il paradosso c'è. La contraddizione deriva dal fatto che la persona, in questo esempio, vuole "guarire" da internet utilizzando internet. Permettimi un esempio, è come se un alcolizzato cronico volesse fare psicoterapia per disintossicarsi sempre ubriaco.. adesso, nel momento in cui il terapeuta dovesse accettare una proposta del genere, si troverebbe tempo zero in uno " splendido gioco paradossale"..
boh.. io sento fortissimo che qualcosa "stona" già nella proposta.. la famosa frase "guariscimi però senza guarirmi!".
Riguardo la psicoterapia con persone autistiche, non c'è niente di paradossale in quanto la premessa che hai citato non è corretta e cioè che gli autistici non hanno relazione.. è impossibile non comunicare, non avere comportamenti ed è impossibile non avere relazioni. L'autistico comunica attraverso il silenzio e altri comportamenti (che sono per niente non comunicativi) e si relaziona agli altri attraverso questi modi di comunicare.
Riguardo la terapia strategica, non è che la terapia di per sè è costruita sui paradossi, ma sono i clienti che sono "incastrati" in ingiunzioni paradossali e, il terapeuta utilizza "prescrizioni paradossali" per riuscire a slegarli dalla situazione insostenibile; non si parte dal punto in cui anche il terapeuta si trova immerso in un paradosso.
Detto questo, io neanche so se la terapia on line potrebbe funzionare, mi preoccupa non poco il pensiero che ci possano essere troppi "sciacalli" sguinsagliati per la rete che si spacciano per terapeuti..
ciaociao