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  1. #16
    Ospite non registrato
    bisogna ammetere che "almeno" tutto va nella stessa direzione ... ora non sono solo le mamme, i papà e i figli a sbroccare ... ma "finalmente" anche i giudici!

    oggi ho sentito al telegiornale di un uomo che ha tentato di UCCIDERE SUA MOGLIE e come tremenda punizione è stato agli arresti DOMICILIARI per 15 giorni ..e poi è GLI è STATO CONCESSO DI TORNARE A VIVERE NEL PALAZZO DELLA MOGLIE... DOPO POCHI GIORNI LA POVERINA è STATA STRANGOLATA DAL MARITO...

    adesso... come minimo a uno che cerca di uccidere sua moglie gli si da il divieto di avvicinarsi a lei per i prossimi 50 anni..
    no?

  2. #17
    Ospite non registrato
    ..di fronte al dilagare di tutta codesta pazzia...mi chiedo come si possa dire che non si trova lavoro come psicologo..
    Battute a parte...vi rendete conto di quanto lavoro ci possa essere in quasi tutti i casi di cui avete parlato? Nel senso..si potrebbe fare molto per la prevenzione di certe situazioni a rischio, e molto per superare la crisi post-traumatica.. C'è bisogno secondo me di una massiccia opera di igienizzazione mentale su larga scala, una specie di vaccino antiinfluenzale per la mente.. Capite cosa intendo? L'ora tarda non mi aiuta ad esser lucido..ci riprovo un'altra volta..comunque un po' mi sono spiegato? Cosa ne pensate?

  3. #18
    Postatore Compulsivo
    Data registrazione
    08-12-2001
    Residenza
    Roma
    Messaggi
    3,834
    nonostante l'orario ti sei fatto ugualmente capire

    Sinceramente io mi sento un pò impotente di fronte a questi fenomeni sociali... mi rendo conto che si potrebbe (e dovrebbe) fare molto, ma vedo anche un'infinità di fattori correlati che portano a questa situazione... vedo la necessità di un'azione coordinata tra più soggetti e non solo psicologi, e sinceramente sono un pò disilluso :cry:

    Porto un esempio... la fiat va di merda, il padre di famiglia (magari unico stipendio) va in cassa integrazione, i soldi diminuiscono e lo stress aumenta. I rapporti familiari si fanno difficili, tutti sono nervosi e nessuno chiava più... il figlioletto, rincoglionito da "Io mi sento Vodafone e tu?" vuole a tutti i costi il cellulare che spedisce foto perché la TV pompa ed i suoi compagni ce l'hanno... la nonna, che abita con la figlia ed il resto della famiglia, è impanicata perché il governo taglia pensioni e sanità... l'Alzheimer galoppa e la nonna ce l'ha con la figlia perché si ritrova in una simile situazione.... ecc....

    La situazione è critica e si potrebbe continuare ad improvvisare ancora a giorni. Sicuramente lo psicologo può fare molto in questa situazione, ma quanti altri soggetti (individui, gruppi ed istituzioni) vi entrano a far parte?
    Da soli cosa si può fare? Quanto si può fare di veramente efficace e duraturo? COsa invece bisognerebbe fare assieme?

  4. #19
    Amus
    Ospite non registrato
    Ecco, sono esattamente questo tipo di riflessioni che talvolta mi fanno dubitare sulla funzione dello psicologo e rimanere dubbiosa di fronte all'incomprensibile ottimismo di un terapista della famiglia che mi dice che si può sempre fare qcs per eliminare i "nodi della comunicazione" o insegnare ai coniugi come inviarsi "messaggi funzionali". Si, condivido, questo si può fare, ma a che serve inviare in modo più o meno funzionale messaggi obiettivamente catastrofici, nella convinzione che i fatti non possono cambiare?
    Poi penso anche che ho studiato perchè ci ho creduto e non posso e non devo pensare che sia stato vano...

  5. #20
    Postatore Compulsivo
    Data registrazione
    08-12-2001
    Residenza
    Roma
    Messaggi
    3,834
    Ciao Amuschella,

    in realtà il mio non voleva essere un messaggio catastrofico, ma costruttivo

    Sono convinto che lo psicologo e la psicologia possano intervenire in queste situazioni apportando valore, tuttavia ritengo che sia necessario tenere molto presente l'esistenza di forti variabili di contesto che, comunque, intervengono in maniera costante...

    Dico solo che da soli si può fare meno di quanto si possa fare grazie ad un'azione coordinata e di equipe... facile constatazione
    Dico solo che nel nostro operare da psicologi non ci dovremo mai scordare di queste variabili di contesto solo perché appartenenti ad altri campi del sapere (ed osservo ciò perché ho conosciuto personaggi un pò troppo approssimativi )

    Ora scappo, ma ci tornerò sopra

  6. #21
    Amus
    Ospite non registrato
    Ciao
    Neanche io voglio essere catastrofica e mi riferisco proprio alle variabili di contesto inevitabilmente presenti in ogni situazione Di fatto, i risultati di un qualsiasi intervento psicologico penso dipendano in buona parte proprio dalle suddette variabili. Anche io so che con un lavoro di équipe le cose funzionerebbero meglio e il mio rammarico nasce appunto dalla considerazione del fatto che, nella realtà, il tanto auspicabile lavoro sinergico ( ) fra competenze diverse non c'è ed è per questo che le possibilità di aiuto concreto, di fatto, si riducono considerevolmente :cry: :cry:
    Non stiamo dicendo la stessa cosa?

  7. #22
    Ospite non registrato
    ...Indubbiamente state dicendo cose molto vere e importanti, forse , allo stato attuale delle cose, abbastanza utopiche..ma alla fine l'utopia è solo un sogno in cui si è smesso di credere.. (bella vero? Non è mia però)

    Retorica a parte, anche se questa auspicata sinergia di forze non si realizza..e posto che sia sufficiente, perchè non credo sia facile mutare un sistema di forze interdipendenti che vanno dalla economia (la Fiat di cui parlavi prima riguarda l'economia italiana, ma è riflesso di una più pprecaria situaz internaz) alla medicina alla tanto menzionata crisi di valori.. Comunque, dicevo, anche se questa sinergia non si riesce a creare,..voglio dire, non possiamo stare a guardare, e nel nostro (futuro..per me) lavoro possiamo e dobbiamo fare qualcosa.
    In medicina ci sono malattie inguaribili, ma non incurabili, nel senso che la cura è una dimensione che investe la relazionalità e la soggettività del paziente, e così deve essere per noi: non abbiamo la bacchetta magica, non abbiamo la "medicina" giusta per tutto, però possiamo sostenere le persone, nel limite dei nostri mezzi.
    E' vero che aiutare a comunicare "notizie di merda" non cambia il loro contenuto, ma aiutare a strutturare la situazione sotto un'ottica nuova, aiutare le persone ad essere aiutate (la nonna di cui facevi l'esempio..si può indicare a quella famiglia qualche centro che aiuti nella lotta all'Alzhaimer), aiutarli in vari modi che se non risolvono la situazione evitano che questa precipiti..E' noto come la qualità delle relazioni familiari incida sulla percezione dei problemi e sulle strategie di coping.
    Forse possiamo fare poco..ma non evitiamo di farlo

  8. #23
    Amus
    Ospite non registrato
    No, non evitiamo di fare quel poco e cerchiamo anzi di fare di più

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