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  1. #346
    Partecipante Affezionato
    Data registrazione
    06-08-2006
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    85

    Riferimento: Terapia Breve Strategica (Arezzo) o Terapia Cognitivo Com

    Citazione Originalmente inviato da massimomassimo Visualizza messaggio
    Faccio un'ultimo appello e poi interrompo per non disturbare la discussione.

    Quello che intendevo dire nel post in 22esima pagina è che sarebbe molto interessante che ogni terapeuta esponesse limiti, critiche e dubbi circa il proprio modello. Poichè ogni modello visto dagli occhi di un'altro può presentare confini differenti da chi lo pratica in prima persona. Del resto conoscere una teoria non vuol dire solo conoscerne le potenzialità ma anche i limiti. Altrimenti come si può dire di conoscere una teoria?

    Nella mia esperienza ho avuto più dibattiti con colleghi di orientamenti differenti. Dopo una lunga discussione con tanto di platea in cui questa persona avea individuato dei limiti del mio approccio paragonandoli invece alle potenzialità del suo gli chiesi: bene, mi fa piacere che qualcuno sappia cos'è l'integrazione in psicoterapia ed abbia delle idee in merito. Ma adesso mi diresti quali sono i limiti del tuo? la risposta fu: io nel/nella XXXX ho trovato un'approccio completo, non vedo limiti ma solo potenzuialità e ad oggi non mi ha mai deluso. C'è da fidarsi davvero di chi non sa rispondere a questa domanda. Per me no, è un'innamoramento, un'infatuazione, un'identificazione in una teoria che rende cechi.

    Nella speranza che non cada nel vuoto questa mia seconda richiesta vi auguro buon proseguimento.
    Mi sembra una bella idea quella di Massimo. Per quanto mi riguarda, dovendo scegliere la scuola di psicoterapia e non appartenendo a nessuna, sarò ben lieto di leggere quanto gli altri partecipanti intenderanno scrivere, con particolare riguardo, come giustamente sottolineava Massimo, ai LIMITI dei vari approcci.

  2. #347
    Partecipante Esperto
    Data registrazione
    11-09-2008
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    289

    Riferimento: Terapia Breve Strategica (Arezzo) o Terapia Cognitivo Com

    forse si dovrebbe definire operativamente cosa bisogna intendere per limiti ed avere un certo accordo su cosa considerare tali.
    Altrimenti, tra i vari approcci, ciò che per l'uno è considerato un limite , lo stesso viene considerato pregio dall'altro.

    Se per l'analista è un limite non entrare nel merità del significato di un sintomo per un comportamentista è un pregio, perchè ritiene tal lavoro più efficiente e, viceversa, considererà limite il tempo piuttosto lungo dell'analisi che, a sua volta , lo considererà un pregio.

    quindi se no si ha un accordo sul concetto di limite è un lavoro quasi impossibile.
    quindi limite = ?????
    Simone

  3. #348
    Partecipante Figo L'avatar di bella primavera
    Data registrazione
    17-01-2007
    Residenza
    roma
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    768

    Riferimento: Terapia Breve Strategica (Arezzo) o Terapia Cognitivo Com

    Citazione Originalmente inviato da massimomassimo Visualizza messaggio
    Faccio un'ultimo appello e poi interrompo per non disturbare la discussione.

    Quello che intendevo dire nel post in 22esima pagina è che sarebbe molto interessante che ogni terapeuta esponesse limiti, critiche e dubbi circa il proprio modello. Poichè ogni modello visto dagli occhi di un'altro può presentare confini differenti da chi lo pratica in prima persona. Del resto conoscere una teoria non vuol dire solo conoscerne le potenzialità ma anche i limiti. Altrimenti come si può dire di conoscere una teoria?

    Nella mia esperienza ho avuto più dibattiti con colleghi di orientamenti differenti. Dopo una lunga discussione con tanto di platea in cui questa persona avea individuato dei limiti del mio approccio paragonandoli invece alle potenzialità del suo gli chiesi: bene, mi fa piacere che qualcuno sappia cos'è l'integrazione in psicoterapia ed abbia delle idee in merito. Ma adesso mi diresti quali sono i limiti del tuo? la risposta fu: io nel/nella XXXX ho trovato un'approccio completo, non vedo limiti ma solo potenzuialità e ad oggi non mi ha mai deluso. C'è da fidarsi davvero di chi non sa rispondere a questa domanda. Per me no, è un'innamoramento, un'infatuazione, un'identificazione in una teoria che rende cechi.

    Nella speranza che non cada nel vuoto questa mia seconda richiesta vi auguro buon proseguimento.
    ottimo post! c'è anche da dire, che ho difficoltà a trovare un tuo commento che non sia valido!

  4. #349
    Partecipante Affezionato
    Data registrazione
    06-08-2006
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    85

    Riferimento: Terapia Breve Strategica (Arezzo) o Terapia Cognitivo Com

    Sembra che nessuna abbia più intenzione di portare avanti la discussione, anche se sono rimasti aperti diversi interrogativi postati ad alcuni membri del thread.

    Ringrazio comunque tutti quanti hanno voluto partecipare e quanti mi hanno permesso, anche in maniera privata, di approfondire l'argomento della discussione.

    Buon inizio d'Anno a tutti!!!

    Stefano

  5. #350
    Banned
    Data registrazione
    21-03-2008
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    Salerno
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    1,546

    Riferimento: Terapia Breve Strategica (Arezzo) o Terapia Cognitivo Com

    Citazione Originalmente inviato da simone11
    forse si dovrebbe definire operativamente cosa bisogna intendere per limiti ed avere un certo accordo su cosa considerare tali.
    Altrimenti, tra i vari approcci, ciò che per l'uno è considerato un limite , lo stesso viene considerato pregio dall'altro.

    Se per l'analista è un limite non entrare nel merità del significato di un sintomo per un comportamentista è un pregio, perchè ritiene tal lavoro più efficiente e, viceversa, considererà limite il tempo piuttosto lungo dell'analisi che, a sua volta , lo considererà un pregio.

    quindi se no si ha un accordo sul concetto di limite è un lavoro quasi impossibile.
    quindi limite = ?????
    Peccato che nessuno interviene più, le domande poste da simone erano interessanti. Anche secondo me bisognerebbe stabilire a monte praticamente cosa, con questo o quell'approccio, si ha intenzione di ottenere. In cosa consiste la guarigione o la soluzione di certi problemi?
    Oltre a definire qualcosa però bisogna definirla "bene" e cioé definirla in maniera tale che sia possibile mostrare chiaramente tramite delle osservazioni che l'obiettivo è stato raggiunto.
    Se una terapia si proponesse di rendere la personalità di un individuo meno rigida, bisognerà poi definire concretamente questo "meno rigida" che significa in relazione a delle osservazioni che siano almeno in linea di principio possibili da effettuare.
    Se si mettono in mezzo cambiamenti la cui natura può essere osservata solo da un certo tipo di persone, quelle cioé che sono state sottoposte ad un certo tipo di terapia con un certo successo, la mia diffidenza nei confronti di questo tipo di osservazioni aumenta esponenzialmente. Chi cresce all'interno di certe comunità religiose inizia a vedere segni causati da certe divinità là dove altri non osservano alcunché.
    Bisogna rendere trasparenti le osservazioni e stabilire cosa si dovrebbe osservare in relazione agli enti teorici che si introducono, interpretare liberamente ogni tipo di segno lasciandolo libero e svincolato per poterlselo giostrare come si vuole ed interpretare poi in maniera tale che una certa teoria dietro il segno sia sempre vera, non va bene come criterio per me.

    In fin dei conti tutti possono osservare solo sintomi e segni di varia natura, come si fa ad osservare direttamente la personalità di un individuo o la malattia di un individuo? Sempre dei tipi di segni bisognerà guardare per stabilire indirettamente con chi e con cosa si ha a che fare ed anche per stabilire che quella persona è guarita dopo un certo trattamento.

    Quindi per me l'opposizione "terapia sintomatica/terapia non sintomatica", soltanto ragionandoci un po' su, non dovrebbe sussistere proprio. A mio avviso si ha a che fare proprio con terapie diverse che inquadrano i disturbi stessi usando certi quadri sintomatici differenti, ma in fin dei conti sono tutte sintomatiche, qualcosa la si dovrà pur osservare per poter affermare che il tale individuo è guarito dal disturbo teorico che si è messo in mezzo.

    Se i sintomi o i segni per stabilire da cosa è affetta una persona non vanno bene secondo qualcuno, bisognerà che questo ne definisca altri per inquadrare i disturbi teorici che vuole curare, perché altrimenti egli stesso come può fare a stabilire da cosa sarebbe affetta questa o quella persona?

    Saluti
    Ultima modifica di Char_Lie : 03-01-2011 alle ore 17.24.00

  6. #351
    Partecipante Esperto
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    25-06-2005
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    Riferimento: Terapia Breve Strategica (Arezzo) o Terapia Cognitivo Com

    siimone, siamo tutti bravi a trovare i limiti degli approcci che noi non abbiamo scelto senza definire cos'è un limite. proviamo a definirlo in base al proprio parametro all'interno del proprio approccio, nella personale cornice di riferimento di ciascuno siamo tenuti a saperlo per forza cos'è un limite. magari per qualcun'altro non lo è.
    giustimassimo

  7. #352
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    Riferimento: Terapia Breve Strategica (Arezzo) o Terapia Cognitivo Com

    Dovreste guardare anche quali sono le nuove angosce della gente.
    Non sono più quelle di cent'anni fa.

    I nuovi sintomi, le nuove angosce, in base alle quali voi diventate più limitati, perchè ci siete dentro anche voi: il mercato, i prezzi,l'economia.

    Non ne parlate mai, accidenti!
    Roba come "E se perdo le chiavi della macchina con l'antifurto, che il ricambio mi costa quattrocento euro!"

    E ..perchè il detersivo e il cencio per spolverare costano 20 euro al supermercato?"

    Ma va ai problemi esistenziali!

    Voi lo sapete, per esempio cos'è la decrescita felice? Sono convInta di no, umpf.

    Voi pensate che siamo un mondo di stupidi da curare, un mondo di bambini deficienti, ecco la verità.

    Siete dei venditori anche voi, il vostro lavoro vale 90 euro a botta, e lo pubblicizzate!
    Vergogna!


    Questo tizio era meglio!
    Ve lo copio e incollo.


    http://www.youtube.com/watch?v=O18WALGq4C0
    Ultima modifica di complicata : 03-01-2011 alle ore 20.30.56 Motivo: meglio sentire jung

  8. #353
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    Riferimento: Terapia Breve Strategica (Arezzo) o Terapia Cognitivo Com

    Complicata, non ho capito il senso di questo sfogo. Forse qualcosa mi sfugge.
    Ci tengo però a precisare due cose. La prima è che purtroppo su una cosa hai ragione. Siamo venditori, di fatti il nostro è un servizio (tecnicamente) ed i servizi si vendono meglio facendo uso del "marketing". Pertanto ho un sito web, lo sto anche rinnovando per cui fra un mese sarà tutto diverso, mi pubblicizzo sia online che in altro modo. Ho dei biglietti da visita carini, quando mi fermano a chiacchierare in un negozio illustro sempre i miei successi. Si, io almeno sono anche un venditore, perchè se non lo faccio non ci guadagno, non ci vivo.
    Ma se mi capita di avere a che fare con qualcuno che non ha i soldi per pagare non lo sbatto fuori dallo studio; se una persona non mi può pagare l'onorario completo non la caccio ma cerco di trovare un'accordo. Se mi capitano situazioni in cui mi è richiesto un'intervento non mi tiro indietro perchè non ci sono tutti i soldi. Anzi, prorprio adesso sto andando a firmare l'atto costitutivo di una nuova onlus che ha come scopo proprio quello di fornire psicoterapia a chi non se la può permettere.
    Non lo faccio sempre, né tantomeno pubblicizzo questo aspetto del mio modo di fare la professione, perchè facendo così non ci vivrei. E non sto dicendo che ci guadagnerei meno, sto dicendo che non arriverei alla fine del mese. Perchè anche questo genere di servizi si vendono, non piace a me, non piace a te, non piace a molti, quello che ancor meno mi piace è che chi sa vendere si prende pure i complimenti ed il rispetto delle persone. Non passano da venditori, ma da "saggi", da grandi terapeuti, di quelli che per forza si fanno strapagare perchè loro sono strabravissimi!

    Poi la questione delle angosce moderne. Il cencio, lo straccio, il bollettino della corrente, il gas che aumenta, il tempo a disposizione per se e la famiglia che diminuisce. Si affrontano in terapia, come no, ma alla fine lo straccio te lo paghi da sola, il bollettino lo paghi da sola, il tuo tempo non aumenta. I problemi materiali sono un problema della terapia solo per quanto riguarda il modo in cui vengono affrontati, non per la soluzione materiale. Un'atteggiamento rinnovato può produrre risultati economici importanti. E' successo a più di un mio paziente, ma sarebbe lecito presentarmi dicendo : vai dal giusti che diventi ricco" ??? Per me no, se poi a te piace...

    Lo psicoterapeuta non ti aiuta a pagare le chiavi con l'antifurto né a treovare la ragazza. Il massimo che può fare è aiutarti a trovare un equilibrio che ti permetta di fare queste cose da solo, in base alle tue capacità. Ogni professione ha le sue competenze, io non aiuto la gente a pagare il mutuo né tantomeno le chiavi con l'allarme che costano 400 euro. Se grazie ad un percorso fatto con me una persona poi ha più successo nel lavoro meglio per lei, ma non posso certo attribuirmi il merito della sua ricchezza. Al massimo posso attribuirmi parte del merito di quello stato d'animo che l'ha aiutata ad affrontare la vita con maggiore successo. Ma mi ha pagato per quello, io sono a posto.
    giustimassimo

  9. #354
    Partecipante Esperto
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    289

    Riferimento: Terapia Breve Strategica (Arezzo) o Terapia Cognitivo Com

    allora , giusto per gratificare tutti i partecipanti di questa discussione, alla fine Stephen cosa ha deciso?
    sarà un terapeuta strategico o cognitivo comportamentale?

    ^___________________^
    Simone

  10. #355
    Partecipante Affezionato
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    Riferimento: Terapia Breve Strategica (Arezzo) o Terapia Cognitivo Com

    Citazione Originalmente inviato da simone11 Visualizza messaggio
    allora , giusto per gratificare tutti i partecipanti di questa discussione, alla fine Stephen cosa ha deciso?
    sarà un terapeuta strategico o cognitivo comportamentale?

    ^___________________^
    Diventerò un terapeuta strategico!!!

  11. #356
    Matricola
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    Riferimento: Terapia Breve Strategica (Arezzo) o Terapia Cognitivo Com

    salve ragazzi, qualcuno sa darmi informazioni riguardo la scuola di specializzazione ad approccio strategico breve "istituto per lo studio delle psicoterapie"? ha differenti sedi, a me interesserebbe la sede di bari. dando un'occhiata al sito ho notato delle differenze con la scuola di arezzo del dottor nardone. è valida come scuola? purtroppo non conosco persone che la frequentano e che possano darmi info utili a riguardo. grazie!

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