Molti autori hanno trattato del sogno, delle sue possibili interpretazioni e del suo valore nella pratica psicoterapeutica e psicoanalitica.
Ma se la presenza dei sogni ha un significato, quale senso si può attribuire al suo opposto, cioè la mancanza quasi totale di sogni ? Dirò meglio, al fatto che dell’attività onirica svoltasi durante il sonno poco o nulla si fissi nella memoria e sia ricordato al risveglio. Parlo naturalmente di una esperienza personale: nell’arco degli ultimi 6 anni mi sono rimasti in mente pochissimi sogni, di sicuro meno di 10.
Dove sono finiti tutti gli altri ?