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Discussione: Guerra a McDonald's?

  1. #1

    Guerra a McDonald's?

    Alcuni medici del Physicians Committee for Responsible Medicine (Pcrm) hanno realizzato uno spot decisamente critico contro l’azienda McDonald’s:



    È risaputo che il cibo dei fast food non può diventare il quotidiano stile alimentare se si vuole mantenere una corretta alimentazione che ci tenga lontani dal rischio di sovrappeso o di tutte quelle patologie legate al consumo di alimenti troppo ricchi di zuccheri e grassi.

    Ma uno spot così forte quali effetti potrebbe sortire sul grande pubblico? Può veramente contribuire a diffondere una cultura alimentare sana e funzionale al benessere?



    Pamela Serafini
    Ordine degli Psicologi del Lazio n. 14572
    Ultima modifica di nico : 28-09-2010 alle ore 15.05.08

    Pamela Serafini

  2. #2
    Partecipante L'avatar di marcoavenait
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    Riferimento: Guerra a McDonald's?

    Il tabù della morte viene affrontato in modo propagandistico, ma almeno viene toccato. Viene mostrata una possibilità di morte causata da alimentazione sbagliata, statisticamente una causa rilevante in tutto il mondo occidentalizzato. Data l'alta frequenza delle pubblicità a favore della dieta sregolata prima, e medicalizzata poi, ritengo adeguato uno spot del genere: coglie l'irreversibilità dell'inconsapevolezza alimentare.

  3. #3
    Partecipante Affezionato
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    Riferimento: Guerra a McDonald's?

    Citazione Originalmente inviato da Pamela Serafini Visualizza messaggio
    Ma uno spot così forte quali effetti potrebbe sortire sul grande pubblico?
    Forse strapperà un sorriso per l‘humour nero che lo caratterizza. Forse, un forse molto dubbioso, farà venire per un attimo qualche dubbio a chi di certi cibi abusa.

    Citazione Originalmente inviato da Pamela Serafini Visualizza messaggio
    Può veramente contribuire a diffondere una cultura alimentare sana e funzionale al benessere?
    Non credo, il messaggio che passa è “MD vende schifezze che uccidono” non “nutritevi in modo sano ed equilibrato”. Alla fine si invita a praticare un regime vegetariano, è vero, ma le immagini precedenti offuscano il messaggio finale. E, almeno per me, una dieta vegetariana NON è una dieta ottimale.
    Via, un Big Mac consumato saltuariamente non uccide nessuno e del resto una dieta a base di fonduta o pasta alla norma non sortirebbe risultati molto diversi.
    Lo trovo uno spot molto d'effetto, inquietante, un po' "terroristico", ma scarsamente educativo.

    Giovanni

  4. #4

    Riferimento: Guerra a McDonald's?

    Per riprendere il confronto su questo spot provocatorio sull’alimentazione dei fast food…

    Buonasera Giovanni, lei scrive che attraverso lo spot “si invita a praticare un regime vegetariano”, che fra l’altro, come dice lei, non è detto che sia “ottimale”, io credo piuttosto che un’intenzione poteva essere quella di invitare i consumatori ad acquisire una coscienza alimentare che aiuti a scegliere il cibo con cui vogliamo nutrirci, sapendo che abusarne comporterebbe delle precise conseguenze. Forse i toni scelti sono stati un po’ forti e “noir”.

    Mi riaggancio così anche al tema dell’ “irreversibilità dell’inconsapevolezza alimentare” di cui parla marcoavenait. Siamo bombardati da spot pubblicitari sulla dieta sregolata a cui si alternano quelli sui cibi “nutrienti ma leggeri”, ricchi di fibre, anticolesterolo ecc. Tale contraddizione alimenta il conflitto tra scelte a favore della salute e il piacere di mangiare a cui forse nessuno di noi può sottrarsi.

    Sono d’accordo con lei Giovanni quando dice che un Big Mac ogni tanto non uccide nessuno così come anche abusare dei cibi gustosi tipici della nostra tradizione non gioverebbe certo alla salute e alla linea.

    Diciamo, dunque, che la ragionevolezza e il buon senso ancora una volta ci aiuteranno a fare le scelte più giuste…

    La preoccupazione, invece, sorge per i bambini e gli adolescenti , grandi appassionati di fast food.

    Addirittura una contea della California qualche tempo fa, ha vietato i giocattoli dell’Happy Meal di McDonald’s per tentare di allontanare i bambini dai fast food!

    Forse ritorna il bisogno di acquisire da parte degli adulti una coscienza alimentare “critica” da trasmettere ai propri figli?




    Pamela Serafini
    Ordine degli Psicologi del Lazio n. 14572

    Pamela Serafini

  5. #5
    Partecipante Affezionato
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    Riferimento: Guerra a McDonald's?

    Buonasera Dottoressa,
    é sempre un piacere leggerla.

    Citazione Originalmente inviato da Pamela Serafini Visualizza messaggio
    Diciamo, dunque, che la ragionevolezza e il buon senso ancora una volta ci aiuteranno a fare le scelte più giuste…
    Ripartirei dal titolo: "Guerra a Mc Donald's". Ecco, a me sembra più un attacco all'azienda come tale che non ai prodotti che essa propone ai consumatori (in buona o cattiva fede non voglio esprimermi). E come non essere d'accordo con lei, l'equilibrio e la ragionevole moderazione sono fondamentali nell'alimentazione, e non solo.

    Citazione Originalmente inviato da Pamela Serafini Visualizza messaggio
    La preoccupazione, invece, sorge per i bambini e gli adolescenti , grandi appassionati di fast food. Addirittura una contea della California qualche tempo fa, ha vietato i giocattoli dell’Happy Meal di McDonald’s per tentare di allontanare i bambini dai fast food!
    Non ho dati statistici in mano, ma dai media capisco che l'obesità infantile è diffusa anche in aree e gruppi sociali che seguono uno stile di vita più tradizionale (pasti consumati a casa dalla famiglia riunita) ma che abusano di cibi tradizionali, ritenendo che perchè "fatti in casa" e con "roba buona" siano meno dannosi per l'organismo, specialmente dei giovani. Tipico il "mangia, mangia, che devi crescere". Forse questa è una inconsapevolezza più difficile da contrastare. E' una percezione errata la mia ?

    Citazione Originalmente inviato da Pamela Serafini Visualizza messaggio
    Forse ritorna il bisogno di acquisire da parte degli adulti una coscienza alimentare “critica” da trasmettere ai propri figli?
    Come diffondere la consapevolezza alimentare non saprei: molti banali "consigli della nonna" trovo siano tuttora validi. Spesso basta saper dire di no. MD offre un prodotto, a me di valutarlo e quindi accettarlo o rifiutarlo. Allargando un poco il tema mi pare che si tratti di acquisire una coscienza tout court, non solo alimentare. Maturare e trasmettere ai più giovani una capacità di valutazione critica delle cose unita al senso di responsabilità derivante dall'apprezzamento delle possibili conseguenze insite in ogni atto, anche il più modesto. In effetti proprio ciò che sottolineava Marcoavenait: divenire consapevoli.

    Buona serata
    Giovanni

  6. #6

    Riferimento: Guerra a McDonald's?

    Buon pomeriggio Giovanni,

    per sostanziare la nostra riflessione sull’obesità infantile, possiamo riportare pure qualche dato statistico.

    È stata condotta un’indagine Multiscopo del 2000, realizzata dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) finalizzata a rilevare dati sul sovrappeso e sull’obesità infantile e adolescenziale in Italia. Sembra che la regione con maggiore presenza di giovani con problemi di peso sia la Campania e che il disagio aumenta andando dal Nord al Sud Italia.

    È interessante sapere che fra i fattori considerati, la familiarità ha un ruolo importante visto che avere uno o due genitori con problemi di peso o obesità aumenta le probabilità che anche i figli ne abbiano, la sedentarietà è l’altro fattore “incriminato” così come sembra che il problema con il cibo dei giovanissimi aumenti in caso di ridotta scolarità della madre o di basso stato socio-economico della famiglia.

    http://www.salute.gov.it/dettaglio/p...lore=2&lang=it

    Credo che non sia una percezione errata la sua quando dice: “mangia, mangia, che devi crescere", riportando un tipico atteggiamento con cui molti di noi sono cresciuti. In effetti spesso non si tiene conto delle reali esigenze dei bambini e della loro naturale capacità di auto-regolazione, così come spesso si pretende che mangino porzioni “da adulto”. Perciò sono dell’idea che occorrerebbe diffondere una cultura della sana alimentazione che coinvolga non solo bambini e adolescenti ma anche i genitori!

    E mi trovo ancora d’accordo con lei quando dice che si può allargare il tema della coscienza alimentare e “Maturare e trasmettere ai più giovani una capacità di valutazione critica delle cose unita al senso di responsabilità derivante dall'apprezzamento delle possibili conseguenze insite in ogni atto, anche il più modesto”.


    La ringrazio per il notevole contributo che sta portando a questa “discussione”.



    Pamela Serafini
    Ordine degli Psicologi del Lazio n. 14572

    Pamela Serafini

  7. #7
    Partecipante Affezionato
    Data registrazione
    07-01-2010
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    61

    Riferimento: Guerra a McDonald's?

    Buongiorno Dottoressa,

    Giusto ieri sera la settimanale rubrica di medicina di una emittente locale era dedicata al tema dell'obesità infantile e riprendeva anche i dati che lei cita. Aggiungo solo che pare che abbiamo la più alta percentuale di bambini sovrappeso d'Europa. Quindi educazione alimentare per i bambini ma anche, e sopratutto, per i genitori ed i nonni !

    Purtroppo è diffusa la convinzione che il raggiungimento "dello sviluppo" magicamente risolva la situazione. Invece pare proprio che il bambino sovrappeso evolva in giovane quindi adulto sovrappeso, senza che la tappa "dello sviluppo" riduca significativamente il peso corporeo. Certo non è facile lottare contro l'appetito robusto di un adolescente e le convinzioni di molte famiglie senza passare per dei maniaci.

    Il tema della consapevolezza è molto importante non solo in campo alimentare, ma per la vita di ognuno. Insegnare la capacità di valutazione di notizie, mode e credenze dei nostri tempi così come insistentemente proposti dai vari media è il più grande dono che possiamo fare ai nostri figli. Ma qui mi fermo per non andare OT.

    Sono io che ringrazio lei per l'opportunità di dialogare. Da dilettante qual sono mi fa piacere vedere che ciò che penso è condiviso da una professionista.

    Cordialmente
    Giovanni
    Ultima modifica di Giovanni Drogo : 28-10-2010 alle ore 12.08.42

  8. #8
    Neofita L'avatar di Coach-Vincent
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    Montecatini
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    Riferimento: Guerra a McDonald's?

    non credo sia uno spot educativo, sono d'accordo con Giovanni.
    C'è sempre questa cultura della paura, mi sembra più una mancanza di rispetto verso la nostra intelligenza. Dovrebbero sforzarsi un po' di più se vogliono far prendere coscienza che, l'alimentazione è importante.
    Ci trattano come bambini... quando i genitori per loro "limitazione", immettono paura per poterli controllare meglio, mi raccontava un amico che quando era piccolo, la sua mamma per non fargli aprire i cassetti... gli raccontava che nei cassetti c'era un uomo malvagio che lo avrebbe mangiato.
    Ancora oggi ha tensione quando apre un cassetto.
    La paura della morte nei giovani, credo, che causa più aggressività e ribellione che di una sana verità raccontata nel modo giusto.
    Nei pacchetti di sigarette di alcuni paesi, vi sono immagini raccapriccianti di cadaveri, vittime del tabacco stampate sul pacchetto. Non credo assolutamente possa influire in maniera positiva sul tabagismo. Causa solo sofferenza per chi non riesce a trovare una motivazione genuina al problema.
    La paura è e deve essere considerato un sistema di controllo obsoleto.
    Coach Vincent
    Dietadinamica

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