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  1. #1

    opportunità lavorative?

    salve ragazzi, mi ritrovo ad aprire un thread perchè ho le idee talmente confuse che non sapevo nemmeno dove cercare all'interno di questo forum così ricco e pieno di informazioni utilissime.
    sono un ragazzo che frequenta il terzo anno di psicologia in cattolica, e non ho la più pallida idea di cosa scegliere per la specialistica.
    ci sono tre possibilità: comunicazione, clinica o organizzazione&marketing.
    ora, il prof. di comunicazione ci consiglia molto la sua specialistica poichè la considera come la più spendibile dal punto di vista lavorativo, io non so se è effettivamente così, cosa si può fare effettivamente come opportunità lavorative, insomma, avrei bisogno di consigli di qualsiasi tipo.
    aspetto qualsiasi cosa, e nel frattempo vi saluto.
    f.

  2. #2

    Riferimento: opportunità lavorative?

    devi capire realmente cosa ti piace fare secondo me.

  3. #3
    Postatore OGM L'avatar di chiocciolina4
    Data registrazione
    12-04-2005
    Residenza
    Napoli
    Messaggi
    4,820

    Riferimento: opportunità lavorative?

    Io mi sono laureata in clinica quindi non ti so dire molto degli altri indirizzi che hai citato. Ti posso dire che effettivamente nel ramo clinico è difficile lavorare, e che ci vuole una grande passione, quindi se non hai quella te la sconsiglio. Vorrei poterti aiutare di più, ma alla fine è una scelta che devi fare in base al tuo modo di valutare le possibilità. Io ho sempre scelto in base alla passione, ma francamente non mi sento di dirti di non tenere conto delle opportunità lavorative. Ciao.

    Un vero amico ti pugnala sempre di fronte. (O. Wilde)

    Perchè per un uomo la psicoanalisi dura meno? Non c'è bisogno di regredire all'infanzia.

    Non sono cattiva, è che mi disegnano così...! -->

    Membro del Club del Giallo e addetta all'ufficio promozione e marketing - Tessera n° 2
    (Guardiana radar del gruppo insieme a RosaDiMaggio )

    Vieni a trovarci al social group!

  4. #4

    Re: opportunità lavorative?

    Ciao hailtothethief,

    il consiglio che mi sento di darti è di iniziare a ragionare in modo più pratico e approfondito.
    Capisco bene che non è facile scegliere il percorso magistrale e credo che questa difficoltà sia dovuta
    in gran parte al fatto che c'è in gioco il futuro professionale di una persona (o quanto meno, la strada professionale da intraprendere).
    A maggior ragione, il mio invito è di iniziare a ragionare non solo in funzione dell'interesse verso i contenuti e le materie,
    ma anche verso le figure professionali tipiche di un determinato percorso.
    Hai detto che un tuo prof. ti ha parlato di "maggiori sbocchi nell'ambito di comunicazione", ma ti sei chiesto (o gli hai chiesto) quali sono le figure professionali presenti
    in tale ambito, quanto ti interessa svolgere quel tipo di lavoro, quali sono i punti di forza e i punti di debolezza di questa o quella professione, ecc...

    Credo che queste indicazioni ti possano servire ad effetturare una scelta più in sintonia con quella che è la realtà,
    a livello formativo, ma soprattutto professionale.

    ciao

  5. #5
    Partecipante Leggendario L'avatar di pinga
    Data registrazione
    09-02-2002
    Residenza
    Roma
    Messaggi
    2,111

    Riferimento: opportunità lavorative?

    Allora, non dare mai retta ai prof, che tirano acqua al proprio mulino. Nel senso che, se il corso non ha successo, viene chiuso e questo a loro non conviene perché non permetterebbe ai propri familiari, assistenti e dottorandi di lavorare.
    Agisci in base a quello che ti piace e che pensi possa essere anche un po' spendibile sul lavoro.
    Io posso darti qualche dato molto oggettivo. I miei colleghi VO laureati all'indirizzo clinico e che ancora sono convinti di volersi occupare di psicologia clinica hanno una media di 31-32 anni e fanno la fame. Stanno bruciando i soldi in scuole di specializzazione e iscrizioni all'albo che probabilmente permetteranno loro di lavorare a 35-38 anni.
    I colleghi che lavorano nel ramo comunicazione, marketing, etc... diciamo che non se la passano tanto meglio ma riescono - anche mentalmente - ad adattarsi a molte più situazioni lavorative, per cui riescono ad essere più flessibili e quindi anche le loro probabilità di venire assunti sono leggermente più alte.
    Purtroppo non esiste una legge in queste cose, ma esistono dei trend. Nel senso che per un paio d'anni il boom è stato nelle risorse umane, per un altro annetto c'è stato un piccolo boom nel sociale, adesso è il marketing che si sta un po' aprendo. Ma le cose cambiano in fretta. Quello che non cambia è che chi si laurea al clinico diventa schiavo del proprio approccio, non vede quasi più nulla ed anche per questo rimane appiedato.

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