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  1. #16
    Postatore Epico L'avatar di belanda
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    25-09-2002
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    Il problema é ke loro ci scartano xkè sanno benissimo ke nn é lì il loro posto..cavolo,abbiamo studiato a occhio noi????
    E presi coscienza che la forza invincibile che ha spinto il mondo, non sono gli amori felici bensì quelli contrastati.
    (Gabriel García Márquez)

  2. #17
    Partecipante Super Esperto L'avatar di Lara00
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    15-07-2003
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    Roma ma mi piacerebbe altrove...
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    612
    Ma allora, scusatemi, perchè si dice che le R.U. sia ancora uno dei pochi ambiti di possibilità di assunzione per lo psicologo? Sono sconvolta da queste notizie, è ingiusto!!!

  3. #18
    Postatore Epico L'avatar di belanda
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    25-09-2002
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    Il mondo
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    Il vero problema é ke nessuno ha mai aperto un solo&unico ambito x noi psicologi..x quanto riguarda la psicoterapia trovi anke gli psikiatri..criminologia trovi di tutto..e anke risorse umane é diventato un ambito sputtanato..ma su tutti i fronti,bisognerebbe distinguersi dalla massa..sempre&cmq.
    E presi coscienza che la forza invincibile che ha spinto il mondo, non sono gli amori felici bensì quelli contrastati.
    (Gabriel García Márquez)

  4. #19
    giulio
    Ospite non registrato
    credo che per acquisire credibilità nel contesto aziendale lo psicologo che opera nel settore risorse umane debba dotarsi di strumenti validi, scientifici e di esclusica competenza.
    nella selezione del personale, ad esempio, occore sottolineare che solo gli psicologi possono somministrare test o condurre in maniera professionale un colloquio di selezione.
    solo in questo modo è possibile abbattere quel muro di incredulità e sarcasmo con cui spesso ci scontriamo. solo in questo modo, come dice belanda, possiamo a mio avviso distinguerci dalla massa.
    dall'altra parte, non sempre nei percorsi universitari o post-universitari ci viene insegnato in maniera concreta e approfondita come operare con i test 8somministrazione, interpretazione punteggi...)

  5. #20
    HT Sirri
    Ospite non registrato
    Originariamente postato da giulio
    credo che per acquisire credibilità nel contesto aziendale lo psicologo che opera nel settore risorse umane debba dotarsi di strumenti validi, scientifici e di esclusica competenza.
    Le cose delle volte sono piu' semplici di quello che si creda.

    Ti posso assicurare che noi stiamo gia' acquisendo maggiore credibilita'.
    Non credo ci sia bisogno di descrivere la mia soddisfazione di qualche hanno fa, in cui i miei clienti hanno iniziato a dire: "Questa cosa lui la sa fare meglio: per forza, e' psicologo!"

    Non c'e' bisogno di essere "super", "ultra" o "mega", non e' necessario stupire con effetti speciali, ma e' sufficiente fare un buon lavoro (gia' questo non e' poco).

    nella selezione del personale, ad esempio, occore sottolineare che solo gli psicologi possono somministrare test o condurre in maniera professionale un colloquio di selezione.
    Personalmente questo discorso lo eviterei, primo perche' e' falso.
    Quello che e' vero e' che solo alcuni test sono di uso esclusivo per gli psicologi (e psichiatri), e che legalmente parlando chiunque puo' fare selezione.
    Concordo invece nel dire che noi abbiamo degli strumenti in piu', ma se estremizziamo il discorso (in modo falso) rischiamo un sonoro boomerang.

    Poi non e' mai bello parlare male degli altri, spesso e' anche controproducente.
    Molto meglio dire: "io faccio cosi', e lo faccio per questi motivi: motivo1, motivo2, ecc."

    solo in questo modo è possibile abbattere quel muro di incredulità e sarcasmo con cui spesso ci scontriamo. solo in questo modo, come dice belanda, possiamo a mio avviso distinguerci dalla massa.
    dall'altra parte, non sempre nei percorsi universitari o post-universitari ci viene insegnato in maniera concreta e approfondita come operare con i test 8somministrazione, interpretazione punteggi...)
    Il muro lo abbatti con i comportamenti, non con le parole: vai e fai un buon lavoro, cosi' i muri cadono.

    Personalmente il sarcasmo non l'ho mai trovato, comunque e' vero: bisogna distinguersi.
    Esistono tanti modi per farlo, ma personalmente punterei su altre cose: sull'affidabilita' per esempio, o sull'onesta'. Comunque su te stesso.... o preferisci che loro scelgano uno psicologo (qualunque, purche' sia psicologo) invece di scegliere te?
    ;-))

    Un abbraccio,

    Stefano

  6. #21
    DaC
    Ospite non registrato
    Il processo di selezione del personale è un processo lungo ed impegnativo, che richiede un lavoro di gruppo con il coinvolgimento di diverse persone con competenze diverse.

    Per i più giovani e meno esperti all’inizio della propria esperienza professionale (attenzione, ho detto con meno esperienza, non con meno competenza o meno capacità!), penso che uno dei modi più proficui per presentarsi ad un azienda in qualità di consulente che opera nel settore della selezione del personale, sia quello di candidarsi a svolgere la prima fase del processo di selezione: la pre-selezione delle candidature.

    Per ruoli in cui non è richiesta una competenza altamente specializzata (nel qual caso il processo segue altri canali), le aziende di solito danno inizio alla ricerca del personale con la pubblicazione di un annuncio su uno o più quotidiani.
    Le risposte pervengono nell’ordine di migliaia per ogni posizione aperta. I candidati che raggiungono il secondo livello di selezione non sono mai più di una decina.
    Bhe, qui in mezzo c’è un lavoro certosino di lettura dei curriculum e incontri preliminari che le società si risparmiano volentieri, esternalizzandolo.

    Forse - è vero - è la parte più noiosa del processo; comunque molto frequente, molto importante e indubbiamente utile “per farsi i denti”.

    Un sorriso.

  7. #22
    giulio
    Ospite non registrato
    ciao HT Sirri e DaC
    ringrazio entrambi per i consigli molto utili.
    con ciò che dice HT Sirri mi trovo però d'accordo solo in parte.
    è vero che ciò che conta per aver successo professionale sono le qualità e le caratteistiche della persona (affidabilità, serietà, onesta) ma è anche vero che sono qualita che vengono conosciute e valorizzate nel momento in cui si svolge già un'attività lavorativa.
    nel momento in cui si partecipa ad una selezione, soprattutto nella prima fase, per uno stage o posto di lavoro la persona viene però valutata solo in base alla categoria professionale di appartenenza.
    qui, secondo me, lo psicologo del lavoro gode di meno credibilità professionale rispetto un laureato in economia all'interno del contesto aziendale. é in questo momento che la mia critica acquisisce un senso.
    concludo dicendo che questo è solo il mio pensiero, peraltro di un neo-laureato con poche esperienze professionali. chi è gia inserito stabilmente nel mondo lavoro può sicuramente fornisci delle esperienze ben più significative.

  8. #23
    HT Sirri
    Ospite non registrato
    Originariamente postato da giulio
    ciao HT Sirri e DaC
    ringrazio entrambi per i consigli molto utili.
    con ciò che dice HT Sirri mi trovo però d'accordo solo in parte.
    è vero che ciò che conta per aver successo professionale sono le qualità e le caratteistiche della persona (affidabilità, serietà, onesta) ma è anche vero che sono qualita che vengono conosciute e valorizzate nel momento in cui si svolge già un'attività lavorativa.
    nel momento in cui si partecipa ad una selezione, soprattutto nella prima fase, per uno stage o posto di lavoro la persona viene però valutata solo in base alla categoria professionale di appartenenza.
    Nella mia esperienza non ho quasi mai trovato aziende che operano una selezione solo ed esclusivamente sulla categoria professionale di appartenenza (ovviamente esclusi i vincoli di legge: se all'AUSL serve un medico.... ovvio che...).

    Spesso c'e' una "predilezione" verso una specifica categoria, ma attenti ad una cosa: se la nostra impostazione mentale e' sulla categoria, rafforzeremo la sua (del selezionatore) impostazione mentale sulla categoria.... il fenomeno delle previsioni che si autoavverano.

    Tieni presente comunque che il discorso "categoria professionale" non ti serve, o pensi di essere l'unico psicologo a presentarsi?
    Sei tu come persona che li devi convincere, non la categoria, altrimenti alimenterai il "assumiamo lo psicologo che si accontenta di meno, tanto e' sempre psicologo".

    Anche in questo 3d si dice "ci sono persone che non sono neppure laureate e fanno selezione!".
    Al che io chiedo: perche'?
    Chi li ha assunti aveva la "fobia" per i laureati?
    Oppure lui, nonostante abbia un CV discutibile e' riuscito in qualche modo a far credere di essere la persona adatta?

    qui, secondo me, lo psicologo del lavoro gode di meno credibilità professionale rispetto un laureato in economia all'interno del contesto aziendale. é in questo momento che la mia critica acquisisce un senso.
    concludo dicendo che questo è solo il mio pensiero, peraltro di un neo-laureato con poche esperienze professionali. chi è gia inserito stabilmente nel mondo lavoro può sicuramente fornisci delle esperienze ben più significative.
    Dal mio punto di vista quello che fa la differenza non e' la credibilita' della categoria, ma il linguaggio della persona.

    L'economista pensa e parla in aziendalese molto piu' spesso dello psicologo, e quindi da l'impressione di capire meglio la situazione e le problematiche, sostanzialmente di essere piu' preparato.

    Personalmente lavoro spesso con le compagnie di assicurazioni, e per me e' semplice trovare un nuovo contratto con loro: conosco bene le loro problematiche, il linguaggio, i modi di dire, ecc.
    Vado in un nuovo posto e nel giro di 2 minuti il mio interlocutore pensa: "si vede che conosce l'ambito assicurativo".
    Spesso me lo dicono pure, al che io penso "per selezionare una persona questo non mi serve a nulla, ma per chiudere il contratto si".
    Mi e' sufficiente dire frasi del tipo "distrazione di portafoglio", "fare produzione", "rami elementari", ecc.

    Un abbraccio,

    Stefano

  9. #24
    HT Sirri
    Ospite non registrato
    Originariamente postato da DaC
    Il processo di selezione del personale è un processo lungo ed impegnativo, che richiede un lavoro di gruppo con il coinvolgimento di diverse persone con competenze diverse.
    Nella maggior parte dei casi le cose avvengono diversamente.

    Siamo pratici: quanto e' disposto a spendere un imprenditore per una selezione?
    Non c'e' una risposta univoca, ma dipende da persona a persona, e da caso a caso.

    Iniziamo con dei punti fermi:
    se lui assume il primo che gli capita, e sbaglia....
    Esiste un periodo di prova, in cui ha pagato il dipendente sbagliato, poi ha perso tempo, ha impegnato delle risorse per nulla (es. chi insegna al nuovo arrivato), ecc.
    Quanto e' monetizzabile tutto questo?
    Per esempio dipende dal ruolo.

    Mettiamo che si cerchi un impiegato/a.
    Le procedure di assunzione, la paga per, diciamo 10/15 giorni, ecc. possono essere 1000 euro.
    Inseriamoci il resto, diciamo altri 1000 euro.

    Quindi sappiamo che dobbiamo rimanere sotto i 2000 euro, con questo budget paghi uno staff di persone specializzate per fare una selezione?
    Io non credo.

    Altro discorso sarebbe la ricerca di un manager.

    Per i più giovani e meno esperti all’inizio della propria esperienza professionale (attenzione, ho detto con meno esperienza, non con meno competenza o meno capacità!), penso che uno dei modi più proficui per presentarsi ad un azienda in qualità di consulente che opera nel settore della selezione del personale, sia quello di candidarsi a svolgere la prima fase del processo di selezione: la pre-selezione delle candidature.
    Io credo che il modo migliore sia presentarsi da consulente tutto tondo. La pre-selezione e' spesso l'unica cosa che pensano di poter fare da soli.

    In ogni caso sarebbe un mezzo servizio.
    Dovrebbero prima pagare qualcuno per fare la pre-selezione, poi qualcun'altro per la selezione...... non torna molto, io andrei direttamente da chi mi fa tutto.

    Se il problema e' la mancanza di esperienza, puoi iniziare una collaborazione con un'azienda di consulenti che opera (anche) nella selezione.

    Per ruoli in cui non è richiesta una competenza altamente specializzata (nel qual caso il processo segue altri canali), le aziende di solito danno inizio alla ricerca del personale con la pubblicazione di un annuncio su uno o più quotidiani.
    Le risposte pervengono nell’ordine di migliaia per ogni posizione aperta.
    Se un'azienda e' a grande appeal gli annunci non li fa, si "accontenta" delle candidature spontanee, nel caso inverso si parla di decine.
    L'unico caso che conosco a fare migliaia di candidature sono i concorsi pubblici.

    Le cose in realta' sono un po complesse..... c'e' l'azienda che nell'annuncio vuole rimanere in ombra, modello "primaria azienda di.... cerca....", c'e' invece il titolare che vede l'annuncio anche come una pubblicita' della sua azienda (sono bravo, cresco e quindi assumo), e quindi ci mette tutte le informazioni possibili e va sul giornale che reputa piu' ad "alto lviello".
    Non esiste una regola generale, anche se io consiglio sempre ai miei clienti di mettere il proprio marchio.

    Un abbraccio,

    Stefano

  10. #25
    tatonno80
    Ospite non registrato
    Ciao Belanda,
    mi dispiace della tua situazione......sono un neolaureato in economia da Aprile e anche io un anno fa ho cercato di fare uno stage in risorse umane.......
    L'ho trovato in consulenza e quindi più che selezione adesso faccio formazione.....ma ti assicuro che a Milano le opportunità sono veramente tante.
    Ovviamente nel tuo caso credo che ti converrebbe prima laurearti e poi trasferirti.....

  11. #26
    Postatore Epico L'avatar di belanda
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    Originariamente postato da tatonno80
    Ciao Belanda,
    mi dispiace della tua situazione......sono un neolaureato in economia da Aprile e anche io un anno fa ho cercato di fare uno stage in risorse umane.......
    L'ho trovato in consulenza e quindi più che selezione adesso faccio formazione.....ma ti assicuro che a Milano le opportunità sono veramente tante.
    Ovviamente nel tuo caso credo che ti converrebbe prima laurearti e poi trasferirti.....
    Emmmm....a novembre sarà un anno che mi sono laureata .Dovresti leggere gli anni dei thread cmq!^_^
    E presi coscienza che la forza invincibile che ha spinto il mondo, non sono gli amori felici bensì quelli contrastati.
    (Gabriel García Márquez)

  12. #27
    Partecipante L'avatar di ale_drago
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    Ciao a tutti, io ho fatto uno stage e forse sarò l'unica voce fuori dal coro, ma è andato bene. Sono di Torino e lo stage l'ho trovato tramite l'ufficio job placement dell'università, credo ci sai in quasi tutte le università, qui ogni facoltà ne ha uno. Il mio annuncio era presso una multinazionale che si occupa di logistica e corrieri, l'annuncio era presso la facoltà di scienze politiche e mi sono chiesta perchè un laureato, piuttosto che un laureando in quella disciplina dovesse "saperne più di uno di psicologia" così ho fatto la domanda, era per uno stage di tre mesi, dove decidevo io se tempo pieno o part time (o scelto il secondo perchè avevo ancora degli esami) tanto non mi pagavano se non i buoni pasti, ma intanto avrei fatto tre mesi di esperienza nella sezione formazione di una gorsa azienda,vero non mi hanno assunta,ma era chiaro fin dall'inizio e tutto sommato sono contenta di ciò che ho fatto...fa sempre curriculum. cmq il consiglio che vi do è quello di rivolgervi all'ufficio job placement dell'università o all'unione indistriale della vostra città, sopratutto evitate gli interinali, sono solo delle società che sfuttano, dal lavoratore allo stagista che non assumono mai, serve solo a coprire i loro buchi organizzativi.
    in bocca al lupo

  13. #28
    Azhut
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    stage risorse umane anche per me??

    Ciao a tutti,
    come molti di voi anche io sto cercando di fare uno stage in risorse umane. Ho spedito circa 30 CV ma non mi hanno ancora contattata. Secondo voi è la prassi oppure forse c'è qualcosa che non va??

    Grazie per ogni consiglio!

  14. #29
    Partecipante Figo L'avatar di Doni
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    Da quanto tempo hai iniziato la ricerca? A chi hai mandato il cv?
    La psicoanalisi è un mito tenuto in vita dall'industria dei divani (W. Allen)

  15. #30
    Azhut
    Ospite non registrato
    Cerco gli stages da circa 1 mese, e ho risposto ad annunci dove si cercavano stagisti/e delle più importanti agenzie interinali italiane

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