La manovra finanziaria 2011 bis, approvata definitivamente in Parlamento pochi giorni fa tra grandi polemiche, introduce molte novità per gli Psicologi liberi professionisti.
Innanzi tutto, viene previsto l’obbligo per il professionista di seguire
percorsi di formazione continua permanente. La violazione dell’obbligo determinerà un illecito disciplinare che gli Ordini dovranno sanzionare. Il Codice Deontologico dovrà quindi recepire questo dovere e prevedere sanzioni corrispondenti.
Il Consiglio Nazionale degli Ordini degli Psicologi deve quindi darsi da fare per definire a questo proposito una nuova normativa disciplinare che probabilmente sarà poi sottoposta a referendum presso tutti gli iscritti. Uno dei problemi maggiori sarà quello di rendere compatibile la formazione permanente degli Psicologi con la
normativa ECM, che resta comunque in vigore.
Altra importante novità è quella che prevede, al momento del conferimento dell’incarico, l’obbligo di
pattuizione scritta del compenso spettante al professionista.
Vedremo in quale modo si darà sostanza a questa previsione, visto che il riferimento citato dalla legge sono le tariffe professionali stabilite con Decreto Ministeriale che la nostra professione non ha mai avuto (il nostro Tariffario, infatti, anche prima di essere rivisto alla luce dei decreti Bersani, non era mai stato approvato formalmente dal ministro).
Ancora, il professionista sarà tenuto a
stipulare idonea assicurazione per i rischi derivanti dall’esercizio dell’attività professionale. Gli estremi della polizza stipulata per la responsabilità professionale e il relativo massimale devono essere resi noti al cliente al momento dell’assunzione dell’incarico.
Questo passaggio determina un nuovo costo in carico a molti colleghi, visto che ad oggi sono solo 13.000 gli Psicologi assicurati per la Responsabilità Civile professionale dalla CAMPI (
www.cassamutuapsicologi.it), libera associazione tra Psicologi che, non avendo alcuna finalità di lucro, riesce a garantire prezzi molto al di sotto di quelli di mercato. Il Consiglio Nazionale e l’Enpap potranno stipulare convenzioni con le compagnie assicurative ma, visti i precedenti, c’è poco da stare tranquilli.
Viene poi ulteriormente
liberalizzata la pubblicità avente ad oggetto l’attività professionale, che può essere attuata con ogni mezzo ed ha l’obbligo di essere trasparente, veritiera, corretta e non equivoca, ingannevole o denigratoria.
Altre disposizioni riguardano le sanzioni per i professionisti che evadano l’obbligo di fatturazione*: a quelle amministrative si aggiungerebbe la sospensione dall’esercizio della professione.
Questa pena sarebbe applicata “d’ufficio” dalla Agenzia delle Entrate, anche a fronte della sola contestazione (e non a seguito di un giudizio dibattimentale) di mancata fatturazione e l’Ordine dovrebbe solo prenderne atto e pubblicizzarla, senza che sia consentito al professionista stesso di difendersi (sic!).
Alcune delle innovazioni introdotte dalla nuova finanziaria, poi, non sono applicabili agli Psicologi in quanto la nostra professione rientra tra quelle sanitarie.
Si tratta, per esempio, della nuova, interessante disciplina del
tirocinio professionale**, che prevede un equo compenso per i tirocinanti nonché di quella che prevede la separazione delle funzioni amministrative da quelle disciplinari degli Ordini.
L’iscrizione della nostra professione tra quelle “sanitarie”, sancita dal passaggio delle competenza di vigilanza che ci riguardano al relativo ministero, è stato fortemente voluta dal sindacato dei colleghi dipendenti pubblici ed ottenuta qualche anno fa.
Tutte le disposizioni della finanziaria appena deliberata si applicano entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge e quindi saranno operative a settembre prossimo.
Ci sarà, nel frattempo, da prestare la massima attenzione!
Felice D. Torricelli