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Discussione: un parere da tutti!

  1. #1
    Partecipante Affezionato L'avatar di Rastadisasters
    Data registrazione
    26-01-2004
    Residenza
    Roma
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    83

    un parere da tutti!

    Secondo voi quanti e quali sbocchi lavorativi, se ci sono, per questi due percorsi:

    psicologia architettonica
    e
    neuropsicologia cognitiva?

    ...un parere?
    Life is a tragedy for those who feel, but is a comedy for those who think.

  2. #2
    Ciao,

    per quanto riguarda l'applicazione di variabili psicologiche nella progettazione degli ambienti, potrei vedere uno psicologo che lavora in team in un grande studio di architettura, tipo il team di Renzo Piano; quindi applicazioni per grandi commesse.

    Per la seconda non ne so molto, vediamo se qualcuno più esperto ci fa sapere qualche cosa.

    a presto
    bixio
    Ci sono solo due giorni all'anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l'altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere.
    -- Dalai Lama --

  3. #3
    Ospite non registrato
    Per quel che ne so io (non sono un'esperta...) mi sembra che neuropsicologia cognitiva sia un'area molto di ricerca (quindi...dottorato, carriera universitaria) o grazie alla quale poter lavorare nel pubblico (ASL), come terapeuti.

    Ciao ciao, P.

  4. #4
    Partecipante Affezionato L'avatar di Rastadisasters
    Data registrazione
    26-01-2004
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    Roma
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    83
    grazie a tutti...se avete altre informazioni scrivete, scrivete!
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  5. #5
    Ospite non registrato
    bè a mio parere sono ambedue chimere almeno stando al territorio italiano, località buone per la neuropsicologia sono gli usa, l'olanda, israele, il canada e la germania.
    Località suggerite per la psicologia ergonomica o architettonica: Spagna, Brasile, Francia, usa e germania.
    L'italia per la psicologia va bene solo per carriere di tipo psicoanalitico o pseudocriminologico. Mentre si fa accedere alle specializzazioni psicologiche sulla formazione e selezione i laureati in giurisprudenza, ingegneria gestionale e economia, non si sognano minimamente di equipararci ai medici, ne consegue un profilo professionale all'italiana ovvero una professione senza capo ne coda nel senso che non abbiamo ne il potere di un economista tanto meno quello dei medici, veniamo quasi sempre rilegati a ruoli di secondo piano soprattutto nei progetti di team, ma questo ovviamente è riferito solo al territorio italiano, se solo sapeste di quanta considerazione sociale e professionale godono i psicologi francesi è una cosa impressionante quasi come i nostri dentisti o notai.
    Se al ministro della sanità stesse a cuore la salute del popolo italiano nella sua crociata contro il fumo perchè non fà un semplice decreto che dice quanto segue: "Premio di 500 euro a ogni psicologo che riesce a far smettere di fumare un fumatore almeno per 6 mesi senza uso di farmaci!"
    La realtà invece mostra un ministro della salute che palesa insensate crociate contro i fumatori e che fa finta di non vedere 1400000 di ricette in più solo nel mese di marzo tutte dettate dalle solite case farmaceutiche, putacaso; multinazionali straniere!
    Nel mentre continuiamo a sfornare la figura professionale più ambigua del 2° Millenio: Lo Psicologo!
    Kocis

  6. #6
    Partecipante Affezionato L'avatar di Rastadisasters
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    26-01-2004
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    grazie non credevo fossimo così disastrati da queste parti...vorrà dire che me ne emigro in Spagna! domani mi compro "lo spagnolo per te" di DeAgostini!!
    Life is a tragedy for those who feel, but is a comedy for those who think.

  7. #7
    Ospite non registrato
    bè non è colpa mia se tra gli psicologi mondiali gli unici italiani erano Benussi, Gemelli e Musatti.
    Per il resto mi torna in mente una frase di Einstein nei confronti di Leonardo:"Era come se fosse l'unico ad essersi destato in stuola di dormienti!"
    Per quanto riguarda la Psicologia italiana allo scrivente viene da suggerire: ARESVEGLIATEVE A ZOMBI!
    Kocis

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