiare perchè fortunatamente i terapeuti (competenti o incompetenti? non si sa, è ininfluente) hanno tariffari diversi. Semmai dovrebbe essere ovvio scegliere un buon terapeuta che fornisca una buona formazione con il quale sentire di lavorare bene insieme e poi, solo poi, informarsi quanto è il suo onorario e cercare di trovare le risorse (interne ed esterne) per coprirlo, ma non partire dal discorso di quanto ho a disposizione e poi cercare il megliore possibile che posso pagarmi.

    La questione non è pensare che il professionista che costa di più sia più capace di quello che costa di meno (non si capisce perchè alle obiezioni poste si dia questa interpretazione piuttosto sbrigativa e grossolana che non si addice ad un'acuta mente analitica); la questione è che le valutazioni che si fanno per arrivare ad una simile scelta parlano di come ci si responsabilizza, di come ci vediamo e di cosa vogliamo per noi (il mondo interno, appunto). Insomma, assumersi la responsabilità della propria formazione (e non solo) significa anche darsi delle risposte riguardo a cosa si dà priorità, se alla qualità (della formazione e della propria vita) o alla convenienza e significa anche mettersi alla prova per cercare di superare certi ostacoli con le proprie personali risorse. Poi magari potremo non riuscirci o decidere di abbandonare, di cambiare strada, di fare altre scelte, ma quello che avevamo scelto era andato in una certa direzione. Non so se un analista che abbia dato priorità alla convenienza potrà mai diventare un professionista (e non solo) di qualità.

    Quanto infine al non far diventare le scuole d'élite trovo curioso il fatto che ci si riferisca ad un pericolo circoscritto alla formazione e non all'analisi in generale. Perchè gli stessi problemi economici li hanno anche i pazienti. Ad un operaio che guadagna 1.200 euro al mese con famiglia, figli, affitto e quant'altro 3 sedute settimanali a 45 euro sarebbero 540 euro mensili: se lui vi chiedesse un prezzo di 10 euro a seduta perchè non può coprire l'onorario intero, ma è suo desiderio fare una terapia analitica cosa gli rispondereste?
    Ultima modifica di wxyzabcd : 11-04-2011 alle ore 10.09.56

  8. #23
    Partecipante Assiduo L'avatar di Lux_lucis
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    Riferimento: Analisi personale: quanto mi costi?

    Citazione Originalmente inviato da wxyzabcd Visualizza messaggio
    Non so perchè chi non considera le "risorse duramente guadagnate nel mondo esterno" come diretta conseguenza della capacità di riconoscere il proprio mondo interno debba scegliere di fare un percorso formativo in psicoterapia psicodinamica.

    Ci sono molti altri orientamenti di pari dignità e rispetto che hanno il loro fondamento in un'ottica che ben distingue l'oggettività della realtà e coerentemente possono comprendere anche le logiche di mercato nella scelta della terapia stessa (e dell'offerta formativa).
    Ma quello che non si può spiegare è come la questione economica che si evince da taluni interventi sia una condizione precipua e discriminante per la scelta di quello che dovrebbe essere (uso il condizionale a questo punto) una formazione non solo teorico-tecnica, ma soprattutto funzionale. Perchè in psicoterapia psicodinamica o psicoanalisi lo strumento coadiuvante d'indagine è la persona del terapeuta nella sua unicità e non il solo sapere astratto formalizzato magari in protocolli, metodi e tecniche varie la cui acquisizione può essere scelta con un criterio di valutazione del rapporto qualità/prezzo.
    Quando però viene chiesto il nominativo di un terapeuta che applica tariffe convenienti perchè il desiderio di frequentare una scuola che si ritiene prestigiosa per la formazione che può offrire incontra la difficoltà della limitatezza delle risorse finanziarie e si cerca la soluzione nella convenienza economica, mi chiedo come quel futuro psicoterapeuta psicodinamico potrà condurre un'analisi con un futuro paziente che cercherà la soluzione più conveniente per aggirare gli ostacoli che la sua sofferenza gli porrà.
    Se si crede per davvero in una buona formazione (ed analisi conseguente) ed il suo costo è elevato, credo che sia molto più intellettualmente onesto cercare di trovare la soluzione per arrivare a coprire tale costo, piuttosto che cercare di abbassarlo rendendo tale operazione principale rispetto alla valutazione della qualità. Invece l'attenzione si è concentrata sui numeri, sulle cifre. Per carità, non ho niente in contrario a trattare in termini di numeri, cartelle cliniche, casi clinici, c'è una ragione anche in questo, ma non quando si parla di psicodinamica. Ed io credo che, se anche non si è iniziata o conclusa la specializzazione, il corso di studi universitari e le motivazioni che hanno maturato questa scelta siano sufficienti a sensibilizzare in tal senso.
    Quindi non penso che sia molto ovvio cercare di risparmiare perchè fortunatamente i terapeuti (competenti o incompetenti? non si sa, è ininfluente) hanno tariffari diversi. Semmai dovrebbe essere ovvio scegliere un buon terapeuta che fornisca una buona formazione con il quale sentire di lavorare bene insieme e poi, solo poi, informarsi quanto è il suo onorario e cercare di trovare le risorse (interne ed esterne) per coprirlo, ma non partire dal discorso di quanto ho a disposizione e poi cercare il megliore possibile che posso pagarmi.

    La questione non è pensare che il professionista che costa di più sia più capace di quello che costa di meno (non si capisce perchè alle obiezioni poste si dia questa interpretazione piuttosto sbrigativa e grossolana che non si addice ad un'acuta mente analitica); la questione è che le valutazioni che si fanno per arrivare ad una simile scelta parlano di come ci si responsabilizza, di come ci vediamo e di cosa vogliamo per noi (il mondo interno, appunto). Insomma, assumersi la responsabilità della propria formazione (e non solo) significa anche darsi delle risposte riguardo a cosa si dà priorità, se alla qualità (della formazione e della propria vita) o alla convenienza e significa anche mettersi alla prova per cercare di superare certi ostacoli con le proprie personali risorse. Poi magari potremo non riuscirci o decidere di abbandonare, di cambiare strada, di fare altre scelte, ma quello che avevamo scelto era andato in una certa direzione. Non so se un analista che abbia dato priorità alla convenienza potrà mai diventare un professionista (e non solo) di qualità.

    Quanto infine al non far diventare le scuole d'élite trovo curioso il fatto che ci si riferisca ad un pericolo circoscritto alla formazione e non all'analisi in generale. Perchè gli stessi problemi economici li hanno anche i pazienti. Ad un operaio che guadagna 1.200 euro al mese con famiglia, figli, affitto e quant'altro 3 sedute settimanali a 45 euro sarebbero 540 euro mensili: se lui vi chiedesse un prezzo di 10 euro a seduta perchè non può coprire l'onorario intero, ma è suo desiderio fare una terapia analitica cosa gli rispondereste?
    Nonostante il linguaggio forbito e ricercato, trovo quanto scritto da te abbastanza superficiale e ti spiego subito il perchè:

    "Se si crede per davvero in una buona formazione (ed analisi conseguente) ed il suo costo è elevato, credo che sia molto più intellettualmente onesto cercare di trovare la soluzione per arrivare a coprire tale costo, piuttosto che cercare di abbassarlo rendendo tale operazione principale rispetto alla valutazione della qualità. Invece l'attenzione si è concentrata sui numeri, sulle cifre" ----> faccio tre lavori. mi mantengo da sola. sto preparando l'esame di stato e non so se riesco a infilare un quarto lavoro tra i miei impegni (ci sto provando cercando qualcosina nel weekend). Mi sento profondamente indignata se mi dici che "bisognerebbe provare a coprire tale costo". Se ho risposto a questo thread chiedendo info è perchè, dopo un'attenta valutazione di entrate e uscite, e un'analisi dettagliata delle mie motivazioni ad intraprendere questo percorso indipendentemente dall'obbligo formativo proveniente dalla scuola di riferimento, è perchè ne sono uscita "sconfitta". I soldi che guadagno duramente ogni mese non mi bastano e allora ho cercato un esperto competente ma low-cost. PERCHE' CI SONO!!
    Non voglio fare nomi ma una professionista,riconosciuta in diversi contesti, applica tariffe agevolate.. tant'è che mi sono rivolta a lei per sapere se conoscesse qualcuno che avesse la sua stessa politica, poichè con lei non posso intraprendere un percorso terapeutico causa conoscenza pregressa.
    Reputo quindi il tuo commento (che ho riportato di seguito) altamente giudicante e tendente ad inutili generalizzazioni:

    "Quando però viene chiesto il nominativo di un terapeuta che applica tariffe convenienti perchè il desiderio di frequentare una scuola che si ritiene prestigiosa per la formazione che può offrire incontra la difficoltà della limitatezza delle risorse finanziarie e si cerca la soluzione nella convenienza economica, mi chiedo come quel futuro psicoterapeuta psicodinamico potrà condurre un'analisi con un futuro paziente che cercherà la soluzione più conveniente per aggirare gli ostacoli che la sua sofferenza gli porrà."

    Infine, riguardo la questione dell'operaio: se mi dovesse chiedere tariffe agevolate penso proprio lo accontenterei. HO SCELTO QUESTO LAVORO PER AIUTARE LA PERSONA SOFFERENTE, NON PER FARE SOLDI SULLA SOFFERENZA ALTRUI.

  9. #24
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    Riferimento: Analisi personale: quanto mi costi?

    Citazione Originalmente inviato da Lux_lucis Visualizza messaggio
    Mi sento profondamente indignata se mi dici che "bisognerebbe provare a coprire tale costo". Se ho risposto a questo thread chiedendo info è perchè, dopo un'attenta valutazione di entrate e uscite, e un'analisi dettagliata delle mie motivazioni ad intraprendere questo percorso indipendentemente dall'obbligo formativo proveniente dalla scuola di riferimento, è perchè ne sono uscita "sconfitta".
    Non attribuire a me un giudizio di valore quando tu stessa hai questa sensazione di "sconfitta". E' così che inizi il tuo percorso di formazione. Cosa che si ripercuote naturalmente anche sulla valutazione del futuro professionale:
    Infine, riguardo la questione dell'operaio: se mi dovesse chiedere tariffe agevolate penso proprio lo accontenterei. HO SCELTO QUESTO LAVORO PER AIUTARE LA PERSONA SOFFERENTE, NON PER FARE SOLDI SULLA SOFFERENZA ALTRUI.
    Hai mai pensato che una tariffa professionale sia una simbolica attribuzione di valore alla prestazione che si offre? Sei sicura di aiutare una persona sofferente svalutando quello che fai o pensi di poter campare d'aria e della sensazione di onnipotenza che ti possa dare il pensare che stai aiutando qualcuno? Oppure pensi nella tua futura attività professionale di continuare a fare tre o quattro lavori collaterali che ti possano permettere di applicare tariffe sottocosto ai sofferenti? Oppure pensi che ciò che non ricaverai dall'indigente di poterlo recuperare applicando prezzi più alti a chi è benestante?
    Ultima modifica di wxyzabcd : 11-04-2011 alle ore 12.23.24

  10. #25
    Partecipante Assiduo L'avatar di Lux_lucis
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    Riferimento: Analisi personale: quanto mi costi?

    Mi sa che qui c'è da pagare un pò tutti per le diagnosi che fanno.. altro che 70 euro e setting strutturato.. GRATIS E ATTRAVERSO UNO SCHERMO!

  11. #26
    Partecipante Leggendario L'avatar di gieko
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    Riferimento: Analisi personale: quanto mi costi?

    Altro che diagnosi, si tratta piuttosto di confrontarsi con chi è più avanti di qualche anno nell'ambito della psicoanalisi e che ha sollevato questioni non prive di fondamento. Un'opportunità, se si vuole, rispetto alla quale potrebbero sorgere questioni utili per la propria formazione. Ma la tendenza sembra - non tanto inaspettatamente, ad essere sinceri - quella alla conferma delle proprie posizioni.

    Saluti
    gieko

  12. #27

    Riferimento: Analisi personale: quanto mi costi?

    "Non attribuire a me un giudizio di valore quando tu stessa hai questa sensazione di "sconfitta". E' così che inizi il tuo percorso di formazione."

    mi sa che non hai ben chiaro cosa intendesse Lux_Lucis:

    "Se ho risposto a questo thread chiedendo info è perchè, dopo un'attenta valutazione di entrate e uscite, e un'analisi dettagliata delle mie motivazioni ad intraprendere questo percorso indipendentemente dall'obbligo formativo proveniente dalla scuola di riferimento, ne sono uscita "sconfitta""

    La sconfitta sta nel fatto che nonostante 3 lavori non riuscirebbe a pagarsi l'analisi personale e a "vivere". Quindi il suo percorso di formazione inizia con tante avversità, è vero, sopratutto materiali a quanto riferisce, ma non di certo con una voglia di iniziare un percorso conoscitivo del proprio mondo interno ridotta a causa di questioni monetarie. Mi pare ovvio, e penso che tutti siano d'accordo, che qualunque carriera non debba essere relegata ad un piccolo numero di persone benestanti ma che dovrebbe essere accessibile ai più meritevoli, e, quindi, non per forza ai più "ricchi".

    Persino all'interno degli stessi ordini degli psicologi si sta discutendo sul problema della formazione: sembra che la maggior parte dell'entrate degli psicoterapeuti provenga appunto da "futuri psicoterapeuti", in pratica si guadagna sulla categoria stessa. A mio avviso sarebbe moralmente corretto che vi siano delle agevolazioni per gli studenti di questa disciplina. In fondo, oltre ad essere un mezzo di crescita ed esplorazione personale, è anche un obbligo formativo di una scuola d'èlite (anche se dovrebbe essere considerata èlite intellettuale e non monetaria)per cui dovrebbe esserci degli agevolamenti, non credete?

    Ora passando alla ricerca di uno psicoterapeuta a prezzo agevolato, non si tratta di andare dal "meno caro x risparmiare soldini" ma, essendo a conoscenza dell'esistenza di psicoterapeuti che hanno questo tipo di mentalità (di cui sopra), ricercare lo specialista più consono alla propria personalità, e tra le cui caratteristiche c'è anche l'accessibilità, in questo caso anche economica.

    "Hai mai pensato che una tariffa professionale sia una simbolica attribuzione di valore alla prestazione che si offre? Sei sicura di aiutare una persona sofferente svalutando quello che fai o pensi di poter campare d'aria e della sensazione di onnipotenza che ti possa dare il pensare che stai aiutando qualcuno?"

    Tariffa agevolata non vuol dire 10cent ma una tariffa ridotta, diluita o simile. Poichè per adesso le cure psicoterapiche non sono "passate dalla mutua" (o non ancora), in certe condizioni credo possa essere possibile ridefinire i budget per permettere la "cura".

    "Altro che diagnosi, si tratta piuttosto di confrontarsi con chi è più avanti di qualche anno nell'ambito della psicoanalisi e che ha sollevato questioni non prive di fondamento"
    Vero, è un confronto, ma sembra che wxyzabcd consigli caldamente di lasciare stare questa strada se non si hanno i requisiti economici ("Non so perchè chi non considera le "risorse duramente guadagnate nel mondo esterno" come diretta conseguenza della capacità di riconoscere il proprio mondo interno debba scegliere di fare un percorso formativo in psicoterapia psicodinamica.Ci sono molti altri orientamenti di pari dignità e rispetto....") e non sono d'accordo. Penso che siano le motivazioni il fulcro di un'analisi personale (ancor più dell'obbligo formativo) e perciò non capisco perchè smorzare la volontà di qualcuno solo perchè non ha le spalle protette da fondi monetari giù acquisiti in maniera autonoma o per discedenza.

    "Ma la tendenza sembra - non tanto inaspettatamente, ad essere sinceri - quella alla conferma delle proprie posizioni." Cambiare può essere fonte di miglioramento/sviluppo ma per esserci cambiamento deve esserci una ragione, credo che ciò valga anche per un punto di vista. In questo caso il motivo per cui Lux_Lucis dovrebbe cambiare/modificare il suo punto di vista quale sarebbe? Sembrerebbe davvero che lo slogan di chi è intervenuto sia "Il miglior servizio ha il prezzo più alto" ma penso sia chiaro che non è il vero pensiero alla base degli interventi. Oltre l'apparenza forse il messaggio che voleva passare era quello di non dare maggior peso come primo aspetto alla questione economica ma di pensare sopratutto a quella formativa. Ciò non toglie che Lux_Lucis non ha affermato di voler spendere il minimo ma di trovare una terapia da potersi permettere. Sono cose differenti.

  13. #28
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    Riferimento: Analisi personale: quanto mi costi?

    Citazione Originalmente inviato da BadWizard Visualizza messaggio
    "Non attribuire a me un giudizio di valore quando tu stessa hai questa sensazione di "sconfitta". E' così che inizi il tuo percorso di formazione."

    mi sa che non hai ben chiaro cosa intendesse Lux_Lucis:

    "Se ho risposto a questo thread chiedendo info è perchè, dopo un'attenta valutazione di entrate e uscite, e un'analisi dettagliata delle mie motivazioni ad intraprendere questo percorso indipendentemente dall'obbligo formativo proveniente dalla scuola di riferimento, ne sono uscita "sconfitta""

    La sconfitta sta nel fatto che nonostante 3 lavori non riuscirebbe a pagarsi l'analisi personale e a "vivere". Quindi il suo percorso di formazione inizia con tante avversità, è vero, sopratutto materiali a quanto riferisce, ma non di certo con una voglia di iniziare un percorso conoscitivo del proprio mondo interno ridotta a causa di questioni monetarie. Mi pare ovvio, e penso che tutti siano d'accordo, che qualunque carriera non debba essere relegata ad un piccolo numero di persone benestanti ma che dovrebbe essere accessibile ai più meritevoli, e, quindi, non per forza ai più "ricchi".

    Persino all'interno degli stessi ordini degli psicologi si sta discutendo sul problema della formazione: sembra che la maggior parte dell'entrate degli psicoterapeuti provenga appunto da "futuri psicoterapeuti", in pratica si guadagna sulla categoria stessa. A mio avviso sarebbe moralmente corretto che vi siano delle agevolazioni per gli studenti di questa disciplina. In fondo, oltre ad essere un mezzo di crescita ed esplorazione personale, è anche un obbligo formativo di una scuola d'èlite (anche se dovrebbe essere considerata èlite intellettuale e non monetaria)per cui dovrebbe esserci degli agevolamenti, non credete?
    Mi sa che non hai chiaro ciò che io ho chiaro.
    Tra l'altro non andrei così leggero con quel che può apparire ovvio.
    Fare lo psicoanalista non è una qualunque carriera - forse è questo il messaggio difficile da far passare - ed il fatto di contestare l'elitarismo della formazione (ma potrebbe essere esteso alla generalità del percorso terapeutico) vuol dire accettarne comunque l'applicazione delle sue logiche. Quel che dico invece è che le motivazioni per fare l'analista prevalicano tale tipo di logica che diventa corollario.
    Se Lux Lucis scegliesse la psicoterapeuta che applica la tariffa di € 45,00 perchè ritiene la sua metodologia valida per la formazione che vorrà seguire e sentisse che ci lavorerà bene, credo che opererebbe una scelta la cui libertà di conferma si riproporrà sempre nel suo percorso quando si scontrerà con le inevitabili difficoltà che gli si presenteranno. Se viceversa la valutazione della limitatezza delle sue risorse finanziarie è il presupposto principale di tale scelta, credo che non sarà mai libera di pensare che ciò che sta facendo è veramente ciò che vuole.

    "Hai mai pensato che una tariffa professionale sia una simbolica attribuzione di valore alla prestazione che si offre? Sei sicura di aiutare una persona sofferente svalutando quello che fai o pensi di poter campare d'aria e della sensazione di onnipotenza che ti possa dare il pensare che stai aiutando qualcuno?"

    Tariffa agevolata non vuol dire 10cent ma una tariffa ridotta, diluita o simile. Poichè per adesso le cure psicoterapiche non sono "passate dalla mutua" (o non ancora), in certe condizioni credo possa essere possibile ridefinire i budget per permettere la "cura".
    Anche qui si contesta qualcosa di cui si accetta l'applicazione: 10 cent.no 50 euro si. Ripeto, una tariffa professionale in psicoterapia psicodinamica (ma non solo) attribuisce un valore simbolico - e non economico - a ciò che si fa. Poi ha naturalmente un riflesso finaziario reale, ma non è a questo livello che si colloca la psicodinamica e chi la vuol fare dovrebbe saper distinguere la valenza di questo discorso.


    "Altro che diagnosi, si tratta piuttosto di confrontarsi con chi è più avanti di qualche anno nell'ambito della psicoanalisi e che ha sollevato questioni non prive di fondamento"
    Vero, è un confronto, ma sembra che wxyzabcd consigli caldamente di lasciare stare questa strada se non si hanno i requisiti economici ("Non so perchè chi non considera le "risorse duramente guadagnate nel mondo esterno" come diretta conseguenza della capacità di riconoscere il proprio mondo interno debba scegliere di fare un percorso formativo in psicoterapia psicodinamica.Ci sono molti altri orientamenti di pari dignità e rispetto....") e non sono d'accordo. Penso che siano le motivazioni il fulcro di un'analisi personale (ancor più dell'obbligo formativo) e perciò non capisco perchè smorzare la volontà di qualcuno solo perchè non ha le spalle protette da fondi monetari giù acquisiti in maniera autonoma o per discedenza.
    Ma perchè rischiare di arrivare a conclusioni errate? Chiedi e ti rispondo. Non ho consigliato di lasciar perdere perchè non si hanno i requisiti economici, questo è ciò che ci vuoi vedere tu. E' il discorso della logica che ho fatto sopra. Non capisco infatti perchè chi vuol fare psicodinamica non attribuisce un valore simbolico a certe scelte che sembrano avere una preminenza economica.
    Pare quasi che non crediate che la psicoanalisi possa far superare quelli che appaiono dei limiti reali. Come se non si hanno sufficienti mezzi finanziari o non si trovino situazioni convenienti o se non venga agevolata dallo stato non si possa fare. Va bene per chicchessia, ma per chi ne vuol far diventare una professione oltre che un modo proprio di ragionare...boh!
    Ultima modifica di wxyzabcd : 12-04-2011 alle ore 17.34.41

  14. #29
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    Riferimento: Analisi personale: quanto mi costi?

    il problema di questa discussione e' che si e' andati fuori tema. Un utente voleva informazioni pratiche e specifiche sui costi di un'analisi personale.

    Purtroppo alcuni non riescono a rimanere in tema senza fare sfoggio di un certo spocchioso senso di superiorita'. Se una persona chiedesse informazioni su una scuola sistemico-relazionale non penso partirei con una tirata sull'etica o sui principi fondanti della professione.

  15. #30
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    Riferimento: Analisi personale: quanto mi costi?

    Citazione Originalmente inviato da Psielisa Visualizza messaggio
    il problema di questa discussione e' che si e' andati fuori tema. Un utente voleva informazioni pratiche e specifiche sui costi di un'analisi personale.

    Purtroppo alcuni non riescono a rimanere in tema senza fare sfoggio di un certo spocchioso senso di superiorita'. Se una persona chiedesse informazioni su una scuola sistemico-relazionale non penso partirei con una tirata sull'etica o sui principi fondanti della professione.
    quoto pienamente Psielisa. questo thread è stato aperto per un confronto sui costi e per scambiarsi informazioni. Invece c'è stato un attacco vero e proprio che ha boicottato il vero intento della discussione.
    Meditate, psicologi, meditate..

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