Ieri, la dott.ssa Bernardetta Morgante nel nostro forum ha aperto uno spazio di discussione sul tema della chiusura delle scuole: “la resa dei conti…”.

Proprio in questi giorni la cronaca ci racconta 2 fatti negativi legati alla notizia della bocciatura.

Napoli. Si è trasformata in un’aggressione il “dialogo” tra i genitori di un ragazzo della scuola media Sant’Alfonso dei Liguori e la Preside della scuola stessa.
I primi, erano andati a scuola per “parlare” della bocciatura del figlio. L’aggressione, è stata l’evoluzione di una discussione legata alla colpevolizzazione rivolta alla Preside (e alla scuola), per la bocciatura.

Bari. Tragiche conseguenze per un 17enne che si è tolto la vita dopo aver visto i “quadri” a scuola ed aver avuto la conferma della prevedibile bocciatura.

Attraverso la scuola, affrontata nel pieno del periodo di crescita, i ragazzi sono portati ad assolvere ai primi compiti che mettono alla prova le loro prestazioni e sulle quali pesano le aspettative delle figure genitoriali di riferimento.

FAMIGLIA e SCUOLA sono entrambe chiamate a svolgere ruolo di figure educative, ma, pur agendo entrambe in buona fede per il bene del ragazzo, spesso non riescono a dargli il supporto di cui avrebbe bisogno.

Qualsiasi “lavoro” svolto in squadra ottiene buoni risultati se svolto in tandem condividendo le forze e andando oltre lo stare l’uno verso l’altro.

Scuola e Famiglia, potrebbero ottimizzare le loro forze unendole, rispettandosi?

Dott.ssa Chiara Iazzolino, Ordine Psicologi Lazio, n. 17378


Riferimenti bibliografici
News e notizie su Wikio
Blitz quotidiano: Cronaca, Politica, Sport, Gossip