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  1. #1
    Ospite non registrato
    Ho ricevuto poco fa questo e... sono parecchio confuso!

    voi che ne pensate??

    Delibera del Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi

    Dr. Salvatore Manai

    ---------------

    Il CNO (seduta del 23 marzo 2002)

    Visto l'art. 28, comma 6 lettera d) della L. 56/89

    Vista la legge comunitaria 2001/31 CEE sul commercio elettronico

    Ritenuto che le pratiche di consulenza psicodiagnostica e
    psicoterapeutica via internet non sono conformi ai principi espressi
    negli artt. 6,7 e 11 del vigente codice deontologico

    DELIBERA

    Di ritenere l'esercizio di tali attività sanzionabili ai sensi degli
    artt. 26 e 27 della legge 56/89.

    Si invitano pertanto tutti i consigli regionali e provinciali a fare
    osservare la presente delibera dandone ampia diffusione agli iscritti;

    Si dispone la pubblicazione della presente deliberazione sul Sito web
    e
    sul giornale dell'Ordine nazionale degli Psicologi.

  2. #2
    Ospite non registrato
    Ciao Sorin. Ho letto sul sito dell'Ordine Psicologi della Lombardia che "il documento circolato in rete è falso, o meglio, parzialmente falso in quanto si tratterebbe di una prima formulazione e non di quanto effettivamente approvato dal CN: In particolare l'errore risiede proprio nelle parole "consulenza psicodiagnositca" e "consulenza psicoterapeutica". La versione definitiva sostituirebbe il termine "consulenza" con "attività" (Luigi Di Giuseppe)". Quindi mi chiedo: c'è o non c'è una delibera? Sul sito dell'Ordine Nazionale non ho trovato nulla. Tu sai qualcosa di più?
    C'è qualche sito, a parte psychoinside, che mi potete consigliare in relazione al tema in questione? (psicoterapia on-line, consulenza on-line)? Grazie, Etta!

  3. #3
    Ospite non registrato
    [quote50cbe5e03="etta"]C'è qualche sito, a parte psychoinside, che mi potete consigliare in relazione al tema in questione? (psicoterapia on-line, consulenza on-line)? Grazie, Etta![/quote50cbe5e03]
    [color=blue50cbe5e03]Ciao Etta, sto preparando la tesi proprio sulle psicoterapie e sul colloquio on-line e ho trovato in proposito alcuni siti che forse ti potranno interessare:
    www.psychomedia.it
    www.psicologoonline.it
    www.fastcom.it/psico/freud.htm
    www.psicoterapie.org
    Ciao
    Cate

    P.S.: Se ne trovi altri oltre a questi e a psychoinside me li passeresti?Grazie!![/color50cbe5e03]

  4. #4
    Ospite non registrato
    Ciao C@te. Ho appena trovato qualche articolo su www.psiconline.it. Grazie mille per gli indirizzi. Se trovo altro ti faccio sapere sicuramente!
    Etta

  5. #5
    Ospite non registrato
    Ma secondo voi, a prescindere dall'effettiva esistenza o meno di una delibera in tal senso, è possibile attività psicodiagnostica o psicoterapeutica in rete?

    Ciao,
    Puck

  6. #6
    Ospite non registrato
    Tema molto interessante Puck, appena ho tempo scrivo al proposito...

  7. #7
    Ospite non registrato
    [quote:60fc30dfa9="Puck"]Ma secondo voi, a prescindere dall'effettiva esistenza o meno di una delibera in tal senso, è possibile attività psicodiagnostica o psicoterapeutica in rete?

    Ciao,
    Puck[/quote:60fc30dfa9]


    si


    ...uomo di poche parole ^___^:


    vediamo se il discorso prende il via.


    ciaoaooa

  8. #8
    Ospite non registrato
    [quote11e3ee084="hiroaki"][quote11e3ee084="Puck"]Ma secondo voi, a prescindere dall'effettiva esistenza o meno di una delibera in tal senso, è possibile attività psicodiagnostica o psicoterapeutica in rete?

    Ciao,
    Puck[/quote11e3ee084]


    si


    ...uomo di poche parole ^___^:


    vediamo se il discorso prende il via.


    ciaoaooa[/quote11e3ee084]

    Raccolgo e rilancio...con altrettante poche parole...

    Perchè?

    Puck

  9. #9
    Ospite non registrato
    Ah, il bello di non avere la persona davanti che ti distrae con tutti i suoi comportamenti, il bello di non dover controllare le tue reazioni, il bello di poter restarsene tranquillamente davanti al monitor in canottiera e pantofole, con tutto il tempo per meditare una risposta "adatta"...

  10. #10
    Ospite non registrato
    "Seduto al computer, puoi essere nudo, mangiare pizza tutto il giorno, non lavarti mai, non spazzare per terra , non incontrare mai nessuno , niente rossetto , niente chiacchiere , niente moda, niente scarpe , capelli per aria , e tutto questo continuando a essere connesso via Internet.Così perdiamo il nostro corpo , il nostro stile, la nostra cultura. "


    [i:178922f973]James Hillman - Anima Mundi[/i:178922f973]


    Ciao,

  11. #11
    Ospite non registrato

    internet

    [quote:2fafe13ed9="Puck"]"Seduto al computer, puoi essere nudo, mangiare pizza tutto il giorno, non lavarti mai, non spazzare per terra , non incontrare mai nessuno , niente rossetto , niente chiacchiere , niente moda, niente scarpe , capelli per aria , e tutto questo continuando a essere connesso via Internet.Così perdiamo il nostro corpo , il nostro stile, la nostra cultura. "


    [i:2fafe13ed9]James Hillman - Anima Mundi[/i:2fafe13ed9]


    Ciao,[/quote:2fafe13ed9]

    anch'io posso essere in parte d'accordo con Hillman, se parliamo di un internet dipendente
    Ma qui mi pare si tratti semplicemente di consulenze online... La mia naturalmente è una simpatica provocazione (a due giorni dalla pova scritta dell'esame di stato poi!) per cercare di animare la discussione su un argomento che trovo molto interessante.
    Non condivido infatti l'idea di zio James quando dice che con internet perdiamo la nostra cultura. Internet è un aspetto della nostra cultura ed è un prodotto di essa, perché rinunciarvi?
    La consulenza online, ha delle caratteristiche peculiari che il colloquio vis a vis non ha (e viceversa, ovviamente). Il mezzo impiegato non è quello orale ma quello scritto. Non credo che in questo modo le informazioni non passino, penso semplicemente che passino per altri canali e che ciò vada studiato a fondo.
    L'interazione faccia a faccia è stata ampiamente (anche troppo, qualche volta) studiata, codificata, catalogata all'interno di modelli teorici. Il fatto che un lavoro di tal genere non sia ancora stato fatto (non a questi livelli, almeno) per l'interazione scritta, non mi sembra che voglia dire che essa va messa a parte, tutt'altro. Inoltre una relazione online (prendi anche questa del forum) non mi pare che sia "meno relazione" di un uscita con gli amici. Gli scopi e le funzioni sono diversi. L'importante è non uscirsene con sciocchi estremismi del tipo "che vita sarebbe se avessimo solo amici online?"
    La vita è fatta di tanti aspetti. E internet è uno (non l'Uno).

  12. #12
    Ospite non registrato
    In effetti parlare di più o meno confrontando le due realtà(virtuale, non-virtuale) non ha molto senso...perchè paragoni di questo tipo "andrebbero" fatti fra elementi simili...e questi appunto non lo sono.

    Caratteristiche molto diverse,personalmente diverse.
    A seconda di come lo viviamo singolarmente.
    Ma,mi sembra di vedere un costante più o meno comune a tutti :davanti a questo pc siamo più o meno soli....fisicamente soli.
    E poi perderemmo un sacco di elementi...espressione, gesti, sbalzi tonali, esplosioni umorali...Non ti sembra? (non la prendere come una domanda retorica, cerco veramente di capire e spero sempre di trovare possibilità e punti di vista che non ho "visto", fuori dalla mia portata).

    E poi ancora, io ho molta difficoltà a definire un "concetto " d'identità valido qui nel virtuale.Una consulenza può prescindere dall'identità delle parti in gioco?

    Quello della consulenza on-line sembra il passo logico,una sorta di evoluzione naturale dell'uso di questo eccezionale strumento...in fondo basta girare qualche comunità per notare quanto spesso diventino crogiuolo di "sfoghi"...però poi,in un modo o nell'altro, nasce l'esigenza di conoscersi...quasi in tutti...e a quel punto gli incontri entrano in modo preponderante fra gli utenti...la realtà si infiltra nella virtualità con prepotenza ed è molto difficile farle coesistere, perchè fondamentalmente sono cose diverse...almeno così mi sembra...E se nascesse questa esigenza di conoscersi durante una consulenza?

    Come tutte le cose,specialmente quelle nuove, la strada è fatta di mattoni gialli con sopra tanti punti interrogativi.

    Ciao gaudenzio... questo per l'esame

    Puck

  13. #13
    Ospite non registrato
    E' da poco tempo che sto riflettendo su questo possibile sviluppo di una relazione terapeutica e, come te, ho anch'io molte domande e molti dubbi a riguardo. In attesa che qualcuno si muova e cerchi di mettere a punto studi un po' più "oggettivi" sulla faccenda, credo che sia interessante discuterne insieme per ipotizzare quale uso fare di questo notevole strumento.

    Ho l'impressione che la netta separazione tra "virtuale" e "reale" sia più linguistica che sostanziale, ha più l'aria di essere una trovata pubblicitaria (e non mi pare che internet necessiti di pubblicità). Voglio dire: dietro un'email spedita, dietro un messaggio postato in un forum, perfino dietro un form riempito online, c'è sempre una persona, con l'interezza della sua identità. Basta dare un'occhiata ad una qualsiasi mailing list o gruppo di discussione per rendersi conto che i vari "fantaman 87" "palletta 2" "alex" ecc. si esprimono in modo diverso fra loro ed usano uno stile comunicativo particolare e spesso riconoscibile.

    Partendo da un altro punto di vista, credo che difficilmente sentiremo parlare del leggere un libro o un fumetto come di un'attività che ha a che fare con il mondo del "virtuale". Ma anche lì l'autore (che molte volte usa anche pseudonimi) non è presente in carne ed ossa, nè di solito sappiamo che faccia ha; d'altro canto lui non sta scrivendo al singolo lettore, di cui ignora l'esistenza. Prima che inventassero internet andava forte, e non solo tra gli adolescenti, lo scambio epistolare con un "amico di penna", scovato su qualche annuncio e spesso residente a centinaia di Km (quando non addirittura in un altro stato) di distanza. Eppure non ho mai sentito parlare di queste attività come "mondo virtuale".

    Con questo vorrei dirti che non cercherei tanto "un concetto di identità valido qui nel virtuale", quanto piuttosto il modo in cui "l'identità" utilizza questo mezzo di comunicazione reale per esprimere se stessa. Senz'altro il ruolo interpretato in Internet non è lo stesso che interpretiamo con la nostra dolce metà, con la mamma o col capoufficio, ma credo che sia un ruolo altrettanto "reale".

    Io non sono di quelli che credono in una identità dispersa in tanti ruoli, anzi: penso che attraverso i ruoli si esprimano aspetti diversi della stessa persona. Una delle cose di cui noi esseri umani ci vantiamo è proprio questa capacità di saper modulare i nostri comportamenti a seconda del contesto. Di più: utilizziamo il contesto per dare senso ai comportamenti.

    Concordo pienamente con te sul fatto che non potremmo usufruire di tutti quegli aspetti prosodici e mimici su cui è fondata la maggior parte dell'interazione faccia a faccia.

    Tieni però conto della natura del mezzo: utilizziamo la scrittura per comunicare. Io distinguerei tra "scrittura" e "canale verbale" perché appartengono ad ambiti molto diversi: lo scritto e il parlato.

    Il parlato, proprio poiché utilizza tutti quegli elementi che tu hai detto, veicola l'informazione sintetizzandola in un altro modo. Lo scritto utilizza un processo detto di "nominalizzazione": l'informazione è condensata in poche proposizioni concatenate da legami subordinativi (una principale e poi varie subordinate). Il parlato invece ha una modalità molto ridondante sul canale verbale, con frasi spesso incomplete, con soggetti implici e con legami coordinativi (se esiste questo termine!): le proposizioni sono quasi tutte sullo stesso piano, sono coordinate rette dalla congiunzione "e" o simili. Infatti tutte le lacune del canale verbale sono colmate (e non solo) da quello non verbale.

    Con tutta questa tirata pallosissima ( ) volevo cercare di mostrare come credo che l'analisi di una consulenza online debba muoversi su un versante molto più "linguistico", facendo attenzione a come l'altro imposta i discorsi, al modo in cui usa la punteggiatura, quali termini preferisce usare ecc.

    Stiamo naturalmente parlando di un'interazione non immediata (come nel caso di una consulenza faccia a faccia) ma di una consulenza mediata (dal testo scritto). A me sembra di vederci alcuni vantaggi (ovviamente non intendo che essa sia da preferire all'interazoine faccia a faccia!):

    1- il consulente ha più tempo per dare una risposta e può studiare la forma in cui metterla, adattandola meglio al cliente che è dall'altra parte dello schermo

    2- anche il cliente ha più tempo per riflettere su ciò che stanno dicendo lui e il terapeuta e ciò può essere utile a focalizzare aspetti problematici e risorse più in fretta.

    3- finalmente il meteriale delle "sedute" sarebbe registrato in maniera fedele, senza la perdita di alcun elemento, perché sarebbero tutti lì sul file. Inoltre sarebbe materiale di più rapida consultazione e sarebbe più agevole farsi un quadro generale della situazione (pensa che differenza doversi riguardare le ultime 4 sedute videoregistrate o leggere le ultime 4 email che il consultante ha inviato)

    4- tutto il materiale delle "sedute" sarebbe a disposizione anche del consultante, e ciò potrebbe aiutarlo a farsi più rapidamente un'idea di ciò che sta succedendo.

    5- sia alcuni consulenti che alcuni consultanti hanno difficoltà nell'interazione faccia a faccia e potrebbero trovare molto più agevole aprirsi con una comunicazione mediata. Soprattutto per i consultanti, questo potrebbe aiutarli ad instaurare da subito una comunicazione più fluida con il loro consulente.

    6- dato che non c'è l'altro di fronte, l'idealizzazione potrebbe essere più veloce ed evidente e quindi le proiezioni sarebbero meglio utilizzabili come materiale su cui lavorare.

    Come avrai capito, io mi sto riferendo ad un'interazione via email e non ad una via chat, poiché quest'ultima è una specie di ibrido tra la comunicazione parlata e quella scritta e francamente ne so troppo poco per poterne dire qualcosa.

    Evidentemente cmq la consulenza via email non sarebbe adatta a tutti (pensa ad un paranoico che vede messaggi nascosti ovunque!) ma poiché questo vale anche per quella faccia a faccia credo che le due cose siano integrabili. Se poi da una consulenza online nascesse l'esigenza di evolvere il rapporto in una consulenza faccia a faccia credo che ciò sia pensabile, a discrezione dei 2 partecipanti.

    Personalmente gestisco un servizio informativo su un disturbo infantile e devo dire che, anche se la finalità è semplicemente informativa, ho avuto qualche volta interazioni con chi mi scriveva cariche di emozione. Alcuni genitori mi hanno scritto ringraziandomi delle informazioni che avevo loro fornito. Ti posso dire che qualche volta, dietro quei ringraziamenti, potevo scorgere abbastanza nitidamente il grazie per essere andato incontro ad un loro bisogno notevole: che qualcuno si interessi della loro difficile situazione (quando scrivo un'email del genere di solito sono abbastanza scrupoloso).

    In un'altra occasione mi sono potuto rendere conto dei pensieri deliranti di una mia amica ( :cry: ) prima dalle email che mi ha mandato che dalle parole che mi diceva. Per fortuna comunque la situazione è adesso sottocontrollo .

    Spero che avremo modo di discuterne ancora, perché è davvero qualcosa che credo valga la pena di approfondire.

    Grazie degli auguri per l'esame Puck, speriamo bene!

  14. #14
    Ospite non registrato
    [quote:9fc4c0dc55="hiroaki"][quote:9fc4c0dc55="Puck"]Ma secondo voi, a prescindere dall'effettiva esistenza o meno di una delibera in tal senso, è possibile attività psicodiagnostica o psicoterapeutica in rete?

    Ciao,
    Puck[/quote:9fc4c0dc55]


    si


    ...uomo di poche parole ^___^:


    vediamo se il discorso prende il via.


    ciaoaooa[/quote:9fc4c0dc55]

    Hu! Il discorso ha preso il via

    Non riusciremo a scegliere quella che potrebbe essere la strada migliore da seguire. Quando qualche cosa di grande, come internet, la telecomunicazione, ecc. si espande diventa ancora più grande. Non ci sono scelte; la gente, il costume, i soldi si muovono in quella direzione, così come il potere. Possiamo essere dei puntini, dei pixel che compongono un'immagine e non molto di più. Che sia giusto oppure no, cerchiamo di seguire quello che consideraimo giusto, il resto lo vedremo tra qualche anno. Io spero di esserci.

    Ci vediamo.

    : )

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