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Visualizzazione risultati 1 fino 13 di 13
  1. #1
    Partecipante Affezionato
    Data registrazione
    23-10-2009
    Messaggi
    70

    Psicologia sociale 15 giugno

    Ciao! qualcuno sa di preciso come sarà l'esame? cioè che tipo di domande ci saranno nella prova on-line e soprattutto se la prova orale sarà poco dopo o nei giorni successivi?

  2. #2
    Partecipante Assiduo L'avatar di valeriapsico
    Data registrazione
    03-02-2010
    Residenza
    PIACENZA
    Messaggi
    199

    Riferimento: Psicologia sociale 15 giugno

    Lo scritto on line è composto da 50 domande a risposta multipla (le possibili opzioni sono 4), hai un'ora di tempo per svolgerlo e il risultato lo sai subito pertanto l'orale è immediatamente dopo e consiste in una scelta fra dieci fogli sui quali sono scritti macroargomenti: fra questi dieci fogli ne devi scegliere due: questi sono gli argomenti a cui devi rispondere. Sempre su questi due fogli scelti ci sono una serie di domande e il Prof. sceglie quale farti.
    Se sopravvivi l'esame è superato...
    Queste sono le domande che molto gentilmente ha postato MARGOT73:

    112 Doise propone quattro livelli di analisi della ricerca psicosociale: intrapersonale, interpersonale o situazionale, di posizione, ideologico. Quali tra le seguenti variabili sono riconducibili al livello intrapersonale?
    a. le caratteristiche del contesto
    b. l'atteggiamento verso le regole
    c. tutte le altre risposte sono corrette
    d. il genere


    113 Doise propone quattro livelli di analisi della ricerca psicosociale: intrapersonale, interpersonale o situazionale, di posizione, ideologico. Quali processi o quali variabili considera il livello di posizione?
    a. le variabili o gli aspetti che emergono dalla interazione nel qui ed ora, e dalla posizione assunta dai soggetti nella situazione interattiva
    b. le appartenenze sociali o categoriali dei soggetti e le relazioni integruppo
    c. I processi attinenti ai sistemi di credenza e rappresentazione, valori e norme, opinioni e posizioni espresse dai soggetti
    d. nessuna delle altre risposte è corretta


    114 Doise propone quattro livelli di analisi della ricerca psicosociale: intrapersonale, interpersonale o situazionale, di posizione, ideologico. Quali processi o quali variabili considera il livello intrapersonale?
    a. I processi relativi ai comportamenti messi in atto dai singoli soggetti in situazioni collettive
    b. L' appartenenza categoriale e il ruolo ricoperto nel gruppo dai singoli soggetti
    c. I processi attinenti ai sistemi di credenza e rappresentazione, condivisi dai diversi soggetti
    d. nessuna delle altre risposte è corretta


    115 Doise propone quattro livelli di analisi della ricewrca psicosociale: intrapersonale, interpersonale o situazionale, di posizione, ideologico. Quali processi o quali variabili considera il livello interpersonale?

    a. tutti e due i processi o variabili indicati
    b. nessuno dei due processi o variabili indicati
    c. Le dinamiche delle relazioni stabilite in un dato momento da dati individui in una datat situazione
    d. le variabili o gli aspetti che emergono dalla interazione nel qui ed ora, come se gli individui incominciassero e finissero di esistere solo nella situazione interattiva


    116 Doise propone quattro livelli di analisi della ricerca psicosociale: intrapersonale, interpersonale o situazionale, di posizione, ideologico. Quali processi considera il livello ideologico?
    a. i processi attinenti a motivazioni cognizioni, emozioni, che orientano lâ€(tm)individuo nel contesto sociale
    b. tutte le altre risposte sono corrette
    c. le appartenenze sociali o categoriali dei soggetti e le relazioni integruppo
    d. I processi attinenti ai sistemi di credenza e rappresentazione, valori e norme che mantengono lâ€(tm)ordine sociale stabilito


    121 Secondo Moscovici, il rapporto tra individuo e società
    a. Armonico
    b. Paritario
    c. Conflittuale
    d. Gerarchico


    122 Secondo Moscovici, l'oggetto centrale ed esclusivo della psicologia sociale sono i fenomeni che hanno attinenza con
    a. Processi individuali e sociali
    b. Comportamento e cognizione
    c. Rapporti tra gruppi e comunicazione
    d. Comunicazione e ideologia


    123 Il modello ternario proposto da Moscovici come modello di base per l'analisi psico-sociale dei fenomeni sostiene che:
    a. E' necessario considerare almeno tre individui per poter condurre una analisi psico-sociale dei fenomeni
    b. Il rapporto che un individuo ha con un determinato oggetto sociale è imprescindibile dal rapporto che l' individuo ha con un altro o altri individui
    c. Il rapporto che un individuo ha con un determinato oggetto sociale si realizza sempre alla presenza di un gruppo che risulta perciò imprescindibile oggetto dell'analisi psico-sociale
    d. E' sufficiente la compresenza di almeno tre individui anche non in interazione tra loro per definire il contesto sociale con il quale un individuo intrattiene rapporti


    124 Si individui la risposta corretta:
    a. Moscovici sostiene che la psicologia sociale studia i fenomeni attinenti alla ideologia e alla comunicazione in contrasto con Doise che sostiene che la psicologia sociale studia i fenomeni a livello ideologico, ma anche intrapersonale, interpersonale e di posizione
    b. Moscovici a differenza di Doise sostiene che il livello di analisi privilegiato dalla psicologia sociale è quello interpersonale, cioè della comunicazione attraverso cui le credenze vengono trasmesse da individuo a individuo
    c. nessuna delle altre risposta è corretta
    d. Moscovici in accordo con Doise sostiene che la psicologia sociale studia i fenomeni attinenti alla ideologia e alla comunicazione ai diversi livelli dei rapporti umani: rapporti tra individui, tra individui e gruppi, e tra gruppi


    125 Moscovici distingue le teorie attraverso cui si articola la disciplina della psicologia sociale in
    a. Individualiste, collettiviste e gruppali
    b. Oggettive, soggettive e consensuali
    c. Gestaltiche, behavioriste e interazioniste
    d. Paradigmatiche, fenomenologiche e operative


    131 Secondo Moscovici:
    a. la conoscenza di senso comune è opposta a quella scientifica in quanto tratta di contenuti diversi: il senso comune ha per oggetto la tradizione, la conoscenza scientifica ha per oggetto le leggi di funzionamento del mondo fisico e sociale
    b. nessuna delle altre risposte è corretta
    c. la conoscenza di senso comune è esito di processi cognitivi che adottano procedure semplificate di elaborazione della informazione
    d. la conoscenza di senso comune è esito di un processo trasformativo della conoscenza scientifica che si realizza attraverso la comunicazione


    132 Secondo Moscovici:
    a. la conoscenza di senso comune si fonda su una validità consensuale, mentre quella scientifica si fonda su una validità empirica
    b. tutte le altre risposte sono corrette
    c. la conoscenza di senso comune è carattrizzata da un pensiero rappresentativo, mentre la conoscenza scientifica è caratterizzata da un pensiero informativo
    d. la conoscenza di senso comune è dominata dal "perchè", mentre quella scientifica è dominata dal "come"


    133 Caratteristica della conoscenza di senso comune è quella di:
    a. imputare un certo grado di realtà alle idee e alle parole
    b. personificare le conoscenze scientifiche
    c. aggiungere immagini ai concetti
    d. tutte le altre risposte sono corrette

    145 L'approccio della social cognition denominato "motivated tactician" presuppone che:
    a. gli individui esaminano sempre i fatti oggettivamente e senza preconcezioni
    b. l' individuo commette errori ed utilizza euristiche nell' elaborazione dell' informazione
    c. il soggetto dispone di molteplici strategie cognitive e sceglie in base a motivazioni, bisogni e scopi
    d. l' uomo è sempre guidato da teorie implicite di personalità


    148 A che metafora della social cognition appartiene il modello algebrico di Anderson?
    a. soggetto coerente
    b. economizzatore di risorse cognitive
    c. elaboratore di dati
    d. scienziato ingenuo


    1411 Quali tra queste teorie è riconducibile al modello dell''ndivisuo come ricercatore di coerenza:
    a. tutte e tre le risposte precedenti
    b. la teoria del confronto sociale (Festinger)
    c. la teoria delle inferenze corrispondenti (Jones e Davis)
    d. la teoria implicita di persoanalità (Bruner e Tagiuri)


    1414 L'idea di persona che sottende la ricerca sugli stereotipi è
    a. quella dell' "elaboratore dell'informazione"
    b. quella dell' "economizzatore di risorse cognitive"
    c. quella dell' "attore sociale"
    d. quella dello "scienziato ingenuo"


    151 Il maggior apporto della ricerca psico-sociale europea agli studi della cognizione sociale consiste nell' aver posto l' accento su:
    a. tutte le altre risposte sono corrette
    b. l' influenza dei ruoli, posizioni e identità sociali delle persone sui processi cognitivi
    c. le ripercussioni che i processi cognitivi e motivazionali hanno sul comportamento sociale
    d. l' importanza della ricerca sperimentale sugli sviluppi della disciplina


    152 Secondo la prospettiva psico-sociale europea il rapporto tra individuo e società è:
    a. tutte le altre risposte sono corrette
    b. Co-emergente
    c. Reciproco
    d. Dialettico


    153 La differenza tra la psicologia sociale europea, espressa soprattutto dalla prospettiva dell' attore sociale della vita quotidiana, e la psicologia sociale americana, espressa soprattutto dai modelli dell' elaboratore dell' informazione e dall' economizzatore delle risorse cognitive, consiste nel fatto che:
    a. la psicologia sociale europea ha soprattutto studiato le variabili cognitive che sottostanno ai fenomeni sociali, mentre la psicologia sociale americana ha studiato soprattutto l' impatto che le variabili sociali hanno sui processi cognitivi
    b. la psicologia sociale americana ha soprattutto studiato le variabili cognitive che sottostanno ai fenomeni sociali, mentre la psicologia sociale europea ha studiato soprattutto l' impatto che le variabili sociali hanno sui processi cognitivi
    c. la psicologia sociale americana ha soprattutto studiato le variabili cognitive implicate nei fenomeni intra-gruppo, mentre la psicologia sociale europea ha soprattutto studiato le variabili cognitive implicate nei fenomeni inter-gruppo
    d. la psicologia sociale europea ha studiato soprattutto le variabili cognitive, affettive e motivazionali che sottostanno ai fenomeni sociali, mentre quella americana soprattutto l' impatto che le variabili sociali ed ambientali hanno sui processi cognitivi


    154 Secondo Doise:
    a. La tendenza della psicologia sociale americana è quella di limitare le analisi dei fenomeni al livello intrapersonale ed interpersonale, mentre la psicologia sociale europea introduce anche il livello di posizione e quello ideologico
    b. La tendenza della psicologia sociale europea è quella di limitare le analisi dei fenomeni al livello intrapersonale ed interpersonale, mentre la psicologia sociale americana introduce anche il livello di posizione e quello ideologico
    c. La tendenza della psicologia sociale americana è quella di limitare le analisi dei fenomeni al livello soltanto intrapersonale, mentre la psicologia sociale europea privilegia il livello interpersonale
    d. La tendenza della psicologia sociale europea è quella di privilegiare lo studio del ideologico, mentre la psicologia sociale americana si concentra sui processi comunicativi implicati a livello intergruppo


    211 Il metodo di acquisizione delle conoscenze scientifiche è basato su:
    a. procedure sistematiche
    b. ragionamento deduttivo
    c. ragionamento induttivo
    d. credibilità della fonte


    212 Il metodo scientifico è garantito da:
    a. ragionamento razionale-induttivo
    b. metodo sperimentale
    c. procedure sistematiche e controllate
    d. selezione casuale dei soggetti


    213 Sia lo psicologo che la persona comune osservano comportamenti propri e altrui e formulano spiegazioni. La differenza fra queste spiegazioni sta nel fatto che:
    a. quelle scientifiche sono basate su un processo sistematico di rilevazione ed elaborazione delle informazioni, mentre quelle della persona comune sono raggiunte attraverso processi per lo più inconsapevoli
    b. quelle scientifiche sono basate sul metodo sperimentale, mentre quelle della persona comune sono raggiunte attraverso processi per lo più inconsapevoli
    c. quelle scientifiche ricevono il consenso della comunità scientifica mentre quelle della persona comune non sono il frutto del confronto con le idee delle altre persone
    d. quelle della persona comune sono per lo più basate su pregiudizi mentre quelle scientifiche sono obiettive

    215 Quale è la funzione di una teoria?
    a. spiegare e prevedere alcuni fenomeni
    b. rendere scientifici i risultati di una ricerca
    c. mettere in relazione più fenomeni
    d. arrivare a definire operativamente i costrutti


    216 Quali sono, secondo Scilligo (1981), le componenti della ricerca psicosociale?
    a. la selezione casuale dei soggetti ed il controllo delle condizioni dell'intervento sperimentale
    b. ambiente fisico-sociale, selezione causale delle persone, controllo dell'intervento sperimentale e variabili che descrivono gli effetti dell'intervento
    c. nessuna delle altre risposte è corretta
    d. ambiente fisico-sociale, caratteristiche delle persone, condizioni dell'intervento sperimentale e variabili che descrivono gli effetto dell'intervento

    219 Che cosa garantisce la scientificità del metodo utilizzato nella ricerca psicosociale?
    a. la possibilità di generalizzare i risultati ai contesti di vita reale
    b. la capacità di controllare il grado di accuratezza delle osservazioni raccolte e la validità delle conclusioni a cui si perviene
    c. il disegno sperimentale
    d. la possibilità di considerare sia le caratteristiche della persona, sia quelle ambientali-contestuali

    223 In quali delle seguenti fasi del fare ricerca si verifica il raggiungimento degli obiettivi prefissati e/o la verifica delle ipotesi formulate?
    a. interpretazione dei risultati
    b. pianificazione della ricerca
    c. riformulazione del problema
    d. comunicazione dei risultati


    224 In quali delle seguenti fasi del fare ricerca si definisce che cosa la ricerca si prefigge di scoprire?
    a. pianificazione della ricerca
    b. interpretazione dei risultati
    c. comunicazione dei risultati
    d. individuazione dell' oggetto di ricerca


    225 In quali delle seguenti fasi del fare ricerca si cerca di conoscere il problema che si vuole affrontare nelle sue diverse sfaccettature?
    a. analisi dei dati
    b. esame della letteratura
    c. individuazione dell' oggetto
    d. pianificazione della ricerca


    226 In quale fase della ricerca psico-sociale vengono pianificate le procedure statistiche che si utilizzeranno per analizzare i dati?
    a. nella fase di analisi dei dati
    b. nella fase di raccolta dei dati
    c. nella fase di individuazione di un oggetto di ricerca
    d. nella fase di pianificazione del disegno di ricerca



    227 In quale fase della ricerca psico-sociale verranno individuate le unità e i casi su cui si intendono testare gli interrogativi della ricerca?
    a. nella fase di analisi dei dati
    b. nella fase di individuazione di un oggetto di ricerca
    c. nella fase di raccolta dei dati
    d. nella fase di pianificazione del disegno di ricerca


    232 Quando un ricercatore è interessato a verificare se quanto rilevato in altre ricerche si riscontra anche utilizzando un altro metodo, quale può essere considerata la principale fonte da cui l' idea ha preso origine?
    a. interessi o preferenze verso una specifica disciplina
    b. verificare se quanto previsto da una teoria si applica ad uno specifico avvenimento
    c. curiosità e interessi personali
    d. ricerche precedenti


    233 Quando un ricercatore è interessato a verificare se la relazione tra frustrazione e aggressività si applica anche ai comportamenti espressi da una minoranza etnica, quale può essere considerata la principale fonte da cui l'idea ha preso origine?
    a. ricerche precedenti
    b. interessi o preferenze verso una specifica disciplina
    c. verificare se quanto previsto da una teoria si applica ad uno specifico avvenimento
    d. curiosità e interessi personali


    235 In che cosa consiste la ricerca bibliografica necessaria al fare ricerca?
    a. nel fare una ricerca in Internet utilizzando motori di ricerca adeguati rispetto all'ambito disciplinare
    b. nel consultare i manuali di riferimento dell' ambito disciplinare scelto
    c. tutte le altre risposte sono corrette
    d. nello sfogliare le principali riviste dell' ambito disciplinare scelto

    237 La ricerca bibliografica:
    a. segue la messa a fuoco di un' idea di ricerca
    b. può essere fatta in qualsiasi fase della ricerca
    c. segue la raccolta dei dati/osservazioni
    d. precede la nascita dell' idea di ricerca


    241 All' interno di una teoria, le definizioni operative rappresentano:
    a. le relazioni tra le variabili incluse nel modello
    b. i fatti osservati ed elaborati ai fini scientifici
    c. i costrutti teorici o concetti astratti non direttamente osservabili
    d. le attività o operazioni necessarie per misurare un costrutto

    244 All' interno di un percorso di ricerca che cosa si intende per modello?
    a. un'ipotesi teorica che si intende falsificare attraverso la ricerca empirica pianificata
    b. una serie di ipotesi interconnesse tra loro e logicamente collegate all' oggetto di ricerca
    c. un prototipo di ricerca al quale uniformare il metodo di raccolta dei dati
    d. una specifica strategia di ricerca


    245 All' interno di un percorso un modello viene sviluppato quando:
    a. manca una letteratura di riferimento per l' argomento oggetto di ricerca
    b. per rispondere alla domanda di ricerca diventa necessario considerare più ipotesi
    c. non vengono formulate ipotesi specifiche circa le possibili relazioni tra le variabili
    d. nel caso della ricerca condotta in laboratorio utilizzando il metodo sperimentale


    246 Perchè una ipotesi possa essere verificata attraverso il metodo scientifico:
    a. deve essere formulata a posteriori
    b. deve essere formulata prima della raccolta dei dati
    c. deve fornire una spiegazione plausibile del fenomeno in analisi
    d. deve trovare riferimento nella teoria


    247 Secondo alcuni autori è possibile formulare ipotesi di ricerca quando:
    a. il fenomeno trova conferme in studi precedenti
    b. il fenomeno è piuttosto recente
    c. si ha una spiegazione logica per spiegare l' evento
    d. si ha una teoria di riferimento per spiegare l' evento


    248 Che diffreenza c'è tra "corstrutto" e "definizione operativa"? Si scelga l'affermazione più corretta
    a. il costrutto viene utilizzato nell'ambito delle ricerche che si pongono obiettivi di natura teorica, la definizione operativa guida la ricerca applicativa o pratica
    b. il costrutto rappresenta uin concetto teorico parte di una teoria, la definizione aperativa indica quali sono le variabili correlate con tale concetto
    c. il costrutto rappresenta un concetto teorico parte di una teoria, la definizione operativa indica concretamente le attività e le operazioni necessarie per misurare tale concetto
    d. il costrutto è astratto, la definizione operativa è concreta

    252 Che cosa si intende per validità interna?
    a. la possibilità di generalizzare i risultati ottenuti a tutta la popolazione dalla quale il campione della ricerca è stato estratto
    b. il livello di corrispondenza tra la variabile concettuale e la variabile operativa
    c. la capacità di uno strumento di misurare effettivamente ciò che intende misurare
    d. la capacità di un disegno di ricerca di minimizzare spiegazioni alternative ad una relazione tra due variabile


    254 Un disegno di ricerca che massimizza la validità interna è:
    a. un disegno di ricerca che controlla ed elimina fonti di confusione
    b. un disegno di ricerca che utilizza campioni probabilistici
    c. un disegno di ricerca che utilizza strumenti di misura standardizzati
    d. un disegno di ricerca che utilizza tecniche statistiche appropriate


    255 In quali delle seguenti condizioni può aumentare la validità esterna di una ricerca:
    a. quando i soggetti sono rappresentativi della popolazione di riferimento
    b. quando i soggetti vengono randomizzati nelle diverse condizioni sperimentali
    c. quando la ricerca viene replicata in contesti non disturbati da variabili non oggetto della ricerca
    d. quando gli strumenti utilizzati sono standardizzati



    256 Per validità di costrutto si intende:
    a. la possibilità di generalizzare i risultati della ricerca oltre la situazione indagata
    b. la probabilità che la relazione osservata sia effettiva e non legata al caso
    c. la capacità di un disegno di ricerca di minimizzare spiegazioni alternative ad una relazione tra due variabili
    d. la probabilità che l'operazionalizzazione delle variabili corrisponda effettivamente alle caratteristiche del fenomeno che si vuole studiare


    257 La validità di costrutto di un disegno di ricerca migliora:
    a. quando i soggetti vengono randomizzati nelle diverse condizioni sperimentali
    b. quando gli strumenti utilizzati sono standardizzati
    c. quando i soggetti sono rappresentativi della popolazione di riferimento
    d. quando la ricerca viene replicata in contesti non disturbati da variabili non oggetto della ricerca


    258 Tendenzialmente la validità interna ed esterna:
    a. sono inversamente correlate
    b. sono direttamente correlate
    c. dipendono entrambe dalla validità concettuale
    d. sono indipendenti


    265 L' approccio sperimentale si caratterizza per:
    a. la manipolazione della variabile indipendente
    b. il numero di soggetti considerati
    c. il tipo di elaborazione statistica utilizzato per l' analisi dei dati
    d. il controllo delle caratteristiche del setting di ricerca


    267 Il metodo sperimentale si differenzia da quello quasi-sperimentale soprattutto per:
    a. utilizza un disegno di ricerca per-post test
    b. viene condotto in laboratorio invece che sul campo
    c. utilizza gruppi uguali in tutto tranne che nell'esposizione altrattamento
    d. utilizza gruppi di soggetti di dimensioni più elevate


    268 Quale disegno di ricerca sperimentale risulta più adeguato per rilevare se l' esposizione ad una particolare tecnica di memorizzazione è in grado di modificare le performances degli studenti agli esami di psicologia e di mantenere nel tempo tali cambiamenti?
    a. un disegno di ricerca che prevede trattamenti multipli
    b. un disegno di ricerca a serie temporali o longitudinale
    c. un disegno di ricerca pre-post test
    d. un disegno di ricerca solo post-test

    2611 Quale sono i principali limiti della ricerca quasi-sperimentale?
    a. esclusivo utilizzo di variabili misurate su scale a rapporti
    b. assenza di controllo sulla manipolazione della variabile indipendente e sulla selezione dei soggetti
    c. incapacità di fare affermazioni di natura causale
    d. incapacità di generalizzare i risultati oltre il contesto e i soggetti della ricerca

    2613 L'approccio descrittivo-correlazionale si propone di:
    a. tutte le altre risposte sono corrette
    b. descrivere i livelli di una o più variabili
    c. esaminare le relazioni esistenti tra due o più variabili
    d. valutare se gruppi differenti presentano livelli diversi in una o più variabili

    2617 A quale strategia di ricerca possono essere ricondotti gli esperimenti sui gruppi minimi condotti da Tajfel e coll.?
    a. Esperimenti sul campo
    b. Esperimenti di laboratorio
    c. Simulazioni sperimentali
    d. Studi sul campo

    2620 Quali sono i livelli della ricerca psico-sociale?
    a. nominale, ordinale, intervalli e a rapporti
    b. descrittivo, correlazionale, sperimentale
    c. probabilistico, non probabilistico

    d. quasi sperimentale e sperimentale


    271 L'indagine con questionario è una modalità di raccolta dei dati privilegiata nel caso di ricerche:
    a. descrittivo-correlazionali
    b. tutte le altre risposte sono corrette
    c. quasi-sperimentali

    d. sperimentali

    277 Un campione è dello non probabilistico quando:
    a. i membri della popolazionew hanno la stessa probabilità di essere estratti
    b. tutti i membri della popolazione sono oggetto della ricerca
    c. i membri della popolazione non hanno la stessa probabilità di essere estratti
    d. i soggetti scelti sono quelli disponibili o più facilmente raggiungibili


    278 Un campione è detto di convenienza quando:
    a. tutti i membri della popolazione sono oggetto della ricerca
    b. i membri della popolazione hanno la stessa probabilità di essere estratti
    c. i membri della popolazione non hanno la stessa probabilità di essere estratti
    d. i soggetti scelti sono quelli disponibili o più facilmente raggiungibili


    279 Un campione è detto a palla di neve quando:
    a. tutti i membri della popolazione sono oggetto della ricerca
    b. i membri della popolazione non hanno la stessa probabilità di essere estratti
    c. i membri della popolazione hanno la stessa probabilità di essere estratti
    d. i soggetti scelti sono quelli indicati da altri soggetti già contattati

    2711 Leggete attentamente il seguente passaggio:
    Higgins et al. (1977) hanno domandato ad alcuni soggetti di leggere un breve paragrafo contenente la descrizione di un giovane e quindi di darne una valutazione in base a un certo numero di dimensioni. Il giovane era descritto come uno che praticava diversi hobbies rischiosi, che aveva un'alta opinione delle sue capacità , che intratteneva poche relazioni con gli altri, e che era poco incline sia a cambiare idea sia a tornare su una decisione già presa. Prima di procedere alla lettura i soggetti partecipavano ad una fase di apprendimento nel quale alcuni di loro venivano esposti a parole quali "avventuroso", "sicuro di sè", "indipendente" e "tenace", mentre altri erano esposti a parole quali "avventato", "impulsivo", "scontroso", "cocciuto". I soggetti esposti alla terminologia positiva in seguito valutarono il giovane in termini migliori di coloro che erano stati esposti ai termini negativi.
    La variabile dipendente è:
    a. la descrizione del giovane
    b. la connotazione delle parole a cui i soggetti erano esposti prima della lettura
    c. La valutazione del giovane
    d. l' esposizione alle parole positive e negative


    2712 Si indichi a quale variante del disegno sperimentale può essere associato il seguente disegno di ricerca: gli individui sono assegnati a caso al trattamento e al gruppo di controllo e la misurazione degli effetti del trattamento è condotta per i due gruppi dopo la somministrazione del trattamento.
    a. pre-post test con gruppo di controllo
    b. post test con gruppo di controllo
    c. serie temporali
    d. disegno Solomon

    285 Range, deviazione standard e varianza sono:
    a. misure di dispersione
    b. rapporti
    c. misure di tendenza centrale
    d. distribuzioni di frequenza


    286 Per riassumere la variabilità presente in un set di dati misurati con una scala continua si usa:
    a. la distribuzione di frequenza
    b. la media
    c. la deviazione standard
    d. la moda


    287 Per riassumere la tendenza centrale presente in un set di dati misurati con una scala continua si usa:
    a. la deviazione standard
    b. la moda
    c. la distribuzione di frequenza
    d. la media


    288 Per riassumere la distribuzione dei casi nelle diverse categorie di una variabile si usa:
    a. la moda
    b. la media
    c. la deviazione standard
    d. la distribuzione di frequenza


    2811 La statistica più adeguata per misurare la forza e la direzione di una relazione tra due variabili misurate su una scala ordinale, ad intervalli o a rapporti:
    a. la correlazione
    b. l' analisi della varianza univariata
    c. la regressione
    d. il t-test


    311 In un esperimento Rosenthal e Jacobson (1968) dimostrano che le aspettative degli insegnanti circa i propri alunni influenzano il loro comportamento verso di essi. Di che fenomeno si tratta?
    a. Ragionamento controfattuale
    b. Effetto priming
    c. Profezia autoverificantesi
    d. Accessibilità cronica


    313 Con il termine "euristica della rappresentatività" ci si riferisca a:
    a. una strategia che viene utilizzata quando gli individui danno giudizi sulla base di quanto gli eventi da valutare sono prototipici di una categoria
    b. una tendenza delle persone a dare giudizi ancorandosi a punti di riferimento arbitrari
    c. nessuna delle precedenti
    d. una strategia che si basa sulla stima di frequenza di un evento


    314 Il fenomeno per cui gli eventi che ricevono maggiore attenzione dai mass media sono considerati più frequanti è il risultato di un'euristica utilizzata dai soggetti. Quale?
    a. Euristica della rappresentatività
    b. Euristica della simulazione
    c. Euristica della disponibilità
    e. Nessuna delle altre risposte è giusta

    316 Il ragionamento controfattuale consiste:

    a. nel ragionare in modo opposto rispetto a quello degli altri
    b. in una tipologia di euristica della disponibilità
    c. nel simulare un evento passato
    d. nell' immaginare come si sarebbero potuti verificare risultati diversi da quelli che si sono verificati


    317 Alcuni soggetti, a cui viene chiesto di indovinare la professione di Stefano, decidono che Stefano può essere un avvocato perché egli sembra e si comporta coerentemente con lo stereotipo dell'avvocato. Che tipo di euristica hanno utilizzato i soggetti?
    a. Euristica della simulazione
    b. Euristica della disponibilità
    c. Euristica della rappresentatitività
    d. Euristica dell'ancoraggio


    318 Stimare la frequenza di casi di incidenti sulla base di quanto rapidamente alla persona vengono in mente casi di incidenti tre gli amici è un esempio di una euristica. Di quale euristica si tratta?
    a. Euristica della rappresentatività
    b. Euristica della simulazione
    c. Euristica dell' ancoraggio
    d. Euristica della disponibilità


    319 Quali di questi ragionamenti è il frutto di un' euristica della simulazione?
    a. pensare che era possibile evitare un evento frustrante perchè con molta facilità si immagina come le cose sarebbero potute andare diversamente
    b. nessuna delle altre risposte è giusta
    c. stimare la frequenza di incidenti in base ai casi che vengono in mente riguardo all' ultimo anno trascorso
    d. decidere che Renzo è un ingegnere in base alla somiglianza di Renzo con lo stereotipo dell' ingegnere


    321 Gli studi condotti sul ruolo della comunicazione non verbale nella formazione delle impressioni, hanno dimostrato che:
    a. Nella formazione delle impressioni i segnali non verbali non giocano alcun ruolo specifico
    b. Nessuna delle altre risposte è giusta
    c. I segnali non verbali influenzano le impressioni che ci facciamo di altre persone
    d. I segnali non verbali agiscono in modo indipendente dai segnali verbali

    323 In tema di formazione delle impressioni di personalità un contributo rilevante è stato dato dalle ricerche di S. Asch. Secondo tale Autore:
    a. Noi concepiamo le persone come unità psicologiche per cui le informazioni parziali che abbiamo su di esse sono riferite ad un nucleo interpretativo unificante
    b. Costruiamo un nucleo unitario interpretativo per mezzo della somma delle singole informazioni che raccogliamo circa una persona-bersaglio
    c. Nessuna delle altre risposte sono giuste
    d. Non è possibile costruire una impressione stabile di personalità perchè il sè di ogni attore sociale è in continua trasformazione


    324 La nozione di teoria implicita di personalità si riferisce al fatto che:
    a. nessuna delle altre risposte è corretta
    b. le aspettative sul modo con cui certi tratti di personalità vanno assieme ci forniscono una specie di griglia tramite la quale tentiamo di spiegare aspetti della personalità di un attore sociale su cui disponiamo soltanto di qualche informazione
    c. possiamo costruire soltanto una immagine generica della personalità di chi non conosciamo
    d. tentiamo di interpretare il comportamento degli altri sulla base delle risposte che essi danno a nostre domande implicitamente volte ad esplorare tratti di personalità

    326 Secondo il modello di Anderson sulla formazioni delle impressioni:
    a. le persone elaborano le informazioni a partire dalle loro teorie e non attraverso un' analisi attenta dei dati
    b. l' elaborazione delle informazioni è solistica e dipende dalle teorie implicite possedute dal soggetto
    c. la percezione è influenzata dalle informazioni presentate per prime
    d. la nostra impressione sugli altri è il risultato di una somma delle loro diverse caratteristiche

    331 I processi cognitivi top down sono:
    a. processi che si basano sull' attenta valutazione delle possibili interpretazioni alternative
    b. un' attività cognitiva che parte dall' esame dell' informazione nuova per arrivare a produrre una nuova struttura cognitiva
    c. processi che partono dalle struttura cognitive del soggetto che danno un senso alle informazioni
    d. processi cognitivi che richiedono uno sforzo elevato al soggetto


    332 Con il termine "processi cognitivi bottom up"si fa riferimento:
    a. ad un'attività cognitiva che richiede poco sforzo e di cui il soggetto è inconsapevole
    b. a processi che partono dai dati per arrivare alla costruzione delle strutture cognitive del soggetto
    c. ad un' attività cognitiva mediante la quale gli schemi cognitivi preesistenti si impongono sull' informazione nuova
    d. a processi guidati dalle strutture cognitive del soggetto


    335 Alcuni esperimenti (Higgins, 1996) mostrano che, dopo aver letto una serie di termini che descrivono una persona aggressiva, gli individui valutano alcuni comportamenti ambigui e li giudicano come aggressivi. Di che tipo di fenomeno si tratta?
    a. Effetto autocinetico
    b. Effetto memorizzazione
    c. Effetto salienza
    d. Effetto priming


    341 A quale interrogativo cercano di rispondere gli psicologi sociali quando studiano i processi di attribuzione causale?
    a. tutte le altre risposte sono corrette
    b. quali sono le cause dei comportamenti e degli eventi sociali
    c. come le persone si spiegano il comportamento proprio e altrui
    d. quali sono le scorciatoie mentali a cui gli individui ricorrono per attribuire significati agli eventi


    343 Nel modello ANOVA di Kelley (1967) la consistenza fa riferimento a:
    a. il fatto che il soggetto dia luogo alla stessa azione nei confronti dell' entità /stimolo anche in occasioni temporali diverse e con modalità differenti
    b. il fatto che altre persone oltre al soggetto osservato diano luogo alla stessa azione di fronte alla stessa entità /stimolo
    c. il fatto che il soggetto dia luogo alla stessa entità stimolo in modi differenti a seconda della consistenza che essa ha per il soggetto
    d. il fatto che il soggetto dia luogo alla stessa azione anche in presenza di altre entità/stimolo

    345 Nel modello ANOVA di Kelley (1967) la massima attribuzione alla persona si verifica nel caso di:
    a. Bassa specificità , alta consistenza, basso consenso
    b. Bassa specificità , bassa consistenza, basso consenso
    c. Alta specificità, bassa consistenza, alto consenso
    d. Alta specificità , alta consistenza, alto consenso


    346 Nel modello ANOVA di Kelley (1967) la massima attribuzione alle circostanze si verifica nel caso di:
    a. Alta specificità, alta consistenza, alto consenso
    b. Bassa specificità , bassa consistenza, basso consenso
    c. Alta specificità , bassa consistenza, basso consenso
    d. Bassa specificità , alta consistenza, basso consenso


    348 Sei in fila al Centro Unico Prenotazioni del tuo Comune in attesa che venga il tuo turno per prenotare una visita specialistica. Quando manca poco al tuo numero una persona arrivata dopo di te si infila tra un utente e l' altro, passandoti davanti. Il primo pensiero che ti viene in mente è di avere a che fare con una persona estremamente maleducata. Solo successivamente capisci che, essendo incinta, aveva la precedenza su tutti. In quale di questi errori sistematici sei cascato?
    a. Errore fondamentale di attribuzione
    b. Bias del falso consenso
    c. Ignoranza pluralistica
    d. Self-serving bias


    361 Secondo la teoria della dissonanza cognitiva:
    a. si crea uno stato di tensione nel soggetto quando egli mostra atteggiamenti che non sono coerenti fra loro
    b. si crea uno stato di tensione quando atteggiamento e comportamento del soggetto sono incongruenti e di conseguenza il soggetto cambia atteggiamento
    c. si crea uno stato di tensione nel soggetto quando egli mette in atto comportamenti che non sono coerenti fra loro
    d. di fronte ad un' incongruenza fra atteggiamento e comportamento il soggetto tende a modificare il comportamento


    364 Secondo la teoria della dissonanza cognitiva, che tipo di strategia adotta un soggetto che, pur sapendo che il fumo fa male, continua a fumare?
    a. si convince che è meglio gustarsi la vita per un pò di anni e che i dati sui danni del fumo non sono così veritieri
    b. cerca un maggior numero di informazioni sui danni del fumo per convincere se stesso a smettere di fumare
    c. nessuna strategia visto che il soggetto è in grado di sopportare la dissonanza fra elementi cognitivi diversi
    d. arriva a decidere di smettere di fumare per eliminare la dissonanza


    365 Secondo la teoria della dissonanza cognitiva, se una persona investe molta energia e tempo per raggiungere uno scopo che poi non risulta cosà importante, come riesce a far fronte a questa incoerenza?
    a. E' in grado di tollerare l' incoerenza e non adotta nessun tipo di strategia
    b. vede questa esperienza come utile per quelle future
    c. mette in discussione il suo lavoro e si rimprovera per il tempo perso
    d. cerca di valutare in modo più positivo lo scopo raggiunto per giustificare l' investimento di energie

    373 In che cosa consistono gli aspetti deduttivi del processo della categorizzazione sociale?
    a. Nell' attribuire un oggetto ad una categoria sociale
    b. Nell' inferire la natura di un oggetto a partire dalle proprietà della categoria a cui appartiene
    c. Nell' identificare un oggetto a partire da informazioni insufficienti
    d. Nel modificare l' oggetto in modo da renderlo adeguato alle strutture cognitive già esistenti


    374 In che cosa consiste la funzione euristica del processo di categorizzazione sociale?
    a. Nel permettere l' adattamento comportamentale
    b. Nell' arrivare a scomporre la realtà sociale in categorie
    c. Nel riconoscere la propria appartenenza sociale
    d. Nell' inferire la natura di un oggetto partendo dalla sua appartenenza categoriale


    375 Secondo Tajfel (1978) la categorizzazione è un processo di natura socio-cognitiva attraverso il quale le persone tendono ad organizzare e sistematizzare le informazioni che provengono dall' ambiente. Secondo quali delle seguenti modalità?
    a. raggruppando gli oggetti a seconda della loro somiglianza al prototipo della categoria nella quale vengono collocati
    b. raggruppando gli oggetti a seconda della loro somiglianza agli esemplari della categoria nella quale vengono collocati
    c. ignorando certe differenze tra stimoli o oggetti che sono considerati simili nelle loro funzioni o nel loro significato e non rilevando eventuali somiglianze tra stimoli simili o equivalenti tra di loro, ma percepiti come collocati in categorie diverse
    d. ignorando certe somiglianze tra stimoli o oggetti che sono considerati simili nelle loro funzioni o nel loro significato e non rilevando eventuali differenze tra stimoli simili o equivalenti tra di loro, ma percepiti come collocati in categorie diverse


    381 Quali sono, secondo Tajfel le principali conseguenze del processo della categorizzazione sociale?
    a. percezione delle differenze/somiglianze tra stimoli
    b. consenso sociale e valori sociali
    c. stereotipi e pregiudizi
    d. self serving bias


    382 Che cosa differenzia, secondo Tajfel (1972) la categorizzazione degli oggetti del mondo fisico, dalla categorizzazione sociale?
    a. il significato normativo e valoriale attribuito alle categorie
    b. la presenza di prototipi che definiscono il grado di appartenenza ad una categoria
    c. i criteri (oggettivi vs. soggettivi) sulla base dei quali gli oggetti vengono assegnati alle diverse categorie
    d. la natura dei confini tra le categorie


    384 La concezione che Tajfel ha delle categorie è di tipo aristotelico. Secondo questa concezione le categorie sono:
    a. delle costellazioni di esemplari categoriali di cui nel passato il soggetto ha avuto esperienza
    b. dei raggruppamenti naturali che si formano organizzandosi intorno a punti focali, detti prototipi
    c. dei raggruppamenti artificiali creati in laboratorio per verificare ipotesi sulle relazioni tra gruppi diversi
    d. degli insiemi discontinui dai contorni chiari e definite da un numero ristretto di criteri


    385 Secondo il modello della categorizzazione prototipica o della "somiglianza di famiglia" propostoda Rosch (1978), l'appartenenza ad una categoria è determinata:
    a. dalle caratteristiche possedute dallo stimolo
    b. dal livello di somiglianza dello stimolo con altri stimoli che ricordiamo come associati a tale categoria
    c. dalla sua aderenza ai criteri che definiscono l'appartenenza a quella categoria


    386 Che cos'è un prototico?
    a. l'elemento che meglio rappr4esenta una categoria
    b. l'immagine stereotipica attribuita ad una persona in virtù della sua appartenenza categoriale
    c. un modello idelae al quale uniformare il proprio comportamento
    d. un'euristica


    411 Un atteggiamento è:
    a. una tendenza momentanea a comportarsi verso gli altri in modo favorevole o contrario
    b. una tendenza consolidata a valutare in modo favorevole o contrario oggetti dell' ambiente sociale
    c. una tendenza stabile a valutare in modo sfavorevole una categoria sociale
    d. una tendenza transitoria a valutare in modo favorevole o contrario oggetti dell' ambiente sociale

    414 Nel momento in cui definiamo un atteggiamento è necessario tenere in considerazione le seguenti condizioni:
    a. il contatto diretto o indiretto con l'oggetto dell'atteggiamento
    b. il contatto diretto e l'espressione di una valutazione nei suoi confronti che sia esplicita o implicita, manifesta o nascosta e più o meno intenzionale
    c. il contatto diretto con l' entità verso la quale manifestiamo risposte di tipo valutativo
    d. il contatto diretto o indiretto verso l' oggetto e l'espressione di una valutazione celata o manifesta, implicita o esplicita, automatica o intenzionale

    416 La componente affettiva dell' atteggiamento si riferisce a:
    a. intenzioni non ancora espresse in comportamenti espliciti
    b. reazioni del sistema nervoso periferico verso l' oggetto dell' atteggiamento
    c. elementi valutativi verso l' oggetto dell' atteggiamento
    d. reazioni del sistema nervoso autonomo, emozioni e sentimenti

    18 La liberalizzazione delle droghe leggere riduce la criminalità . A quale dei seguenti costrutti può essere ricondotta questa affermazione?
    a. Prototipo
    b. Stereotipo
    c. Pregiudizio
    d. Atteggiamento

    423 Uno degli interrogativi che guida gli psicologi sociali interessati allo studio della struttura intra-attitudinale è:
    a. come si articola la relazione tra sistema di credenze, aspetti emotivi e comportamento
    b. come si strutturano le relazioni tra diversi sistemi di atteggiamenti
    c. tutti e tre i casi precedenti
    d. come si struttura la relazione del soggetto con l' oggetto di atteggiamento

    425 Il modello aspettativa-valore di Fishbein (1967) tende a studiare:
    a. le funzioni degli atteggiamenti
    b. il rapporto tra atteggiamenti e comportamento
    c. la struttura intra-attitudinale degli atteggiamenti
    d. la struttura inter-attitudinale degli atteggiamenti


    426 Il modello aspettativa-valore di Fishbein (1967) permette di studiare:
    a. come le persone si formano un' impressione sugli oggetti sociali
    b. nessuna delle altre risposte
    c. il rapporto tra la componente affettiva dell' atteggiamento e quella comportamentale
    d. il rapporto tra il sistema di credenze di un soggetto e la probabilità che si sviluppi un determinato atteggiamento verso un oggetto


    427 Il concetto che sta alla base della teoria del giudizio sociale (Sherif et al.) concerne:
    a. la coerenza fra le diverse componenti dell'atteggiamento
    b. la struttura bipolare della rappresentazione degli atteggiamenti
    c. la struttura dimensionale dell'atteggiamento come articolata lungo un continuum
    d. i processi identitari che derivano dall'appartenenza ad un gruppo

    4211 Un atteggiamento può essere definito coerente quando:
    a. esiste una consistenza valutativa fra le diverse componenti e all' interno di ognuna di esse
    b. tutte le diverse componenti sono tra loro coerenti
    c. risulta stabile nel tempo e nelle diverse situazioni
    d. nessuna delle altre risposte è corretta


    431 La teoria dell' equilibrio cognitivo e la prospettiva dell' analisi ideologica si collocano nel filone di ricerche incentrato sullo studio:
    a. delle relazioni fra diversi atteggiamenti di una stessa persona
    b. della struttura intra-attitudinale
    c. della personalità autoritaria
    d. delle relazioni fra atteggiamenti diversi tra persone diverse

    433 Secondo la teoria dell' equilibrio cognitivo elaborata da F.Heider (1946, 1958) la struttura inter-attitudinale si può dire in equilibrio quando:
    a. la relazione fra tre atteggiamenti è positiva oppure due relazioni sono positive ed una è negativa
    b. la relazione triadica fra gli atteggiamenti è tutta al positivo oppure due relazioni sono negative ed una positiva
    c. esclusivamente nel caso in cui le relazioni tra gli atteggiamenti sono positive
    d. nessuna delle altre risposte è corretta

    436 Una ideologia può essere definita meglio come:
    a. un atteggiamento estremo verso un oggetto sociale generale e astratto
    b. un insieme di atteggiamenti senza una organizzazione predefinita
    c. un raggruppamento gerarchicamente organizzato di atteggiamenti collegati ad uno stesso tema
    d. una rappresentazione sociale verso un oggetto astratto


    437 La prospettiva di studio dell' analisi ideologica si focalizza su:
    a. i processi di discriminazione sociale
    b. le dinamiche intergruppo

    c. la funzione degli atteggiamenti estremi
    d. le relazioni tra gli atteggiamenti


    438 Con l' espressione "razzismo simbolico o moderno" (McConay, 1986; Sears, 1988) si intende:
    a. la tendenza a valutare negativamente soltanto particolari gruppi minoritari
    b. una posizione ideologica che consiste nel negare l' esistenza di processi di discriminazione sociale
    c. un atteggiamento discriminatorio manifesto e ostile verso una categoria sociale svantaggiata
    d. la tendenza a valutare positivamente le persone appartenenti alle minoranze svantaggiate


    439 Dagli studi di Katz e Hass (1988) sull' origine degli atteggiamenti razzisti emerge la necessità di studiare questi fenomeni tenendo in considerazione:
    a. aspetti relativi ai tratti di personalità degli individui
    b. fattori intraindividuali
    c. valori del contesto familiare di appartenenza
    d. valori culturalmente condivisi


    441 Qual è la funzione "universale" degli atteggiamenti?
    a. esplorativa
    b. commutativa
    c. conoscitiva
    d. generativa


    443 Qual è la funzione principale dell'atteggiamento di una persona che tende a modificare il proprio atteggiamento conformandosi a quello del proprio gruppo di appartenenza?
    a. adattamento sociale

    b. strumentale
    c. emotiva
    d. espressiva


    444 La funzione espressiva di un atteggiamento concerne:
    a. un' opportunità di fare conoscere i propri valori verso un oggetto
    b. un desiderio di accettazione sociale
    c. una volontà di proteggere parti importanti del proprio Sè
    d. una tendenza a mutare l' atteggiamento in funzione delle relazioni sociali

    446 Le persone che rientrano nel profilo della personalità autoritaria (Adorno et al., 1950) si caratterizzano per:
    a. la provenienza da contesti familiari socialmente e culturalmente svantaggiati
    b. una visione stigmatizzata della realtà sociale che deriva da un orientamento di intolleranza nei confronti delle diversità
    c. un atteggiamento caratterizzato dalla idealizzazione delle figure autoritarie e dalla tendenza a considerare minacciosi i gruppi esterni
    d. la tendenza ad avere atteggiamenti ostili verso gruppi minoritari e a svalutare le figure autoritarie


    448 Si dice che gli atteggiamenti hanno una funzione ego-difensiva quando le persone sviluppano o professano preferibilmente quegli atteggiamenti che:
    a. aumentano la stima di sè
    b. favoriscono l'adattamento al contesto sociale
    c. aiutano a controllare l' ansia generata da conflitti interni
    d. sono rivolti alle persone dell' out-group

    453 Secondo la "Teoria dell' azione ragionata" di Fishbein e Ajzen (1974,1975) tra atteggiamento e comportamento interviene
    a. un processo che esula dalla consapevolezza e dal controllo del soggetto
    b. l'intenzione consapevole di portare a termine un comportamento
    c. il sistema di valori propri del contesto socio-culturale nel quale un soggetto vive
    d. l' insieme delle norme soggettive di un individuo


    454 "La teoria dell' azione ragionata" di Fishbein e Ajzen (1974,1975) può essere adattata alla metafora dell' uomo come elaboratore di informazioni perchè
    a. si focalizza sui processi cognitivi che ogni individuo mette in atto nell' elaborare le informazioni del mondo sociale
    b. mette in risalto quei processi che esulano dalla consapevolezza degli individui
    c. l' attenzione centrale della teoria è sul comportamento piuttosto che sullâ€(tm)atteggiamento
    d. pone l' accento sugli aspetti di intenzionalità e razionalità che guidano la condotta di un individuo


    456 La teoria dell' azione ragionata di Fishbein e Ajzen (1974,1975) fornisce una spiegazione circa:
    a. la messa in atto di comportamenti intenzionali
    b. come i diversi sistemi di credenze strutturano l' atteggiamento
    c. l' influenza degli atteggiamenti sui processi cognitivi
    d. l' influenza delle norme sul comportamento


    458 Gli studiosi che si occupano della relazione tra comportamenti ed atteggiamenti ed in particolare quelli che hanno elaborato modelli di previsione del comportamento del tipo "aspettativa-valore" (Fishbein e Ajzen 1974, 1975; Eaglu, Chaiken, 1988) si differenziano dai lavori di Fazio et al. (1986) in quanto:
    a. i primi pongono l'attenzione sugli apetti intenzionali e razionali della condotta, i secondi sull'automatismo nella messa in atto di determinati comportamenti.
    b. i primi utilizzano una metodologia di ricerca di tipo principalmente qualitativo, i secondi invece prediligono strumenti quantitativi.
    c. i primi mettono in risalto l'aspetto automatico ed inconsapevole della condotta di un individuo, i secondi sottolineano l'aspetto razionale ed intenzionale.
    d. in realtà non esistono differenze sostanziali tra i due filoni di studio.

    462 Gli stereotipi
    a. sono relativamente impermeabili di fronte alle disconferme dell' esperienza diretta
    b. si modificano di fronte alle evidenze fornite dall' esperienza diretta
    c. si modificano di fronte all' esperienza diretta soltanto se riguardano persone del proprio gruppo
    d. si modificano di fronte all' esperienza diretta soltanto se riguardano persone dell' outgroup


    466 Lucia è andata a Parigi per partecipare ad una riunione di lavoro. Affidandosi all'idea che le donne francesi sono molto raffinate e non volendo soprattutto fornire un'immagine negativa delle donne italiane, si presenta a tale riunione con un abito molto elegante. Questa decisione si rivelerà inopportuna dal momento che tutte le colleghe francesi presenti indossano invece normali abiti da lavoro. La situazione esemplificata può essere soprattutto considerata come conseguenza:
    a. di un errore di primo tipo
    b. di un pregiudizio verso i francesi

    c. di un errore di attribuzione
    d. di una concezione stereotipica dell'ambiente parigino


    467 Nella definizione di Eagly e Chaiken (1993, 1998) un pregiudizio è:
    a. un insieme di credenze semplificate circa alcune categorie sociali
    b. la tendenza a valutare, generalmente in termini negativi, gruppi percepiti come significativamente differenti da noi
    c. un atteggiamento strutturalmente debole
    d. la tendenza a semplificare gli oggetti del mondo fisico e sociale


    468 Il modello dell' autoregolazione delle risposte stereotipate (Monteith, 1993) spiega:
    a. il processo di regolazione delle emozioni
    b. la relazione tra atteggiamento e comportamento
    c. la possibilità di prevedere un atteggiamento estremo
    d. la possibilità di inibire di alcune risposte stereotipate

    4611 Secondo Tajfel (1981) gli stereotipi sono:
    a. tutte e tre le risposte
    b. condivise nei loro tratti essenziali da grandi masse di persone
    c. delle immagini mentali semplificate al massimo
    d. riguardanti gruppi di persone, eventi o situazioni



    4616 Il modello seriale proposto da Fiske, Neuberg (1990) e Brewer (1988) sui processi che regolano l'uso di informazioni sul caso specifico e di informazione derivata dagli stereotipi nella formazione delle impressioni assume che:
    a. I due tipi di informazioni agiscono indipendentemente uno dall'altro
    b. prisma si usalo stereotipo e successivamente l'informazione sul caso
    c. L'informazione sul caso è sempre più saliente dello stereotipo
    d. lo stereotipo e l'informazione sul caso vengono usati contemporaneamente


    511 Da un punto di vista epistemologico, la nozione di rappresentazione sociale (Moscovici, 1961) si fonda:
    a. Sull' idea che la relazione soggetto-oggetto è costantemente mediata dalla presenza di "altri"
    b. Sull' esistenza di un soggetto conoscente le cui capacità cognitive sono alterate dall' ambiente sociale.
    c. Sull' idea che il soggetto conoscente è completamente plasmato dalle caratteristiche dell' ambiente Sociale nel quale evolve.
    d. Su una netta distinzione tra soggetto conoscente e oggetto conosciuto.

    512 Secondo Durkheim (1898), le rappresentazioni collettive:
    a. Sono stabili nel tempo e si riferiscono ad oggetti sociali specifici.
    b. Sono stabili nel tempo e si riferiscono ad oggetti sociali generali
    c. Variano nel tempo e si riferiscono ad oggetti sociali specifici.
    d. Variano nel tempo e si riferiscono ad oggetti sociali generali.


    513 In termini generali, studiare le rappresentazioni sociali significa:
    a. Studiare una forma di conoscenza propria del senso comune
    b. Individuare gli schemi cognitivi che sottendono alla formazione di determinate conoscenze
    c. Studiare l' insieme delle opinioni e degli atteggiamenti relativi ad un determinato oggetto
    d. Studiare i miti e le credenze relativi a determinati oggetti


    514 Il concetto di rappresentazione sociale indica una forma di conoscenza:
    a. Generica e approssimativa, propria del senso comune
    b. Specifica e utile alla comunicazione e al comportamento dei gruppi sociali
    c. Generica e condivisa da interi gruppi sociali
    d. Specifica, tendenzialmente scorretta e apparentata al pensiero primitivo


    521 Per quanto riguarda la distinzione tra conoscenze di tipo scientifico e conoscenze di senso comune, Moscovici sostiene che:
    a. Le prime sono proprie delle persone istruite, le seconde delle persone con poca scolarizzazione.
    b. Le prime sono proprie del pensiero adulto, le seconde del pensiero infantile
    c. Le prime sono proprie delle società evolute, le seconde delle società primitive.
    d. Le prime sono il prodotto del pensiero formale (informativo), le seconde del pensiero concreto


    522 La distinzione proposta da Moscovici tra lo stile di pensiero formale e quello di pensiero concreto
    a. Si riferisce a tratti di personalità propri di alcuni gruppi di persone
    b. Si riferisce ad applicazioni diversificate del pensiero in base alle caratteristiche della situazione
    c. Corrisponde ad una differenza tra gli individui, gli uni pensando in modo formale, gli altri in modo profano
    d. Corrisponde ad una differenza tra culture evolute e culture primitive


    523 Secondo Moscovici, la differenza tra stile di pensiero formale e stile di pensiero concreto:
    a. E' da ricondurre ad un'azione diversificata del sistema operatorio
    b. E' da ricondurre alle diverse capacità cognitive degli individui
    c. E' da ricondurre alle differenze culturali che caratterizzano le diverse società
    d. E' da ricondurre al tipo di azione operata dal metasistema sul prodotto del sistema operatorio


    524 In merito alla distinzione tra stile di pensiero formale e stile di pensiero concreto, Moscovici sostiene che:
    a. Solo il primo produce una conoscenza corretta e funzionale
    b. Il secondo si riscontra unicamente nel pensiero infantile
    c. Corrisponde ad una differenza tra culture evolute e culture primitive
    d. Ognuno di questi stili ha la propriatà ma procedono secondo principi e finalità diversi


    531 Secondo Moscovici, la funzione principale del processo di oggettivazione:
    a. Consiste nel rendere concreti concetti astratti
    b. Consiste in una distorsione del significato dei concetti
    c. Consiste in una riduzione numerica dei concetti
    d. Consiste nell' acquisire dati oggettivi dalla realtà


    532 Secondo Moscovici, i processi generatori delle rappresentazioni sociali sono:
    a. L' oggettivazione e l' adattamento
    b. L' oggettivazione e l' ancoraggio
    c. La selezione e la significazione.
    d. La decontestualizzazione e l' integrazione.


    533 Secondo Moscovici, il processo di ancoraggio
    a. Permette ad ogni individuo di fissare la nuova conoscenza nelle proprie conoscenze preesistenti
    b. Permette la trasformazione di un concetto astratto in una realtà oggettiva
    c. Permette di evitare la dissonanza cognitiva
    d. Permette l' integrazione del nuovo e dell' insolito in sistemi di significati già noti ad un determinato gruppo sociale


    534 Riferendosi ai processi generatori delle rappresentazioni sociale, quale delle seguenti affermazioni è corretta?
    a. Il processo di ancoraggio e oggettivazioni sono due processi indipendenti
    b. Il processo di ancoraggio e oggettivazioni sono due processi esclusivi
    c. Il processo di ancoraggio e oggettivazioni sono due processi individuali
    d. Il processo di ancoraggio e oggettivazioni sono due processi interconnessi


    541 In base allo studio condotto da Moscovici sulla rappresentazione sociale della psicoanalisi, quale tra le seguenti affermazioni è quella corretta?
    a. Il discorso di senso comune sulla psicoanalisi rappresenta una forma di conoscenza diversa nei contenuti e nelle finalità da quella espresaa dalla teoria scientifica
    b. Il discorso di senso comune sulla psicoanalisi potrebbe essere più simile a quello teorico se solo il pubblico avesse maggiori informazioni in merito all'oggetto in questione
    c. Il discorso di senso comune sulla psicoanalisi rappresenta un impoverimento della teoria scientifica
    d. Il discorso di senso comune sulla psicoanalisi è molto simile nei contenuti a quello teorico


    542 Quale fra le seguenti affermazioni corrisponde alla modalità comunicative della diffusione individuata da Moscovici nel corso della sua analisi della stampa francese:
    a. E' una modalità comunicativa che favorisce la formazione di atteggiamenti
    b. La fonte definisce il valore di verità o meno dell' informazione trasmessa
    c. La fonte propone un' organizzazione critica delle argomentazioni
    d. La fonte si preoccupa di non assumere posizioni ideologiche

    544 Quale fra le seguenti affermazioni corrisponde alla modalità comunicative della propaganda individuata da Moscovici nel corso della sua analisi della stampa francese:
    a. La fonte tende ad adattarsi alle esigenze del pubblico
    b. Lo scopo di questa modalità comunicativa è soprattutto il mantenimento della coesione del gruppo
    c. Lo scopo è di ricercare significati che permettano l' inclusione del nuovo oggetto nel quadro ideologico condiviso
    d. E' una modalità comunicativa che favorisce la formazione di atteggiamenti


    551 Secondo le elaborazioni teoriche e metodologiche proposte dalla Scuola di Ginevra, il campo rappresentazionale è:
    a. L' insieme delle caratteristiche dell' ambiente sociale nel quale si costruisce la nuova conoscenza
    b. L' insieme delle forze sociali che concorrono alla costruzione di una conoscenza comune
    c. L' insieme delle parole e dei segni che permettono ai membri di una determinata collettività di riconoscere un oggetto particolare
    d. L' insieme delle variazioni, in una data popolazione, degli atteggiamenti relativi ad un determinato oggetto sociale

    553 Secondo le elaborazioni teoriche e metodologiche proposte dalla Scuola di Ginevra, le tre fasi che scandiscono lo studio delle rappresentazioni sociali sono:
    a. Campo rappresentazionale, prese di posizione e ancoraggio
    b. Condivisione, figurazione e ancoraggio
    c. Oggettivazione, selezione e ancoraggio
    d. Nucleo centrale, prese di posizione e elementi periferici


    561 Secondo la scuola di Aix-en-Provence:
    a. La variazione degli elementi del nucleo centrale rende conto del processo di ancoraggio
    b. Gli elementi del nucleo centrale assicurano la consistenza della conoscenza attraverso i diversi contesti sociali, ma possono essere negoziati
    c. Gli elementi del nucleo centrale rendono conto della flessibilità della rappresentazione sociale
    d. La messa in discussione di un solo elemento del nucleo centrale di una rappresentazione sociale comporta un cambiamento della rappresentazione


    562 Secondo la scuola di Aix-en-Provence, il nucleo centrale è:
    a. Una struttura i cui elementi possono essere, in una certa misura, negoziati a seconda dei contesi sociale
    b. Una struttura flessibile e variabile che rende conto della dinamicità della rappresentazione sociale.
    c. Una struttura elementare e variabile attorno alla quale si cristallizza la rappresentazione sociale
    d. Una struttura elementare e costante attorno alla quale si cristallizza la rappresentazione sociale


    563 Secondo la scuola di Aix-en-Provence, il sistema periferico di una rappresentazione:
    a. Costituisce la parte elementare e costante delle rappresentazione
    b. Assicura la consistenza della conoscenza attraverso i diversi contesti sociali
    c. Costituisce la parte variabile e flessibile della rappresentazione
    d. Assicura un significato condiviso e univoco dell' oggetto rappresentato


    564 Secondo la scuola di Aix-en-Provence, il “metodo del rifiuto†nello studio delle rappresentazioni sociali permette:
    a. Di verificare il grado di accettazione dell' oggetto rappresentato da parte della popolazione studiata
    b. Di verificare l' importanza attribuita all' oggetto rappresentato da parte della popolazione
    c. Di isolare gli elementi costitutivi del nucleo centrale da quelli del sistema periferico
    d. Di isolare gli elementi più frequenti nella descrizione dell' oggetto rappresentato

    613 Scegli l' affermazione corretta:
    a. per James l' Io è il controllore delle attività del Me
    b. per James Io e Me sono due aspetti separati e non interdipendenti del sè
    c. per James l' Io corrisponde all' identità personale, il Me all' identità sociale
    d. per James l' Io è il soggetto conoscente, il Me l' oggetto conosciuto


    614 Quali sono gli stati attraverso cui, secondo Mead (1934)viene acquisita la coscienza di sé?
    a. gioco semplice e gioco organizzato
    b. pensiero preoperatorio, operatorio e astratto
    c. esplorazione e qacquisizione dell'identità
    d. categorizzazione, identificazione e confronto sociale

    616 Il sè si forma nel corso dell'interazione sociale attraverso l' interiorizzazione delle risposte, socialmente condivise, che i nostri atteggiamenti suscitano negli altri.
    a. la teoria dell' autoconsapevolezza
    b. social cognition
    c. la teoria dell' identità sociale
    d. interazionismo simbolico

    618 Quale, tra i seguenti approcci teorici, enfatizza il ruolo dei processi cognitivi nella formazione e sviluppo del concetto di sè?
    a. la teoria della reattanza
    b. l' interazionismo simbolico
    c. l'approccio socio-cognitivo
    d. la teoria dell'identità sociale


    621 Rispetto alle fonti della conoscenza del sé, varie ricerche hanno dimostrato che la cultura e le pratiche educative:
    a. incidono sull'importanza che le persone attribuiscono agli aspetti perconali e sociali del sé
    b. hanno un'incidenza limitata sulle teorie che le persone costriscono su di sé
    c. forniscono le linee guida entro le quali le persone elaborano teorie su di sé
    d. influenzano direttamente le teorie che le persone costruiscono su di sé


    623 Quali sono le fonti su cui si basa la conoscenza di sè?
    a. selezione, codifica, elaborazione e immagazzinamento in memoria delle informazioni autoriferite
    b. categorizzazione e confronto sociale
    c. identificazione e imitazione
    d. introspezione, osservazione del comportamento o interazione sociale


    624 Quali sono le fonti della conoscenza di sè?
    a. introspezione, osservazione del comportamento e interazione sociale
    b. schemi e teorie su di sè
    c. presentazione, giustificazione e negoziazione dellâ€(tm)identitÃ
    d. autoconsapevolezza pubblica e privata


    625 Perchè l' introspezione, come strumento di conoscenza del sè, non viene considerato uno strumento accurato?
    a. a causa delle euristiche e dei processi cognitivi automatici
    b. perchè manca una base di confronto esterno
    c. a causa del ruolo della memoria
    d. perchè non viene considerato il rapporto tra pensieri sentimenti e motivazioni interne e comportamento manifesto

    627 Che cosa sostiene la teoria del sé rispecchiato di Cooley (1902)?
    a. il modo in cui le persone vedono se stesse dipende dai ruoli che giocano nei loro contesti di vita quotidiana
    b. il modo in cui le persone vedono se stesse corrisponde a come le altre le vedono e reagiscono nei loro confronti
    c. il modo in cui le persone vedono se stesse dipende dalle categorie e dai gruppi alle quali appartengono
    d. il modo in cui le persone vedono se stesse dipende da un processo di introspezione

    6210 Le ricerche che hanno utilizzato la teoria del confronto sociale di Festinger (1954) hanno dimostrato che quando le persone vogliono ottenere un' informazione accurata circa se stessi:
    a. utilizzano un confronto sociale verso l' alto
    b. si confrontano con persone simili
    c. utilizzano un confronto sociale verso il basso
    d. si confrontano con misure oggettive

    6212 Le ricerche che hanno utilizzato la teoria del confronto sociale di Festinger (1954) hanno dimostrato che quando le persone vogliono avere un'idea di quali sono le mete a cui possono aspirare:
    a. utilizzano un confronto sociale verso il basso
    b. si confrontano con misure oggettive
    c. si confrontano con persone simili
    d. utilizzano un confronto sociale verso l'alto


    631 Che cosa si intende per stigmatizzazione?
    a. la tendenza ad emarginare una minoranza che tenta di imporre la sua influenza
    b. una forte valorizzazione nei confronti delle persone che condividono un particolare attributo che induce l' attribuzione di una identità sociale positiva
    c. la tendenza a mettere in atto azioni finalizzate ad un aumento della stima collettiva
    d. una forte svalutazione nei confronti delle persone che condividono un particolare attributo che induce l' attribuzione di un' identità sociale negativa


    632 Secondo Major e Croker (1993), le persone che appartengono ad un gruppo stigmatizzato possono avere dubbi circa la vera causa dei risultati che possono avere ottenuto in una prestazione. Perché?
    a. perché partono da una condizione di vantaggio
    b. a acusa della loro bassa autostima
    c. tutte le altre risposte sono corrette
    d. perché non sanno se attribuirla alle proprie in/capacità o al fatto che le valutazioni sono state distorte dal pregiudizio

    634 Quale delle seguenti giustificazioni potrebbe fornire una persona appartenente ad un gruppo stigmatizzato (es. obesi) che ha conseguito una valutazione positiva?
    a. Ce l' ho fatta, perchè ero la migliore tra i presenti
    b. E' stata una fortuna che io ce l' abbia fatta!
    c. Mi hanno valutato positivamente per non far vedere che hanno pregiudizi
    d. Mi hanno valutato positivamente perchè sono stata brava


    635 Nel caso delle persone appartenenti a gruppi stigmatizzati, l' ambiguità attributiva può:
    a. proteggere l' autostima delle persone appartenenti a gruppi stigmatizzati
    b. aumentare la consapevolezza di appartenere a gruppi stigmatizzati
    c. aumentare l' autostima delle persone appartenenti a gruppi stigmatizzati
    d. ridurre l' autostima delle persone appartenenti a gruppi stigmatizzati


    637 Gli studi sui processi di stigmatizzazione hanno dimostrato che la minaccia da stereotipo:
    a. migliora le prestazioni degli appartenenti ai gruppi stigmatizzati
    b. peggiora le prestazioni degli appartenenti ai gruppi stigmatizzati
    c. non incide sulle prestazioni degli appartenenti ai gruppi stigmatizzati
    d. attiva negli appartenenti ai gruppi stigmatizzati comportamenti controstereotipici


    638 Che cosa hanno dimostrato i più recenti studi sui processi di stigmatizzazione?
    a. che non esistono effetti negativi legati all' appartenenza a gruppi stigmatizzati dal momento che le persone appartenenti a questi gruppi non presentano livelli inferiori di autostima e una minore soddisfazione per la propria vita

    b. che gli effetti negativi legati all' appartenenza a gruppi stigmatizzati sono una condizione cronica della vita di queste persone che quindi hanno livelli inferiori di autostima e una minore soddisfazione per la propria vita
    c. che gli effetti negativi legati all' appartenenza a gruppi stigmatizzati dipendono dalla gravità dello stigma a cui le persone appartenenti a questi gruppi devono far fronte
    d. che gli effetti negativi legati all' appartenenza a gruppi stigmatizzati riguardano specifiche situazioni e che le persone appartenenti a tali gruppi sono in grado di contrastare efficacemente l' effetto negativo degli stereotipi


    641 Che cosa sono gli schemi di sè secondo la Markus (1977)?
    a. strutture cognitive sulle quali si fonda la stima che le persone hanno di sè
    b. concezioni di sè derivanti dalle conoscenza categoriale sul mondo
    c. strutture cognitivo/affettive legate a specifici domini comportamentali o aree di competenze del soggetto
    d. dimensioni costitutive del concetto di sè rese attive in particolari circostanze


    642 Quale è, secondo gli studi condotti da Markus (1977) la principale differenza riscontrata tra le persone schematiche rispetto ad una dimensione del sè e quelle aschematiche?
    a. le persone aschematiche riconoscono più rapidamente le dimensioni che tendono a caratterizzarle
    b. le persone schematiche riconoscono meno rapidamente le dimensioni che tendono a caratterizzarle
    c. non c'è nessuna differenza tra persone schematiche a aschematiche rispetto alla velocità con la quale riconoscono le informazioni che tendono a caratterizzarle
    d. le persone schematiche riconoscono più rapidamente le informazioni che tendono a caratterizzarle e meno rapidamente quelle che non le caratterizzano


    643 Secondo l'impostazione della Markus (Markus, Kunda, 1986), il "Sè operativo" è:
    a. quella parte del concetto di sè di cui il soggetto è consapevole in una precisa situazione contestuale
    b. quell'insieme di concezioni ipotetiche di sè proiettate nel futuro che guidano i comportamenti dei soggetti
    c. quella parte del concetto di sè che è sempre presente alla consapevolezza del soggetto
    d. quella parte del concetto di sè con la quale il soggetto si descrive

    645 Che cosa sono i sè operativi secondo la prospettiva cognitiva elaborata da Markus e Kunda (1986)?
    a. le idee che le persone hanno rispetto a ciò che vogliono (desiderano) o temono di diventare
    b. le strutture cognitivo/affettivo che le persone utilizzano per descriversi
    c. le dimensioni del concetto di sè rese attive in particolari circostanze
    d. delle strategie difensive che le persone mettono in atto quando sentono minacciata la propria identità


    646 Che cosa si intende per complessità dell' organizzazione della conoscenza di sè?
    a. che esiste una dimensione del concetto di sè alle quale si attribuisce maggiore importanza e centralità e alla quale anche le altre dimensioni vengono ricondotte
    b. che i diversi aspetti del concetto di sè sono relativamente indipendenti gli uni dagli altri
    c. che le dimensioni dalle quali il sÃ(c) è costituito sono molto astratte
    d. che il concetto di sè è formato da molteplici dimensioni


    647 Quale delle seguenti affermazioni risulta corretta?
    a. le persone con un alta complessità del sé e una bassa dipartimentazione degli elementi positivi e negativi della conoscenza del sé tendono ad una maggiore stabilità affettiva
    b. le persone con un alta complessità del sé e una alta dipartimentazione degli elementi positivi e negativi della conoscenza del sé tendono ad una maggiore stabilità affettiva
    c. le persone con un alta complessità del sé e una bassa dipartimentazione degli elementi positivi e negativi della conoscenza del sé tendono ad una minore stabilità affettiva
    d. le persone con un bassa complessità del sé e una bassa dipartimentazione degli elementi positivi e negativi della conoscenza del sé tendono ad una maggiore stabilità affettiva


    651 Che cosa sono i sè possibili secondo la prospettiva cognitiva elaborata da Markus e Nurius (1986)?
    a. le dimensioni del concetto di sè rese attive in particolari circostanze
    b. delle strategie difensive che le persone mettono in atto quando sentono minacciata la propria identità
    c. le strutture cognitivo/affettivo che le persone utilizzano per descriversi
    d. le idee che le persone hanno rispetto a ciò che vogliono (desiderano) o temono di diventare


    652 Secondo la nozione di sè possibile elaborata da Markus e Nurius (1986), le idee che le persone hanno rispetto a ciò che vogliono (desiderano) o temono di diventare:
    a. impediscono il raggiungimento degli obiettivi prefissati
    b. producono esperienze emotive negative
    c. pongono le persone in una situazione di difesa della propria autostima minacciata dalle discrepanze percepite con la dimensione attuale del sè
    d. favoriscono il raggiungimento delle mete ambite

    655 Quali delle seguenti affermazioni rispecchia uno degli effetti emotivi di un' alta autostima?
    a. le persone con un' elevata autostima tendono sperimentare meno frequentemente stati di umore negativo delle persone con una bassa autostima
    b. le persone con un'elevata autostima tendono ad autoattribuirsi il merito dei risultati positivi conseguiti ed ad attribuire a fattori esterni la colpa degli insuccessi
    c. le persone con un'elevata autostima tendono ad essere persuase (influenzate) più facilmente delle persone con una bassa autostima
    d. le persone con un'elevata autostima tendono ad essere più aggressive verso coloro che mettono in discussione la propria positività delle persone con una bassa autostima


    656 Si scelga l' affermazione corretta:
    a. le persone con un' alta autostima si pongono obiettivi difficili, ma non si aspettano di raggiungerli e quindi utilizzando strategie difensive
    b. le persone con un' alta autostima si pongono obiettivi facili, si aspettano di raggiungerli e utilizzando strategie cognitive finalizzate all' autoaccrescimento
    c. le persone con un' alta autostima si pongono obiettivi difficili, si aspettano di raggiungerli e utilizzando strategie cognitive finalizzate all' autoacrescimento
    d. le persone con un' alta autostima hanno paura di perderla e quindi cercano di mantenerla ponendosi obiettivi facili in modo di ridurre il rischio di non riuscire a raggiungerli

    658 Quali sono le principali motivazioni che guidano i processi di costruzione della conoscenza di sè?
    a. i bisogni psicosociali
    b. i bisogni di affiliazione e di sicurezza di sè
    c. i bisogni di accuratezza, stabilità e accrescimento del sè
    d. i bisogni di somiglianza e differenza dagli altri

    6511 Che cosa sono le strategie di autoinganno?
    a. delle strategie utilizzate dalle persone appartenenti a gruppi dominanti per difendere la propria posizione privilegiata
    b. delle strategie utilizzate dalle persone appartenenti a gruppi socialmente svantaggiati per far fronte a situazioni che minacciano la propria identitÃ
    c. delle distorsioni nei processi di selezione, di giudizio e di memoria funzionali alla salvaguardia di unâ€(tm)immagine stabile e positiva di sÃ(c)
    d. delle distorsioni cognitive che servono a fornire immagini positive di sÃ(c) stessi agli altri


    661 Che differenza c'è tra il costrutto di autoconsapevolezza (self-awareness) e quello di "teoria di sè"?
    a. L' autoconsapevolezza si riferisce ad una focalizzazione dell' attenzione su di sè in particolari situazioni, la teoria su di sè fa riferimento a una conoscenza più strutturata e stabile circa le proprie caratteristiche personali
    b. L' autoconsapevolezza può guidare il comportamento, la teoria di sè no
    c. Non c'è nessuna differenza
    d. L' autoconsapevolezza fa riferimento alle modalità con le quali le persone dirigono la propria attenzione su di sè, la teoria su di sè si riferisce alle modalità con le quali le persone costruiscono le proprie immagini di sè


    662 Che cosa si intende per autoconsapevolezza pubblica?
    a. l'importanza attribuita alle proprie strategie di gestione della propria immagine
    b. la tendenza a focalizzare l'attenzione su aspetti interni e privati del sé
    c. la tendenza a focalizzare l'attenzione su come gli altri ci osservano o ci sentono o ci vedono
    d. la capacità di riconoscersi come persone uniche e diverse dagli altri

    665 L'autoconsapevolezza pubblica e quella privata possono essere indotte:
    a. sia da fattori situazionali che da tendenze personali stabili
    b. solo da fattori situazionali
    c. solo da tendenze personali stabili
    d. nè da fattori situazionali nè da tendenze personali stabili


    666 Secondo la teoria dell' autoconsapevolezza di Duval e Wicklund (1972), affinchè il sè possa orientare i propri comportamenti:
    a. l' attenzione deve essere rivolta verso se stessi
    b. i comportamenti devono essere rilevanti per l' immagine di sè
    c. l' attenzione deve essere rivolta contemporaneamente verso se stessi e verso l' esterno
    d. l' attenzione deve essere rivolta verso l' esterno

    672 Il ciclo cibernetico della regolazione del sè spiega come le persone:
    a. arrivano alla convinzione di poter controllare personalmente gli eventi
    b. valutano e regolano i propri comportamenti sulla base del concetto che hanno di sè
    c. arrivano ad inferire le cause del proprio comportamento
    d. soddisfano il bisogno di autoaccrescimento


    673 Applicando la prospettiva cibernetica alla teoria dell' autoconsapevolezza di Duval e Wicklund (1972), Carter e Scheier evidenziano che:
    a. le persone tendono a valutare in maniera distorta le proprie prestazioni al fine di considerarle come adeguate agli standard interni o esterni presi a riferimento
    b. le persone tendono a confrontare le proprie prestazioni con standard interni o esterni e a modificare i propri standard se i comportamenti non si adeguano ad essi
    c. le persone tendono a confrontare le proprie prestazioni con quelle degli altri e a modificare i propri comportamenti per aumentare la propria autostima
    d. le persone tendono a confrontare le proprie prestazioni con standard interni o esterni e a modificare i propri comportamenti per adeguarsi a tali standard


    675 Quali sono secondo Higgins (1989, 1998), le conseguenze di una discrepanza tra sé reale e sé ideale?
    a. emozioni di tipo positivo associate a bassi livelli di attivazione (calma, rilassamento)
    b. emozioni di tipo positivo associate ad alti livelli di attivazione (gioia, eccitazione)
    c. emozioni di tipo negativo associate ad una elevata attivazione (ansia, senso di colpa)
    c. emozioni di tipo negativo associate a bassi livelli di attivazione (tristezza, depressione)


    677 Che cosa sostiene la teoria dell' impotenza appresa?
    a. che le persone hanno un' aspettativa di incapacità di controllare personalmente gli eventi di natura innata
    b. che le persone svilupperebbero un' aspettativa di incapacità di controllare personalmente gli eventi sulla base di esperienze negative
    c. che le persone che hanno uno stile di attribuzione esterno sviluppano anche un' aspettativa di incapacità di controllare personalmente gli eventi
    d. che le persone svilupperebbero un' aspettativa di incapacità di controllare personalmente gli eventi sulla base di esperienze di impotenza


    681 Gli approcci interazionisti evidenziano il ruolo che il sé svolge nell'interazione sociale. Da questo punto di vista quali sono gli elementi che vengono presi in considerazione al fine di analizzare come le persone cercano di porre riparo ad una situazione interattiva problemantica che ha implicazioni negative sulla propria identità?
    a. lo studio dei processi attraverso i quali le persone arrivano ad inferire chi loro sono dall'osservazione del comportamento che ah generato la situazione interattiva problematica
    b. le spiegazioni, in termini di intenzioni e di scopi, che vengono fornite, le scuse e le giustificazioni addotte per il comportamento che ha generato la situazione interattiva problematica
    c. l'adeguatezza logica delle spiegazioni fornite per giustificare il comportamento che ha generato la situazione interattiva problematica
    d. l'individuazione delle cause del comportamento che ha generato la situazione interattiva problematica


    682 Per quanto riguarda lo studio sul concetto di sè, gli interazionisti simbolici:
    a. negano il ruolo che le interazioni sociali svolgono nella costruzione dell' identità degli attori sociali
    b. si interessano dei processi cognitivi individuali che presiedono alla costruzione della conoscenza di sè
    c. evidenziano l' importanza che le spiegazioni fornite dagli attori sociali svolgono a garanzia dell' interazione sociale e a difesa dell' identità degli attori
    d. si interessano ai processi motivazionali che presiedono alla costruzione della conoscenza di sè

    685 Quale è la finalità dell' autopresentazione strumentale?
    a. presentarsi con accuratezza agli altri

    b. proiettare un' immagine desiderata (da sè, dagli altri) di sè
    c. dare agli altri un' immagine distorta di sè stessì
    d. proiettare un' immagine di sè che si ritiene utile per influenzare la persona da cui si può ottenere un vantaggio


    686 L'autorappresentazione è un processo mediante il quale le persone:
    a. acquisiscono comportamenti conformi ai loro ruoli
    b. regolano i propri comportamenti espressivi per renderli conformi con l'immagine che essi hanno di se stessi
    c. aumentano la propria autostima
    d. manipolano la presentazione di sé per fare una certa impressione sugli altri

    713 Secondo Zajonc (1968) la ripetuta esposizione di una persona ad uno stimolo:
    a. provoca una reazione negativa nei confronti dello stimolo
    b. accresce la possibilità di una valutazione positiva dello stimolo
    c. migliora la capacità di riconoscimento dello stimolo, ma non ha nessun effetto sull' atteggiamento
    d. può cambiare l' atteggiamento della persona, solo se la presentazione dello stimolo è seguita dalla descrizione delle sue conseguenze


    715 Secondo la scuola di Yale, i messaggi che fanno appello alla paura:
    a. sono efficaci se la fonte è credibile
    b. sono efficaci perchè la paura gioca un ruolo di rinforzo negativo nei confronti dell' atteggiamento che si vuole modificare
    c. non sono mai efficaci perchè la paura non permette di portare l' attenzione sui contenuti del messaggio
    d. sono efficaci se provocano un livello di paura adeguato e se suggeriscono raccomandazioni credibili e realistiche

    717 Secondo la Teoria del Giudizio Sociale, un determinato messaggio persuasivo:
    a. può essere interpretato in modo radicalmente diverso da una persona che ha un atteggiamento pre-esistente favorevole nei confronti dell' oggetto del messaggio e da una persona con un atteggiamento contrario
    b. è elaborato in modo oggettivo solo dalle persone che sono fortemente coinvolte dal contenuto del messaggio

    c. è efficace se si ritiene che l' opinione della fonte sia condivisa da ampi settori della società
    d. è efficace se il suo contenuto contraddice l' atteggiamento pre-esistente della persona


    718 Rispetto al cambiamento degli atteggiamenti, il Modello aspettativa-valore:
    a. prende in considerazione il ruolo rivestito dall'ordine di presentazione degli argomenti
    b. prende in considerazione sia le caratteristiche dei contenuti del messaggio, che le caratteristiche della fonte e l'ordine di presentazione degli argomenti
    c. prende in considerazione il ruolo giocato da alcune caratteristiche dei contenuti del messaggio persuasivo
    d. prende in considerazione il ruolo di variabili relative alla fonte


    719 Quali sono i due processi principali considerati dal Modello dell' Elaborazione di Informazioni di McGuire?
    a. comprensione e accettazione
    b. ricezione e accettazione
    c. attenzione e accettazione
    d. esposizione e ritenzione


    727 Secondo il Modello della Probabilità di Elaborazione di Petty e Cacioppo, l'esperienza della fonre è una variabile che influenza maggiormente:
    a. se il suo messaggio contiene argomenti che il ricevente ritiene di buoan qualità
    b. se la capacità cognitiva di chi riceve il messaggio non è ridotta da fattori situazionali come la distrazione
    c. se il ricevente ha un alto livello di coinvolgimento con il tema del messaggio
    d. se il ricevenente ha un basso livello di coinvolgimento con il tema del messaggio


    728 Secondo il Modello della Probabilità di Elaborazione di Petty e Cacioppo, la qualità degli argomenti è una variabile che influenza maggiormente:
    a. se il ricevente ha un alto livello di coinvolgimento con il tema del messaggio
    b. se il messaggio è veicolato da una fonte ritenuta esperta
    c. se il ricevente ha un basso livello di coinvolgimento con il tema del messaggio
    d. se la capacità cognitiva di chi riceve il messaggio non è ridotta da fattori situazionali come la distrazione


    729 Quali sono le principali differenze tra il Modello della Probabilità di Elaborazione di Petty e Cacioppo e quello dell'Elaborazione Euristico-Sistematica di Chaiken?
    a. nessuna delle precedenti
    b. mentre nel Modello della Probabilità di Elaborazione le due vie possono attivarsi contemporaneamente, nel modello di Chaiken esse si escludono reciprocamente
    c. solo il Modello della Probabilità dell'Elaborazione prevede due vie attraverso le quali può avvenire la verifica del messaggio persuasivo (centrale e periferica), mentre quello di Chaiken ne prevede solo una (euristico-sistematica)
    d. mentre nel Modello della Probabilità di Elaborazione le due vie sono reciprocamente alternative, nel modello di Chaiken si possono verificare contemporaneamente


    7210 Secondo il Modello della Probabilità dell'Informazione di Petty e Cacioppo, la via centrale della persuasione è attivata da:
    a. il coinvolgimento
    b. bisogno di cognizione
    c. la motivazione
    d. tutte le altre risposte sono corrette


    7212 Nel Modello della probabilità di elaborazione di Petty e Cacioppo:
    a. il tipo di argomentazione (forte o debole) presente nel messaggio determina il grado in cui il contenuto viene analizzato da parte del soggetto
    b. il grado di expertise della fonte determina il grado in cui viene analizzato il contenuto informativo del messaggio persuasivo da parte del soggetto
    c. il modo in cui il messaggio è presentato determina il grado in cui il contenuto viene analizzato da parte del soggetto
    d. - il coinvolgimento del soggetto rispetto al tema del messaggio persuasivo determina il grado in cui questo viene analizzato nei suoi contenuti da parte del soggetto stesso

    7214 Quale delle seguenti affermazioni è la più corretta? Il percorso centrale verso la persuasione teorizzato da Petty e Cacioppo si riferisce a:
    a. Un processo di elaborazione inconscia dell'informazione contenuta nel messaggio persuasivo che è attivato dagli stati emotivi provocati dagli stimoli subliminali.
    b. Un processo di elaborazione accurata dell'informazione contenuta nel messaggio persuasivo, attraverso il quale il soggetto mette in relazione tali informazioni con quelle che già possiede in proposito.
    c. Un processo di elaborazione dell'informazione contenuta nel messaggio persuasivo che si appoggia all'euristica della disponibilità.
    d. Un processo di elaborazione dell'informazione contenuta nel messaggio persuasivo che, pur essendo accurato, risulta non persistente nel tempo e difficilmente adatto a predire il comportamento.


    731 Quale fra le seguenti è la spiegazione data da Sherif (1935) al fenomeno della formazione delle norme di gruppo?
    a. è una conseguenza del bisogno di compiacere pubblicamente gli altri
    b. è la conseguenza di un conflitto
    c. è un fenomeno di conversione pubblica opportunistica, ma la persona mantiene le sue personali convinzioni a livello privato
    d. in una situazione ambigua, il giudizio degli altri viene usato come fonte di informazioni

    732 A cosa è dovuto secondo Asch (1952) il conformismo in condizioni non ambigue?
    a. al desiderio di essere d'accordo con il gruppo e non apparire diversi
    b. a seconda delle differenze individuali, ad una delle tre cause descritte
    c. alla sensazione di essere in errore
    d. ad una deformazione percettiva


    733 Secondo la Teoria della Dipendenza di Deutsch e Gerard (1955) per quali ragioni le persone possono essere influenzate dagli altri?
    a. perchè sono attratti dalle idee degli altri
    b. perchè adeguarsi al punto di vista degli altri facilita la comunicazione e lo scambio sociale
    c. perchè gli altri possono distribuire premi e punizioni o anche perchè possono essere utilizzati come fonti di informazioni
    d. per il desiderio di evitare il conflitto



    734 Lo studio di Schacter sulle reazioni nei confronti dei membri devianti ha rilevato che:
    a. la maggioranza riesce a spostare il deviante verso le proprie posizioni
    b. la maggioranza cerca prima di indurre il deviante a conformarsi per poi ignorarlo e rifiutarlo se questi tentativi non hanno effetto
    c. la maggioranza tende subito a manifestare sentimenti di ostilità e rifiuto nei confronti del deviante
    d. il deviante è meno preoccupato delle possibili reazioni negative della maggioranza se qualcuno gli offre sostegno

    La tendenza a conformarsi all'opinione della maggioranza sarà più marcata se:
    a. il soggetto sente minacciata la propria libertà di dire e fare ciò che desidera
    b. il soggetto su cui viene esercitata l'influenza è preoccupato degli aspetti privati della sua immagine
    c. il soggetto ha un basso bisogno di individuazione
    d. sono presenti altri osservatori non coinvolti nel tentativo di influenza

    742 Una minoranza attiva è consistente quando:
    a. è disponibile a negoziare compromessi
    b. si mostra competente nell'affermare le proprie posizioni
    c. il messaggio che essa trasmette è verosimile
    d. è in grado di mantenere le proprie posizioni in maniera ferma e persistente

    744 Quali sono i due processi sottostanti all'influenza sociale secondo il modello di Moscovici:
    a. convergenza e divergenza
    b. elaborazione centrale e periferica
    c. elaborazione superficiale ed elaborazione sistematica
    d. comparazione e convalida


    745 Secondo il modello dell'influenza sociale di Moscovici, il processo di comparazione:
    a. media l'influenza della maggioranza
    b. consiste nel cercare attivamente delle informazioni che consentano di verificare un messaggio
    c. produce pensiero divergente
    d. provoca un cambiamento duraturo e profondo nel proprio atteggiamento


    746 Secondo Moscovici l'influenza minoritaria:
    a. produce un cambiamento finalizzato ad evitare il conflitto con la minoranza
    b. produce un cambiamento superficiale
    c. produce un cambiamento delle proprie convinzioni private che si manifesta a distanza di tempo
    d. produce un cambiamento che si manifesta nell'immediato, ma non si conserva nel tempo


    747 Nell'ottica della teoria di Moscovici, se il processo di influenza viene definito come un conflitto tra maggioranza e minoranza, quali possono essere gli esiti?
    a. il prevalere della maggioranza o della minoranza che produrrebbe rispettivamente conformità o innovazione, o anche un adeguamento reciproco
    b. la produzione di pensiero divergente
    c. la negoziazione
    d. nessuno delle altre risposte è corretta


    751 Secondo Nemeth (1986) il dissenso minoritario:
    a. produce un pensiero convergente
    b. produce un pensiero divergente
    c. produce conformismo
    d. produce conversione


    752 Secondo Nemeth (1986) la creatività è maggiore:
    a. nei soggetti con un alto bisogno di individuazione
    b. nei soggetti posti in condizioni di influenza maggioritaria
    c. nei soggetti posti in condizioni di influenza minoritaria
    d. nei soggetti appartenenti ad una cultura individualista


    753 La teoria dell'impatto sociale (Latan, 1981) sostiene che:
    a. non vi sono differenze qualitative fra l'influenza maggioritaria e quella minoritaria
    b. l'influenza maggioritaria è più efficace perchè esercitata da un numero di persone maggiore
    c. sia nel caso dell'influenza maggioritaria che in quello dell'influenza minoritaria, l'entità dell'influenza è maggiore quanto maggiore è il numero delle persone che la esercitano
    d. l'influenza della maggioranza è maggiore perchè favorisce un pensiero convergente

    755 In tema dell'influenza sociale esercitata dalle minoranze, la teoria della conversione di Moscovici e quella della divergenza di Nemeth
    a. La prima fa riferimento ad un processo di validazione, la seconda ad un processo di creatività
    b. nessuna delle altre risposte è corretta
    c. La prima riguarda i processi di influenza attivati dalle minoranze ingroup, la seconda riguarda i processi di influenza attivati dalle minoranze outgroup
    d. Descrivono processi socio-cognitivi analoghi


    756 Secondo Nemeth (1986) la minoranza induce processi di pensiero che producono :
    a. nessuna delle altre risposte è corretta
    b. una accettazione privata della posizione espressa dalla fonte minoritaria, che però viene manifestata in pubblico se la maggioranza è outgroup
    c. lo sviluppo da parte del soggetto di prese di posizione diverse sia da quelle che egli aveva prima dell'esposizione alla minoranza sia dalle posizioni della fonte minoritaria
    d. lo sviluppo da parte del soggetto di prese di posizione diverse da quelle della fonte minoritaria, ma uguali a quelle del proprio gruppo di appartenenza


    761 Quali sono le forme di potere che secondo French e Raven sono riconducibili all'influenza normativa?
    a. potere di riferimento e di competenza
    b. potere di ricompensa, coercitivo e legittimo
    c. potere di ricompensa e coercitivo
    d. potere di ricompensa, coercitivo, di riferimento e legittimo

    763 Lo stato d'animo positivo della persona bersaglio di un tentativo di influenza:
    a. rende meno probabile che una persona faccia ciò che gli viene richiesto
    b. rende meno probabile un'elaborazione sistematica e critica del messaggio
    c. non ha nessun effetto sul processo di influenza
    d. in generale, non favorisce l'acquiescenza


    764 Il potere implica la capacità di influenzare o controllare alcune persone. Secondo French e Raven (1959) esistono vari tipi di potere. Che cosa, secondo questi autori, differenzia il potere coercitivo dal potere legittimo?
    a. il potere coercitivo si basa sulla possibilità di influire su qualcuno attraverso sanzioni punitive comminate o minacciate, quello legittimo si fonda su norme e valori interiorizzati
    b. nessuna delle altre risposte è corretta
    c. il potere coercitivo si basa sulla possibilità di indurre comportamenti di conformismo esteriore, quello legittimo si fonda sull'identificazione con colui che esercita il potere
    d. il potere coercitivo si basa sulla possibilità di influire su qualcuno attraverso sanzioni punitive comminate o minacciate, quello legittimo sulla possibilità di promettere ricompense di tipo simbolico o materiale


    765 Quale delle seguenti fonti di potere induce o può indurre, secondo French e Raven (1959), conformismo esteriore?
    a. potere legittimo
    b. potere coercitivo
    c. potere di competenza
    d. potere d'esempio


    766 Quale delle seguenti fonti di potere induce o può indurre, secondo French e Raven (1959), adesione autentica del "dominato" rispetto al "dominatore"?
    a. nessuna delle precedenti
    b. potere di ricompensa
    c. potere coercitivo
    d. potere d'esempio


    782 Il fenomeno della polarizzazione si verifica quando:
    a. la discussione di gruppo produce un rafforzamento degli atteggiamenti iniziali
    b. tutte le precedenti
    c. le decisioni prese individualmente sono meno rischiose di quelle prese in gruppo
    d. le decisioni prese dal gruppo sono più rischiose di quelle prese individualmente


    783 Secondo gli autori che si rifanno al processo di influenza informativa:
    a. la polarizzazione è dovuta al conformismo dei membri del gruppi all'idea dominante
    b. la polarizzazione è dovuta al numero di argomenti favorevoli o contrarti ad una determinata posizione
    c. la polarizzazione è dovuta al confronto sociale
    d. la polarizzazione è causata dal tentativo delle persone di valorizzare la propria immagine


    784 Secondo gli autori che si rifanno al processo di influenza normativa:
    a. la polarizzazione è causata dal conformismo alle norme del gruppo
    b. la polarizzazione è un processo basato sul confronto sociale
    c. tutte le altre risposte sono giuste
    d. la polarizzazione è causata dal tentativo delle persone di valorizzare la propria immagine


    785 Secondo Janis, i sintomi del pensiero di gruppo sono:
    a. uno stile di leadership lassez-faire
    b. coesione elevata, isolamento, stress causato dal dover prendere una decisione
    c. tutte le risposte sono corrette
    d. spinta al conformismo, autocensura, minimizzazione delle divergenze di opinione, apparente unanimità , sopravvalutazione dell'ingroup, distorsione dell'outgroup

    811 Per De Grada (1999) la misura in cui un insieme di persone è caratterizzato da elevata “gruppalità †(ovvero si avvicina al prototipo di gruppo sociale) è dovuta al fatto che:
    a. si percepiscono come membri di uno stesso gruppo e si identificano reciprocamente
    b. si dividano i compiti secondo una struttura gerarchica e organizzata
    c. interagiscono in modo integrato al perseguimento di un obiettivo
    d. tutte le altre risposte sono vere


    813 I gruppi primari e i gruppi secondari si differenziano perchè:
    a. nei gruppi primari le relazioni si basano su una reciproca valutazione affettiva più che strumentale
    b. tutte le altre risposte sono vere
    c. nei gruppi secondari ciascun membro esprime una parte specifica delle sue preferenze ed attitudini
    d. nei gruppi primari l'atmosfera è accogliente e il senso del noi molto sviluppato

    815 Secondo Cartwright e Zander (1968) un aggregato può essere definito gruppo se i membri:
    a. hanno una comune percezione della loro identità
    b. sono definiti da altri come membri dello stesso gruppo
    c. tutte le altre risposte sono vere
    c. perseguono scopi comuni


    816 Secondo Lewin (1948) ciò che definisce un gruppo come tale è:
    a. l'interdipendenza dei membri
    b. l'attrazione interpersonale dei membri
    c. tutte le altre risposte sono vere
    d. la somiglianza dei membri

    817 Per Asch (1952) i fenomeni di gruppo:
    a. scaturiscono sia come prodotto che come azione dei singoli individui
    b. fanno parte di macro-fattori sociali nei quali l'individuo è inserito
    c. scaturiscono da un'entità , quasi metafisica che può essere definita "mente di gruppo"
    d. avvengono nei singoli individui, sulla base di processi cognitivi individuali


    818 Secondo Ash (1952) il concetto di campo reciprocamente condiviso si riferisce al fatto che:
    a. le interazioni umane sono avvenimenti rappresentati psicologicamente in ciascuno dei partecipanti
    b. tutti i partecipanti ritengono che l'altro veda le cose diversamente da come essi stessi le percepiscono
    c. tutte le risposte precedenti sono vere

    d. tutti i partecipanti rappresentano la situazione in modo personale


    819 Secondo Lewin (1948) un gruppo è definito al meglio come:
    a. una totalità dinamica di individui che stanno nello stesso posto nello stesso momento
    b. una totalità dinamica di individui differenti fra loro
    c. una totalità dinamica di individui interdipendenti fra di loro
    d. una totalità dinamica di individui simili fra loro


    821 I conflitti circa l'ambiguità di ruolo sorgono per:
    a. tutte le altre risposte sono vere
    b. l'assegnazione dei ruoli ai diversi membri in un gruppo
    c. aspettative non chiare circa il ruolo che una persona deve assumere in un gruppo
    d. conflitti fra ruoli diversi che una persona ricopre in diversi gruppi

    823 La teoria delle aspettative (Berger, Rosenholtz, Zeldich, 1980) sostiene che:
    a. nessuna di queste risposte è vera
    b. le persone alla quali è stato assegnato inizialmente uno status molto basso possono modificarlo esibendo le proprie caratteristiche socio-demografiche
    c. lo status viene assegnato attraverso la valutazione dell'apparenza fisica e del portamento dei membri
    d. lo status viene assegnato in base alle caratteristiche dei membri che ci si aspetta siano più rilevanti per il raggiungimento degli obiettivi del gruppo


    824 Il sistema di status e il sistema di ruoli:
    a. nei gruppi formali sono imposti dall'esterno
    b. si verificano solo nei gruppi informali
    c. si verificano solo nei gruppi formali
    d. hanno sempre la stessa origine nei gruppi formali e informali

    835 Negli studi sulle reti di comunicazione Leavitt (1951) riscontra che:
    a. la soluzione di un compito semplice è più efficiente nelle reti centralizzate (a ruota o a y) anche se il morale dei membri non è elevato
    b. la soluzione di un compito semplice è più efficiente nelle reti non centralizzate (catena o cerchio) e il morale dei membri è elevato
    c. la soluzione di un compito complesso è più efficiente nelle reti centralizzate (a ruota o a y) e il morale dei membri è elevato
    d. la soluzione di un compito complesso è più efficiente nelle reti non centralizzate (catena o cerchio) anche se il morale dei membri non è elevato

    838 La coesione di un gruppo:
    a. diminuisce in caso di minaccia esterna rappresentata da gruppi ostili
    b. non è connessa al tempo trascorso insieme e dalla vicinanza fisica dei membri
    c. aumenta in relazione alla minaccia esterna rappresentata da elementi dell'ambiente fisico
    d. nessuna delle risposte


    839 Quali delle seguenti affermazioneè vera?
    a. la coesione e la produttività di gruppo non sono aspetti correlati fra loro
    b. la coesione e la produttività di gruppo sono aspetti correlati, ma non è chiara la direzione della correlazione
    c. i gruppi più coesi sono quelli che producono di più
    d. i gruppi che producono di più sono i più coesi

    843 Il leader che ha uno stile democratico, secondo Lippitt e White (1943,1958):
    a. fornisce direttive per l'azione e attribuisce i compiti a ciascun membro
    b. lascia decidere al gruppo le direttive di azione e lascia liberi i membri di scegliere i compiti
    c. lascia il gruppo libero di agire, limitando al minimo il suo intervento
    d. esprime critiche ed apprezzamenti di tipo personale sulle prestazioni dei singoli


    844 Gli studi sulle differenze di comportamento osservate da Lippitt e White (1943,1958) fra i membri in presenza di un leader permissivo hanno dimostrato che:
    a. la produttività inizialmente elevata subiva un crollo quando il leader si assenta
    b. la produttività diminuisce in assenza del leader
    c. la produttività aumenta quando il leader si allontanava
    d. la produttività rimane sostanzialmente invariata in presenza o in assenza del leader


    845 Gli studi di Bales (1950) differenziano diversi tipi di comportamento del leader, quali?
    a. leader specialista del compito e leader specialista socio-emozionale
    b. di valutazione e di iniziazione e direzione
    c. leader specialista del compito e leader permissivo
    d. di considerazione e di iniziazione e direzione

    847 La teoria della contingenza (Fielder, 1993) sostiene che:
    a. un leader orientato al compito è più efficace di uno orientato alle relazioni in condizioni di controllo medio
    b. un leader orientato alle relazioni è più efficace di uno orientato al compito in condizioni di controllo medio
    c. un leader orientato alle relazioni è più efficace di uno orientato al compito in condizioni di controllo basso
    d. tutte le altre risposte sono corrette


    848 Secondo Hollander il leader può acquisire "crediti" nei confronti degli altri membri anche grazie al fatto di:
    a. di essere stato eletto dai membri stessi del gruppo
    b. di essere stato nominato da una fonte esterna dotata di autorevolezza
    c. di essere emerso spontaneamente dal gruppo
    d. di aver cercato fin da subito di modificare norme di gruppo ritenute inadeguate


    851 I risultati degli studi realizzati con il paradigma del dilemma del prigioniero hanno messo in luce che:
    a. le persone tendono a cooperare per ottenere la pena minore
    b. indipendentemente dalle conseguenze, le persone scelgono di cooperare
    c. le persone non si fidano molto l'una dell'altra
    d. le persone scelgono una strategia competitiva anche se non è vantaggiosa


    852 I dilemmi sociali esistono ogni volta che:
    a. il risultato cumulativo di scelte individuali ragionevoli si traduce in un disastro collettivo
    b. un individuo può trarre vantaggio da una situazione causando un danno ad un altro individuo
    c. nessuna delle altre risposte è corretta
    d. il risultato delle scelte individuali va a scapito dell'interesse degli altri membri del gruppo


    853 In un dilemma sociale, le scelte non cooperative sono più frequenti se:
    a. non esistono norme chiare e salienti
    b. le persone si identificano poco con il gruppo
    c. i membri non prevedono interazioni future fra loro
    d. tutte le altre risposte sono corrette


    854 La struttura delle ricompense è competitiva quando:
    a. il successo di un individuo corrisponde all'insuccesso di un altro
    b. i risultati ottenibili dagli individui sono reciprocamente indipendenti
    c. il successo di un individuo dipende dal successo degli altri
    d. i risultati ottenibili dagli individui producono un guadagno per l'ingroup



    861 L'effetto "Hawthorn" si riferisce al fatto che :
    a. la coesione di gruppo è influenzata dai processi di gruppo
    b. la coesione di gruppo è influenzata da fattori fisici e atmosferici
    c. la produttività individuale è influenzata dai processi di gruppo
    d. d. la produttività individuale è influenzata da fattori fisici e atmosferici



    862 Gli studi sulle prestazioni individuali e di gruppo hanno in generale dimostrato che:
    a. le prestazioni in gruppo sono qualitativamente diverse dalle prestazioni individuali
    b. le prestazioni in gruppo sono inferiori alla somma delle prestazioni individuali
    c. le prestazioni in gruppo sono superiori alla somma delle prestazioni individuali
    d. le prestazioni in gruppo sono uguali alla somma delle prestazioni individuali


    863 Nell'ambito delle ricerche sulle reti di comunicazione i risultati sperimentali di Shaw (1954) hanno dimostrato che l'efficienza di una rete di comunicazioni per la soluzione di un determinato compito dipende:
    a. dal morale di gruppo
    b. tutte le affermazioni sono vere
    c. dal modo in cui le comunicazioni vengono distribuite
    d. dalla truttura del compito che viene svolto

    868 Gli studi sull'evoluzione di un gruppo (Tukman, 1965) hanno messo in evidenza che la fase di aggiornamento (adjourning) si riferisce a quella fase di sviluppo in cui:
    a. aumenta la cooperazione per il raggiungimento dello scopo stabilito
    b. aumenta la conflittualità e il disaccordo fra i membri
    c. aumenta l'interdipendenza dei membri, aumenta la coesione
    d. diminuisce l'interdipendenza dei membri, cresce il disimpegno


    869 Il modello della socializzazione di gruppo proposto da Levine e Moreland (1994) presuppone che l'influenza reciproca fra il gruppo e i membri si realizza tramite tre processi:
    a. il mantenimento, la risocializzazione e il ricordo
    b. la valutazione, l'impegno e la transizione di ruolo
    c. la valutazione, l'esplorazione e il ricordo
    d. l'esplorazione, la socializzazione e la risocializzazione

    8612 Il fenomeno della facilitazione sociale (intesa come alterazione della prestazione individuale in presenza d'altri) è prodotta
    a. dall'attivazione dovuta alla presenza di altri percepiti come valutatori
    b. dall'attivazione dovuta alla semplice presenza di altri
    c. dalla distrazione che gli altri esercitano sullo svolgimento del compito
    d. tutte le altre risposte sono corrette


    911 La teoria del conflitto realistico di Sherif e colleghi prevede che:
    a. il conflitto fra i gruppi è esacerbato da interazioni cooperative
    b. le relazioni fra i gruppi saranno più probabilmente competitive quando le risorse a disposizione sono limitate
    c. la mera categorizzazione delle persone in gruppi fittizi è sufficiente a far nascere comportamenti discriminatori
    d. le relazioni tra i gruppi sono sempre orientate al conflitto


    912 Nell'ultima fase dell'esperimento sui campi estivi, Sherif e colleghi hanno dimostrato che:
    a. quando i gruppi devono cooperare per raggiungere un obbiettivo comune, i livelli del conflitto diminuiscono
    b. quando i gruppi devono cooperare per raggiungere un obbiettivo comune, la competizione fra i gruppi rimane comunque alta
    c. nessuna delle altre risposte è corretta
    d. la facilitazione della comunicazione fra i gruppi riduce il conflitto sociale


    913 In quale fase delle loro ricerche sui campi estivi per ragazzi Sherif et al. (1961) rilevarono un rapido e grave deterioramento delle relazioni tra i membri dei due gruppi?
    a. nella fase in cui ai due gruppi fu chiesto di collaborare per ottenere risultati desiderati da entrambi
    b. nella fase in cui gli appartenenti ai due gruppi dovevano esprimere le loro preferenze per un membro anonimo dell'ingroup e un membro anonimo dell'outgroup

    c. nella fase in cui i due gruppi furono messi in competizione
    d. nella fase in cui i ragazzi furono divisi nei due gruppi


    914 Qual è l'elaborazione teorica che Sherif trae dai risultati ottenuti nelle sue ricerche sui campi estivi per ragazzi realizzate tra il '48 e il '52?
    a. nessuna delle altre risposte è corretta
    b. che il semplice fatto di esser divisi in due gruppi è già di per se una condizione necessaria e sufficiente a giustificare il conflitto intergruppi
    c. che se due gruppi, in rapporto tra di loro, si pongono scopi sovraordinati giungeranno rapidamente ad un conflitto, se si pongono scopi competitivi giungeranno ad una cooperazione reciproca
    d. che se due gruppi, in rapporto tra di loro, si pongono scopi incompatibili giungeranno rapidamente ad un conflitto, se si pongono scopi sovraordinati giungeranno ad una cooperazione reciproca


    915 Secondo la teoria del conflitto realistico:
    a. il conflitto fra gruppi è causato da situazioni di competizione per risorse limitate
    b. la relazione conflittuale fra gruppi serve ad ottenere le risorse desiderate per il proprio gruppo
    c. tutte le altre risposte sono corrette
    d. la relazione conflittuale fra gruppi serve ad impedire che le risorse vengano sottratte dal gruppo esterno

    924 Il paradigma dei gruppi minimi ha messo in evidenza che:
    a. quando categorizzati, gli individui tendono sistematicamente a favorire l'ingroup
    b. quando categorizzati, gli individui tendono sistematicamente a favorire l'outgroup
    c. la categorizzazione non ha effetti sulla distribuzione delle ricompense all'ingroup e all'outgroup
    d. quando categorizzati, gli individui tendono ad attribuire la stessa quantità di punti all'ingroup e all'outgroup


    925 Per spiegare i risultati ottenuti con i gruppi minimi, Tajfel e collaboratori hanno ipotizzato che:
    a. gli individui favoriscono il proprio gruppo perchè si conformano ad una norma di reciprocità
    b. gli individui favoriscono il loro gruppo per ricavare, di riflesso, un'immagine positiva di sè stessi
    c. gli individui favoriscono il proprio gruppo perchè sono legati da un destino comune
    d. gli individui favoriscono l'ingroup per assicurarsi il maggior guadagno possibile


    927 Negli primi esperimenti di Tajfel sui gruppi minimi:
    a. i gruppi erano reali ed esistevano anche prima dell'esperimento
    b. erano presenti differenze di status fra i gruppi
    c. non esistevano differenze di status fra i gruppi
    d. erano presenti differente di potere fra i gruppi


    9211 Quali tra le seguenti spiegazioni del comportamento intergruppi può essere considerata come un superamento delle spiegazioni individualistiche?
    a. La teoria dell'identità sociale di Tajfel e Turner
    b. La teoria dell'aspettativa per valore di Fishbein e Ajzen
    c. C. la teoria della frustrazione-aggressività di Dollard e coll.
    d. La teoria della personalità autoritaria di Adorno


    932 Seguendo la teoria della categorizzazione del sè, quale delle seguenti affermazioni è falsa?
    a. Quando un individuo si categorizza a livello di identità sociale si percepisce come più simile agli altri membri del gruppo
    b. Le persone possono categorizzarsi a differenti livelli di astrazione
    c. Quando un individuo si categorizza a livello di identità personale si percepisce come un elemento unico e differente da tutti gli altri
    d. Quando un individuo categorizza sè stesso a livello di identità sociale può contemporaneamente categorizzarsi a livello di identità personale


    933 Quello che maggiormente differenzia la teoria della categorizzazione del sé dal teoria dell'identità sociale è:
    a. la teoria dell'identità sociale enfatizza maggiormente i processi cognitivi dei comportamenti intergruppi
    b. la teoria dell'identità sociale è una teoria che enfatizza maggiormente l'aspetto motivazionale dei comportamenti intergruppi
    c. la teoria dell'identità sociale è una teoria puramente cognitiva mentre la teoria della categorizzazione del sé presta più attenzione agli aspetti sociali
    d. la teoria della categorizzazione del sé riduce il peso dei processi motivazionali nell'analisi dei comportamenti intergruppi


    934 Con il termine di depersonalizzazione si intende:
    a. una crescente de-umanizzazione del sè
    b. nessuna delle altre risposte è corretta
    c. una tendenza crescente a considerare se stessi come un elemento unico e separato da tutti gli altri
    d. una crescente assimilazione del sè al prototipo del gruppo al quale si appartiene

    937 I livelli di categorizzazione del sè secondo Turner (1987) sono:
    a. nessuna delle altre risposte è corretta
    b. l'identità umana, l'identità sociale, l'identità personale
    c. il sè materiale, il sè sociale, il sè spirituale
    d. il sè desiderato, il sè temuto, il sè normativo


    941 Sviluppando la teoria dell'identità sociale, Hogg (2000) sostiene che le persone sono motivate a:
    a. identificarsi in un gruppo più prestigioso
    b. discriminare l'outgroup per raggiungere una distintività positiva
    c. ridurre l'incertezza rispetto al proprio ambiente sociale
    d. categorizzare se stesse in termini individuali


    942 Le ricerche svolte da Hogg e colleghi mediante l'utilizzo del paradigma dei gruppi minimi, hanno mostrato che:
    a. Se si riduce l'incertezza mediante prove di familiarizzazione il favoritismo per l'ingroup scompare
    b. le persone discriminano maggiormente l'outgroup quando sono assegnate ad un gruppo di status altro
    c. indipendentemente dalla famigliarità con il compito, le persone favoriscono il proprio gruppo
    d. Se si riduce l'incertezza mediante prove di familiarizzazione il favoritismo per l'ingroup aumenta

    944 Quando i partecipanti ai gruppi minimali devono distribuire stimoli negativi, si evidenzia:
    a. una sostanziale assenza di favoritismo per l'ingroup
    b. lo stesso bias intergruppi per cui l'ingroup è favorito rispetto all'outgroup
    c. un'assegnazione maggiore di stimoli negativi all'outgroup
    d. un favoritismo per l'outgroup


    945 Se le persone sono motivate ad identificarsi con il gruppo al fine di ridurre l'incertezza, come sostiene Hogg (2000), allora:
    a. esse si identificheranno più facilmente con un gruppo senza confini definiti
    b. esse si identificheranno più facilmente con un gruppo con confini ben definiti
    c. esse si identificheranno più facilmente con un gruppo minoritario
    d. esse si identificheranno più facilmente con un gruppi maggioritario


    946 Gli studi condotti da Mummendey et al. (1992) hanno dimostrato che:
    a. il bias intergruppi è indipendente dalla valenza dello stimolo
    b. le persone tendono a danneggiare l'aoutgroup
    c. esiste una differenza fra discriminazione positiva volta a favorire l'ingroup e discriminazione negativa volta a danneggiare l'outgroup
    d. il favoritismo per l'ingroup è un fenomeno che si evidenzia anche con stimoli negativi

    952 In generale, le ricerche sugli effetti delle differenze di status fra i gruppi hanno dimostrato che:
    a. l'entità del bias intergruppi varia a seconda dello status dei gruppi e della rilevanza della dimensione di confronto
    b. i gruppi di status altro mostrano sempre il bias intergruppi maggiore
    c. lo status dei gruppi non influenza l'entità del bias interruppi
    d. i gruppi di status basso mostrano sempre il bias intergruppi maggiore


    953 Con il termine "permeabilità dei confini fra i gruppi" si intende:
    a. la percezione che le differenze di status fra i gruppi siano giustificate
    b. la percezione che sia possibili passare da un gruppo ad un altro
    c. la percezione che le differenze di status fra i gruppi siano stabili nel tempo
    d. la percezione che le differenze di status fra i gruppi siano illegittime


    954 Indica quali sono le caratteristiche che, secondo Tajfel e Turner, caratterizzano la percezione delle differenze di status:
    a. legittimità , sicurezza e uguaglianza
    b. sicurezza e stabilità
    c. nessuna delle altre risposte è corretta
    d. stabilità , permeabilità e legittimità

    956 La ricerca di Insko et al. (1980) sulle differenze di potere fra i gruppi ha dimostrato che:
    a. il gruppo che poteva esercitare sia il potere coercitivo sia quello economico lavorava di più
    b. il gruppo che poteva esercitare sia il potere coercitivo sia quello economico lavorava meno
    c. i gruppi che subivano sia il potere economico che quello coercitivo collaboravano maggiormente nella produzione
    d. il gruppo che poteva esercitare sia il potere economico che quello coercitivo finiva per guadagnare di più di quando poteva esercitare solo il potere economico


    961 Categorizzare le persone sia in riferimento al genere che alla loro etnicità può essere considerato:
    a. una categorizzazione a livello di identità personale
    b. un modo per inasprire il conflitto fra i gruppi
    c. una semplice categorizzazione fra ingroup e outgroup
    d. una categorizzazione incrociata che può ridurre il conflitto intergruppi

    963 Secondo la teoria del contatto intergruppi (Allport, 1954):
    a. il semplice contatto fra gruppi è sufficiente a far diminuire il grado di pregiudizio intergruppi
    b. nessuna delle altre risposte è corretta
    c. in caso di contatto, l'uguaglianza di status fra i gruppi è una condizione che può favorire la riduzione del pregiudizio
    d. il sostegno sociale ed istituzionale può aumentare il pregiudizio in caso di contatto fra gruppi

    965 Secondo Allport (1954) il contatto fra persone di gruppi differenti ha effetti positivi se viene realizzato in situazioni caratterizzate da:
    a. uguaglianza di status fra i gruppi
    b. sostegno sociale ed istituzionale
    c. scopi cooperativi fra gruppi
    d. tutte le altre risposte sono corrette


    966 La decategorizzazione nella riduzione del giudizio:
    a. favorisce le realzioni a livello intergruppi e quindi ha sempre effetti negativi
    b. favorisce le relazioni a livello interpersonale, ma difficilmente la positività di queste esperienze vengono generalizzate all'intera categoria
    c. facilità l'emergere di scopi cooperativi fra i gruppi
    d. favorisce le relazioni a livello interpersonale e quindi ha sempre effetti positivi

    P.S. Se non ricordo male lo scritto deve essere esatto almeno per il 65%.

  3. #3
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    Riferimento: Psicologia sociale 15 giugno

    wow! ok grazie mille!

  4. #4
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    Riferimento: Psicologia sociale 15 giugno

    ok aspetta un secondo però...cioè ti dico io ho studiato sul manuale di psicologia sociale, sul Castelli e sullo Zappalà...ma ti posso assicurare che il 90 % di queste cose non le trattavano....dov è che si trovano???

  5. #5
    Partecipante Assiduo L'avatar di valeriapsico
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    Riferimento: Psicologia sociale 15 giugno

    So che alcune sono prese pari pari dal Manuale di psicologia sociale di ARCURI che era parte del programma di qualche anno fa e che è disponibile in libreria da noi per la consultazione...prova a dargli un'occhiata dovrebbe essere molto utile.
    Tieni presente però che le domande che ho postato sono di qualche anno fa...ne ho trovato altre che hanno postato nostri colleghi che hanno dato l'esame più recentemente...purtroppo non sono così tante!

    -differenza teoria di Fishben e Fazio
    -come si misurano gli atteggiamenti
    -processi generatori delle rappresentazioni sociale
    -differenza IO e ME (James)
    -ricerca sperimentale vs quasi esperimento
    -esperimento di Sherif
    -persuasione
    -stigmatizzazione
    -tipi di campionamento
    -atteggiamento
    -identità sociale
    autoconsapevolezza pubblica e privata
    -la dissonanza cognitiva

  6. #6
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    Riferimento: Psicologia sociale 15 giugno

    aaarrgggghhh non farlo mai piu! ahah mi hai fatto passare una brutta domenica....ero depresso perchè pensavo di dover studiare delle cose che poi non avrebbe chiesto all'esame! ;-) wow allora è come pensavo...sono domande degli anni scorsi...quando evidentemente avevano libri di testo diversi...
    almeno una bella notizia! a posto!

    ancora grazie!

  7. #7
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    Riferimento: Psicologia sociale 15 giugno

    Ciao valeria!!hai scritto che per l'orale ci sono dieci fogli riguardanti i macroargomenti e che per ognuno ci sono parecchie domande...mi sorge un dubbio: i macroargomenti possiamo sceglierli noi o i prof ci presentano buste bianche e tutto va un po' a fortuna....?

    Sapete altri macroargomenti chiesti all'orale?
    Il capitolo del "manuale di psico sociale" sull'introduzione storica lo chiedono solitamente?mi sembra troppo storico....
    GRAZIE PER TUTTO RAGAZZI/E!!

  8. #8
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    Riferimento: Psicologia sociale 15 giugno

    Dovete scegliere le busta bianca A CASO!! quindi è tutto culo, fondamentalmente!!!!

    L'unico macroargomento che mi ricordo con sicurezza è quello sulla metodologia!!

  9. #9
    Partecipante Assiduo L'avatar di valeriapsico
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    Riferimento: Psicologia sociale 15 giugno

    Ciao Spitrullo! Confermo che la scelta è casuale quindi...è tutto nelle mani della Dea Bendata. Per quanto riguarda i macroargomenti oltre a metodologia, posso dirti il Sè e le rappresentazioni sociali.
    Per quanto riguarda invece il capitolo "storico"...è sicuramente meno importante di...tutto il resto!!!

  10. #10
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    Riferimento: Psicologia sociale 15 giugno

    ciao, avendo dato l'esame oggi posso dirvi che quelle domande servono eccome!^___^ mi hanno aiutata molto..e alcune erano proprio pari pari nello scritto..
    in più vi scrivo qualche altra domanda dell'orale, quelle che hanno fatto a me e ad altri..
    DOMANDE PSICOLOGIA SOCIALE
    -differenza teoria di Fishbein e Fazio (Fishbein:teoria azione ragionata, e Fazio: attegg. come
    struttura cognitiva → entrambe incentrate su aspetti
    intenzionali e razionali della condotta)
    -come si misurano gli atteggiamenti (tecniche dirette e indirette)
    -processi generatori delle rappresentazioni sociali (oggettivazione e ancoraggio)
    -differenza IO e ME (James) (Io=soggetto conoscente, Me=soggetto conosciuto e 3 distinzioni)
    -ricerca sperimentale vs quasi esperimento (q.esp. nessun controllo su variab. ne su selez. sogg.)
    -esperimento di Sherif (sui campi estivi)
    -persuasione
    -stigmatizzazione
    -tipi di campionamento (casuale:semplice, stratificato, sistematico; non probabilistico:palla di
    neve, per quote, di convenienza)
    -atteggiamento (vari autori, tecniche misurazione, effetto di mera esposizione Zajonc, teoria
    dissonanza cognitiva Festinger, derivano da esp.diretta, osservazione e comunic.)
    -identità sociale
    -autoconsapevolezza pubblica e privata (focalizz. dell'attenzione su come gli altri ci vedono,
    ecc., e su stati interni, emotivi, su noi stessi)
    -dissonanza cognitiva (teoria di Festinger su stato di tensione che si crea quando individuo ha
    2 cognizioni o atteggiamento e comportamento incongruenti)
    -livelli di astrazione in Turner (identità umana, sociale, personale)
    -rappresentazioni sociali (Moscovici)
    -euristiche di giudizio
    -Sè possibili (la Markus e Kunda)
    -Sè operante
    -teoria identità sociale (Tajfel)
    -teoria categorizzazione del sé (Turner)
    -operazionalizzazione delle variabili (fase di pianificazione del disegno di ricerca)
    -attribuzione causale

    spero di esservi utile e in bocca al lupo a tutti!!

  11. #11
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    Riferimento: Psicologia sociale 15 giugno

    Citazione Originalmente inviato da giulietta*86 Visualizza messaggio
    ciao, avendo dato l'esame oggi posso dirvi che quelle domande servono eccome!^___^ mi hanno aiutata molto..e alcune erano proprio pari pari nello scritto..
    in più vi scrivo qualche altra domanda dell'orale, quelle che hanno fatto a me e ad altri..
    DOMANDE PSICOLOGIA SOCIALE
    -differenza teoria di Fishbein e Fazio (Fishbein:teoria azione ragionata, e Fazio: attegg. come
    struttura cognitiva → entrambe incentrate su aspetti
    intenzionali e razionali della condotta)
    -come si misurano gli atteggiamenti (tecniche dirette e indirette)
    -processi generatori delle rappresentazioni sociali (oggettivazione e ancoraggio)
    -differenza IO e ME (James) (Io=soggetto conoscente, Me=soggetto conosciuto e 3 distinzioni)
    -ricerca sperimentale vs quasi esperimento (q.esp. nessun controllo su variab. ne su selez. sogg.)
    -esperimento di Sherif (sui campi estivi)
    -persuasione
    -stigmatizzazione
    -tipi di campionamento (casuale:semplice, stratificato, sistematico; non probabilistico:palla di
    neve, per quote, di convenienza)
    -atteggiamento (vari autori, tecniche misurazione, effetto di mera esposizione Zajonc, teoria
    dissonanza cognitiva Festinger, derivano da esp.diretta, osservazione e comunic.)
    -identità sociale
    -autoconsapevolezza pubblica e privata (focalizz. dell'attenzione su come gli altri ci vedono,
    ecc., e su stati interni, emotivi, su noi stessi)
    -dissonanza cognitiva (teoria di Festinger su stato di tensione che si crea quando individuo ha
    2 cognizioni o atteggiamento e comportamento incongruenti)
    -livelli di astrazione in Turner (identità umana, sociale, personale)
    -rappresentazioni sociali (Moscovici)
    -euristiche di giudizio
    -Sè possibili (la Markus e Kunda)
    -Sè operante
    -teoria identità sociale (Tajfel)
    -teoria categorizzazione del sé (Turner)
    -operazionalizzazione delle variabili (fase di pianificazione del disegno di ricerca)
    -attribuzione causale

    spero di esservi utile e in bocca al lupo a tutti!!
    grazie mille giuletta, grandissima.... =)
    qualche consiglio su come affrontare e studiare questo esame??? io l'avevo provAato a gennaio ma purtroppo non ho passato lo scritto per pochi punti... =( grazie in anticipo....baci

  12. #12
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    Riferimento: Psicologia sociale 15 giugno

    Anch'io ho dato l'esame ieri con il gruppo a-f, e alcune di quelle domande c'erano effettivamente, quindi posso assicurarvi che servono per esercitarsi. Quando le ho viste la prima volta anche a me sembrava che tante non ci fossero sui libri di testo, poi a mano a mano che ripassavo i vari argomenti mi sono resa conto che c'erano eccome, almeno la maggior parte. E' un esame che va preparato in maniera approfondita, scendendo molto nel dettaglio, è vero, però se le verifiche non fossero così puntigliose credo che non impareremmo molto...
    ciao e in bocca al lupo a chi lo farà il 15!

  13. #13

    Riferimento: Psicologia sociale 15 giugno

    Ragazzi qualcuno di voi ha le risposte alle domande o sa dove posso trovarle?? Aiutooooooooo!!!!
    grazie mille..

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