• Opsonline.it
  • Facebook
  • twitter
  • youtube
  • linkedin
Pagina 2 di 11 PrimoPrimo 1234 ... UltimoUltimo
Visualizzazione risultati 16 fino 30 di 155
  1. #16
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di lovingpsico
    Data registrazione
    16-12-2005
    Residenza
    lombardia
    Messaggi
    1,094

    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    Eh si @.@

    Una domanda, come si valuta l'eventuale ansia da separazione?

    Metto un altro caso adesso!
    Inevitabilmente, tutti i grandi uomini conservano qualcosa di infantile. S.Freud

  2. #17
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di lovingpsico
    Data registrazione
    16-12-2005
    Residenza
    lombardia
    Messaggi
    1,094

    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    Elisabetta, una bambina di 9 anni è stata portata dallo psicologo del Servizio di Neuropsichiatra Infantile per il suo rifiuto di andare a scuola. È figlia unica; il clima famigliare è sereno; il padre lavora come impiegato comunale, la madre è casalinga e con loro vivono i nonni materni. Le difficoltà della bambina erano cominciate un mese prima in concomitanza del rientro dalle vacanze di Natale. Durante le prime due settimane di scuola, Elisabetta manifestò alcuni sintomi somatici, quali mal di pancia e mal di testa, e la madre riusciva a portarla a scuola solo dopo lunghe discussioni e dopo aver promesso alla bambina che sarebbe rimasta a casa sua tutta la mattina in modo da poter essere contattata telefonicamente. Durante il primo colloquio con lo psicologo manifestò il desiderio che anche la mamma rimanesse nello studio. Durante i due incontri successivi la bambina accettò di restare sola con lo psicologo chiedendo però ogni tanto di controllare se la madre era in sala di attesa ad aspettarla. Nel corso del primo colloquio la bambina cercò d minimizzare il problema relativo al rifiuto della scuola, riferendo che tutto andava bene, prendeva bei voti e andava d'accordo con la maestra e i compagni (questo dato era stato confermato anche dalla madre). Durante il secondo colloquio Elisabetta ammise che ciò che la preoccupava era lasciare la casa e che le capitava di sentirsi a disagio quando tutti i membri della sua famiglia erano fuori vista.
    Lo psicologo, in base ai dati riferiti dalla madre e ai colloqui con la bambina, illustri secondo i seguenti schemi:
    • quale potrebbe essere l’ ipotesi diagnostica;
    • quali strumenti psico diagnostici utilizzerebbe per convalidare o eventualmente smentire l’ ipotesi diagnostica,
    • quali ulteriori notizie anamnestiche ritiene di dover acquisire per completare il quadro dei dati necessari e quali altri aspetti del comportamento approfondirebbe durante i colloqui diagnostici.
    Inevitabilmente, tutti i grandi uomini conservano qualcosa di infantile. S.Freud

  3. #18
    Partecipante Affezionato L'avatar di catepax84
    Data registrazione
    23-02-2005
    Residenza
    messina
    Messaggi
    91

    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    con il SAT (separation anxiety test)
    Non pentirti mai di una cosa se quando l'hai fatta eri felice

  4. #19
    Partecipante Affezionato L'avatar di catepax84
    Data registrazione
    23-02-2005
    Residenza
    messina
    Messaggi
    91

    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    anke qui sarei + orientata verso un disturbo d'ansia di separazione, diagnosi differenziale con fobia scolare, quindi le farei un SAT e un CAT
    Non pentirti mai di una cosa se quando l'hai fatta eri felice

  5. #20
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di lovingpsico
    Data registrazione
    16-12-2005
    Residenza
    lombardia
    Messaggi
    1,094

    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    Cate ok per il sat..io però nn capisco come dall'utilizzo di questo strumenti si possa dedurre l'esistenza di un disturbo d'ansia da separazione, cioè quale punteggio si guarda? Nn lo conosco bene, ma mi sembra che non ti dia un punteggio di ansia da separazione (nonostante si intitoli proprio cosi...!) ma una tipologia di attaccamento....mmmmm....

    E poi, utilizzando questi test proiettivi ... poi si può ipotizzare un trattamento cognitivo comportamentale? perchè io conosco tecniche solo di questo....nella terapia dinamica non so come possa essere affrontato un disturbo d'ansia nei bambini!
    Inevitabilmente, tutti i grandi uomini conservano qualcosa di infantile. S.Freud

  6. #21
    Partecipante Affezionato L'avatar di catepax84
    Data registrazione
    23-02-2005
    Residenza
    messina
    Messaggi
    91

    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    guarda,io ti dico così perchè sul Kaneklin vol.2 c'era un caso simile e per indagare la possibile ansia di separazione utilizzava questo,ma non conosco il test di per sè...riguardo al test proiettivo non penso ke se lo usi dopo il trattamento debba essere x forza di stampo dinamico, sul libro di neuropsichiatria mette come strumenti di valutazione dell'ansia CAT,RORSCHACH,FAVOLE DELLA DUSS,DISEGNO e poi terapia cognitivo-comportamentale..quindi nn penso che le due cose siano incompatibili...poi nn saprei....
    Non pentirti mai di una cosa se quando l'hai fatta eri felice

  7. #22
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di lovingpsico
    Data registrazione
    16-12-2005
    Residenza
    lombardia
    Messaggi
    1,094

    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    Oook grazie mille!
    Inevitabilmente, tutti i grandi uomini conservano qualcosa di infantile. S.Freud

  8. #23
    Partecipante Figo
    Data registrazione
    20-10-2008
    Messaggi
    752

    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    ragazze scusate io devo fare la prima prova a novembre, sono del vecchio ordinamento, sapete dirmi quando c'è la prova del caso clinico, nel senso all'ncirca dopo quanto tempo dalla prima prova?se ne parlerà dopo la befana no?empre che io passi la prima

  9. #24
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di lovingpsico
    Data registrazione
    16-12-2005
    Residenza
    lombardia
    Messaggi
    1,094

    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    Melita non so dove lo fai tu, ti conviene chiedere nel thread della tua sede di esame di stato. io lo faccio a pavia e è pochi giorni dopo la prima e seconda prova!
    Inevitabilmente, tutti i grandi uomini conservano qualcosa di infantile. S.Freud

  10. #25
    Partecipante Affezionato L'avatar di catepax84
    Data registrazione
    23-02-2005
    Residenza
    messina
    Messaggi
    91

    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    Citazione Originalmente inviato da lovingpsico Visualizza messaggio
    Oook grazie mille!
    de nada
    Non pentirti mai di una cosa se quando l'hai fatta eri felice

  11. #26
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di lovingpsico
    Data registrazione
    16-12-2005
    Residenza
    lombardia
    Messaggi
    1,094

    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    Nuovo caso clinico evolutivo......
    A. viene accompagnato al Servizio dalla madre per un primo colloquio. È un bel bambino di 7 anni. Frequenta la seconda elementare ed ha evidenti difficoltà ad imparare a leggere. Dal racconto della madre, emerge che nel primo anno di scuola ha appreso le lettere dell'alfabeto e a riconoscere alcune brevi parole. A. viene considerato molto diligente e attento: a scuola copia tutto quello che gli viene proposto, ma si rifiuta di leggere. A casa, aiutato dalla madre, legge i nomi delle figure nei libri illustrati, ma fa molti sbagli anche se si tratta di leggere una semplice frase nuova. A. ha un fratello più piccolo di 4 anni, con cui ama giocare. La maestra ha suggerito alla madre di rivolgersi allo psicologo, dato che il figlio potrebbe essere dislessico.
    Il candidato esprima la propria valutazione sul caso e delinei l'eventuale programma di intervento


    Mi interessa capire soprattutto come impostereste voi l'intervento......si intende un invio a psicoterapeuta o un intervento da parte dello psicologo? in entrambi i casi come vi muovereste?
    Inevitabilmente, tutti i grandi uomini conservano qualcosa di infantile. S.Freud

  12. #27
    Partecipante Affezionato L'avatar di catepax84
    Data registrazione
    23-02-2005
    Residenza
    messina
    Messaggi
    91

    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    uhm...intanto farei le normali procedure diagnostiche x confermare l'ipotesi di dislessia...x l'intervento si potrebbe lavorare sugli aspetti motivazionali ed emozionali del bimbo,quindi lavorare su autostima ed autoefficacia, poi magari contattare un educatore per implementare un intervento pedagogico vero e proprio,mentre noi potremmo lavorare sulle modalità educative di genitori e insegnanti (rinforzi,punizioni etc),quindi usando le metodologie cognitivo-comportamentali
    Non pentirti mai di una cosa se quando l'hai fatta eri felice

  13. #28
    Partecipante Affezionato L'avatar di catepax84
    Data registrazione
    23-02-2005
    Residenza
    messina
    Messaggi
    91

    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    cmq hai fatto bene a porre questa domanda, perchè non si capisce se anche noi psicologi dobbiamo lavorare proprio sull'apprendimento delle abilità di lettura,scrittura e calcolo oppure dobbiamo lavorare solo sugli aspetti emotivo-motivazionali...uhm...
    Non pentirti mai di una cosa se quando l'hai fatta eri felice

  14. #29
    Partecipante Affezionato L'avatar di catepax84
    Data registrazione
    23-02-2005
    Residenza
    messina
    Messaggi
    91

    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    http://www.bambinonaturale.it/detail.asp?IDN=30369 ho trovato questo,potrebbe essert utile
    Non pentirti mai di una cosa se quando l'hai fatta eri felice

  15. #30
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di lovingpsico
    Data registrazione
    16-12-2005
    Residenza
    lombardia
    Messaggi
    1,094

    Riferimento: Casi clinici - Evolutivo

    Cate, ma infatti, questi interventi che tu hai citato, sul bambino a livello emotivo motivazionale di autistima etc. non sono prettamente psicoterapeutici? io nn ne esco piu da questo arrovellamento deontologico....possiamo fare qualche intervento con i bambini oppure sono tutti terapeutici??

    invece direi che sulla formazione delle insegnanti e il parent training/sostegno genitori non ci sono dubbi, è una sorta di formazione e sostegno che è inclusa nelle nostre competenze....

    ma con i bimbi, che abbiano dsa, disturbi d'ansia o altro, direttamente che si fa?
    Inevitabilmente, tutti i grandi uomini conservano qualcosa di infantile. S.Freud

Pagina 2 di 11 PrimoPrimo 1234 ... UltimoUltimo

Privacy Policy