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  1. #31
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    Riferimento: ESAME DI STATO: Novembre 2011 (Psicologi Clinici)

    colleghe...io oggi ho rispoverato i vecchi libri degli esami dela Cassibba e ho ritrovato tra gli strumenti di valutazione per lo sviluppo cognitivo anche le scale di codifica di Uzgeris..(mi sa!) e le ho inserite così da avere un strumento standardizzato come le scale Weschler e uno qualitativo come queste scale di codifica. che ne dite?

  2. #32
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    Riferimento: ESAME DI STATO: Novembre 2011 (Psicologi Clinici)

    Citazione Originalmente inviato da PALLINA86 Visualizza messaggio
    colleghe...io oggi ho rispoverato i vecchi libri degli esami dela Cassibba e ho ritrovato tra gli strumenti di valutazione per lo sviluppo cognitivo anche le scale di codifica di Uzgeris..(mi sa!) e le ho inserite così da avere un strumento standardizzato come le scale Weschler e uno qualitativo come queste scale di codifica. che ne dite?
    Certo che vanno bene ma meglio inserirle se chiedono lo sviluppo cognitivo o le relazioni tra pensiero e sviluppo cognitivo.
    Se invece il tema è generale ad esempio L'intelligenza citerei le classiche ossia wechsler (Wisc-Wais-Wippsi) Binet Simon/ Raven
    Ultima modifica di Pentesilea84 : 20-10-2011 alle ore 22.10.35

  3. #33
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    Riferimento: ESAME DI STATO: Novembre 2011 (Psicologi Clinici)

    e si!hai ragione. io oggi ho iniziato lo sviluppo sociale, e ho preso dai libri della Cassibba e dal Canestrari. mettendo come teorie quelle dell'apprendimento sociale, approccio psicobiologico e quella dell'attaccamento di Bowlby. poi devo ricercare gli strumenti....mentre nei campi applicativi, pensavo....che cosa possiamo metterci? l'ambito della ricerca....a cu ispesso è collegato quello scolastico. in realtà non so se c'entra molto...ma nell'ambito clinico (duramte il mio tirocinio almeno!)duramte l'anamanesi e la stesura della diagnosi funzionale ai fini del sostegno a scuola...parte importante era il rapporto con i pari, con i familiari...e c'era proprio una docitura "autonomia sociale". che dite se (in maniera più chiara) la inserissi nei campi applicativi?

  4. #34
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    Riferimento: ESAME DI STATO: Novembre 2011 (Psicologi Clinici)

    Citazione Originalmente inviato da PALLINA86 Visualizza messaggio
    e si!hai ragione. io oggi ho iniziato lo sviluppo sociale, e ho preso dai libri della Cassibba e dal Canestrari. mettendo come teorie quelle dell'apprendimento sociale, approccio psicobiologico e quella dell'attaccamento di Bowlby. poi devo ricercare gli strumenti....mentre nei campi applicativi, pensavo....che cosa possiamo metterci? l'ambito della ricerca....a cu ispesso è collegato quello scolastico. in realtà non so se c'entra molto...ma nell'ambito clinico (duramte il mio tirocinio almeno!)duramte l'anamanesi e la stesura della diagnosi funzionale ai fini del sostegno a scuola...parte importante era il rapporto con i pari, con i familiari...e c'era proprio una docitura "autonomia sociale". che dite se (in maniera più chiara) la inserissi nei campi applicativi?


    Sì secondo me è una buona idea (anche innovativa direi). Infatti durante il mio tirocinio la tutor nell'anamnesi chiedeva sempre:
    - l'autonomia fisica e personale (cioè svezzamento/ pannetto/utilizzoe e valore dei soldi ecc...)
    - ma anche quella sociale ( una frase riccorente era la seguente: "Cosa dicono di lui/lei le maestre? oppure ha amici oltre quelli della scuola? frequenta attività extra-scolastiche? ecc..)

    Certo penso che vada bene perchè l'uomo è un essere sociale e la mancanza dei pari (figure altre, oltre gli adulti significativi) sono fondamentali per il benessere psico-fisico e quindi incidono sullo sviluppo, sulla normalità/patologia.

    Magari potresti dire che in ambito clinico un aspetto da non sottovalutare durante il colloquio (nella raccolta dei dati anamnestici) è la sfera sociale. Insomma dici che prima di diagnosticare un determinato disturbo è importante verificare la situazione affettivo-relazionale (per essere certi che non sia questa la causa del problema del bambino e non magari il sintomo lamentato dal genitore).
    Ultima modifica di Pentesilea84 : 21-10-2011 alle ore 14.47.39

  5. #35
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    Riferimento: ESAME DI STATO: Novembre 2011 (Psicologi Clinici)

    brava sono d'accordissimo!ci risentiamo non appena finisco il tema!

  6. #36
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    Riferimento: ESAME DI STATO: Novembre 2011 (Psicologi Clinici)

    Raga ho un dubbio...
    quando parlo di Apprendimento, negli ambiti applicativi posso mettere le cose che abbiamo fatto con Lancioni?

    cioè l'ambito riabilitativo nello specifico le tecniche cognitive-comportamentalei (come shaping, chaining ecc...) insomma una di quelle tecniche che si basa sul rinforzo?
    Io parlerei di come le tecniche basate sul rinforzo siano utile nella Riabilitazione dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo.

    Oppure un altro ambito applicativo può essere il seguente:
    visto che Watson diceva che la paura può essere indotta nell'uomo (caso del piccolo Albert) inoltre scoprì il fenomeno della Generalizzazione (ossia la RC può estendersi a stimoli analoghi) .
    Si potrebbe parlare (come ambito applicativo) della Terapia Cognitivo Comportamentale nei disturbi fobici-ossessivi.

    Che ne dite? secondo voi si può? Io credo ci sia un nesso logico ma la paura di sbagliare mi fa confondere le idee
    Ultima modifica di Pentesilea84 : 21-10-2011 alle ore 18.17.24

  7. #37
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    allora in nesso potrebbe essere giusto...ma io nn lo citerei per evitare confusione. nei temi di ops ho trovato la tecnica del controcondiizonamento...qualcuno saprebbe dirmi che cos'è?non vorrei sia una parola che indichi qualcosa che so e al momento mi sfugge.
    comunque pentesilea...io metterei la prima cosa ( e te la "ruberei") perchè effettivamente le tecniche comportamentali sono quelle che meglio funzionano con i pervasivi nell'eliminazione di quelle stereotipie caratteristiche proprie di questi pazienti.

  8. #38
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    Bh! il controcondizionamento è proprio la tecnica che voleva utilizzare Watson per rimuovere in Albert la fobia indotta per i ratti. Ossia il controcondizionamento può includere:

    1)la presentazione dello stirnolo condizionato in assenza dell'evento avversivo (estinzione)= ossia topo senza rumore;

    2)la presentazione di un altro stimolo che produce reazioni emotive positive= topo con giochi, cibo, carezze ecc.. .


    Ecco perchè prima ho pensato anche a Watson e alla sua relazione con le fobie (e quindi alla terapia Cognitivo Comportamentale)

  9. #39
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    oookkkk ho fatto una gaffe....ma il mio esaurimento cresce con l'avvicinarsi della data di esame!ok allora si!penso vada bene.

  10. #40
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    Ma no... che gaffe e gaffe!? qui siamo tutti esauriti non ti preoccupare.
    Cmq domani dovrei avere quel libro maledetto (se la libreria si muove) lì ci sono gli ambiti applicativi e ti saprò dire se queste supposizioni sono vere al 100% o meno.

    Ci aggiorniamo a domani allora
    ora esco vado a svagarmi un pò...

  11. #41
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    allora io vi posto la mia scaletta sullo sviluppo sociale . spero di non aver messo molto o aver fatto confusione. e mi scuso per il lungo messaggio ma su questo argomento sono un pò in difficoltà (sarà che è prettamente cassibbiano!)
    sviluppo sociale:
    def.
    teorie:apprendimento sociale (che fa riferimento a skinner); approccio psicobiologico; Bowlby; Bandura (l'ho solo accennato ma mi sn collegata all'importanza dei modelli nella socializzazione, distinguendola in primaria e secondaria); poi di qui ho inserito il modello di Rose-Krasnor (l'ho preso dal libro scritto dalla cassibba) con il modello prismatico delle competenze sociali.
    per quanto riguarda gli ambiti applicativi, parlerò dell'ambito educativo, clinico. nell'ambito clinico, l'importanza che l'autonomia sociale e il rapporto con i pari ha nello sviluppo di un bambino, e quanto queste aree siano indagate durante l'anamnesi clinica ai fini di una diagnosi più precisa. inoltre (sempre dai libri della cassibba) c'è scritto che nell'ambito clinico, lo studio delle competenze sociali, e quindi l'utilizzo di strumenti che attestino ciò, risulta importante per i genitori e nel loro percorso di genitorialità. a tal proposito gli strumenti osservativi si prestano molto, in quanto svilupperebbero le loro capacità osservative aiutandolo nel loro ruolo educativo. inoltre nell'ambito scolastico, è importante la tematica nelle situazioni dei gruppi classe, per studiare le relazioni amicali, o per progettare un intervento mirato in situazioni di mancata integrazione.
    a questo proposito ho trovato gli strumenti di valutazione basata sulla metodologia Q-sort:tra questi abbiamo il Preschool Q-Set(Baumrind) che valuta lo sviluppo sociale in età prescolare; o il CCQ (California Child Q-Set) che è utilizzato per valutare il livello delle competenze sociali dai 3 anni ai 12-13. inoltre citerei le tecniche sociometriche come strumenti per la valutazione della posizione che un individuo occupa all'interno del gruppo di appartenenza.
    che ne dite?in realtà per ora ho solo fatto uno schema ma il tema lo sto finendo!!!io sto in crisi!!!

  12. #42
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    Penso vada bene (poichè raccogli tutte le teorie) anche se io parlerei delle diverse teorie se la traccia è generica ossia la socializzazione mentre se chiede lo sviluppo sociale, personalmente mi concentrerei di più sulla conoscenza del Sè e dell'altro e poi parlare di come l'altro diventi importante per lo sviluppo (ad es. parlando delle relazioni tra pari, prima stesso sesso, poi con il sesso opposto, quindi la comitiva, partner, matrimonio ecc..).
    Per gli ambiti applicativi e metodi di indagine sono giusti (anche io metterò quelli).
    Ossia ambito educativo/scolastico e strumenti come Test Sociometrico di Moreno, Nomina dei Pari ecc...

    Quindi secondo me va bene... :-)
    Ultima modifica di Pentesilea84 : 23-10-2011 alle ore 13.21.22

  13. #43
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    io in realtà nella parte della definizione ho inseirto molto nel senso che ho inseiro anche l'imortanza sia delle caratteristiche individuali prima tra questo il temperamento che condiziona un altro elemento ovvero le strategie che si mettono in atto per instaurare relazioni.forse dovrei scindere le cose almeno nella teoria mentre lascerei uguali i campi applicativi e gli strumenti. io in realtà mi chiedo una cosa. alla fine del tema voi mettete una conclusione o terniate con la descrizione degli strumenti (io di solito metto prima i campi applicativi!)

  14. #44
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    Non metto le conclusioni, finisco con gli strumenti però se ti basta lo spazio potresti mettere una conclusione.
    Personalmente ho paura bisognerà essere estremamente sintetici visto che le facciate a disposizione sono due.
    :-(

  15. #45
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    in realtà lo chiedevo perchè io non saprei cosa mettere...ma alla fine hai ragione!non metterò nulla!

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