siamo tutti d'accordo che l'autismo come sindrome psichiatrica (quella classificata nei manuali diagnostici) ha delle cause "organiche".
PERO' secondo me, bisogna distinguere l'autismo come sindrome a sé e l'autismo come sintomo psicotico.
Infatti
il primo a usare il termine "autismo" è stato BLEULERper
descrivere la chiusura in sé dei pazienti schizofrenici. Successivamente KANNER è stato il primo che ha ipotizzato l'esistenza di un autismo infantile come sindrome distinta.
Oggi grazie alle scoperte nelle neuroscienze sappiamo che l'autismo (quello che fa parte dei "disturbi pervasivi dello sviluppo") ha delle "cause" a livello di struttura e funzionamento del cervello, anche se c'è ancora molto mistero attorno a questa sindrome perché non sappiamo esattamente quali geni siano coinvolti nel predisporre il soggetto, quali fattori ambientali agiscono per farlo manifestare, ecc...
Fino a non molti anni fa,
quando ancora non eravamo a conoscenza delle cause organiche scoperte di recente, c'era chi guidato dalla
teoria psicogenica attribuiva la "causa" dell'autismo ai genitori...ed è questa famigerata "teoria psicogenica" che viene attaccata da voi
oggi sappiamo che non è così, e infatti i genitori sono una risorsa nel trattamento dell'autismo. Infatti
la teoria psicogenica è stata abbandonata, è così che funziona la scienza: una teoria migliore sostituisce quella precedente, non c'è tanto da scaldarsi.
Però c'è anche un altro "autismo": l'autismo come sintomo psicotico, quello della schizofrenia, cioè la chiusura in sè, il ritiro dal mondo esterno e qui la psicoanalisi ha molto da dire (mi vengono in mente le fasi di sviluppo della Mahler o di Ogden, ad esempio). Ma non è di questo "autismo" che stiamo parlando in questa sede