Arresti domiciliari

[Lorenzo 2005]

Salve a tutti, spero di essere nella sezione giusta, altrimenti chiedo scusa
Ho in cura un ragazzo agli arresti domiciliari a cui hanno concesso solo 2 ore di uscita per due volte la settimana, non c'è nessuno che vive con lui, praticamente solo anche perchè non italiano.
Volevo sapere se qualcuno di voi ha avuto esperienze simili.
Da una prima impressione temo che possa soffrire di Ansia (anche se siamo alle prime sedute)
Premetto che per tre mesi è stato in carcere poi gli hanno dato gli arresti domiciliari (se così possono essre chiamati per via del tempo libero concesso).
Posso presentare una relazione affinchè il ragazzo ottenga un obbligo di firma? Da quello che mi dicono i legali è l'ultima chance, le precedenti istanze sono state rigettate.
Grazie per l'aiuto che potrete darmi.

[GIUNONE]

Ciao, Lorenzo. Normalmente dinanzi al disagio psichico e soprattutto nel nome del concetto di "minimo danno" arrecabile al giovane, il giudice applica la misura cautelare degli arresti domiciliari. Se concessi dopo un periodo di detenzione, rappresentano la risposta del giudice al bisogno di tutela psicologica del detenuto imputato.
Puoi comunque fare "il tuo" producendo una relazione scritta sulla condizione psicofisica del giovane, da consegnare al suo avvocato che provveda a recapitarla con le dovute richieste al giudice. E' importante che tu scriva quale sarebbe a tu avviso la misura cautelare che meglio risponderebbe ai suoi bisogni. Considera che per essere eventualmente presa in considerazione dal giudice non bastano ansia o depressione, ma che sia evincibile, dalla condizione da te rilvata, un rischio suicidario.