Caro Jonny, e meno male che scrivi sul forum da una vita...quindi non ti sarai perso le discussioni, sulla tbs, tcc, e di come i risultati,così empiricamente corretti, non sono accettati, da altri colleghi...specie qui su ops, si trovano pagine e pagine di discussioni sulla tbs, dove dei coleghi di stampo dinamico, fanno a pezzettini, i risultati della tbs e della tcc...
quindi come vedi, puoi portare i dati che vuoi ma in psicologia, essendo appunto il regno della soggettività, i dati troveranno sempre una veridicità relativa...
Ultima modifica di bella primavera : 15-01-2011 alle ore 22.42.06
Un’osservazione del genere mi sembra un po’ fortina e francamente scorretta se non contestualizzata.
Premesso che io non sono un clinico né, tantomeno, un esperto di psicoterapia, ma secondo me parlare di psicologia tout court come regno della soggettività è sbagliato. Pensiamo alla scienza cognitiva, alla psicologia computazionale, alla psicofisica, tutte parti della psicologia che usano metodi propri delle discipline scientifiche “dure” come la fisica. E si occupano di cose totalmente oggettive.
E’ chiaro che esistono settori della psicologia che indagano la soggettività (vedi la psicologia dinamica) e che si tratta di una forma di conoscenza diversa rispetto a quella di una disciplina scientifica “dura” (con Ikaro, Gieko ed altri ho discusso a lungo in merito a questi argomenti sul forum): sul senso di questa forma di conoscenza e sulle sue caratteristiche è bene che ti rispondano loro (come sui processi di verifica empirica in psicoterapia o la ricerca in questo tipo di settore).
Per quanto riguarda gli ambiti di mia pertinenza, trovo che discipline come la PNL si occupano di cose che rientrano nel campo della soggettività e, contemporaneamente, affermano di fondarsi sui risultati oggettivi delle neuroscienze, della linguistica, della psicologia cognitiva, etc. Ritengo, nella PNL, che questo tipo di corrispondenza sia fallace: c’è proprio un salto logico che, a mio parere, è sbagliato.
"Su ciò di cui non si può parlare si deve tacere" (L. Wittgenstein)
Sì, ma la scienza cognitiva di secondo ordine, si rifà al costruttivismo (e in ciò c'è ben poco di oggettivo).
Basta leggere Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Costrut...8psicologia%29.
Comunque, non voglio mica affermare, che il metodo empirico non ha valore, ma è uno dei metodi della psicologia, ma sicuramente non il cardine. che rimane la soggettività.
ps. comunque sulla pnl, hai ragione.
saluti
Ultima modifica di bella primavera : 18-01-2011 alle ore 20.17.12
Francamente è la prima volta che sento parlare di scienza cognitiva di secondo ordine, mi rimane difficile capire a cosa ci si riferisce.
Comunque, credo che il costruttivismo non abbia molto a che fare con la scienza cognitiva propriamente detta (nei metodi, nelle assunzioni, nei campi di indagine, etc).
Ti inviterei a dare un’occhiata al sito della Cognitive Science Society, in modo particolare agli atti dei convegni e agli articoli che compaiono sulle riviste ufficiali. Non mi sembra che ci sia molto costruttivismo, anzi.
"Su ciò di cui non si può parlare si deve tacere" (L. Wittgenstein)
Su google a "scienza cognitiva di secondo ordine" non compare niente...
Tante nuove teorie prima vengono ignorate, poi ridicolizzate, poi fortemente ostacolate..quindi accettate come ovvie
...in ultima analisi pure da chi ha tanto faticato a mettere in atto tutte le azioni precedenti..Se perdipiu' traggono origine da personaggi 'estranei' all'ambiente accademico.
Lo stesso Jung, che nell'ambiente ci 'bazzicava' parecchio, ne ha dovuta fare di fatica...
Stai citando Schopenhauer vero? Beh, in realtà la PNL non è stata ignorata, né ridicolizzata, né ostacolate... le prime ricerche sono appena successive alla sua formulazione e continuano ancora oggi, anche se ci sono solo tracce di risultati... E se permetti dire che Grinder e Bandler non sono stati estranei all'università...