salve a tutti, avrei bisogno di un chiarimento o almeno di un confronto...
durante il colloquio, i sentimenti suscitati dal paziente e che noi percepiamo come reattivi a delle cose dette o non dette come possiamo valutarli? cioè, come reazione al dialogo o come modalità del nostro modo di metterci in relazione con l'altro quindi facenti parte della nostra personalità?
è complicato, spero mi capiate...