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  1. #1

    Riso nervoso per i difetti altrui?

    Perché alcuni istintivamente ridono alla vista di persone con handicap fisici o psichici?
    Quando ho fatto questa domanda mi hanno parlato di immaturità, ma io non sono convinto. Vorrei capire i meccanismi (di difesa, di rifiuto, ...) che inconsciamente attivano questo riso nervoso. Grazie
    Ultima modifica di Luca_8832 : 08-09-2010 alle ore 22.33.13

  2. #2
    Postatore Compulsivo L'avatar di arwen
    Data registrazione
    04-07-2002
    Residenza
    in viaggio verso il Paradiso (o qualcosa che ci assomiglia)
    Messaggi
    3,739

    Riferimento: Riso nervoso per i difetti altrui?

    salve,
    sicuramente l'handicap è un tema "forte": infatti le persone con handicap sembrano diverse, appartenenti ad un universo completamente lontano da quello di noi "normali", spesso un universo che oltretutto non si conosce e di cui nemmeno i mezzi di informazione descrivono, il più delle volte, in modo corretto.
    Eppure pensare all'handicap è qualcosa che ci colpisce nel profondo, a livello consapevole o meno: avere un figlio disabile, un parente anziano che diventa non più autosufficiente, o essere noi stessi vittima di una malattia o di un incidente è qualcosa che potrebbe capitare o che capita a molti, è qualcosa che ci atterrisce, perchè è qualcosa di straordinariamente comune e che, se accade, stravolge (in negativo, il più delle volte) la vita. In questo senso, ridere o non voler vedere l'handicap, minimizzando il problema, o comunque attuando comportamenti ricollegabili al pensiero "io con quelli lì non centro, è qualcosa che non mi riguarda" è senz'altro un comportamento di difesa, per non prendere contatto con questa realtà, più vicina a noi di quanto si pensi.
    E poi, molto spesso, con l'ignoranza (intesa come non conoscenza del problema) e con l'incapacità/non voglia di soffermarsi sul problema, si connetta la banalità, la superficialità, il non riconoscimento.
    Inoltre, altro aspetto: fino a non molto tempo fa le persone con handicap venivano emarginate e spesso addirittura segregate in istituti, manicomi, scuole speciali... e questo ha contribuito ad associare sempre l'handicap al concetto di deficit intellettivo. E spesso, per chi non vuole vedere e non è abituato ad interrogarsi, l'avere un deficit nell'area dell'intelligenza si associa all'idea di "stupidità", "idiozia", e in generale al concetto di persona "strana", "matta", che si può prendere in giro perchè non comprende, fa cose strane e comunque, in entrambi i casi, non ha le risorse per difendersi.

    Spero di essere stata chiara spero anche che altri colleghi intervengano per portare la propria visione del problema

    a presto
    Dott.ssa Chiara Facchetti
    Dott.ssa Chiara Facchetti
    Ordine Psicologi della Lombardia n.12625


    Io credo che le pietre respirino. Non possiamo percepirlo con le nostre brevi vite.

    Siamo tutti nella fogna, ma alcuni di noi guardano alle stelle (Oscar Wilde)

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