anche io farò solo adulto.. ma intendevo: secondo voi per forza il caso clinico di indirizzo clinico deve essere su un adulto o è possibile che riguardi anche un bambino o un adolescente? e poi se si vuole mantenere una certa coerenza concettuale tra approccio teorico metodi e fasi, non si rischia poi di apparire troppo "di parte"?
in pratica, è meglio esporsi o mantenersi sul generico?
ma i casi dove li troviiiiiiiiiiiii????????????..per il bambino c'è il caso clinico apposta!domanda su falabella: contiene solo alcune patologie..bastano quelle??poi è molto sullo psicodinamico..cioè per le fobie se si usa approccio congnitivo-comportamentale come terapia..negli approfondimenti si sta sul generico???cioè non vado a parlare di struttura dell'Io etc??io il dsm lo stavo vedendo...ma senza leggere prorpio tutto.
ciao, io sto guardando gabbard, dsm e falabella...ma voi come vi organizzate su quali distrubi studiare? tutti quellli del dsm mi sembrano un po' tantini da sapere....
Io, per il momento, ho guardato i disturbi del falabella!!!Che ne dite di postare casi e cominciare a lavorarci su?Magari vecchie tacce di Padova?????
VADO: Roberto ha 29 anni. E’ terzo di quattro fratelli. Nella prima telefonata ad uno psicologo
privato chiede un appuntamento per un grave problema di ansia che lo ha condotto in
pronto soccorso la mattina stessa. Nel primo colloquio racconta che il suo problema lo
attanaglia da qualche settimana con un’intensità crescente e, tra le altre complicazioni, con
la necessità di doversi assentare dal lavoro per malattia da una settimana. Stanno
aumentando i momenti di crisi durante i quali avverte avverte disagi fisici, quali tachicardia,
difficoltà respiratorie, sudorazione profusa, paura di impazzire o anche di morire e in certi
momenti gli pare di “non essere più lui”, si sente disorientato. Racconta che, nonostante
tutto, il suo lavoro di impiegato in banca gli piace e gli da abbastanza soddisfazioni. La
prima crisi si è manifestata improvvisamente e inaspettatamente durante una festa
familiare per la prima comunione di suo nipote. Lo ha soccorso la sua fidanzata infermiera.
Afferma che il loro rapporto, che dura da un decennio, è ad una svolta; o si sposano o si
lasciano. Il candidato formuli un’ipotesi diagnostica e le connessioni con i costrutti
psicologici di riferimento che ne guidano l’inquadramento. Elenchi gli strumenti
psicodiagnostici che utilizzerebbe per approfondire le aree problematiche. Indichi infine il
tipo di intervento psicologico da proporre a Roberto.
allora...io inizierei dicendo "partendo dal presupposto che la diagnosi richiederebbe la visione ecc...." poi direi di fare riferimento al dsmIV e farei un elenco dei sintomi quindi "la sintomatologia riportata dal paziente comprende disagi fisici, quali tachicardia, difficoltà respiratorie, sudorazione profusa, paura di morire e momentanei episodi di depersonalizzazione di intensità sufficente a spingere il paziente a rivolgersi allo psicologo. A mio sarebbe utile iniziare con un analisi della domanda approfondendo se la decisione di rivolgersi ad uno psicologo sia personale o se la famiglia o eventualmente la struttura (pronto soccorso) a cui si è rivolto abbiano consigliato tale intervento. indagherei inoltre il momento di insorgenza del disturbo e la frequenza degli episodi richiedendo una dettagliata descrizione delgi stessi. sarebbe inoltre utile approfondire le aspettative personali su valtazione e trattamento.
escludendo la presenza di cause organiche ecc...si potrebbe iporizzare a partire dagli elementi presentati dal caso e rifacendosi alla sintomatologia descritta un disturbo da panico (senza agorafobia). sarebbe utile a tal prposito indagare il funzionamento sociale e familiare in particolare gli eventuali episodi di separazione. la fase di vita del soggetto infatti, propone il conflitto fra crescita (matrimonio) e regressione; andrebbero inoltre esplorate tematiche relative alla dipendenza (?).....
per gli strumenti non so.....io metterei la CBA ma la mia diagnosi è più dinamica e forse va meglio qualche test proiettivo /rorschach)
trattamento: psicoterapia psicodinamica di tipo espressivo che gli consenta di esplorare i meccanismi profondi all'origine del sintomo.
mah....mi sembra davvero poco ma era solo per vedere come si può strutturare...voi che dite?
io approfondirei anche la questione lavoro, visto che il lavoro "nonostante tutto" gli piace, vorrei capire se sia fonte di ansia.
come strumenti farei uno STAI, visto che il problema sembra limitato all'ansia non so se l'intera CBA abbia senso.
purtroppo non conosco strumenti psicodinamici per misurare l'ansia, e usare un proiettivo o un test di personalità non mi convince...
la terapia dinamica va bene, anche perchè i sintomi sembrano avere chiara origine relazionale...
Ultima modifica di Fusekane : 04-11-2011 alle ore 11.25.15
la CBA mi sembra uno strumento completo anche pechè così ottengo delle informazioni anche su altri aspetti della personalità. Inoltre ha già due schede sull'ansia (stato e tratto) e come prima valutazione mi sembra possa andare bene, poi eventualmente si potrebbe proporre qualcosa di più specifico. Secondo me è meglio fare una prima valutazione dell'intera personalità anche se il problema sembra circoscritto all'ansia...
Ciao a tutti!
Ho anche io un piccolo dubbio sul trattamento...se parlo delle tecniche di modellaggio, rinforzamento ed estinzione rischio di cadere nella psicoterapia?
secondo me no, se scrivi una cosa del tipo "consigliata terapia cognitivo-comportamentale, volta all'estinzione dei sintomi ansiosi e al rinforzamento di strategie alternative di reazione agli eventi stressanti"...io scriverei qualcosa di questo tipo, mantenendomi sul generico
secondo voi è possibile raccomandare la somministrazione di una scala per la valutazione della personalità (tipo CBA o MMPI) e dopo un test proiettivo per andare più sul "profondo"? o si crea una contraddizione?
io sono sempre sospettosa riguardo alla somministrazione di molti test...
se usi la cba e un test proiettivo secondo me c'è un conflitto di impostazioni teoriche, ma se usi mmpi e proiettivo il problema non si pone...
certo però che somministrare il lunghissimo mmpi e poi anche un proiettivo, magari anch'esso lungo come il rorschach mi sembra dispersivo a livello pratico...nel senso che nella pratica clinica lo eviterei, ma in sede d'esame magari può andar bene, per dimostrare che conosciamo gli strumenti.
io in linea generale cercherò di limitarmi a consigliare un solo test o al massimo a proporre un paio di alternative, a meno che non abbia forti dubbi sulla diagnosi
eh no ragazze....invece i tests sono utilis e usati ins erie (batterie di tests) quidni io opterei per dire che fra gli altri (se non se ne cosnoscono altri oltre quello citato) utilizzereste..( emetterte il nome del test)..
Per il trattamento si può dire che si INVIA allo spicoterapura che si occuperà della psicoterapia e VOI come psico fatete tecniche di intervento di tipo cognitivo comportamentali!
." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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ma allora secondo te, memolememole,posso indicarne uno comportamentale (tipo appunto CBA) per l'inquadramento e poi in proiettivo per un'analisi più approfondita delle dinamiche di personalità?
per Fusekane: io la CBA l'ho interpretata come un unico test (non una batteria) le schede primarie mi danno un inquadramento valutando diversi costrutti (es. ansia) e quelle secondarie approfondiscono quanto emerso...però devo dire che non l'ho eccessivamente approfondito come strumento...
Ultima modifica di laura810 : 15-11-2011 alle ore 11.14.40