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Discussione: 2^ e 3^ prova

  1. #16
    Partecipante Assiduo
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    Riferimento: 2^ e 3^ prova

    dsm+falabella+celi/gabberd(evolutivo/adulti)
    nella speranza che esca una traccia di campo evolutivo

  2. #17
    Postatore Epico L'avatar di MEMOLEMEMOLE
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    esatto! ...........................
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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  3. #18

    Riferimento: 2^ e 3^ prova

    ciao memole e melody, volevo farvi delle domande sulla 2 prova!
    1)nella definizione del problema, quando si parla ad ex del bullismo, si deve parlare anche a livello locale, quindi inventando (visto che non conosciamo la situazione), nel senso ad ex: "a parma il fenomeno del bullismo è rilevante perchè secondo varie stime..." o parlarne solo in modo generale senza inventare?
    2)nel leone prezza, si parla degli obiettivi strumentali, quindi gli strumenti che servono per l' obiettivo finale (ex preparazione materiale, corsi di formazione per realizzare le attività rivolte ai destinari..). Quindi quando ad ex, in un progetto per bullismo, formiamo gli insegnanti, perche questi possano poi lavorare con gli alunni, dovrei identificarlo come o. strumentale, o suddividere, come ho visto in cari progetti,"obbiettivi specifici per target (ex alunni), obbiettivi specifici per insegnanti..?
    3)in un progetto di prevenzione alcolismo in scuole, metteva come obb. specifici la diminuzione di alcol bevuto dai ragazzi, numero ragazzi ke beve, episodi di sbronze, ecc. Ma quindi anche nella prevenzione ad ex della tossicopidenza, dovrei mettere negli O.Specifici, diminuzione di ragazzi ke si drogano..?mi stona un po, nel senso, in un progetto come faccio a presuppore che nel mio trg qualcuno si droga?
    4)consigliate di descrivere le attività che si fanno specificatamente per ogni incontro..?(ad ex se propongo 20 incontri come faccio?!ahah)
    5)consigliate di suddividere lo scopo generale in sottoobbiettivi poi in o.specifici o direttamente in o.specifici come fattoin quasi tutti i progetti che ho letto?
    6)ma può capitare anch un progetto si intervento su un caso singolo?se così le fasi sono sempre le stesse..?perchè negli ex. che ho trovato io, parla di ipotesi diagnostiche, che dovrebbe essere la 3 prova..+
    grazie mille veramente, scusate se sn troppe domande, grazie per l' impegno che mettere nel rispondere sempre a tutti!!!
    Ultima modifica di filocullen : 09-12-2011 alle ore 01.55.19

  4. #19
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    Riferimento: 2^ e 3^ prova

    Citazione Originalmente inviato da filocullen Visualizza messaggio
    ciao memole e melody, volevo farvi delle domande sulla 2 prova!
    1)nella definizione del problema, quando si parla ad ex del bullismo, si deve parlare anche a livello locale, quindi inventando (visto che non conosciamo la situazione), nel senso ad ex: "a parma il fenomeno del bullismo è rilevante perchè secondo varie stime..." o parlarne solo in modo generale senza inventare?


    assolutamente senza inventare!!!!!!..se conosci delle ricerche, teorie o dati certi..ok...altriemnti rimani sul vago e generale!

    2)nel leone prezza, si parla degli obiettivi strumentali, quindi gli strumenti che servono per l' obiettivo finale (ex preparazione materiale, corsi di formazione per realizzare le attività rivolte ai destinari..). Quindi quando ad ex, in un progetto per bullismo, formiamo gli insegnanti, perche questi possano poi lavorare con gli alunni, dovrei identificarlo come o. strumentale, o suddividere, come ho visto in cari progetti,"obbiettivi specifici per target (ex alunni), obbiettivi specifici per insegnanti..?

    no, non serve....Tu fra gli obiettivi definisci quelli generali!e quelli specicifi(esempio: aumentare le conoscenze sul bullsimo, diminuire glie pisodi.... e poi fra le ATTIVITà metti al formazione agli insegnanti...etc etc


    3)in un progetto di prevenzione alcolismo in scuole, metteva come obb. specifici la diminuzione di alcol bevuto dai ragazzi, numero ragazzi ke beve, episodi di sbronze, ecc. Ma quindi anche nella prevenzione ad ex della tossicopidenza, dovrei mettere negli O.Specifici, diminuzione di ragazzi ke si drogano..?mi stona un po, nel senso, in un progetto come faccio a presuppore che nel mio trg qualcuno si droga?

    perchè tu prevedei di afre un progetto sulla tossicodipendenza o in centri SERT (dove TUTTI sonod iepndenti) o in scuole dove risulta alto il tasso di tossicodipendenti(e questo lo scrivi nella premessa e anlisi del contesto!)

    4)consigliate di descrivere le attività che si fanno specificatamente per ogni incontro..?(ad ex se propongo 20 incontri come faccio?!ahah)

    eh no....ti limiti a descrivere il tot delle attività: esempio 2 ore a settimana di circle time..(spieghi dic osa parli), 3 ore di rolepalying...etc etc......5)

    consigliate di suddividere lo scopo generale in sottoobbiettivi poi in o.specifici o direttamente in o.specifici come fattoin quasi tutti i progetti che ho letto?

    obiettivo generale (Unico) e poi specifici!!!
    6)ma può capitare anch un progetto si intervento su un caso singolo?se così le fasi sono sempre le stesse..?perchè negli ex. che ho trovato io, parla di ipotesi diagnostiche, che dovrebbe essere la 3 prova..+

    quasi mai!!!!!! di soltio i prgetti si fanno su target più ampi: costano troppo..... ;D
    grazie mille veramente, scusate se sn troppe domande, grazie per l' impegno che mettere nel rispondere sempre a tutti!!!
    provo a risponderti! ...e prego! spero almeno di esserti stata utile!
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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  5. #20

    Riferimento: 2^ e 3^ prova

    Citazione Originalmente inviato da MEMOLEMEMOLE Visualizza messaggio
    2)nel leone prezza, si parla degli obiettivi strumentali, quindi gli strumenti che servono per l' obiettivo finale (ex preparazione materiale, corsi di formazione per realizzare le attività rivolte ai destinari..). Quindi quando ad ex, in un progetto per bullismo, formiamo gli insegnanti, perche questi possano poi lavorare con gli alunni, dovrei identificarlo come o. strumentale, o suddividere, come ho visto in cari progetti,"obbiettivi specifici per target (ex alunni), obbiettivi specifici per insegnanti..?

    no, non serve....Tu fra gli obiettivi definisci quelli generali!e quelli specicifi(esempio: aumentare le conoscenze sul bullsimo, diminuire glie pisodi.... e poi fra le ATTIVITà metti al formazione agli insegnanti...etc etc
    ok grazie mille!ma quindi nei vari progetti che ho trovato anche qui su opsonline, che distinguono obb specifici per alunni, insegnanti, genitori, son sbagliati..?

  6. #21
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    NON sbagliati...........ma comunque all'eds richiedono questa formula....
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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  7. #22
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    una scaletta per il caso clinico? grazie memole

  8. #23
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    criteri diagnostici,
    decorso
    manifestazioni e disturbi associati
    diaghnosi differenziale
    terapia
    strumenti

    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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  9. #24

    Riferimento: 2^ e 3^ prova

    Citazione Originalmente inviato da MEMOLEMEMOLE Visualizza messaggio
    NON sbagliati...........ma comunque all'eds richiedono questa formula....
    ok grazie pero mi sono un attimo confuso!!se ho capito bene tu hai detto che non si devono scrivere gli obbiettivi per gli insegnanti e metterli direttamente nelle attività, quindi non dovrei neanche, ad ex in un progetto sul bullismo, mettere negli obb. specifici aumentare le conoscenze degli insegnanti sul tema..?o ho capito male io..?
    e un' altra cosa, se formo gli insegnanti perchè questi possano lavorare con gli alunni nelll anno scolastico, dovrei definire gli insegnanti come target diretto,sul quale rivolgo la mia attività..ma il trg non è la popolazione su cui mi aspetto i cambiamenti..?grazie ancora!!

  10. #25
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    Riferimento: 2^ e 3^ prova

    ..io dico di scrivere tutti gli obiettvii sia generali che specifici ma senza metterli separati, tipo ob specifici insegnanti....e ob specifici studenti....

    solo onb specifici:.(e li metti tutti)
    e ob generale: e lo scrivi!


    Comqunue pers emplificare, ti scrivo un progetto sul bullismo che ho fatto io e che più o meno segue queste scalette:




    BULLISMO by Elisa Tari
    1. TITOLO: il Bullismo a scuola: conoscerlo per prevenirlo!
    2. DEFINIZIONE & ANALISI del PROBLEMA:
    il comportamento “bullistico” può essere definito come un azione che mira deliberatamente a far
    male o danneggiare qualcuno. Tale condotta è sostenuta principalmente da un abuso di potere o da
    un desiderio di intimidire o dominare altre persone. Proprio per questo motivo il bullismo ha
    conseguenze sul clima scolastico, quotidiano e si riflette sull’intera sfera personale. Le
    conseguenze inoltre sono relative sia alla vittima (chi subisce atti di bullismo), sia dai complici (chi
    assiste alle condotte dei bulli, sia per chi osserva semplicemente la messa in atti di comportamenti
    designati(osservatori).
    In Italia oggi molti bambini sono vittime di prepotenze, soprattutto in ambito scolastico. Come
    precedentemente detto, questi comportamenti influiscono negativamente sul benessere psicofisico
    del soggetto, sull’apprendimento se e sulla qualità della vita.
    Il bullismo nelle scuola è un fenomeno complesso e di vaste dimensioni .E’ ovvio che la
    somministrazione di sanzioni immediate ai responsabili di atti di bullismo siano strumenti utili per
    la protezione dell’ambiente scolastico ma a questi, dovrebbero affiancarsi interventi preventivi ,
    fornendo agli studenti le abilità necessarie per creare e mantenere un clima sereno generale, terreno
    poco fertile per atti bullistici. Utile, inoltre, attuare una rete comunicativa che coinvolga genitori,
    alunni e insegnanti affinché i bambini si sentano protetti nel loro ambiente.
    La comunità degli alunni è la risorsa più efficace delle scuola per instaurare un clima sereno e
    tranquillo, indispensabile per cercare di “risolvere” il problema. Gli educatori e gli insegnanti hanno
    un ruolo fondamentale in quanto rappresentano un modello per gli studenti, e come tali, devono
    poter diffondere e creare nella scuola un clima di mediazione , l’intervento preventivo può quindi
    essere un occasione per insegnare a star bene con gli altri.
    Concentrare l’attenzione sui diretti interessati (bulli e vittime) come generalmente accade non è
    sufficiente, è utile quindi attuare interventi sulla pro socialità. In tal modo è possibile creare un
    ambiente scolastico che favorisca le relazioni positive incoraggiando l’altruismo e la tolleranza
    verso gli altri.
    3. OBIETTIVI
    Scopo di tutto il progetto è creare un ambiente scolastico più sicuro per tutti attraverso la diffusione
    di una cultura che rifiuta ogni atto di aggressione fisica o emotiva. L’obiettivo generale del progetto
    è quello di migliorare la conoscenza, prevenire e affrontare il bullismo all’interno del contesto
    scolastico, fornendo anche agli insegnanti una serie di strategie operative per al gestione di questo
    fenomeno e ricreare, nei limiti del possibile una rete di relazioni all’interno della scuola.
    Obiettivi specifici del progetto sono:
    - Migliorarla conoscenza del fenomeno del bullismo;
    - fornire strumenti per il riconoscimento del bullismo;
    - favorire la comunicazione far insegnanti, alunni e genitori
    4. DESTINATARI:
    Beneficiari diretti del progetto sono tutti gli insegnanti e tutti gli alunni della classe III°
    elementare “Leonardo da vinci” di Roma, sez. B, e indirettamente beneficeranno del progetto anche
    i genitori e l’intero contesto di vita del bambino.
    5.CONTENUTI
    I contenuti fondamentali del progetto sono
    - alunni violenti,
    - ambiente scolastico,
    - vittime,
    - insegnanti e personale scolastico,
    - genitori.
    Per affrontare efficacemente il problema del bullismo devono essere gli stessi alunni a creare un
    clima di serenità ; occorre quindi fornire alla maggioranza di bambini (positivi, non violenti)gli
    strumenti utili per intervenire a favore delle vittime.
    Il bisogno di potere e di dominio dei bulli deve essere incanalato verso attività socialmente utili,
    magari assumendo il ruolo di leader all’interno del gruppo. Le vittime hanno invece bisogno di
    sostegno, protezione e di mezzi utili per rafforzare la loro autostima e le loro relazioni; è importante
    a tal fine quindi che i bambini possano contare su tutto il personale scolastico e sui genitori.
    6. METODOLOGIA
    Tale progetto si basa sulla premessa della necessità di creare un ambiente dove i bambini possano
    sentirsi al sicuro. La sensazione di sicurezza elimina la paura del comportamento dei bulli e genera
    un contesto nel quale si apprezzano valorizzano tutti gli alunni che contribuiscono così a sviluppare
    una cultura positiva attraverso comportamenti costruttivi di comprensione ed empatia. Si utilizza, a
    tal fine un approccio di tipo sistemico.
    7 ATTIVITA’, FASI E TEMPI
    Il progetto si svolgerà durante il primo quadrimestre, e in orari da concordare con il personale
    scolastico che terrà conto delle esigenza curriculari.
    1. fase: formazione al personale scolastico;
    - 5 incontri di 1 ora ciascuno, in orario da concordare con gli insegnanti. Si
    affronteranno le tematiche seguenti: comportamenti violenti, antisociali, pro socialità, bullismo,
    caratteristiche dei bulli, delle vittime, strategie di riconoscimento ed intervento
    - 3 incontri di 1 ora ciascuno nei quali si cercherà di creare un clima affiatato far il
    personale, si condurrà un sondaggio sulle modalità proprie di risoluzione dei conflitti con
    discussione finale di gruppo
    2. lavoro in classe
    - 1 incontro di 2 ore per spiegare il fenomeno del bullismo (caratteristiche, aspetti emotivi…)
    a cui seguirà una discussione
    - Realizzazione di manifesti contro il bullismo da attaccare nei corridoi e in classe ;
    - Role palying.
    8. LOGISTICA & MATERIALE
    Il progetto verrà interamente svolto interamente in un aula appositamente messa disposizione dal
    dirigente scolastico e appositamente attrezzata a tal fine. Sarà quindi, un aula predisposta con
    banchi e sedie, ma che abbia spazio utile per la attività da svolgere. Il materiale verrà messo a
    disposizione dalla scuola:
    - per la formazione del personale: penne, fogli, matite, fotocopie;
    - per la realizzazione dei manifesti contro il bullismo: colori, pennarelli, cartoncini colorati, forbici.
    9. ESPERTI:
    - 1 psicologo, iscritto all’albo, promotore ed attuatore del progetto che si occuperà della conduzione
    del gruppo, della formazione del personale scolastico e dell’osservazione delle dinamiche
    emergenti;
    - 1 mediatore che affiancherà lo psicologo nella gestione delle dinamiche di gruppo.
    10. BUDGET
    I costi previsti sono:
    - costi per il personale (da tariffario);
    - costi per il materiale didattico.
    11. VALUTAZIONE
    Il progetto prevederà una valutazione in itinere, che accompagna la messa in atto del progetto
    Tale valutazione permetterà di effettuare aggiustamenti in itinere o rimodellamenti nel caso in cui ci
    sia un’eccessiva distanza tra il piano e la realizzazione.
    Per far ciò saranno utilizzati strumenti come diari di bordo per rilavare alcuni indicatori sulla
    partecipazione dei beneficiari (numero presenti alle attività, ad esempio) o questionari sulla
    soddisfazione rispetto all’intervento.
    Un secondo momento di valutazione riguarderà quella che viene definita ex-post, che avviene a
    conclusione del progetto e che indica la sua capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati, i
    cambiamenti che apporta (e non strettamente collegati agli obiettivi), la sua efficienza (rapporto
    costi-benefici), la sua trasferibilità.
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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  11. #26

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    ok grazie, ho capito, bel progetto!la fase dei contenuti però mi è nuova, nel eds non è da mettere giusto..?

  12. #27
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    se la chiedono si! Spesso le commissioni cambiano i nomi dei putni richiesti...a volte chiedono i contenuti, a volte i rischi, a volte le risorse..insomma...dovete prevedere un po' tutto!

    per la cronaca, la scaletta super completa è:
    analisi problema
    destinatari
    obiettivi
    metodologia
    attività tempi e fasi
    contenuti
    risorse
    valutazione
    risvhi
    budget
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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  13. #28
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    Citazione Originalmente inviato da MEMOLEMEMOLE Visualizza messaggio
    criteri diagnostici,
    decorso
    manifestazioni e disturbi associati
    diaghnosi differenziale
    terapia
    strumenti
    per strumenti si intendono gli strumenti diagnostici? colloqui, mmpi2, wais, ecc? e per decorso? grazie

  14. #29

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    ok grazie!ti volevo chiedere anche un altra cosa, i fatt di rischio si dividono in predisponenti (genetici, 1 exp) e precipitanti (qlc cosa che succede prima del problema), e i f. predittivi invece come si puo definirli?grazie ancora1

  15. #30
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    FILOCULLEN: in qaulità di moderatrice ti invito a nons crivere puntato, qui è vietato!

    detto questo:pers trumenti si intendono ovviamente strumenti diagnostici: test ma anche colloqui, osservazione...questionari.....

    decorso: l'iter della malattia...tipo quando insorge, come si sviluppa e in genere come termina..(prognosi)...

    fattoti di rischio: non so riposnderti..ma come mai stai facendo queste descrizioni? nel rpogetto devi SOLO scrivere: " fattori di rischio:...e li elenchi.....) non ti è richiesto nient'altro!
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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