non avevo letto l'ultimo post di sara...completo con gli altri argomenti:
Pensiero (qui sono in difficoltà perchè ho trovato una definizione di pensiero che include anche ragionamento, problem solving e decision making e distingue le tipologie in base a pensiero finalizzato e non finalizzato) Siccome sul pensiero in generale non avrei molto da dire preferisco parlare del ragionamento in qualità di pensiero diretto a uno scopo. Sec voi è sbagliato? Cm già sapete ho una formazione nps e non vorrei infilarmi in ambiti clinici che non conosco...ho dei riassunti sui 5 tipi di pensiero ma non sarei molto propensa a inserirli...(pensiero produttivo, quotidiano, nevrotico, psicotico, prevenuto)...
quindi io farei così:
-definizione e distinzione tra pensiero finalizzato e nn
-Ragionamento deduttivo (sillogismi: TEORIA della LOGICA Mentale, Braine e dei modelli mentali, Johnson-Laird
induttivo (Compito di Selezione di Wason ripreso da J-Laird) e probabilistico (euristiche di rappresentatività, numerosità, disponibilità mentale). strategie di risoluzione di problemi riproduttive vs produttive (Gestalt: Kholer e Wertheimer)...ci sarebbe tanto altro da dire sulle strategie di risoluzione e ragionamento ma non so se riuscirei a dire tutto;
- Valutazione pensiero:tecniche proiettive in ambito clinico
Ragionamento: Test Nps: Wais e Matrici di Raven; problem solving: Torre di Londra...
- Applicazioni: Clinico, disturbi di pensiero; Pz cerebrolesi Frontali (potrei dire che mentre l'intelligenza cristallizzata è preservata, le abilità di ragionamento sono deficitarie, caratterizzate da rigidità, perseverazione...che emerge alla torre di londra ma non alla Wais)
poi ci sarebbe anche Piaget (ma ancora non l'ho ripassato)
per la memoria anch'io ho seguito l'impostazione di sara ma cambio le applicazioni...metto sempre l'ambito nps prove di memoria Bt e Lt verbali e spaziali.