Il “mostro dagli occhi verdi” che infiamma gli animi e genera dolore in chi la prova (e spesso in chi la subisce) secondo un recente studio, a volte, potrebbe avere un’origine ormonale.

È quanto emerge da una ricerca dell'Università scozzese di Stirling condotta insieme a un gruppo di psicologi olandesi. Gli anticoncezionali avrebbero il potere di incrementare la possessività e la gelosia delle donne nei confronti del partner e gli “incriminati” sarebbero gli estrogeni che, a differenza del progesterone, sembrerebbero avere un’influenza sulle emozioni. La ricerca ha coinvolto più di 200 donne tra i 17 e i 35 anni che da alcuni mesi prendevano la pillola anticoncezionale. I ricercatori hanno sollecitato le donne a riflettere su cosa proverebbero se vedessero il proprio uomo flirtare con un’altra donna, se temevano di essere lasciate e se si sentivano possessive. Dalle loro risposte è emerso che esisteva una relazione tra il livello di gelosia riportato e il quantitativo di estrogeni contenuti nella pillola assunta. In particolare, ad un livello maggiore di tali ormoni corrispondeva un maggior vissuto di gelosia. Tra gli effetti collaterali della pillola, dunque, anche un’influenza sulla possessività nei confronti del partner? Tale ricerca ci permette di fare alcune riflessioni su questo sentimento.


Ma cos’è la gelosia?


A volte è considerata un segno di immaturità affettiva, un difetto del carattere (Van Sommers, 1993) o espressione di insicurezza della persona, altre volte è interpretata come un segnale di quanto si tiene al partner. Sono molte le persone tormentate da questo sentimento. Alcune lo reprimono, altre lo manifestano apertamente nell’ambito della coppia ma in ogni caso è un vissuto apportatore di sofferenza. Si può definire come un’emozione complessa che può presentarsi quando si teme di perdere una persona alla quale si tiene molto (Ibidem) e con la quale si vorrebbe un rapporto esclusivo. È accompagnata spesso da vissuti di rabbia, frustrazione, malessere, disagio nel rapporto con il partner e può diventare motivo di conflitto di coppia. Presenta diverse sfumature di intensità passando da toni accettabili fino ad assumere i connotati di un vissuto invasivo e diventare perfino “patologica” con presenza di notevole sospettosità verso il partner, invidia e aggressività nei confronti dei potenziali rivali e scarsi livelli di autostima. A livelli patologici, la gelosia può perfino indurre la persona ad assumere comportamenti lesivi nei confronti del partner o del “rivale”, come diversi fatti di cronaca attuale ci hanno dimostrato.


La complessità di questo sentimento nelle sue diverse sfumature, l’intensità con la quale viene provata, il modo in cui si declina in un rapporto la rendono una feconda occasione di autoconoscenza in quanto essa “… non è soltanto un tormento che travolge e appiattisce la nostra esistenza, ma ha anche un effetto dinamico, propulsivo e conoscitivo” (Carotenuto, 1987).

Quante volte, dunque, ci si interroga sui propri vissuti di gelosia?


Fonti

Muroni A., “Prendi la pillola? Sei predisposta a scenate di gelosia”, http://www.voceditalia.it/articolo.a...20di%20gelosia, 23/10/2010.

Van Sommers, “La gelosia”, Economica Laterza, 1993.

Dott. Roberto Cavaliere, “La gelosia”, http://www.maldamore.it/la_Gelosia.htm

Carotenuto A., “Eros e Pathos. Margini dell’amore e della sofferenza”, Bompiani, 1987.




Pamela Serafini
Ordine Psicologi Lazio 14572